Tribunali e Calisto
Mi scuso in anticipo se mi esprimerò in linguaggio pratico e prosaico ma essendo un mortal comune non posso permettermi il lusso della leziosità.
Approfitto del blog del mitico Zener per condividere passioni personali e in questo caso prendermela col mondo della finanza.
Si ringrazia per il duplice omicidio degli azionisti parmalat perpetrato in questa repubblica dapprima dal Sig. Cav. (e Gran Figlio di Puttana) Tanzi Calisto che, in barba ad ogni principio di legalità, ha sterminato i risparmi di migliaia di risparmiatori azionisti ed obbligazionisti.
L'assurdo è che il cavaliere con soli 200 giorni di arresti (solo la metà al gabbio) si è liberato di 14 miliardi di debiti e ora dorme sonni più tranquilli nella sua villa(cioè di sua moglie Sig.ra Chiesi Anita) di via Chiaviche a Parma.
Ma questa è una storia tutta italiana: negli Stati Uniti i Cavalieri come Calisto li sbattono dentro a vita - vedi Bernie Ebbers - : qui fan le vacanze in barca in Sardegna...
Dopo quasi due anni a sterminare i risparmi ci pensa invece chi è preposto a difendere e cioè il Tribunale di Parma che, con il suo atroce dubbio sulla legittimità delle revocatorie , tanto contestate dalle povere banche del cazzo che con Parmalat si sono arricchite a suon di commissioni, chiede un parere alla Consulta facendo crollare le azioni della nuova Parmalat, cioè proprio quelle azioni date ai risparmiatori a sollievo delle pene subite per mano di Tanzi & co.
Per fortuna che la mitica Consulta darà un suo parere alla statosferica velocità di un anno, un anno e mezzo, e, nel frattempo, il culo degli azionisti viene spannato a suon di ribassi sui loro risparmi in azioni della nuova trappola finanziaria chiamata sempre Parmalat.
Viene da pensare: che sia la legalità o la legittimità ad essere violata in culo lo prende sempre il soggetto meno tutelato: il cittadino risparmiatore.
Questa è stata finora la gestione della giustizia italiana nella questione Parmalat: bravi, bene, bis.
Lungi da me essere offensivo ma non so bene come esprimermi però mi sa che il Tribunale di Parma, come Tanzi, riprendendo una battuta comica, fa il finocchio col culo degli altri. (e io mi appello all'art. 21 costituzione).
L'utilità di questa giustizia è, a mio parere, paragonabile all'utilità di un culo senza il buco.
Mirabolato da cotanta utilità porgo i miei più distinti saluti.
roby
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