ZENER 1992

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martedì, giugno 13, 2006

Petrolio e dintorni

Il rame scende ed altre materie prime fanno altrettanto.
Il petrolio invece non ne vuole a che sapere: sotto i 70 $ il WTI proprio non ci vuole andare.
E per il futuro sembra che dovremmo abituarci a convivere con il prezzo del petrolio anche più caro dei livelli attuali.
I motivi ci sono: riserve in calo, maggiore domanda e qualche squilibrio politico con qualche paese arabo che fa le bizze.
Tra le società maggiormente interessate in Italia dall'andamento del prezzo del petrolio vedo bene impostata ENI.
Il cane a sei zampe ha presentato risultati di tutto rispetto ed in base a previsioni prudenziali per il 2006 alle attuali quotazioni ENI ha dei multipli in assoluto tra i più convenienti del mercato nostrano (alle attuali quotazioni di euro 22,57 ha un ev/ebitda a 3,70X e PE 9,5X).
Seconda in graduatoria ERG.
La società guidata da Garrone ha presentato una trimestrale in ribasso rispetto al precedente periodo ma secondo le rosee (forse troppo?) previsioni dovrebbe recuperare nei prossimi trimestri una buona redditività che stando alle attuali quotazioni di euro 16,90 la porterebbe a multipli più elevati di ENI ma più bassi di altri competitor (ev/ebitda 6X e PE 13,70X).
Nel gradino più basso ci va SAIPEM.
La società partecipata da Eni alle attuali quotazioni di euro 16,00 e secondo previsioni più che ottimistiche (che ingloberrebero risultati di Snamprogetti) ha i multipli più elevati del settore Ev/ebitda a ben 14,8X e PE 19X! Insomma è molto a premio rispetto ai suoi competitor.
Ma è anche vero, in parte, che i mercati a volte non fanno considerazioni sui fondamentali: basta un rialzo del petrolio e via! si parte.
Però è molto importante non dimenticare che dietro a delle quotazioni c'è sempre un'azienda con bilanci e compagnia bella.
Discorso a parte meritano due società che operano nel campo della logistica legata al petrolio: trivellazioni, tubature e compagnia bella che ha a che fare con la domanda di investimenti negli impianti legati alla produzione dell'oro nero.
Parlo di TREVI e SOCOTHERM.
Dal punto di vista dei fondamentali si assomigliano molto (forse troppo) ed essendo società che operano in un settore dove la stagionalità delle opere la fa da padrona è quasi impossibile fare previsioni con una certa precisione.
Tra le due TREVI è a sconto rispetto a SOCOTHERM (TREVI ev/ebitda 6,7X e PE 18,5X - SOCO ev/ebitda a 8X e PE a 29X) ma ripeto: qui conta la stagionalità: basta una commessa importante o al contrario un rallentamneto nei lavori (sopratutto in quei paesi arabi) che le considerazioni vanno a carte e quarantotto.
All'appello manca SARAS per insufficienza di dati (per la verità non sono neanche andato vedere se hanno sul sito una sezione "investor"...se ho notizie ve le faccio sapere) ma rimando al post scritto prima dell'IPO per farsi due idee sui multipli dell'azienda Morattiana pre ipo.

2 Comments:

At 11:05 PM, Anonymous Anonimo said...

ciao ecco il bilancio 2005 a questo link http://www.saras.it/content_it/investor_relations/bilancio_gruppo_2005.pdf

spero di averti fatto cosa gradita.
Max

 
At 11:22 AM, Blogger Zener1992 said...

Grazie Max.
me lo vado a vedere anche se ho il presentimento che i multipli di Saras, al 31/12/2005 e rispetto al valore di collocamento erano alti.
se hanno la relazione trimestrale guarderò se alle quotazioni il titolo vale un'entrata o meno.
Roby

 

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