ZENER 1992

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martedì, settembre 15, 2009

Landi Renzo: attese 2009


La società opera nel settore automotive: il segmento specifico in cui è posizionata sono gli impianti a metano e a gas; l'offerta del prodotto si sviluppa sia nell'after market (gli impianti sono installati su autovetture presso installatori privati) che nell'OEM (Original Equipment cioè gli impianti sono installati nelle autovetture sin dalla loro costruzione dalle case costruttrici).
I dati semestrali non offrono un bel confronto con il pari periodo dell'anno precedente.
C'è da dire che per il settore automotive, la parte finale del 2008 ed il primo trimestre del 2009, non è stato un periodo particolarmente felice; qualche spiraglio Landi lo ha registrato nel secondo trimestre, tanto da registrare un semestre meno brutto di quanto forse lasciava presagire l'andamento prospettico del primo trimestre.
Le stime, riviste al ribasso dalla precedente guidance, per il 2009 del management sono per una top line (ricavi) intorno ai 250 mln (214 mln nel 2008) ed un MOL intorno ai 40 mln (46,76 mln nel 2008) con una marginalità attesa del 16%, decisamente in calo rispetto al dato del 2008 che si attestava intorno al 21,56%.
La minore marginalità - si legge a pag. 14 della semestrale - è dovuta ad un riposizionamento su prodotti a minore marginalità ed al fatto che è in corso l'ottimizzazione dei costi industriali, fissi e di struttura: gli azionisti sperano vivamente in questo per un recupero della redditività e - si spera - dei corsi azionari.
Una considerazione che mi viene in mente è che gli attuali prezzi dei carburanti tradizionali - la benzina è intorno ai 1,30 euro ed il gasolio intorno a 1,15 euro - in sinergia ad incentivi di varia natura che favoriscono l'acquisto di auto a basso impatto ambientale (sconto rottamazione, esenzione bollo), oltre al fatto che combustibili come il GPL costano meno della metà rispetto a benzina e gasolio - qui in Liguria siamo a 0,565 euro al litro - ed offrono le stesse perfomance in termini di prestazioni e consumi (più su auto di grosse cilindrata che su quelle piccole) fanno da volano alle immatricolazioni ed installazioni di impianti a GPL.
Un dato a conferma di quanto detto la percentuale di automezzi a basso impatto ambientale venduta nel primo semestre del 2009 in Italia , si attesta al 16,80% sul totale delle vendite: il dato è da confrontare con il 5,60% del primo semestre 2008, un aumento del segmento gas/metano quindi del 300% che si distacca nettamente dalla crisi generale del settore automotive.
Landi ha visto incrementare in Italia la sua quota di mercato del 52%, un buon dato ma che perde parte del suo appeal se confrontato con l'aumento monster del 300% sopra citato: viene da pensare che altri concorrenti abbiano guadagnato una maggiore fetta di mercato, forse grazie anche ad investimenti in pubblicità (mi ricordo De Zan assieme ad una gnocca che pubblicizzava gli impianti BRC) che a quanto pare Landi non ha fatto a sufficienza in un momento propizio.
Numeri attesi
Le mie elaborazioni mi hanno portato ad un dato inferiore (Ricavi intorno ai 220mln e MOL intorno ai 20-22 mln ) rispetto alla guidance societaria per il 2009 (che indica ricavi per 250 mln - MOL 40 mln): detto questo dico subito chei conti li ho elaborati sulla base di quanto atteso dalla società, quindi vada per 250 mln ed un MOL di 40 mln.
Prendendo per buoni tali dati si può immaginare una redditività finale di circa 20mln: alla attuale capitalizzazione corrisponde un PE di circa 18X, un ev/ebitda di 9,50X-10,00X (considerando un indebitamento netto atteso tra i 45mln ed i 60 mln): multipli non proprio a sconto, sopratutto quell'Ev/ebitda a circa 9,50 - 10X; ROE al 14X (21% nel 2008) e ROI al 17% (31% nel 2008).
Da annotare l'incremento dell'indebitamento che a giugno ammonta a circa 60 mln rispetto ai 6,50 mln di fine esercizio: è evidente una maggiore incidenza delle dinamiche del circolante tipiche di questa crisi che ha portato ad un incaglio della liquidità dovuta all'aumento dei crediti verso i propri clienti non supportata da una pari dilazione dei tempi di pagamento dei debiti verso i fornitori e da una sufficiente diminuzione del magazzino..storie già viste in altri bilanci, c'è poco da fare strategie articolate, se si vuole vendere in tempi di crisi bisogna inchinarsi...comunque sia il leverage (debiti/MOL) è decisamente sotto controllo essendo intorno all'unità (le spie rosse si accendono quando l'indebitamento è oltre 4 volte il MOL..o per lo meno la banca - adesso - vi telefona se presentate un bilancino di emme..una volta bastava mettere il foglio di carta nel fascicolo e tutto andava bene).
DCF model: la mia elaborazione - benevola da un lato in quanto dal 2010 non prevede variazioni negative del circolante e severa da un altro lato in quanto dal 2011 i tassi di crescita che ho considerato sono roba da aggiornamento listino (meglio essere prudente, non sempre si registrano aumenti del 300% anche se il segmento in cui opera Landi dovrebbe sempre più espandersi considerato anche che la società ha stretto accordi con primarie case automobilistiche per il posizionamento sul mercato OEM) porta ad un valutazione di 3,40 euro alla quale corrisponderebbe un PE 2009 (utile atteso 20mln) di circa 20X e di 14X per il 2010.
Staremo a vedere; io l'impianto a GPL ce l'ho, non pago il bollo per 5 anni, e vedendo il prezzo della verde a 1,30 trovo fantastico risparmiare 0,735 euro al litro...in più non inquino.
PS: il mio impianto è della BRC ma solo perchè mi aspettavo di vedere De Adamich (non era de Zan come ho scritto ieri) con quella gnoccona della pubblicità tutte cose che l'installatore Lando della mia zona non poteva garantirmi.
Comunque sia il titolo adesso non mi piace.

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2 Comments:

At 1:16 PM, Blogger GS said...

Ritengo i multipli troppo altri. Comunque ben tornato!
www.parcobuoi.com

 
At 7:17 PM, Anonymous Anonimo said...

cosa ne pensi di Landi renzo in questo momento...?

 

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