ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

giovedì, novembre 30, 2006

Lo stipendio non basta mai

E' vero.

Con rincari & c. è difficile arrivare a fine mese.

Ma è anche vero che qualcuno non sa gestirsi ed i pochi soldi li butta nel cesso senza rendersene conto.

Ad esempio mi capita spesso di entrare in qualche bar per un caffe veloce (molto veloce: odio quelli che ci mettono 10 minuti a bere un caffè girando la tazzina come degli esperti sommelier e spesso col dito mignolo in "ricezione") e noto che ci sono casalinghe con la borsa della spesa impegnate assiduamente a "lottare" per ore contro una slot machine: una signora si esalta ancora con un'amica di quando l'anno scorso ha vinto 50 euro con un colpo da 1euro!...

Sempre gli stessi personaggi li trovi dal tabacchino a comprare i "gratta e perdi" : d'altra parte un'amica del marito del cugino di sua zia, che era una persona normale, ha vinto 10.000 euro!

Sempre gli stessi personaggi non si perdono l'aperitivo a mezzogiorno ed ovviamente la sera: che vuoi che siano 3 euro a botta...se li hai spiccioli ti danno anche fastidio nelle tasche... tanto vale tarsformarli in un piacere.

Sempre gli stessi personaggi quando comprano l'ultima versione del cellulare con la televisione (che poi non funziona come si credono) lo comprano a rate come anche la terza televisione, come anche il secondo computer,....magari ad interessi spaventosi ma tanto che conta?..si paga a rate!...eppoi il depliant dell'offerta era tanto bello e colorato che quella vocina in fondo chiamata "taeg 26%" chissà cosa voleva dire!

Si rimane senza soldi?
E che sarà mai!
Tanto c'è quella banca che fa la pubblicità coi due fidanzatini che chiedono un prestito "solo" al 8%! e la futura suocera dice che conviene!...e se lo dice la figura "rassicurante" della suocera c'è da crederci!

Insomma è vero che tanta gente non arriva a fine mese ma alcuni si fanno molto male senza saperlo.

mercato della frutta

Si dice sia importante investire in società solide ed evitare titoli sottili e volubili nelle quotazioni.

Ma avete mai notato le società quotate in Italia?

Su circa 300 società quotate se ne contano solo 15 con capitalizzazioni superiori ai 10 miliardi di euro.
Se poi da queste 15 togliete i soliti "mostri sacri" dei bancari, assicurativi, petroliferi non ci resta che "sollazzarci" con piccole realtà che presentano redditi simili ad un giovane Notaio di Provincia.

Alla fine è comprensibile che ci si esalti e si parli anche di titoli come ad esempio Acqua Potabili, l'Anima, Centrale del Latte, Ceramiche Ricchetti, l'Elica, la Fiera di Milano, la Poltrona Frau, ecc.

Purtoppo ciò è quanto offre il "convento Italia"..

MEDIOLANUM


La "Banca che sta intorno a te" cioè Mediolanum, ha sfornato una trimestrale a settembre con dati in ribasso rispetto allo stesso periodo dell'anno precedenti: nonostante l'aumento delle masse amministrate l'utile a settembre 2006 si è attestato a 166,36 milioni contro i 180,27 milioni del periodo precedente: -7,70%.
Per fine anno gli analisti si attendono un utile intorno 227 milioni (nel 2005 l'utile è stato di 233 milioni) ed alle attuali quotazioni di 6,10 euro vuol dire 19,60X gli utili attesi, in linea con la media del settore che si attesta in un range compreso tra 19,30 - 22,00X.
Notizie di questi ultimi giorni sono gli acquisti di titoli effettuati dall'Ad Ennio Doris: non ultimo l'acquisto di 600.000 azioni per un controvalore di 3,6 milioni.
In precedenza, così si evince dalle notizie riperite sui motori di ricerca, Ennio Doris ha effettuato ulteriori corposi acquisti di azioni.
Mi rimane il dubbio sulla comunicazione al mercato prevista dall'art. 114 del TUF - 7 comma - e dal codice di autoregolamentazione di Mediolanum che prevede l'obbligo di dichiarare al mercato gli acquisti (e cessioni) di strumenti da parte di persone rilevanti: è la disciplina dell'internal dealing.
Sul sito di borsaitalia, organo gestore del mercato, alla data odierna, non sono ancora presenti queste comunicazioni di internal relative agli acquisti effettuati da Doris.
Mediolanum è attualmente controllata da un patto di sindacato di blocco e di voto del 51,04% le cui azioni sono state conferite in parti uguali dal gruppo Doris e dal Gruppo Fininvest che sono i principali azionisti con rispettivamente il 37,98% e 35,13%.
Tale patto scadrà il 14/09/2007 .
Personalmente non so cosa bolle in pentola: viene semplicemente da pensare che Doris stia rastrellando le azioni con congruo anticipo rispetto alla scadenza del patto per presentarsi a settembre 2007 con diversi rapporti forza rispetto a Fininvest.
Oppure crede nella bontà della società e da buon amministratore lo dimostra comprandosene i titoli .
Staremo a vedere cosa succede.
Scusate...l'analisi tecnica?
Come al solito Luca di RumorsRisparmio è il riferimento.


mercoledì, novembre 29, 2006

Mediolanum ...a domani

Questa sera basta: vado ad allenamento sperando che gli acciacchi dell'età non si facciano sentire (che poi mica sono vecchio: ho "solo" 36 anni e ne dimostro.....un giorno metterò una mia recente foto sul blog).

Ci si vede domani con Mediolanum la banca "che sta intorno a te!"

Ci fosse uno sportello....

