IO STO COI BENZINAI
Vi dico il perchè.
Faccio l'esempio sul costo della Super al 09 gennaio 2007 di un distributore Esso in Liguria che usufruisce anche degli sconti sull'acquisto del carburante dalla casa madre.
Prezzo di acquisto con IVA: 1,162
Prezzo di vendita con IVA: 1,208
Ora scorporo l'IVA :
Prezzo di acquisto: 0,968
Prezzo di vendita: 1,007
Guadagno Lordo a litro: 0,039....per fortuna ci sono gli sconti (sennò ilprezzo di acquisto è di 0,972 ed il guadagno lordo di 0,035)
Ovviamente se sale il prezzo di vendita sale anche il prezzo di acquisto: il guadagno Lordo per il benzinaio (o gestore dell'impianto) rimane più o meno sempre quello....e con quello ci deve coprire i costi di gestione (personale, ecc)...quindi se non scorrono gli ettolitri sono problemi che devi risolvere con le attività accessorie (lavaggio, accessori, cambio olio, ecc.).
Su 50,00 euro di pieno cosa ricava il gestore?
50,00 / 1,208 = 41,39 litri X 0,039 = 1,614 euro...
E lo Stato?
Mi limito solo al ladronigio vero e proprio (lasciamo perdere l'IVA e le accise sull'IVA che è un po' come mettere l'Irpef sull'Irpef) cioè le "una tantun" che incidono per 0,25 centesimi (oltre IVA) al litro:
1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
14 lire per la crisi di Suez del 1956;
10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
205 lire per la missione in Libano del 1983;
22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
In totale fanno 485,90 lire del vecchio conio: tradotto in euro si arriva appunto a 0,25 euro.
Chi è il vero ladro?
Perchè il Governo preferisce puntare il dito sul lavoro dei benzinai piuttosto che smettere con il furto quotidiano delle accise una tantum?
Vergogna anche ai precedenti esecutivi che mai hanno posto la questione.
Il Ministro Rutelli che partecipò poche settimane orsono alla trasmissione Ballarò disse che i gestori/ benzinai potevano anche fare lo sconto di circa 10-15 centesimi al litro.
caro Ministro
spero che questa sua affermazione, che mette ingiustamente alla gogna una categoria di imprese, derivi esclusivamente dalla Sua enorme ignoranza in materia: nel caso si informi meglio.
Se invece questa affermazione costituisce una scorciatoia per raggiungere facili consensi popolari Le posso dire che Lei è un disonesto della peggiore specie.
Sia inteso: con le liberalizzazioni non toglieranno le accise una tantum: andranno negli appositi capitoli di bilancio per l'Abissinia e l'incendio di Nerone.
Il prezzo potrà calare ma i giochi saranno su quegli 0,039 centesimi al litro.
E' impossibile per me non mettermi al fianco dei benzinai.
14 Comments:
Ciao zener,
più ti leggo e più scopro che sei un No-Global convinto.
Contro la globalizzazione,le liberalizzazioni e la concorrenza.
Bravo!
Mi auguro tu sia anche contro i supermercati ed a favore dei (quasi spariti) bottegai,contro il precariato ed a favore della vecchia gloriosa classe operaia tosta,etc...
Purtroppo in Italia si guardano gli USA,e l'occidente in genere,solo con l'occhio destro mai anche col sinistro.
Ma questo è strabismo
e' iutile incolpevolizzare gli usa...loro hanno un sistema radicalmente diverso...e certe cose che li funzionano alla grande qua non possono..sono i nostri governi che non capiscono una sega!
in italia si vive di lobbing...e fatto pure male, ma basta perché in italia il90% della popolazione purtroppo è ignorante...e vive di televisione!
la globalizzazione c'é sempre stata...esiste da quando c'é l'uomo...adesso va solo di moda.
cmq se è quella la situazione dei benzinai non posso che dar loro ragione.
p.s. ciao anonimo....una precisazione (forse inutile)...no global non vuol dire essere per forza contr la liberalizzazione...anzi solitamente è il contrario..ed anche qui non è che sia sempre vero!
Sono due cose differenti...che poi vengano spesso e volentieri accostate ne sono consapevole. cmq una non implica l'altra....ciao! ;)
Ciao Zener
beh sai i benzinai e i tassisti rispetto agli avvocati, notai, ecc. sono tipocamente una categoria di miliardari. Queste liberalizzazioni così come tutti gli interventi a protezione dei consumatori sono delle belle prese per i fondelli.
Basta che vedi il caso Argentina, il disastro creato dalle banche che si è fatto? Ora le banche nn possono + venderti obbligazioni rischiose se non per importi elevati (1° controsenso) e per fare consulenza finanziaria o sei una spa o una banca (2° controsenso).
Se tanto mi da tanto da queste liberalizzazioni ne trarranno vantaggi sono i grossi come sempre.
posso garantire ke roby non è strabico, anzi è un bell'uomo e neppure tanto noglobal, anzi gira in bmw cabrio ;-)
ad ogni modo W LE COOP!!!!
ps: io sono a favore degli artigiani, dei piccoli imprenditori, della vekkia classe operaia ke nn esiste più oggi, mi stanno abbastanza sul cxxxo gli americani e vorrei ke un precario a fine mese in busta trovasse più soldi e più contributi di "un indeterminato" vista la sua posizione di maggiore riskio. sono inoltre contrarissimo alla globalizzazione ed alla mega industria.
anonimo, sono proprio messo male eh? :-) e pensa ke me ne vanto pure!
