ZENER 1992

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martedì, agosto 29, 2006

Impresa e competitività

Per fortuna io il Sole 24 ore lo leggo la sera quando rientro a casa (mi arriva lì).
Ieri sera, oltre a dare la solita sbirciata a news di carattere economico e politico, mi sono come al solito soffermato sulle novità fiscali della manovra d'estate.
Notizie alquanto irritanti, ma per fortuna la giornata volgeva al termine.
Le novità in termini di adempimenti?
Tremende! Tremende per le piccole imprese e lavoratori autonomi
Consistono in adempimenti tecnici e farraginosi che "ingessano" non poco il "gesto di impresa" e del lavoro autonomo in generale.

Ne elenco alcuni
- Obbligo di comunicazione telematica dei corrispettivi
Attualmente tale obbligo è previsto per commercianti di una certa dimensione, per esempio le Coop & c.: sicuramente per loro non è un grosso sacrificio viste le loro dimensioni.
Ma dal 01/07/2007 tale obbligo è previsto per tutti gli esercizi al dettaglio.
In parole povere sembra che anche il barista ed il panettiere dell'angolo debbano comunicare telematicamente al fisco i propri incassi....(non parlo di altre categorie tipo gli ambulanti...)
Sicuramente adesso le case di software e i produttori di registratori di cassa ci stanno lavorando sopra per facilitare il compito ai soggetti coinvolti.
Ma ciò comporterà un investimento inutile: cioè inutile per "fare impresa" ed utile solo per le esigenze del fisco....e giù soldi in computer e registratori di cassa e connessioni internet ....queste ultime non proprio necessarie per chi vende caffè, pane, frutta e verdura!
Quindi un investimento imposto. Che magari poi mi va a rompere le scatole quando mi scontro con gli studi di settore che mi parametrano anche il costo dei beni strumentali e le spese telefoniche secondo l'assurdo teorema che se più ho più devo guadagnare....ed il rischio di impresa previsto nella stessa definizione di imprenditore dove lo mettiamo?
E ve li immaginate il barista ed il panettiere a bestemmiare dietro procedure telematiche ecc.?

- pagamento delle imposte tramite Entratel
Fino al 30/09/2006 i titolari di partita IVA potranno pagare le loro imposte presentandosi in banca con la solita delega F24.
Dal 01/10/2006 lo dovranno pagare le imposte tramite una procedura telematica di nome Entratel (se vi interessa cliccate qui) altrimenti dovranno rivolgersi ad un intermediario cioè un ragioniere o centri di assistenza fiscale i quali a loro volta dovranno picchiarsi sempre più con procedimenti tecnici complicandosi non poco la vita a chiedere ai clienti numero di conto ed informandoli che se sul conto non c'è un euro non potranno procedere al pagamento.
Insomma un casino: io faccio il ragioniere e già mi immagino che oltre ad avere difficoltà ad arrivare alla scadenza per il calcolo delle imposte mi dovrò prodigare a raccomandare i clienti di avere il conto a posto...i problemi iniziano con chi lavora con degli scoperti..e non sono pochi...e se il pagamento non viene accettato? vallo aspiegare! chi è il responsabile?
Cosa ci guadagna il fisco in tutto questo? è una concessione alle banche?
Cosa sta diventando il professionista? uno sportello distaccato di banche ed agenzie delle entrate?
Poi non lamentiamoci se in giro ci sono sempre meno professionisti preparati: occupati come sono a puri adempimenti tecnici non so come possano fare ad occuparsi anche della loro professione in senso stretto, nella specie bilanci e diritto societario.

- tracciabilità degli incassi e pagamenti
E qui un'altra nota dolente.
Non tanto per l'adempimento in sè che prevede la tracciabilità di incassi e pagamenti (cioè devono essere fatti con assegni, bonifici, carte credito ecc) ma per la soglia entro il quale è previsto l'obbligo della tracciabilità: dal 2008 è di soli 100 euro! (l'obbligo della tracciabilità è previsto solo per i professionisti, cioè dottori, avvocati ecc. ed anche semplici ragionieri come me!).
Una domanda: a cosa mi serviranno le banconote da 200 e 500 euro?
Dal 01 gennaio 2008 queste banconote saranno fuorilegge?
Me lo immagino: il semplice possesso a cosa sarà paragonato? ad una presunzione di evasione?
E se mi devo comprare un paio si scarpe o jeans, che a volte costano anche più di 100 euro, cosa dovrò fare? munirmi controvoglia di carta di credito?
e se la carta di credito non la voglio perchè costa troppo cosa faccio?
Ovvio ....o cambio scelta di scarpe e jeans oppure commetto l'atto criminale di pagare per contanti.
Dopo tutto ciò non mi rimane che fare i complimenti (postumi) a Horwell che aveva previsto nel suo "1984" un terribile "Grande Fratello" pronto a vigilare su ognuno di noi e a combattere il nemico di sempre: Goldstein...questa volta interpretato dal popolo della partita IVA.
A proposito: è così che si vuole incentivare le imprese?

2 Comments:

At 1:22 PM, Blogger duca said...

Dopo aver letto le prime 10 righe, nella mia mente ho pensato al grande fratello, poi ho visto che anche tu chiudevi così. Evidentemente è vero, Visco è il grande fratello.

 
At 3:04 PM, Anonymous Anonimo said...

leggo questo tuo post dopo aver scritto di vino e mercati.

senza parole.... è la triste realtà

LL

 

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