BANCA D'ITALIA


Dopo aver (s)parlato della Consob vorrei sprecare due parole sulla Banca d'Italia.
Questa ha, tra gli altri poteri, il compito di vigilanza sul sistema bancario, cioè sulle altre banche.
Penso che in un sistema di controllo ideale il controllore, per essere degno di tale definizione, non dovrebbe avere rapporti di partecipazione maggioritaria o influente coi controllati e viceversa.
Ve lo immaginate un "controllato" che controlla un "controllore"..che razza di controllo sarebbe?
A tal fine lo Statuto della banca d'Italia stabilisce, nell'art. 3 (immagine a sinistra) che "dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria...da parte di Enti Pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici".
Ma ad oggi la legge è stata rispettata?
A quanto pare no.
Guardate il prospetto a destra.
I maggiori azionisti sono banche private, in primis Banca Intesa (66.035 quote e 50 voti), poi Unicredit (32.902 quote e 50 voti) ed al terzo posto SanpaoloImi (25.000 quote e sempre 50 voti).
Per vedere il primo ente pubblico dobbiamo andare in "settima posizione" dove troviamo l'INPS con 15.000 quote a cui corrispondono 34 voti.
E' bello e rassicurante sapere che con la fusione in essere tra Intesa e Sanpaolo si creerà un polo bancario di primario interesse....sì...sopratutto nel controllo del controllore in via Nazionale.
Ed ancora crediamo ad un efficiente ed onesto sistema dei controlli?
Fino adesso le autorità preposte ci hanno dato un fulgido esempio di mancato rispetto della legge!
Ma tanto c'è sempre un Ricucci con cui distogliere l'attenzione.
E se ci fosse un altro crack finanziario chi salverà la lisca dei poveri risparmiatori?
Consob, banca Italia e qualche altro ente (inutile) preposto si pallegeranno le responsabilità ed alla fine la colpa sarà di chi ha investito in azioni additandolo come un "giocatore d'azzardo" o un "vile speculatore" che non ha fatto attenzione ai suoi investimenti....poi verrà un demente, cioè un Clemente, che con l'indulto restituisce dignità ai malfattori.....
De Andrè cantava "lo Stato si indigna, si impegna e poi getta la spugna con gran dignità".
Chi avrà la fortuna di possedere le obbligazioni avrà l'onore di mantenere lo status di "risparmiatore" ma riceverà pochi spiccioli (se li riceverà) rispetto al capitale investito.
I nostri Governi (non) faranno come Parmalat, Cirio, Bipop, Giacomelli, Finpart, Argentina, Seat-tin.it?
A fare la legge Marzano bastava un deficiente: si è preso la Prodi Bis e poi con un "copia incolla" si è fatta la legge modificando solo il numero dei commissari (da 3 a 1), il provvedimento di nomina (direttamente dal Ministro attività produttive) ed i limiti dimensionali (fatturato e dipendenti) per accedere a tale legge.
E poi ci fanno credere che i Governi ci studino anche sopra.

INTERPUMP


Intanto buona giornata a tutti!
Finalmente riesco a parlare di Interpump.
La società impegnata nel settore degli impianti a pressione ha presentato una trimestrale coi soliti risultati in crescita.
"Soliti" perchè come avete notato finora quasi tutte le trimestrali sono in crescita rispetto l'anno precedente.
Si porrà il problema se queste crescite saranno in linea o meno con le attese del mercato.
Per Interpump i dati prospettici a settembre sembrano superare le attese: ho apportato delle variazioni in diminuzione per stare sulle stime più prudenziali (almeno questa volta) degli analisti.
La società dovrebbe chiudere il 2006 con l'utile a 34 - 35 milioni contro i 27 milioni del 2005 ed alle attuali quotazioni di 6,60 (purtroppo non ho avuto il tempo di parlarne due giorni fa che quotava intorno a 6,40) vale 15,20X l'utile atteso per il 2006.
In miglioramento anche il ROS (ritorno dei ricavi sull'utile operativo) , l'E-margin (ritorno dei ricavi sull'utile finale) ed anche il ROE (ritorno utile sul patrimonio).
In ottica dividendi non è un granchè: alle attuali quotazioni rende un 2,4% quindi se ci si "innamora" del titolo è meglio affidarsi alle sue quotazioni.
Il picco massimo è stato toccato a fine aprile con euro 7,48 (cioè 17,20X gli utili attesi 2006).
Il minino - euro 5,39 - a gennaio 2006 cioè solo 12,40X gli utili del 2006.
Nel prospetto sono stati indicati per il 2005 solo i dati relativi alla gestione "continua".
Infatti l'utile del 2005 NON è quello del prospetto: era molto più alto ma parte di esso riguardava un'attività ceduta dalla società e pertanto non considerato ai fini del calcolo.
Due gli studi societari fatti sulla società.
Banca Aletti - clicca qui - indica nello studio fatto a settembre un target price di euro 8,50 (cioè un PE 2006 di 19,60X): Banca Aletti è lo specialist di Interpump ed avvisa nello studio che potrebbe avere delle posizioni su Interpump: ergo potrebbe esserci un conflitto di interessi.
UBM - clicca qui - sempre a settembre 2006, indica un target meno generoso: 7,6 euro (cioè 17,50X gli utili del 2006).
Per l'analisi tecnica consultate come al solito l'amico Luca di Rumors: per me un prezioso riferimento per grafici & c.

martedì, novembre 28, 2006

Un saluto alla Consob


Un saluto ed un grazie per la visita.

28.11.06
18:42:39
Consob
Italia
Explorer 6.x Windows XP.
Di che parliamo?
Ah si!
Ve li ricordate questi bilanci?
Sono della Parmalat: quello a sinistra è il bilancio 2002 quello a destra è la trimestrale a settembre 2003: notato le differenze?
No?
Io si!
Ne assumete di gente?
Ragionieri?
Ecco...io non ho le capacità del collega Tonna però per capire che quel bilancio era falso bastava fare 2+2...
Notato come i debiti bancari a dicembre 2002 si "trasformano" in obbligazioni a settembre 2003?
Vabbè...se mi assumete mi raccomando....orari flessibili e poi voglio anche l'auto blù che poi se è grigio metalizzato va bene lo stesso.....ehm....BMW o AUDI per me van bene.


Ladri legalizzati


Oggi non ci riesco a presentare un'analisi.
Ne torno adesso dal centro città.
Parcheggiare in centro è un'impresa.

Un altro problema è pagarlo: 2 euro l'ora e frazione.

Noto che gli "affari" per il Comune di Genova vanno a gonfie vele....come dicevo per trovare parcheggio ho impiegato altri 20 minuti: la zona è in Corso Magenta.
Mi sovviene che ai tempi del vecchio conio non ho mai pagato 4.000 lire per un'ora di parcheggio!
Il primo ad approfittare del caro euro è stato proprio il nostro amatissimo Comune che ai suoi cittadini tanto ci tiene.
E a quanto pare - vedendo il biglietto in figura -non sono solo i Comuni ad averne approfittato....
Poi sa di presa per il culo (mi si passi il francesismo) sentire dire dalle "autorità" preposte che tali comportamenti vanno perseguiti e puniti in quanto opportunisti e lesivi del potere di acquisto dei "cittadini".
Non tanto tempo fa (l'estate scorsa) la Guardia di Finanza locale andava in giro per i pubblici esercizi (bar & c.) a fare le rilevazioni dei prezzi per vedere se ci fossero stati abusi nell'utilizzo della moneta unica.
Quanta fatica sprecata : bastava che andassero a vedere le tariffe dei parcheggi , delle USL, di qualche museo e di qualche altro Ente Pubblico.
Secondo Voi lo hanno fatto?
A dopo con Interpump...se ci riesco.

ci vediamo più tardi

Sono alle prese con un fastidioso mal di schiena: vado in "manutenzione" dal medico e ci vediamo dopo.

lunedì, novembre 27, 2006

Rosso di sera..

Rosso di sera bel tempo si spera!
Personalmente questa mini correzione la aspettavo e spero vada avanti ancora un po.
Ci sono dei titoli che tengo sotto osservazione da un pezzo e sotto certe soglie stanno diventando interessanti....Interpump ha dei fondamentali interessanti, almeno, secondo me.

