ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

martedì, agosto 21, 2007

CICCOLELLA

Incuriosito da questa società, mi sono andato a scaricare (pagando!) il bilancio della Fratelli Ciccolella Spa.
Premetto che ho cercato, senza trovarlo, anche il bilancio della GC srl (Gruppo Ciccolella) ma non c'è niente, nessun bilancio...unica notizia è che la sede è a Torino e non a Bari (Molfetta)...forse ho sbagliato metodo e chiavi di ricerca.

La Fratelli Ciccolella spa nel 2006 ha venduto a Ciccolella Holding spa (è quella quotata?) le quote di GC Impianti srl e GC Service srl, società che dalla denominazione sembrano appartenere sempre agli stessi Ciccolella.
E' poi - sempre nel 2006 - divenuta socia unica della Powerflor Distribuzione Energia Srl.
Insomma: da profano mi sembra di capire che qui si trattano fiori ed energia e la liason me la immagino nello sfruttamento di energia altrenativa (solare? eolica? boh) in "cogenerazione con impianti serricoli".

Nel bilancio della Fratelli Ciccolella spa non ho visto traccia di grandi ricavi (nemmeno l'ombra di ricavi della gestione florovivaista... saranno in altre società) ma solo un dato di 2 mln di euro (tondi tondi) - uguali al dato dell'anno precedente (sempre tondi) - relativi alla quota di competenza di un contratto con Edison spa relativo alla vendita del diritto di esclusiva di durata decennale (dal 2005) per la realizzazione di complessi di serre florovivaistiche alimentati da impinati di cogenerazione nell'ambito dei progetti di impianti siti a Candela, Simeri, Crichi e Melfi.
Poi ci sono costi per circa 2,39 mln di cui
- 2 mln (tondi) di ammortamenti brevetti relativi alla produzione di energia in cogenerazione con impianti serricoli
- 0,39 mln di costi che si articolano tra altri ammortamenti (circa 4mila euro) , servizi (304 mila), altri oneri 26,5 mila euro, ed oneri della gestione finanziaria per circa 55 mila euro.
C'è qualche accenno ad un aumento di capitale sociale (da 5,10 mln deliberato 29,10 milioni versato da Eurosa - cioè Ciccolella - 24 mln).
Poi debiti e crediti di varia natura: spiccano crediti per 10 mln verso Edison Spa per il contratto accennato in merito ai ricavi ed un finanziamento per 35 mln concesso da Banca delle Marche avente scadenza...non si sà: nella nota integrativa ci sono i puntini di sospensione!
Visto che l'informativa offerta dalla società quotata non è ai massimi (ho dovuto pagare per il bilancio della Fratelli Ciccolella Spa e per il resto non ho trovato un granchè), vista anche la poca chiarezza sul business (fiori? energia?), aggiungo la mia personale impressione che si tratta di una realtà ancora a livello embrionale, mi chiedo: ma perchè stare lì sul mercato?
Ma non per niente: qualche scellerato ha sicuramente comprato le azioni e si è fatto molto male.
Peggio che cadere in un rovo di spine.
Altro che rose.

5 Comments:

At 1:53 PM, Anonymous Anonimo said...

bella fotografia, zener!
...e se usassero il mercato per 'scambi tra loro' di danaro?

 
At 6:48 PM, Anonymous Anonimo said...

Essendo una società agricola (per quanto io abbia memoria una società agricola in borsa non ci è mai arrivata prima di CICCOLELLA e non solo in Italia ma nel mondo)stando al Codice Civile italiano, una società agricola non è tenuta alla redazione dei bilanci, ovviamente la borsa non la pensa così pertanto i bilanci verranno negli anni avvenire. Però non c'è da meravigliarsi se ZENER non ha trovato un gran chè anche a pagamento. C'è solo da attendere il piano industriale per fare le proprie valutazioni. e se son rose fioriranno!

 
At 11:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Mi associo a Zener,non capisco come possa stare sul mercato una società cosi',piu' che altro non ne capisco lo scopo che non credo sia raccogliere capitali quello principale...i soldi che raccoglierebbero a cosa sarebbero destinati.E poi l'informazione a quanto dice Zener è al limite dell'insufficenza.

