Capital gain, elezioni e dintorni
ieri a Porta a Porta c'è stato l'ennesimo confronto politico con i rappresentanti dell'Unione e della CDL.
Da una parte Diliberto e Mastella, dall'altra La Malfa e De Michelis.
Argomento: la tassazione di rendite, capital gain e titoli di Stato.
argomento che sembra essere, in questi ultimi confronti, il summa di queste elezioni 2006.
Essendo un apolitico interessato (nel senso che non voto ma per questo non mi informo) ho visto le due fazioni dire più o meno la stessa cosa, sempre col solito piglio latino di degenerare il confronto trasformandolo in uno scontro.
Mi è sembrato che le intenzioni dell'Unione, in caso di vittoria, siano quelle di portare la tassazione delle rendite e c. al 20% con esclusione dei titoli si Stato; la tassazione riguarderà anche quelle plusvalenze generate dal possesso di partecipazioni qualificate, detenute per oltre 18 mesi, che con questo attuale governo sono esentate dal pagamento di ogni dazio: sto parlando della Partecipation exmpent o PEX che in questa ultima estate ha visto come beneficiari vari personaggi dell'alta finanza tra i quali anche il Sig. Della Valle (che tanto critica il premier ma tanto gradisce l'esenzione fiscale delle sue plusvalenze).
Nel post che ho scritto qualche giorno addietro - http://zener.blogspot.com/2006/03/tassazione-rendite-capital-gain-e-c.html - avevo riportato un sunto di un articolo apparso sul Sole 24 ore nel quale si riporta l'intenzione di alcuni esponenti della CDL di aumentare la tassazione delle rendite finanziarie PROPRIO come ieri, a Porta a Porta, hanno dichiarato di fare Diliberto e Mastella.
Forse l'unica differenza tra la CDL e l'Unione è stata che la prima non ha parlato di eliminare la PEX con buona felicità di Della Valle e c.
E quando Tremonti dice che gli italiani saranno più poveri se vincerà l'Unione sarebbe anche bello sapere se per italiani intende sempre e sopratutto i soliti Della Valle & c.
Per quanto riguarda Diliberto e Mastella (il primo lo manderei in Corea del Nord ed il secondo a fare la controfigura di Yoghi, quell'orsetto che tanto mi ha divertito nell'infanzia) non hanno saputo rispondere alla precisa domanda di come faranno a recuperare una decina di miliardi di euro derivanti dal taglio del cuneo fiscale promesso dal Prof. Prodi: l'unica cosa che hanno cincischiato è stato l'ennesimo richiamo alla lotta all'evasione, anche questo ennesimo tormentone di questa campagna elettorale.
A proposito di lotta all'evasione: l'attuale governo ha disposto per il 2006 il record di verifiche fiscali da effettuare: ben 1 milione!!!....e le partite IVA in Italia (quelle che presentano le dichiarazioni) sono 5 milioni: vuol dire che un autonomo su 5 sarà controllato: neanche il famigerato ex ministro Formica (quello della dichiarazione "lunare" che definiva gli autonomi dei ladri, poi finito in manette per mazzette...) era arrivato a tanto.
Mi preme dire una cosa a proposito delle verifiche fiscali: quando un autonomo vi è soggetto non è detto che abbia evaso.
le verifiche vengono fatte ANCHE sulla base di analisi costi e benefici da parte del ministero delle finanze.
Faccio un esempio: un evasore totale (quelli che aprono la partita IVA e non presentano le dichiarazioni) difficilmente sarà verificato perchè nella quasi totalità dei casi è un nullatenente che fa fattura false per trattenersi l'IVA e qualche altra briciolina.
Con loro è inutile perdere tempo.
Tanto vale andare su quegli imprenditori che "timbrano" regolarmente il biglietto presentando dichiarazioni con volumi di affari e redditi su quali è possibile cavarne qualcosa.
Vi sembra giusto?
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