Mi si chiede di Eurofly: non conosco le ragioni di questo rialzo.
Ho dato un'occhiata alla trimestrale e non mi piace: è una società che dai bilanci risulta essere sempre in perdita ed ha trovato nella quotazione un po di risorse per tirare avanti.
Questa estate si era parlato di un'alleanza con Viaggi del Ventaglio: si parlò di un interessamento di Eurofly per l'acquisto di Lauda Air ma poi non se ne fece niente.
Non so cosa bolle in pentola e francamente adesso mi interessa ancor meno.
Si tratterà di qualche rumors e questi in un bilancio, purtroppo, non si vedono.

Vediamo domani che giorno sarà.

BASTOGI

Questa volta niente prospetti: si tratta di una società non valutabile sulla base di utili & c.

Mi viene spontaneo vedere più il patrimonio e confrontarlo con l'attuale capitalizzazione.

Di Bastogi ne avevo accennato venerdì ma le conclusioni riesco a pubblicarle solo adesso.

Oggi in volata a +7%, euro 0,245 per azione, capitalizza circa 166 milioni.

Il patrimonio immobiliare della società (indicato tra le immobilizzazioni, investimenti immobiliari e rimanenze) ammonta ad euro 228,8 milioni.
Giustamente mi si può far notare che in una società non esistono solo gli attivi ma ci sono anche dei debiti .
Allora accontentiamo tutti e guardiamo il patrimonio netto: 212 milioni..

Tale valore confrontato alla capitalizzazione attuale - 166 milioni - è inferiore del 27%.

Qui, secondo me, entra "in gioco" il PBV cioè il Price Book Value cioè il rapporto tra capitalizzazione e patrimonio netto che, come detto in passato, se inferiore all'unità può segnalare un'occasione di acquisto.

PBV di Bastogi: 166 milioni capitalizzazione /212 milioni patrimonio netto = 0,78 che assumiamo arrotondato a 0,80.

Il PBV è, come detto, 0,80, ergo: teoricamente compro " a sconto" del 20% , cioè a 0,246 euro compro una quota del patrimonio netto che vale 0,31 (cioè patrimonio 212 milioni / n° azioni 675.928.572).

Personalmente non credo che il mercato si sia "svegliato" sulla base di questo dato.
Dietro questo risveglio può esserci un rinnovato interesse per i titoli immobiliari con grandi potenzialità di sviluppo.
Il gruppo Bastogi detiene delle aree con appunto uno sviluppo immobiliare importante: Milano Nord, Monza e Lecce (Santa Cesarea Terme bella località turistica).
Inoltre da considerare l'azionariato attuale: il 20 novembre Fidelity è "entrata" in Bastogi con un 3,025% di capitale.
Nella trimestrale di Bastogi si richiama l'attenzione che, nel 2005, la società ha fatto valutare il patrimonio immobiliare dalla CB Richard Ellis, una società di valutazione che ha stimato il patrimonio immobilare in 410,6 milioni : il valore indicato in bilancio al 30/09/2006 è di 228,8 milioni (vedi immobilizzazioni, investimenti e rimanenze).

Personalmente non mi è agevole valutare società di questo tipo: le valutazioni di cui sopra potrebbero manifestarsi anche in tempi molto più lunghi di quelli previsti e desiderati dal mercato e dalla società: è noto a molti che per conseguire tali risultati si deve passare attraverso le "forche caudine" della burocrazia e di costi non valutabili con precisione visto anche l'arco temporale e l'incertezza in cui si manifestano le "opere pluriennali".

Oggi anche RDM Realty, altra società immobiliare nata dallo splitting di Reno de Medici, ha una perfomance positiva dell'8%: qualche giorno fa ho sbirciato velocemente sullo stato patrimoniale a settembre..sarà il caso che ci vada a fare un giro per rinfrescarmi le idee (un grazie a Massimo che me le ha segnalate).

Finisco dicendo che questi titoli non sono il mio ideale: dipendono troppo da valutazioni future, aleatorie e non tangibili sui bilanci.
La stessa valutazione di 410,6 milioni fatta l'anno passato fa capire che il mercato NON si è, ad oggi, allineato a tali valori.

Per l'analisi tecnica rinvio all'amico Luca di Rumorsrisparmio.

venerdì, novembre 24, 2006

RECORDATI


Eccola qui la Recordati!
Con questo titolo ho il supporto del "socio" Luca di Rumorsrisparmio il quale vi invito ad andare a vedere per le considerazioni tecniche sul titolo farmaceutico.
Un grazie anche al blog friend novantagradi ed a Pit1968 che mi hanno lasciato i loro pareri tecnici su Recordati arricchendo di particolari importanti la discussione -clicca qui.
Vi premetto che il panorama tecnico/grafico su Recordati non è bello come quello fondamentale.
Come spesso succede le due filosofie sono a volte contrastanti.
FONDAMENTALE
La trimestrale a settembre di Recordati "fotografa" una leggera crescita del MOL, Ebit ed utili attorno al 10%.
I dati prospettici sono in linea con le attese: per il 2006 l'utile dovrebbe attestarsi intorno ai 72-74 milioni.
Ciò che rende "attraente" il titolo da un punto di vista fondamentale sono i multipli offerti in base alle attuali quotazioni di euro 5,56: vale circa 15,38X l'utile del 2006.
Negli USA il settore farmaceutico è quotato ad una media di circa 19,50X gli utili e se si prende in considerazione questo parametro sembra poter esserci per Recordati una possibilità di upside (rialzo) a 7,00 euro: circa un 26% dalle attuali quotazioni.
La società presenta anche un PFN positiva per 64 milioni.
Fin qui il bello.
Il "meno bello" sono le vicende societarie, non ultima il cambio del Dg Italia Breschi nominato non più di tre mesi fa che lascia il posto al Prof. Soro.
TECNICA
Il "brutto" sembra essere offerto dal quadro tecnico per il quale vi riporto quanto detto dall'amico Luca..
"il grafico mi pare chiaro, resistenza in area 5,73euro e supporto in area 5,45/35euro.
per adesso il binario è piuttosto chiaro, grafico a due anni. dunque vedrei un buy in rottura della resistenza oppure al limite in prossimità del supporto (appena sopra; mi raccomando mai subito sotto!); in questo caso però è di norma consigliabile un acquisto solo in una fase di arrotondamento, sono infatti contrario ad acquistare quando il titolo è in caduta libera.
dal tronde se i prezzi scendessero sul supporto o buca, e dunque crolla veloce oppure se il supporto tiene un minimo di lavoro lo fà sicuro dunque niente fretta".
Vi riporto anche la versione del blog friend Novantagradi
"Graficamente un mezzo disastro, se proprio devi proverei a mettere un cippino a 5,45. Se rompesse i 5,35 in close chiuderei la posizione, sotto c'è l'abisso. Ha le medie mobili messe male e i volumi in vendita sono alti. Starei fuori per ora".
Speriamo di aver fatto un lavoro "onesto": vi ho dato il mio punto di vista fondamentale che mi sembra bello; i punti di vista dei "tecnici" Luca ed Alberto invece non sono così rosei come il mio...insomma si spera di aver detto il più possibile evidenziando anche il fatto che se una cosa da una parte sembra bella da un'altra nasconde il suo "lato oscuro" e viceversa ...
La cosa eccezionale è che è tutto gratis....tenete conto che Luca, Alberto ed io siamo genovesi e la parola gratis non rientra nel nostro codice genetico:)