 
At 11:54 AM, Anonymous Anonimo said...

Credo che Ciccolella sia entrata
in borsa a seguito dell'acquisto della CUCIRINI CANTONI COATS
quotata ma in grande affanno.
Penso che solo così Ciccolella
sia riuscita ad essere un titolo
e che ad inizio 2007 la sua quotazione fosse attorno ad 1 €.
M.P.

 
At 11:42 PM, Anonymous Anonimo said...

Procuratore della Repubblica
di Trani
c/o Com. Compagnia Carabinieri
di Molfetta

Comandante della Compagnia
Carabinieri di Molfetta

Presidente della Regione Puglia
Lungomare Nazario Sauro, 33 – Bari

Assessorato all’Ecologia
Settore Ecologia
Via delle Magnolie Z.I. –ex ENAIP
Modugno – Bari

Assessorato Sviluppo Economico
Settore industria energetica
Corso Sonnino,177 -70121 Bari

Sindaco del
Comune di Molfetta

Sindaco del
Comune di Giovinazzo

e p.c. Agli Organi d’Informazione







Oggetto: Esposto - Costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza totale di 39 Mwe (77 Mwt) alimentato ad oli vegetali, con relativo ciclo combinato a turbina, nella Contrada Ciardone del Comune di Molfetta. Autorizzata con Determinazione del Dirigente Regionale Settore INDUSTRIA del 29 settembre 2006, n. 1379 Istanza presentata dalla Società Powerflor srl - Molfetta.



I sottoscritti, Matteo d’Ingeo, in qualità di primo firmatario e coordinatore pro-tempore del movimento “LIBERATORIO Politico”, alcuni cittadini molfettesi e/o residenti in Contrada Ciardone o conduttori di attività produttive nel settore agro–alimentare insistenti nell’area in oggetto, avendo appreso da cartelli apposti dal Comune di Molfetta della costruenda centrale elettrica, espongono quanto segue.

Premesso che dalla lettura della Determinazione del Dirigente Regionale Settore ECOLOGIA del 20 marzo 2006 n. 145 e la Determinazione del Dirigente Regionale Settore INDUSTRIA del 29 settembre 2006, n. 1379 si evince che:

- la Società POWERFLOR Srl con sede legale in Via Patrioti Molfettesi n. 8 - Molfetta, a firma del suo Legale Rappresentante Vincenzo Ciccolella ha presentato istanza con nota prot. n. 38/10275 del 29.11.04 ai sensi dell'art. 12 del D. Lgs. 387/2003, per il rilascio di autorizzazione a realizzare e gestire un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;

- il rappresentante del Comune di Molfetta con pratica edilizia n. 3650/2005 del 4.10.2005 rilascia il proprio parere favorevole sotto l'aspetto Urbanistico ed edilizio;

- con nota prot. n. 62013 del 07.12.2005 veniva trasmessa l'attestazione dell'avvenuta affissione all'albo pretorio dell'avviso pubblico, nei tempi (dal 4.11 al 5.12.2005) e con le modalità previsti dall'art. 16, comma 3, L.R. n. 11/2001, specificando che non erano pervenute osservazioni in merito all'intervento proposto. Con la stessa nota giungeva il parere favorevole dell'amministrazione comunale interessata;

- la Società POWERFLOR Srl con nota prot. n. 38/362 del 20.1.2006, chiedeva al Settore Industria ed Energia,della regione puglia, l'autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio di due motogeneratori (gruppi elettrogeni) a ciclo combinato con turbina, di potenza complessiva di 39 MWe (77 Mwt) alimentato ad oli vegetali da ubicare alla Contrada Ciardone in agro del Comune di Molfetta; poichè la società Powerflor ha deciso di sostituire la obsoleta tecnologia a biomasse solide con una recentissima tecnologia di produzione con biomasse liquide (oli vegetali).

