ZENER 1992

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mercoledì, maggio 17, 2006

ENERTAD

e qui siamo nel campo delle energie alternative rappresentante nel nostro listino anche da ACTELIOS.
Ritornando alla nostra Enertad è notizia di poco (ieri sul sul Sole 24 Ore)che è stata ufficializzata la cessione di TAD ENERGIA AMBIENTE spa ad ACEA per 146 milioni di euro.
Tale cessione si è resa necessaria per fronteggiare la non confortante situazione finanziaria della società.
Facciamo un analisi della società.
SITUAZIONE PATRIMONIALE
L'ultima trimestrale al 31 marzo 2006 evidenza una Posizione Finanziaria Netta negativa per 242 milioni (di cui 171 milioni a breve, cioè entro l'anno!) ed i 146 milioni derivanti dalla cessione sembrano non sufficienti a colmare le casse societarie tanto è vero che il CDA della società (12 aprile 2006) ha approvato anche l'ipotesi di un eventuale aumento del Capitale Sociale per 45 milioni.
CONTO ECONOMICO
La società è passata all'utile (6,8 milioni) rispetto alla piccola perdita (85 mila euro) dell'anno precedente.
Ciò è imputabile ad un aumento netto dei ricavi (a 89,5 milioni da 70,5 milioni) per effetto di un generale miglioramento del business con particolare riferimento al settore eolico (+ 6 milioni) ed acciaio (+6,7 milioni).
Le future trimestrali saranno di poco conforto e non confrontabili col passato vista la già citata cessione di TAD ENERGIA che opera nel settore della termovalorizzazione, settore proficuo in cui opera con successo ACTELIOS.
Considerazione da fare è che è vero che c'è stato un ritorno all'utile (7 milioni circa) ma è anche vero è che è ben poca cosa rispetto alla critica situazione finanziaria messa ancora più in tensione dalle banche creditrici del patron Agarini che detiene a titolo personale il 53% di Enertad.
Le banche insistono affinchè Agarini ceda le quote in suo possesso ad un valore massimo di 3 euro ma le proposte arrivate sul tavolo delle trattative
sono inferiori a questo valore (la Cir di de Benedetti è stata quella più generosa con euro 2,80 - 2,90).
Agarini sembra non voler cedere pretendendo qualcosa di più dei 3 euro; di converso le banche spingono ad una veloce cessione per rientrare al più presto da una situazione finanziaria che sembra peggiorare col tempo.
E' da evidenziare che l'altro grande azionista di Enertad, Alerion che detiene il 17%, per ora non sembra intenzionato ad aderire ad un aumento di capitale visto che è stato impegnato nella non facile ristrutturazione di Reno de Medici.
Personalmente è un titolo che per ora lascerei perdere in attesa di più chiari sviluppi nel braccio di ferro Agarini/Banche creditrici.

1 Comments:

At 6:34 PM, Blogger Zener1992 said...

non male come analisi!
dico di "lasciar perdere" e poi, in questa giornata di sangue, è una delle poche azioni che prende il 2%....

 

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