Zener:significato


Mi si chiede il significato di Zener.
Zener per quel che ne so è un diodo: quindi materia totalmente estranea alla finanza.
Il simbolo del diodo Zener è qui a destra, integrato dal 1992.
Per me ha un significato molto affettivo.
Certo: innamorarsi dei diodi, fusibili e quant'altro è roba da pazzi.
Ma Zener è anche il nome della squadra di calcio in cui ho giocato tanti anni: Zener1992, nata appunto nel 1992 e battezzata come un diodo in quanto deve i lumi ai "padri storici" che all'epoca erano alle prese con un esame di ingegneria avente ad oggetto il diodo Zener.
Il concetto di "squadra di calcio", nello Zener, aveva valenza di gruppo di amici: per me era IL gruppo per eccellenza.
Il piacere che avevo ogni sabato mattina di vedere "quelle facce" superava ogni cosa e ogni volta che finiva la partita mi veniva da pensare ad una frase: "comunque è andata è stato un successo"...
Questa voglia non mi è passata neppure quando sono dovuto stare fermo per due anni a seguito di vari infortuni: i legamenti crociati di entrambe le ginocchia (oltre ad un menisco a luglio) mi hanno relegato al ruolo di "particolare tifoso" dei miei compagni che militano nel campinato UISP di Genova.
Certo non è per qualità un campionato della FIGC: l'età avanza e la voglia di fare due allenamenti la settimana con l'età tende a diminuire...si mette su famiglia e non si hanno più le energie di un tempo...con questo non voglio dire che il campionato sia di basso livello....anzi...considerato lo scellerato livello di stress dalla prima categoria in sù non è difficile vedere squadre di buon livello che hanno ripiegato nel campionato UISP.
Quando decisi di fare il blog non esitai un momento sul suo nome: Zener!
Zener per me non significa "diodo" : ha una valenza diversa e superiore...significa "gruppo", "spirito di squadra", "condivisone", "passione" e tante altre cose belle che adesso non riesco a spiegare.
Ora sono cambiate un po di cose: non faccio più parte di quel gruppo, anzi del Gruppo (senza "quel") per delle ragioni che non voglio mettere in piazza e che mi tengo strette per una forma di rispetto verso tutti i compagni storici coi quali ho condiviso tanti anni di sabati calcistici e non solo.

Analisi tecnica e fondamentale

Finalmente è con estremo piacere che Vi annuncio una collaborazione con gli amici chartisti del blog!
In particolare il veterano Luca di rumors mi aiuterà nell'analisi tecnica dei titoli che solitamente tratto sul blog (ed a volte tratto anche col portafoglio): le sue indicazioni trovano spesso riscontro nei fatti.

Ho parlato di Esprinet e Recordati ed è con questi titoli che inizia "l'avventura".

Oltre a Luca segnalo Alberto di Novantagradi che in questi giorni mi ha segnalato l'impostazione tecnica dei titoli trattati dandomi preziosi consigli.

Infine sottolineo l'importanza di tutti i blog friends elencati qui a destra: ognuno di loro offre degli spunti interessanti di riflessioni e spesso sono stati fonte personale di "ispirazione".

E' inutile dire che ritengo preziosissima l'area commenti dei post: un'area di approfondimento dove si trovano precisazioni ed approfondimenti di attenti lettori ed amici che apportano valore aggiunto alle mie semplici considerazioni.

In giornata (se ci riesco) mi metterò dietro Bastogi/Brioschi anche qui invito chiunque fosse interessato a partecipare....è da approfondire quanto esposto nell'ultima trimestrale in merito alla valutazione del patrimonio immobiliare della società...clicca qui

giovedì, novembre 23, 2006

ESPRINET



Di Recordati se ne può parlare anche a fine giornata borsistica.
Nel frattempo parlo di Esprinet che alle attuali quotazioni di 14,37 propone spunti interessanti di riflessione.
La società attiva nella vendita di computer e C. ha presentato per settembre 2006 dei dati in decisa crescita: in particolare l'utile si attesta a 27,7 milioni contro i 15,6 milioni di settembre 2005: +78%.
Non è certo una novità per Esprinet: già i dati di giugno facevano presagire ad una crescita a doppia cifra e l'andamento dei conti sembra essere in linea con le attese degli analisti per il 2006: Ebit a 82-84 milioni ed utili a 42-44 milioni.
Alle attuali quotazioni di 14,37 vuol dire 17,10X l'utile atteso per il 2006.
Il picco massimo delle quotazioni è stato toccato a fine aprile con 18,04 euro cioè 21,50X gli utili attesi per il 2006.
Il minino si registra ad inizio anno: 8,69 cioè 10X gli utili attesi per il 2006 e 17Xgli utili registrati nel 2005.
Vi invito a consultare due studi societari.
Uno a "firma" di Citigroup promuove Esprinet a 18,40 per via del consolidamento della società nel mercato italiano ed anche in quello spagnolo a seguito di acquisizioni societarie avvenute alla fne del 2005 - clicca qui.
L'altro studio a "firma" Intermonte riporta sostanzialmente le stesse conclusioni di Citigroup aggiungendo che la debolezza è un'opportunità di acquisto - clicca qui.
Se il mercato dovesse dare questa opportunità di debolezza quasi quasi ci farei un pensierino.

ARRIVO

Da giorni osservo Recordati.
Il titolo farmaceutico ha sofferto l'uscita del Dg Italia Andrea Breschi che se ne è andato dopo soli tre mesi dal suo ingresso nella società.

Poco è servito averlo sostituito con il Prof. Soro, persona esperta nel settore farmaceutico ed in passato anche presidente di Federfarma.

Ieri la notizia che Finmei, principale azionista di Recordati, ha acquistato 2 milioni di azioni a 5,69 euro, la quotazione odierna del titolo.

Tecnicamente mi sembra messa malino: non sono un esperto di grafici & c. quindi invito gli amici di analisi tecnica (per me rimane una selva oscura) a lasciare il loro parere.

mercoledì, novembre 22, 2006

POLTRONA FRAU


Ok! adesso "rubo" anche le immagini e le idee all'amico Volpino.

Di Poltrona Frau non ne avevo parlato molto bene: a 2,10 non mi sembrava proprio regalata.
Oggi che dire che ha toccato 3,27?

C'è qualche notizia importante o è pura euforia da collocamento?

