ALITALIA
dopo il buon giudizio di Deutsche Bank (target 1,35) arriva anche quello di Morgan Stanley che promuove la comapgnia nostrana con un target price di euro 1,60!
Nonostante il Sole 24 continui a indicare ai suoi lettori che attualmente il titolo quota a multipli decisamente superiori ad altri competitor sicuramente più in salute di Alitalia i giudizi positivi degli analisti sembrano proiettarsi sulla riuscita del progetto di risanamento di Cimoli.
A vedere l'ultima trimestrale secondo me è ragionevole un cauto ottimismo in quanto e vero che i ricavi sono aumentati di circa un 8% e si è passati ad un risicato utile di quasi 6 milioni da una perdita di oltre 44 milioni dello stesso periodo, però c'è da considerare che i rischi di altri scioperi possano portare ad una repentino cambiamento di rotta: lo stesso Cimoli ha dichiarato che solo gli ultimi scioperi hanno comportato una perdita di rcavi stimabile intorno ai 60 - 80 milioni.
Personalmente, visto anche il tanto parlare del ritorno all'utile della Fiat, non mi piace come Alitalia ha ottenuto la redditività grazie anche alla fuoriuscita dal consolidato di Az Servizi rifilata alla Fintecna - ex IRI - che paghiamo noi contribuenti: non tutte le aziende possono permettersi di rifilare i rami secchi ad enti statali.
Sicuramente se i sindacati non continueranno nell'imperterrito fine di voler mantenere le attuali forze lavoro in Alitalia, retribuite maggiormente che in altre compagnie, il piano potrà avere un certo successo.
Rimango comunque sempre convinto che attualmente è un titolo da maneggiare con cura.
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