Zener,
senza saperlo, ho pubblicato or ora la mia storia sui benzinai che si riferisce a 25 anni fa.
Credo che la situazione odierna non sia tanto cambiata da allora.
Se tra i tuoi clienti vi è qualche benzinaio, un tuo apporto nozionistico, riferito ai nostri giorni, è ben accetto.
Ciao.
Marshall
Zener,
ho aggiunto il tuo link all'introduzione del mio racconto.
Ciao.
X marshall
non sei messo male e non avevo dubbi che la pensassi così.
Mi spiace che tu non abbia colto l'ironia del breve intervento.
Lo strabismo non era riferito al bravo zener (che ti piaccia è affar tuo :)) ma al fatto che mercato e capitalismo questo è!
In USA le liberalizzazioni di cui parliamo sono in atto da decenni.
Ma tu forse,vedendo simpaticamente i "ragazzini stronzi",che ragazzini non sono,di forza nuova sei anche anticapitalista.
Sbaglio?
Errata scrittura;
non è per marshall ma solo per le finali LL
;)
Ragazzi,
i benzinai hanno dei margini così bassi che sono l'unica categoria autorizzata a ricaricare sui clienti gli acquisti effettuati con la carta di credito!!!!!
Comunque vada a finire con la faccenda di Bersani, ci sarà solo l'aumento del fatturato della grande distribuzione (loro acquisteranno il carburante "extra rete", con sconti molto maggiori di quelli riservati ai benzinai "di bandiera") ma le pompe normali non potranno abbassare i prezzi!
Io che abito a Roma, mi ci vedete a fare 40 KM per andare a fare benzina ai mercatoni del Raccordo Anulare?!
Saluti
CUCS66
al primo anonimo:
mi accusi di strabismo ma qui se c'è qualcuno che soffre di strabismo non sono io.
Rileggiti bene il mio post.
Ho parlato di:
- guadagno lordo dei benzinai (una miseria)
- prelievi "una tantun" dello Stato (le accise dei tempi di Nerone)
- ho detto che I GOVERNI (non questo governo) non hanno mai fatto niente: spero ti basti per non bollarmi come No Global
_ ho richiamato la presunta ignoranza del Sig. Rutelli che "scarica" sui benzinai la colpa del costo del carburante.
Chi è lo strabico?
ps. : l'unica volta che ho incontrato dei no global belli fumati ed intenti a impiastricciare una serranda(abitavo a Bolzaneto quando c'è stato il G8) NON hanno avuto alcun piacere di incontrarmi...ma questa è un'altra storia..
Zener
E infatti il "problema" non sono i benzinai, ma i governi e non solo per le tasse che mettono, ma per il fatto che il mercato della benzina non è liberalizzato. Della benzina, non dei benzinai. Cioè il benzinaio non è "libero" di comprare la benzina che vuole, dove vuole, ad un prezzo trattabile di volta in volta con un fornitore in concorrenza con molti altri, come si dovrebbe fare con qualsiasi materia prima. Tiri su il telefono e ordini un "container" di benzina da un cinese che te la consegna senza "marchio" e ad un prezzo che è la metà di quello che paghi adesso. Questa sarebbe liberalizzazione, a quel punto puoi liberalizzare anche la distribuzione al cliente finale che sceglierà in base alla comodità, al prezzo, al marchio, alla simpatia del benzinaio etc etc . Ciao
x anonimo.
sono troppo scemo x capire il tuo discorso
"Ma tu forse,vedendo simpaticamente i "ragazzini stronzi",che ragazzini non sono,di forza nuova sei anche anticapitalista"
Con un prezzo alla pompa di circa 1,2 euro/litro, composto per circa il 63% di tasse e per il restante 37% di prezzo della merce acquistata, mi pare lapalissiano che i risultati saranno del tutto aleatori.
Quel 37% del prezzo che noi paghiamo, infatti, non è tutto "grasso che cola" ma comprende in sé anche tutti i costi sostenuti dal sistema per farci fare il pieno, dalla ricerca e prospezione del pozzo di petrolio, al suo scavo, all'estrazione, trasporto, raffinazione eccetera. Mica poco. Dando uno sguardo ancora più approfondito si può osservare che l'unico vero ricarico sopra alle righe, nel senso che moltiplica di diverse volte il costo sostenuto nei passi precedenti della catena, è il prezzo pagato dalle raffinerie per acquistare il greggio dai paesi profuttori. In pratica è la quotazione del greggio sui mercati internazionali ad essere spropositato e sproporzionato rispetto ai costi sostenuti dalla catena produttiva fino a quel punto.
Ne consegue che lo spazio di manovra sul prezzo finale alla pompa ottenibile attraverso un aumento dei punti di distribuzione sarà del tutto marginale, ben poca cosa dal momento che il grosso della cifra su cui si calcola tutto il resto è a monte.
Complimenti all'ultimo commentatore fb.
Apprezzo molto quel commento.
Marshall
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