Quello che so è che a 3,27 - toccati oggi - vale quasi 300 volte gli utili prospettici del 2006 ed è, per me e come dice l'amico Volpino, come "stare in piedi sulla trave della foto"!

Caspita: va bene che è un titolo "lussuoso" ma non è un po troppo 300 volte gli utili?

Crescita? ok! passi pure la crescita: ma a questi prezzi si paga in anticipo una crescita che è in là da venire...e che crescita deve essere per giustificare questi prezzi!

Comunque Montezemolo Family, col suo fondo Charme, ha di che gongolare: dai 2,10 del collocamento ai 3,27 euro odieni la "crescita" la hanno subito percepita ancor prima che nei bilanci della Frau.

MARAZZI



Marazzi presenta per i primi 9 mesi del 2006 conti leggermente in crescita.
Non ho molto da dire sul titolo: è parecchio che lo tengo sotto osservazione e quel supporto di 9,00 segnato verso fine ottobre mi sembrava allettante; il titolo valeva circa 14,5 X gli utili attesi per il 2006 (che potete vedere nel prospetto)....non ho avuto il coraggio di entrare per il "sentimento" negativo che avevo sui mercati.."gufavo" per un ribasso.
Alle attuali quotazioni di 9,60 (sono le quotazioni di ieri - oggi "marca" 9,71) corrisponde un PE sugli utili attesi 2006 di 15,50X.
Il picco massimo delle quotazioni a marzo: 10,18 euro corrispondenti ad un PE 2005 di 18,30X e 16,40X se si considera l'utile atteso 2006.
Il minimo a fine giugno : 7,61 cioè un PE 2005 13,70X e 12,20X sugli utili attesi per il 2006.
Uno studio societario recente di Mediobanca la "promuove" a 12,20 euro - clicca qui - ; un altro studio di Cheuvreux, di settembre, la indica a 11,10 euro - clicca qui.
I dati riportati sui loro studi, in particolare quello di Cheuvreux (fatto prima della diffusione dei dati) indicano che la società ha centrato le attese degli analisti.
Non sto qui a dire se Marazzi vale quanto detto da mediobanca o Cheuvreux ma i multipli attuali in effetti non sembrano esagerati.
Certo: essersene accorti a giugno - a 7,60 euro - sarebbe stata una gran cosa.
Ma i "se" ed i "ma" non vanno molto d'accordo con la realtà.
Anche se è un titolo piuttosto lento lo tengo sotto osservazione.
C'è anche Panariagroup quotata in Italia che, personalmente, mi sembra meritevole di altre quotazioni: il problema è che scambia veramente pochi titoli e basta poco per "deprimerla"..ne parlerò dopo, forse oggi stesso.

martedì, novembre 21, 2006

EEMS



Eems è un titolo che seguo parallelamente ad Eurotech.
Quest'ultima infatti mi sembra abbia "rubato" la scena ad altri titoli che in un anno di quotazione hanno mostrato dei segni tangibili di crescita, al contrario di Eurotech che forse è stata eccessivamente sopravalutata.
Di Eurotech ne ho già parlato pochi giorni fa - clicca qui - dicendo che i conti presentati a settembre non mi piacevano proprio: aumento del fatturato, è vero, ma margini sotto zero.
Ed allora per gli amanti del genere Tech c'è anche Eems.
I conti presentati a settembre dimostrano un miglioramento dei margini e, per fortuna, anche degli utili.
Se volete fare un confronto guardatevi il ROS di Eems e di Eurotech: la prima "batte" impietosamente la seconda.
L'utile atteso per fine 2006 è di circa 6,5 milioni di euro: certo non è una cifra da "colosso" del settore ma se confrontata con la perdita del 2005 (1,9 milioni) fa ben sperare per il futuro: alle attuali quotazioni di 6,00 Eems vale circa 39X gli utili attesi per il 2006.
Il titolo adesso mi interessa poco.
Ma se si guardano gli obiettivi dichiarati per il 2007 , quindi in ottica di lungo periodo e con le incognite del caso - gli obiettivi sono "aggressivi ed ambiziosi" ma non proprio temerari - il titolo può valere di più dei 6,00 euro attuali se mai queste previsioni venissero centrate.
Infatti per il 2007 le previsioni "parlano" di fatturato intorno ai 200 milioni, Ebit di 28 milioni ed utili intorno ai 25 milioni...ergo: un PE di 10X, un ROS e ROE del 14%.
Insomma: la mia impressione è che Eems a settembre ha mostrato dei dati in crescita e sembra con questi dati, poter "avallare" le previsioni future; Eurotech ha decisamente deluso le aspettative complici anche le mancate acquisizioni...vabbè i soldi in cassa Eurotech ce l'ha: non resta che aspettare e vedere cosa ne farà.
Eems la "aspetto" in due tappe: fine anno e prima trimestrale 2007.
Stesso discorso vale per Eurotech.

GUALA CLOSURES


Poche parole anche per Guala Closures, la società alessandrina operante nel settore delle chiusure per bottiglie (PET) e chiusure varie (closures), ha esordito in borsa nell'ottobre 2005.
I risultati a settembre 2006 sono sostanzialmente una fotocopia di quelli dell'anno precedente almeno fino all'EBIT.
Infatti grazie al collocamento Guala ha reperito le risorse per abbattere una posizione finanziaria che l'anno passato era decisamente critica: il rapporto debiti/equity era ben oltre l'unità, addirittura 2,30.
A settembre 2006 la leva finanziaria registra un rapporto debiti/equity decisamente migliore: 0,80.
L'Ebit a settembre 2006 - 25,5 milioni - è leggermente in calo ma sostanzialmente similie al dato di settembre 2005 - 26,82 milioni: unica differenza notevole è l'utile che a settembre 2006 beneficia, per le ragioni sopra citate, di una minore leva finanziaria attestandosi a 11,56 milioni contro i 5,39 milioni di settembre 2005.
L'utile prospettico per il 2006 si aggira intorno ai 15,5 milioni (in lina con le attese) ed alle attuali quotazioni di 4,10 euro vuol dire un PE di circa 18X, multiplo non esagerato e più tipico di una società matura.
Graficamente non sono un esperto: però quella "gamba ribassista" segnata in questi ultimi giorni non mi sembra un buon segnale...ovviamente chi sa qualcosa di grafici è invitato a confermare o disattendere questa mia opinione.
Personalmente la trimestrale a settembre mi da l'impressione di una società che è sbarcata nel mercato solo per migliorare la posizione finanziaria e non anche i dati economici che sostanzialmente sono uguali al 2005, prima della quotazione.
E forse questo ha deluso il mercato: l'utile è cresciuto solo grazie ad una minore leva finanziaria a seguito delle risorse reperite in fase di quotazione e non grazie ad un aumento del fatturato e dei margini.
Certo a 18X gli utili attesi per il 2006 non si pone proprio male rispetto a tanti altri titoli presenti nel mercato: resta da vedere se il mercato reagirà in questi giorni...il titolo dopo la trimestrale è andato in picchiata.