- la Società POWERFLOR Srl, con nota prot. n. 38/662 del 2.2.2006, invia le ricevute di trasmissione dei documenti agli Enti interessati;

- il Dirigente regionale del Settore Ecologia con la Determinazione n. 145 del 20 marzo 2006, escludendo il progetto proposto dall'applicazione delle procedure di V.I.A., esprime parere favorevole alla realizzazione dell'opera;

- con nota prot. N. 38/2554 del 23 marzo 2006 vengono inviati gli elaborati tecnici integrativi al progetto definitivo;

- con nota prot. n. 38/2890 del 29 marzo 2006 il Settore Industria ed Energia ha chiesto alla società la modifica al progetto iniziale e l' adeguamento dell'intera documentazione alla D.G.R. n. 716/2005;

- il Dirigente regionale del settore ecologia con la Determinazione n. 198 del 10 aprile 2006 esprime parere favorevole al rilascio dell'Autorizzazione Unica per l'impianto di produzione di energia alimentati a biomasse liquide (oli vegetali);


tenuto conto:

- che la suddetta DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE REGIONALE SETTORE INDUSTRIA del 29 settembre 2006, n. 1379 con cui si rilascia l’autorizzazione unica alla costruzione della centrale elettrica in oggetto, nell’esposizione cronologica documentale pare evidenziare alcuni passaggi, in relazione alla corretta applicazione della procedura, che andrebbero chiariti e verificati, per una corretta lettura della procedura adottata per il rilascio dell’autorizzazione a favore della POWERFLOR;

- che la Legge Regionale n. 11, del 12.4.2001- Norme sulla valutazione dell’impatto ambientale- tra gli elenchi dell’allegato B.2 – Interventi soggetti a procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. – (di competenza della Provincia) al comma B.2g- prevede gli impianti termici per la produzione di energia, vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 50 MWt.

Si chiede alle SS.LL., nell’esercizio dei propri poteri e competenze, di valutare e verificare:

- se sia stato rispettato il D.Lgs. Governo n° 387 del 29/12/2003 Art.12- comma 7) - Gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici.
Nell'ubicazione si dovra' tenere conto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversita', cosi' come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonche' del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, articolo 14;

- se le modalità previste dall'art. 16, comma 3-4, L.R. n. 11/2001 siano state rispettate, tenuto conto che gli scriventi sono venuti a conoscenza della costruenda centrale elettrica solo casualmente e che, quindi, non hanno potuto presentare le osservazioni all’autorità competente; inoltre se non siano ravvisabili gravi omissioni, nel rispetto della procedura dell’art. 16 comma 2, della L.R. n. 11/2001; tenuto anche conto del fatto che, con nota prot. n. 38/2890 del 29 marzo 2006 il Settore Industria ed Energia della Regione Puglia ha chiesto alla società la modifica al progetto iniziale e l' adeguamento dell'intera documentazione alla D.G.R. n. 716/2000;

- se, quindi, non si sarebbe dovuto interrompere il procedimento e quindi riaprire i termini per le osservazioni;

- se sia stata rispettata la Legge Regionale n. 11, del 12.4.2001- Norme sulla valutazione dell’impatto ambientale. L’impianto di cui si tratta, essendo superiore a 50MWt di potenza termica complessiva, così come recita la L.R. n.11/’01 al comma B.2g , dovrebbe essere tra gli interventi soggetti a procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (valutazione d’impatto ambientale);

- se le autorizzazioni rilasciate dagli uffici comunali, regionali e di altri enti abbiano tenuto conto che la zona su cui dovrebbe nascere la centrale elettrica non è servita dall’Acquedotto Pugliese; se il notevole fabbisogno giornaliero, di acqua, di cui avrà bisogno la centrale possa essere soddisfatto dall’unico pozzo che la società Powerflor “dichiara di avere in proprietà”;

- se l’utilizzo delle acque sotterranee, in via progettuale, sia stata esercitata nel rispetto della LEGGE REGIONALE 5 maggio 1999, n. 18 ‘‘DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RICERCA ED UTILIZZAZIONE DI ACQUE SOTTERRANEE’’ ;

- se le relazioni tecniche allegate al progetto evidenzino l’esatta tipologia di oli vegetali che verranno bruciati, la loro provenienza e tengano conto dell’elevata quantità giornaliera di prodotto da stoccare all’interno dell’impianto che potrebbe costituire un pericolo per l’incolumità pubblica;

