ZENER 1992

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giovedì, febbraio 16, 2006

Politica ed Evasione fiscale

premetto che ho la fortuna di essere quasi apolitico e di non tifare particolarmente per nessuno schieramento; diciamo che sono un super partes.
Quello che voglio dire è che in questo clima di elezioni si tira fuori come cavallo di battaglia la lotta all'evasione fiscale in particolare da parte dei lavoratori autonomi.
Avendo, per il lavoro che svolgo, una certa esperienza sulla tassazione a capo degli autonomi, ho l'impressione che lo slogan del tipo "meno evasione e più risorse per tutti" sia una mezza verità o addirittura una grande menzogna.
Mi spiego meglio.
Se le imposte le pagassero tutti in UGUALE MISURA l'evasione sarebbe un fenomeno sicuramente da combattere.
Peccato che non sia così.
Faccio un esempio.
Prendiamo a base un reddito da 25.000,00.
Una piccola impresa che da del lavoro a 4 dipendenti tra Ire, Irap e contributi versa all'erario circa 13.000,00.
Un lavoratore dipendente ne versa circa 6.000,00.
NOTATO LA DIFFERENZA?
Lungi da me creare guerre di classe ma la situazione è questa, anche se è vero che alcuni autonomi esagerano con l'evasione totale: e questo è sì un fenomeno da combattere.
Insomma il "ristorante Italia" ha due menù con prezzi diversi per gli stessi piatti!
Ora non ci può lamentare della ridotta competitività delle nostre imprese che, anche quando presentano un bilancio in rosso si vedono peggiorato il risultato dalla inevitabile voce "imposte e tasse dell'esercizio". (basta andare a vedere i bilanci delle società quootate.....)
La guerra all'IRAP (noi italiani facciamo la guerra all'IRAP......) non ha avuto i suoi effetti sperati e questo balzello non da poco, oltre ai contributi estremamente alti, non possono far altro che peggiorare la situazione: poi non lamentiamoci se le imprese delocalizzano in altri paesi a tassazione più favorevole.
In ultima analisi è necessario dire una cosa che forse sfugge ai più: i nostri costi della politica sono ESAGERATAMENTE ALTI: un'inchiesta del Sole 24 ore dell'agosto scorso fotografava un'Italia in cui solo per la Camera ed il Senato si spendeva e si spendono circa 2,5 MILIARDI di euro.
Se poi si aggiunge la Presidenza del Consiglio dei Ministri si arriva a quasi
6 MILIARDI di euro: cioè quasi un quinto della finanziaria 2006...non sono considerati altri ministeri spendaccioni come gli Interni e la Difesa...
In Spagna solo per Camera e Senato si spendono 120 Milioni cioè 20 VOLTE IN MENO che in Italia.
Certo la Spagna è un esempio di buon governo e chi fa peggio (TOLTA L'ITALIA) nel mondo è la Germania che spende 800 Milioni: sempre un terzo di ciò che si spende in Italia.
Forse durante i loro scontri nella varie televisioni in cui i nostri politici sono molto presenti (nelle aule della Camera la loro assenza è circa del 35%) dovrebbero anche mettere in evidenza questi particolari visto che per ogni voto che prendono, tra le altre cose, si incassano 5,00 euro!
Credo che un minimo di chiarezza e trasparenza sia dovuta al popolo italiano ma su questo punto dubito vista che con il "milleproroghe" appena approvato si è elevata la soglia di anonimato dei contributi dati ai politici: dai 6.614 oltre i quali era obbligatorio dichiarare chi aveva fatto il contributo ora si passa ai 50.000,00. Insomma si sono legalizzate le famose "mazzette" tipiche della prima repubblica....