lunedì, novembre 20, 2006

CEMBRE



Cembre è un titolo sottile: scambia in media 150.000 pezzi al giorno e quotando 5,70 è soggetto a facili oscillazioni anche in presenza di mani non propio forti.
Non mi dilungo tanto, solo poche parole.
Anche per questo titolo la trimestrale a settembre fotografa dati in crescita ed i calcoli prospettici per il 2006 "dicono" che per fine anno la società potrà registrare un utile intorno a 8,7 milioni.
Alle attuali quotazioni -5,70 - vuol dire solo 11X il Pe 2006: non male se si pensa che la società è arrivata a quotare 16,62x gli utili del 2005 (4,87 milioni e quotazione a 4,76 euro).
Limitandoci al dato di settembre che vede utili per 6,55 milioni, il titolo a 5,70 vale 14,80X.
Non mi intendo di grafici ma quel "rosso" mi sa tanto di discesa.
Vi ho parlato di questo titolino così...per chiudere la serata ed invitarvi a seguirlo..per curiosità.
Ultima cosa: finora la maggior parte delle trimestrali che ho visto sono in "crescita"...alla faccia dei "gufi" che si aspettano un ribasso.
Certo anche io faccio parte dello stormo...ma se ribasso sarà credo si tratterà solo di correzione e non di crisi economiche.

DADA


Non ho molto da dire su Dada.
La società operante nella produzione di contenuti multimediali ha presentato (anzi deve ancora presentare...sul sito di Borsaitalia non ce n'è traccia...ma qui si ) una trimestrale di tutto rispetto con i ricavi che sono balzati a circa 80,1 milioni dai 46,38 milioni di settembre 2005: un balzo del 72%.
Di conseguenza anche l'utile a settembre 2006 ha registrato una analoga crescita passando dai 5,4 milioni del 2005 ai 9,2 milioni dei primi 9 mesi del 2006.
L'utile atteso per fine anno si attesta intorno ai 14 milioni: alla quotazione corrente di 15,60 euro vuol dire 17,80x gli utili attesi per il 2006.
La crescita è da attribuirsi anche alle acquisizioni di varie società (Nominalia SL, Upoc Network Inc. e Register spa) ed all'espansione dei servizi di intrattenimento sul web e telefonia mobile neli USA, gran parte dell'Europa, Cina, Australia, Canada e Messico.
Agli attuali valori la ritengo in vantaggio su Buongiorno che a 3,80 quota 21X gli utili attesi per il 2006.
Che dire di più?

FULLSIX


Fullsix società operante nel settore del marketing ha pubblicato la trimestrale a settembre con il bilancio in perdita di 2,7 milioni nonostante l'aumento dei ricavi.
La perdita in bilancio è dovuta ad un assottigliamento dei margini: basta vedere il MOL a settembre 2005: 2,26 milioni con ricavi a 37,9 milioni cioè un ritorno del 6% sulle vendite.
A settembre 2006 i ricavi si attestano a 43,4 milioni ma il MOL è solo di 1,08 milioni cioè un ritorno di solo il 2,5%...meno della metà dell'anno precedente.
Ad incidere sul risultato finale ha contribuito anche l'accantonamento di 1,1 milioni per spese legali: la società è stata chiamata in causa da Sir Martin Sorrel, Ceo di WPP colosso mondiale della pubblicità e secondo socio di Fullsix che sembra non aver apprezzato la sfida per il controllo della società da parte di Benatti - tramite la Bluegroup srl - con l'appoggio di Mittel.
Nella trimestrale a settembre la società dichiara di voler acquisire il 75% di GKK, una società tedesca che opera nel settore del marketing interattivo in Germania.
GKK porterebbe in dote un fatturato intorno ai 18 milioni ed un utile di 0,6 milioni.
Il costo dell'operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 7 milioni di euro e consentirebbe a Fullsix di ampliare l'area di attività nel mercato tedesco.
Un titolo che alle attuali quotazioni lascerei perdere per i deludenti risultati di bilancio e per le "pendenze" giudiziarie che incombono sulla società.

lista blogger

Modificata la lista dei blog friends:

Benvenuto a novantagradi che si aggiunge alla lista dei blog friends !

Ho deciso di re inserire Ferroazzurro tornato molto pimpante ed operativo col blog.

Borsanti è stato inserito nei "link utili di borsa" essendo un sito dai connotati professionali.

Ci vediamo tra poco con Fullsix rimasta in sospesp da venerdì.

venerdì, novembre 17, 2006

PALLONE D'ORO



Mitticooo!!

Così direbbe il Galeazzi nazionale.

Complimenti per il pallone d'oro.

Non è per fare il bastian contrario però... quelle flebo per migliorare le prestazioni sportive...(per il video clicca qui)....

ENI vs SARAS


Devio il percorso che vi avevo promesso in mattinata prendendo la strada dei petroliferi.
Dada e Cembre possono aspettare.
Parlando di Saipem avevo sottolineato che ENI, per me, è il punto di riferimento dei titoli Oil italiani.
Ho messo in campo ENI (a sinistra) contro la malcapitata Saras (a destra) che ha appena divulgato i dati trimestrali.
Per carità: non voglio dire che Saras è il titolo più sfigato del club "oil" (anche se i risultati del collocamento hanno qualcosa di Fantozziano o Morattiano), anzi, ha un PE che è ancora meglio di Saipem e si avvicina ad ERG, ma tutti questi titoli sono ben lontani dal cane a 6 zampe.
PE: ENI a 24,69 euro vale circa 9,60x gli utili attesi per il 2006; Saras a 4,34 euro vale 17,61X gli utili attesi per il 2006 che, a detta della società dovrebbero essere superiori a quelli registrati nel 2005...non dicono quanto superiori ed io me ne sto del dato prospettico che fotografa dati "leggermente" superiori al 2005.
ROS : Eni ha un ritorno dei ricavi sull'EBIT di circa il 24%, Saras circa il 6%: che divario.
ROE: Eni ha un ritorno dell'utile sul patrimonio del 21% (nonostante distribuisca una buona cedola); Saras ha un ROE di circa il 16% NON tenendo conto di dividendi.
EPS: cioè l'utile per azione. Eni registra un 2,56 contro il dato Saras di solo 0,246.
Dividendi: qui se è vero che Saras distribuirà un dividendo di 0,18 euro il rendimento, in termini percentuali rapportato ai valori attuali di euro 4,34, è del 4,14%. Ma vince sempre Eni che ai valori attuali di euro 24,69 ed una cedola prevista di 1,18 euro ad azione rende, in termini percentuali il 4,77%.....diciamo che sotto questo punto di vista rendono tutte e due bene.
Utili: Eni ha un ritorno percentuale dei ricavi sull'utile di circa il 12%; Saras registra una percentuale di appena il 3,54%.
Eni - Saras : 6-0...ma non credo che se fosse cambiato "l'avversario" il risultato sarebbe stato tanto diverso.