- se il tipo di emissioni che si produrranno nell’atmosfera non abbiano potenziali impatti negativi per la salute pubblica e per le numerose e pregiate attività agro-alimentari presenti in zona; se dalla combustione degli oli vegetali saranno prodotti possibili residui solidi ed effluenti liquidi (spurghi vari, drenaggi del ciclo termico, reflui civili, residui di prodotti per la pulizia dei serbatoi, lubrificanti esausti e residui di purificazione, ecc. ) e che destinazione finale avranno e se saranno tossici;

- se si sia tenuto conto della pericolosità e degli effetti del traffico indotto sulla Strada Provinciale n. 55 Molfetta–Bitonto, connesso all’esercizio della centrale che potrà avere serie ripercussioni anche nelle zone adiacenti. Nella fattispecie, dai dati disponibili si evince che saranno necessari circa 7.000 kg/h di combustibile, ossia circa 170.000 kg al giorno;

- se le dichiarazioni rese dalla Powerflor corrispondano alla realtà delle cose, quando viene affermato che “la stessa ha deciso di sostituire la obsoleta tecnologia a biomasse solide con una recentissima tecnologia di produzione con biomasse liquide” (nota prot.n.38/362 del 20/1.2006 contenuta nella determinazione regionale del 29.sett.2006 n. 1379). Il sito del progetto in oggetto (particella n.236 del foglio catastale n.36), infatti, non ha mai avuto alcun tipo d’impianto per la produzione di energia elettrica e non è mai stato confinante con le proprietà del Gruppo Ciccolella; come può evincersi dalle stesse dichiarazioni del rappresentante legale della Powerflor rese nell’agosto 2005 quando chiese al Comune di Molfetta il permesso a costruire le opere per l’installazione dei due motogeneratori;

- se per il rilascio delle necessarie autorizzazioni a costruire la centrale elettrica in Contrada Ciardone (sulla strada vicinale S.Liuzzi, confinante con il territorio di Giovinazzo) sia stato interpellato e interessato anche il Comune di Giovinazzo; le prescrizioni, infatti, contenute nella Determinazione del Dirigente regionale settore Ecologia del 20 marzo 2006 n. 145 richiedevano “che fosse garantito un efficiente sistema di monitoraggio sia della qualità dei fumi che della qualità dell’aria in un intorno significativo dell’area che tenga conto della distanza di ricaduta degli inquinanti. I dati devono essere certificati da laboratorio autorizzato e devono essere messi a disposizione delle autorità deputate a controllo (ARPA) nonchè pubblicati regolarmente sottoforma di report informativi per i cittadini dei comuni di Molfetta e Giovinazzo”;

- se, quindi, sia corretto il mancato coinvolgimento del Comune di Giovinazzo, sia nella partecipazione alla conferenza di servizi del 28 aprile 2006, sia alla procedura della L.R. n. 11/2001 art. 16 comma 3, per le eventuali osservazioni e/o opposizioni al progetto.

I sottoscritti, quindi, chiedono che ove siano ravvisate sussistenti e fondate ragioni, siano bloccati i lavori per la costruzione della centrale in oggetto e la verifica di eventuali responsabilità amministrative e/o penali a carico di dirigenti, funzionari pubblici e/o cittadini che abbiano contribuito, a qualsivoglia titolo, a favorire la costruzione della centrale elettrica in Contrada Ciardone, qualora la stessa risultasse in contrasto con le procedure e leggi vigenti.


Si chiede, infine, di essere posti a conoscenza dell’esito della prima fase processuale, ovvero delle indagini preliminari da effettuarsi in relazione ai fatti esposti, nonché dell’eventuale richiesta di archiviazione.
Per le comunicazioni si chiede di contattare il primo firmatario sig. Matteo d’Ingeo residente in via Cavour n. 17, Molfetta.

Molfetta, 25.07.2007

Matteo d’Ingeo

Seguono altre 53 firme.

http://liberatorio.splinder.com/

 

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