ZENER 1992

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venerdì, agosto 12, 2011

Fisco & Sistema Italia





Parlo per quanto mi riguarda da vicino: il mio lavoro, che, come forse pochi sanno, è quello di ragioniere commercialista.

Mi concentro quindi sul "sistema fisco".

Mi verrebbe voglia di iniziare questo discorso con "c'era una volta la finanziaria", quella finanziaria che arrivava puntuale dopo Natale, quella finanziaria composta da 1 articolo ed un migliaio di commi, quella finanziaria che, in fondo, era lei e basta, al massimo qualche intervento correttivo, nei dintorni del periodo estivo, chiamato appunto manovra correttiva, composto da pochi articoli e niente più.

L'ultima vera finanziaria fu la Legge 244/2007 - finanziaria per il 2008 - emanata dalla XV Legislatura, meglio nota come Governo Prodi II.

Dopo di essa la modalità di normare, in materia fiscale, cambiò con le correttive estive che assunsero i connotati di leggi finanziarie e finanziarie che, viceversa, assunsero i connotati più tipici delle manovre correttive, anche se ad onore del vero, già a luglio 2006, con il decreto Visco Bersani - DL 223/2006- abbiamo avuto un assaggio di normazione finanziaria estiva.

La normazione oltre ad evolversi come sopra descritto si è poi arricchita di decreti dai più svariati nomi ed intenti per esempio il Dl 185/2008 "anticrisi" il DL 40/2010 "incentivi" e per ultimo il Dl 70/2011 "sviluppo" per non parlare dei "maxiemendamenti" e dei "milleproroghe" di fine anno.

Il punto quale è?

Ai professionisti viene chiesto un sempre maggiore sforzo nello studio ed aggiornamento - ultimamente nel periodo estivo connotato dall'alta stagionalità da bilanci e dichiarazioni - che deve essere immediato considerato che la valenza delle nuove norme decorre immediatamente il giorno dopo la pubblicazione nella GU.

Per le imprese l'impossibilità di operare scelte di lungo termine per determinate operazioni la cui convenienza, spesso, dipende anche dal loro trattamento fiscale.

Alcuni esempi delle varazioni normative di questi ultimi anni:

Acquisto dell'immobile: domani il leasing diventa parzialmente indeducibile.

Personale: tra le tante problematiche mi viene da pensare che oggi hai il cuneo fiscale, domani chissà forse no.

Autovetture, flotte aziendali: qui il turbinio normativo, dal 2006 ad oggi, è stata roba da mal di pancia.

Spese di rappresentanza dal 2008, idem come sopra per le autovetture.

Energie alternative: il primo esempio che mi viene in mente è il fotovoltaico, investi a leva facendo affidamento su una determinata tariffa incentivante ed ecco lì che te la decurtano di un buon 30% (un massacro per le imprese del settore che si sono viste revocare gli ordini).

Contenzioso tributario: hai ragione? Solve et Repete che in latino significa "paga e poi opponiti" in Commissione Tributaria e se chiedi la sospensione spera che te la diano entro i 180 giorni dalla richiesta (dai 60 giorni della notifica dell'atto) che sennò parte l'esecuzione forzata (a proposito: gli organici delle Commissioni, a fronte di maggiori impegni, verranno sfoltiti anzichè rafforzati ).

Giustizia: servirebbe un tomo per parlarne (male) è purtroppo la prassi consolidata a costituire il male del sistema: giudici oberrati di cause ma che manco leggono gli atti di causa, avvocati di controparte che coscienti di ciò riescono ad ottenere continui rinvii grazie a costituzioni di parte fatte coi piedi ...tanto il giudice le legge appena e rinvia: i tempi si dilatano con buona soddisfazione di chi ha torto.

Ed il sistema si ingorga.

Da quest'anno, da marzo, c'è la conciliazione (D.lgs 28/2010): tante piccole cause, se il sistema funzionerà a dovere, non ingorgheranno i tribunali.

Personalmente vedo delle criticità nel fatto di aver introdotto il patronicio degli avvocati anche nella conciliazione.

Ma qui non mi esprimo oltre non essendoci per ora casi noti di inefficienze essendo l'istituto da poco tempo operativo: speriamo bene.

Se le imprese italiane sopravvivono a quanto sopra è perchè abituate ad evitare l'inefficienza del sistema - "se lo conosci lo eviti".

Dall'estero - abituati a norme certe ed a tempi di risposta del sistema giustizia congrui - è ovvio che ci pensano più di una volta a venire in Italia.

In questi giorni Camere e Senato emaneranno l'ennesimo decreto per far fronte ai provvedimenti urgenti finanziari ai quali siamo stati chiamati per tenere su il baraccone Italia.

Il metodo sarà sempre lo stesso: Decreto Legge con buona pace dell'art. 4 dello Statuto dei contribuenti se vi sarà imposizione di nuovi tributi e dell'art. 3 per la decorrenza delle nuove disposizioni.

La novità, che bisserà quanto già accaduto in sede di conversione del Dl 98/2011, sarà una veloce conversione in legge: l'urgenza di fare bella figura nel Club Europa è tanta ed i litigi (emendamenti) che rimpallano i decreti dal Senato alla Camera e viceversa, si possono, per il momento, lasciare da parte.

Il punto quale è?

Invece di fare 3 - dico 3 - decreti legge in circa 4 mesi (a maggio Dl 70 "Sviluppo" + a luglio Dl 98 "manovra" + Dl da emanare ad agosto) potevano farne uno unico?

Oppure: non sarà più opportuno ritornare alla cara vecchia ed unica manovra finanziaria di fine anno?

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