SAIPEM


Finalmente!
Blogger ha smesso di fare le bizze col caricamento delle immagini.
E senza immagini non piace postare.
Saipem: tutti i dati sono in crescita grazie anche all'aggregazione di Snamprogetti.
Oggi come tutti gli altri titoli del settore soffre un po lasciando sul terreno circa il 2% attestandosi su euro 19,48.
A queste quotazioni vale circa 24X gli utili attesi per il 2006 che non si discostano molto da quelli prospettici (vedi prospetto).
Unica criticità è la posizione finanziaria che è peggiorata attestandosi a 1,637 milioni contro i 1,046 milioni dell'anno precedente: il rapporto debiti/equity a settembre è oltre l'unità -1,17 - ma dovrebbe rientrare entro la fine entro limiti più decenti ed attestarsi poco sotto l'unità.
Personalmente alle attuali quotazioni la giudico a premio se confrontata con ENI (di cui parlerò più tardi) e non di poco: sarò ripetitivo ma considero ENI il punto di riferimento dei petroliferi italiani.
ENI, come ogni titolo, fa storia a sè e se mai tutti i titoli del settore dovessero adeguarsi ai suoi multipli non dovremmo meravigliarci molto a vedere dei sonori ribassi di Saras, Erg e della stessa Saipem.
Tornando a Saipem i conti sono migliorati, come ho detto, anche grazie all'aggregazione di Snamprogetti che ha portato in dote 1,496 milioni di ricavi, un MOL di 56 milioni ed un utile netto di 27 milioni: quindi crescita sì ma solo in parte grazie a Snamprogetti...il resto è principalmente da attribuirsi a Saipem "stand alone" nella misura di 2/3 .
Su Saipem ho puntato solo una volta e con pessimi risultati: troppo sensibile alle variazioni dell'oro nero ...ripeto ancora: preferisco ENI ancora per un bel po di tempo...sarà anche più lenta (in gergo tecnico ha un "alfa" e "beta" bassi nel senso che prende e perde poco rispetto al mercato) ma ha fondamentali migliori e da più garanzie di stabilità facendo dormire sonni tranquilli.

Arrivo

Un po di pioggia, qualche lavoro in corso, un piccolo tamponamento e tanto basta a bloccare una città.
Vabbè ora sono in ufficio, ho sbrigato qualche impegno urgente e nella giornata vorrei proporvi un bel po di trimestrali.
Saipem, Dada, Cembre che hanno presentato dei buoni conti tutti in crescita.

Questa mattina il mercato non è esaltante: i petroliferi sono in ribasso e qualche titolo corregge nonostante i buoni risultati.

A dopo.

giovedì, novembre 16, 2006

BUONGIORNO


Come per Trevi anche per Buongiorno pubblico il mio artigianalissimo prospetto ed i dati del conto economico messi a disposizione dalla società.
In verde ho evidenziato i dati in crescita: da notare che di verde ce n'è parecchio.
Non ho potuto fare un confronto con Dada: i dati a settembre non sono ancora disponibili nè sul sito della società nè su Borsaitalia.
I dati sono in decisa crescita e non di poco: se guardate il prospetto o il conto economico della società noterete che i ricavi sono cresciuti del 56% e cosa più importante che il MOL, l'Ebit e l'utile sono cresciuti molto più dei ricavi: questo significa che il ritorno sulle vendite è superiore alla crescita dei ricavi, il contrario di altre società che pur aumentando i ricavi non riescono a trovare un altrettanto ritorno sugli utili.
Infatti se si dà un'occhiata agli indici di redditività - ROE e ROS in particolare - si nota che questi sono più che raddoppiati.
Alle attuali quotazioni - 3,78 - e considerando un utile prospettico di 12,5 milioni il titolo vale 26X gli utili 2006.
Osservando nel 2005, l'intervallo tra settembre - utili 2,7 milioni - e dicembre 2005 - utili 5,16 milioni - Buongiorno ha visto crescere i suoi utili del 90%.
Ma ogni anno fa storia a se: è probabile che l'ultimo trimestre dell'anno passato abbia segnato l'inizio di una crescita che non può essere considerata anche per l'anno in corso.
Gli utili non cresceranno certo del 90% in questo ultimo trimestre ma è probabile che si registri un dato comunque in crescita: diciamo quei 15,5 milioni di cui avevo parlato a settembre : vuol dire che da fine settembre 2006 a dicembre 2006 Buongiorno vedrà una crescita dell'utile del 24%; alle attuali quotazioni vuol dire 21X gli utili attesi per il 2006.
La sfera di cristallo non ce l'ha nessuno e queste sono solo previsioni sulle quali nessuno sarebbe pronto a metterci le mani sul fuoco.
Rimane però il dato del bilancio a settembre che dimostra una buonissima crescita della società.
Ora aspetto Dada.

A tra poco

Con qualche altra analisi.

Sicuramente un prospetto di Buongiorno oggi sarà sul blog.

Forse anche Fullsix: il forse è d'obbligo...non voglio fare promesse da marinaio.

Intanto anche Uniland ha pubblicato la trimestrale: vengono spiegati i motivi per i quali tutto quel po po di terreni ed immobili in corso di costruzione è finito nelle immobilizzazioni materiali anzichè tra le rimanenze finali: avevo espresso qualche dubbio in passato - clicca qui .
A pagina 10 -11 della trimestrale - clicca qui -abbiamo la spiegazione :
"In particolare si evidenzia che i beni immobili (terreni e immobili in corso di costruzione) sono stati rilevati nelle immobilizzazioni (anzichè tra le rimanenze finali) in quanto come tali: ....infatti per detti beni immobili è prevista la destinazione alla locazione una volta completati".
Bene : adesso sappiamo che i terreni ed i costruendi fabbricati non li vendono più: li affittano.
Però è strano che a pag. 25 della stessa relazione si parla anche di vendita di unità immobiliari e appezzamenti di terreno.....ed in bilancio non vi è traccia di rimanenze....

mercoledì, novembre 15, 2006

TREVI


Eccola qui la "mia" amata TREVI.
Perchè mia?
Qualcuno se lo ricorderà: la ho utilizzata come "cavia" per alcune spiegazioni su indici & c. dei soliti prospetti che metto sul blog.
Ma perchè proprio TREVI?
Perchè l'informativa nelle trimestrali è chiara ed immediata senza tanti fronzoli: riporta bene in vista alcuni indicatori che sono anche nel prospetto.
Vi chiedo di confrontare il mio prospetto con i dati forniti da TREVI: sono ovviamente uguali.
Qualche osservatore avrà da ridire che non tornano i conti del ROE e del ROI: invece no..tornano anche quelli ma TREVI li espone (richiamando l'attenzione con una nota) facendo il calcolo su base annuale dell'EBIT e dell'utile : tornano alla virgola.
Dopo questo breve prologo che dico?
La trimestrale fotografa una bella crescita di tutti i dati : ricavi, mol, ebit ed utile: sono evidenziati in verde.
Da notare che l'utile a settembre - 17 milioni - supera già il dato 2005 di 12,8 milioni.
Unica criticità la PFN negativa a settembre per circa 170 milioni in peggioramento rispetto ai 126 milioni di dicembre 2005 : il rapporto debity/equity è 1,50.
Ai valori attuali di 7,90 euro vale circa 22X gli utili prospettici del 2006 pari a 22,7 milioni.
Se comunque si guarda la crescita dell'utile registrata l'anno passato da settembre - 6,96 milioni - a dicembre 12,8 milioni, sembra possano esserci ampie possibilità che la società, a dicembre, superi il dato prospettico dell'utile 2006.
Titolo da confrontare con Socotherm e Tenaris: vediamo queste come sono messe...credo che Tenaris con l'acquisto di Maverick sia in cima al gradino delle preferenze.
Malo vediamo dopo.

SAFILO e LUXOTTICA


Safilo prospetto a sinistra.
Luxottica prospetto a destra.
Cliccateci sopra, ingranditeli cliccadno ancora sul simbolino in fondo a destra e poi potete averne una buona visione e se volete ve li stampate pure.
Premetto che tra le due società quella che preferisco è Luxottica.
Motivo la scelta su 5 ragioni.
Margine lordo = Luxottica ha un maggior ritorno sul costo del venduto; se osservate il conto economico a pag. 8 della trimestrale - clicca qui - e guardate ricavi (3.565.603 ) e CDV (1.090.581) si può notare come la "ricarica" sul venduto sia ben più importante di Safilo: 327% contro un 252%...vedi post precedente - clicca qui.
ROS: ne consegue che anche il ritorno sulle vendite di Luxottica è superiore a Safilo: 16,58% contro 11,96%.
EPS: anche l'utile netto per azione è decisamente a favore di Luxottica: 0,95 contro 0,137 di Safilo.
ROE: il ritorno dell'utile sui mezzi propri (il patrimonio o equity) è a favore di Luxottica : 18% contro un esile 4,40% di Safilo.
PE: alle attuali quotazioni Luxottica (euro 24,25) vale circa 25X gli utili attesi per il 2006; Safilo a 4,45 vale circa 32X gli utili attesi per il 2006: quindi è sempre in vantaggio Luxottica.
Ritorno sull'utile del fatturato: Luxottica batte Safilo 9% contro 3,5%.
Entrambe le società hanno un rapporto debiti/equity sostanzialmente uguale: 0,54.
Tecnicamente parlando passo la parola agli amici chartisti.

Assenteismo pubblico

Qualche giorno fa sulla prima pagina del Sole 24 Ore è apparso un articolo nel quale si diceva che nel pubblico impiego le giornate di assenteismo (pagate) rilevate nel 2004 sono state circa 169 milioni: in testa alla classifica come media di assenze - 70 giorni l'anno - i dipendenti strapagati di Palazzo Chigi.

Rapido calcolo della Signora Maria:
un'ora costa 10 euro lordi.
Una giornata di lavoro sono normalmente 8 ore = 80 euro
169 milioni x 80 euro = 13,5 miliardi di euro a carico della collettività.

Devo approfondire un'altra cosa: si dice che in Italia i dipendenti pubblici siano superiori del 30% della media europea.
Altra cosa da approfondire che un terzo dei dipendenti pubblici è in Sicilia; solo l'8% è in Lombardia, patria delle imprese, dove si produce il 40% della ricchezza nazionale.
Ulteriore cosa da approfondire è la presenza di oltre 150 mila dirigenti statali che hanno uno stipendio medio di 75.000,00 l'anno (in totale altri 11 miliardi di euro sempre a carico della collettività).

Una volta approfondite tutte queste cosine mi sa che esce fuori che non è il settore pubblico a creare la ricchezza del paese: la Lombardia ne è un esempio..poco Stato e tanta creazione di valore....la Sicilia è l'esempio opposto...tanto Stato poca creazione di valore.
Si mettesse mano ai mille re e reucci che dobbiamo mantenere e qualche controllo alle assenze sul lavoro magari un giorno sentiremo meno i soliti slogan che addossano alle imprese i mali del paese.

carne sul fuoco

Come ho detto c'è tanta carne sul fuoco: le trimestrali sono tante ed entro il pomeriggio ve ne propongo un paio.
Intanto noto che Poltrona Frau ha esordito col botto: circa + 35%.
Va bene che appartiene al settore del lusso ma già al prezzo di IPO valeva oltre 200 volte gli utili...

martedì, novembre 14, 2006

ANALISI FONDAMENTALE

Come l'amico Alberto Zanetti di Analisi Tecnica anche io faccio una segnalazione.

Si tratta di Luca Discacciati di www.borsanti.it che ha scritto un libro sull'analisi fondamentale.

Consiglio la lettura del libro a chi volesse imparare il linguaggio dei bilanci in chiave fondamentale.



SAFILO: PRECISIONE CHIRURGICA


Non c'è due senza tre.
Ne avevo già parlato ad agosto - clicca qui - della "puntualità" di Safilo a pubblicare una percentuale di ricarico costantemente identica nel tempo.
Anche a settembre 2006 (figura a destra) Safilo presenta un "costo del venduto" (acquisti di merce + giacenze di inizio periodo - rimanenze a fine periodo) che in termini percentuali sul fatturato è uguale identico a settembre 2005: 39,7%!
Un caso?
Come detto anche nella semestrale di giugno 2006 la percentuale del costo del venduto rapportata al fatturato è uguale a giugno 2005: sempre il 39,7%.
Incredibile precisione chirurgica nella gestione degli acquisti e del magazzino!
Il costo del venduto è:
- acquisti di merci nel periodo (in questo caso gennaio - settembre)
+ giacenze di merci all'inizio del periodo
- rimanenze di merci alla fine del periodo
= costo del venduto.
La differenza tra ricavi e costo del venduto è definita "utile lordo industriale" o "margine Lordo".
Nel bilancio Safilo, come in altri bilanci percentualizzati, si riporta l'incidenza del costo del venduto sul fatturato.
Se poi si vuole fare il calcolo del ricarico sul CDV è semplice : ricavi a numeratore e CDV a denominatore.
Esempio Safilo dati settembre 2006: ricavi 843,60 / CDV 334,90 = 2,52X 100= 252%
Se applicate il 252% sul CDV di 334,90 avrete i ricavi di 843, 60.
Fate lo stesso calcolo per settembre 2005, giugno 2005, giugno 2006....sempre uguale!
Caspita!
Chissà a dicembre se le percentuali di ricarica e del CDV saranno sempre del 39,70%?
Come dicevo: non c'è due senza tre.
A tra poco ...con Safilo e Luxottica.