BIALETTI
Quelli della Bialetti l'hanno fatto il brutto pasticciaccio: non ti sono andati a sbagliare i multipli nel prospetto informativo?
Come dice Fuorimercato non è molto ortodosso vedere pubblicato un prospetto con un errore così marchiano.
Vada se una cazzata la si legge - chessò - su un blog di uno scappato di casa come il sottoscritto o altri blog /forum: ci sta, siamo comuni osservatori esterni che hanno voglia di scrivere due righe dicendo la loro opinione quasi sempre opinabile...Insomma il PE (capitalizzazione / utili) è un calcolo talmente semplice quanto marchiano è l'errore di calcolo.
Tornando a Bialetti, che produce caffettiere e piccoli elettrodomestici da cottura con area di mercato prevalentemente Europea (75%) e Nord America (19%) e resto del Mondo , dico la mia.
Tra i primi effetti IPO che si notano c'è la (solita) sistemazione del rapporto debiti/equity: dal pessimo rapporto di 5,87 (ben oltre il rapporto 1,00 dettato dal galateo finanziario) si passa alla forbice 0,44 (con IPO a 3,15 euro) 0,70 (IPO a 2,35 euro).
Oltre il rapporto debiti/equity va a sistemarsi il margine di struttura (patrimonio / attivo immobilizzato) che indicava uno sbilancio eccessivo verso il ricorso a capitale di terzi.
IPO a 2,35 euro: il prezzo è giusto? Giusto forse no ma più conveniente per chi intende aderire. Dopo l'IPO - come detto - la società avrà sistemato ben bene la sua struttura finanziaria ma presenta multipli non certo a sconto sulla base di quelli che sono stati i risultati del 2006: Il PE infatti è oltre i 55X contro una media del pollo di 31X; l'ev/ebitda (capitalizzazione + PFN negativa / MOL) si attesta a 9,65X in questo caso a sconto rispetto alla media di 11,30X del settore.
Mi viene in mente una cosa: con le risorse acquisite dall'IPO (47 mln a 2,35 euro - 57 mln a 3,15 euro) è possibile che la società abbatterà la PFN andando a pagare meno oneri finanziari che nel 2006 hanno inciso sul bilancio per circa 7 - 8 mln a fronte di un reddito operativo di circa 13 mln assorbendo oltre il 50% della gestione operativa.
Se tali oneri dovessero diminuire di concerto con un aumento del fatturato (+10% nel 2005- 2006 ed anche nel 1 trimestre 2007 / 1 trimestre 2007) ed un miglior ritorno percentuale sui margini sia mai detto che a fine anno 2007 vediamo un utile intorno ai 4 mln con un PE 2007 a 43X ed Ev/ebitda a 7,66X con un tasso di crescita degli utili oltre il 60% (e quindi un appetibile PEG di 0,70)....quindi chi scommette su una teoria "growth" può anche provare a giocarci qualche scudo con i rischi del caso che prevede l'investimento azionario.
IPO a 3,15 euro: ovviamente meno attrativa dei 2,35 euro; multipli ovviamente più alti (PE 2006 oltre 75X ed Ev/ebitda a 11,63X...quest'ultimo in media col settore). Se mai gli utili 2007 dovessero attestarsi intorno ai 4 mln il PE 2007 sarebbe di circa 57X e l'Ev/ebitda a 9,40X (per effetto di maggiori risorse reperite dall'IPO)....in ottica "growth" perderebbe un po di appeal (crescita attesa come il PE). Di sicuro il maggior prezzo consentirebbe alla società di avere una struttura finanziaria che le consentirebbe la possibilità di investimenti per circa 40 mln senza intaccare più di tanto il futuro rapporto debiti/equity oltre l'unità.
Per quanto riguarda l'anno in corso il primo trimestre fotografa:
ricavi a 53,93 mln: +10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
MOL a 7,4 mln: sostanzialmente in linea con il 2006 quindi con un minor ritorno sui ricavi (il 13,70% rispetto al 14,80% del 2006); il dato è al netto di oneri non ricorrenti.
EBIT a 4,62 mln: + 38% e con un ritorno sul venduto (ROS) al 8,57% in deciso miglioramento rispetto al 6,78% del 2006 anche per effetto di minori ammortamenti.
Utile del periodo a 1,67 mln: + 1.718% risente positivamente a cascata del miglioramento dell'EBIT essendo il peso degli oneri finanziari e delle imposte sostanzialmente uguale all'anno precedente.
ROE e ROI: nel 2006 rispettivamente al 15,74% ed al 12,35% su livelli di sufficienza (considerando ad occhio un Wacc del 9%). Nel 2007 vedremo ma l'aumento del patrimonio per effetto dell'IPO dimunirà il dato del ROE (utile / patrimonio x 100).
Avessi tempo giocherei col Dcf model; forse più avanti lo farò.
Ci si può fare un pensiero verso il prezzo basso della forchetta. L'offerta al pubblico riguarda solo il 10% delle azioni totali.
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2 Comments:
Troppa fretta di portare in borsa l'azienda visto il momento favorevole?
Ma la Consob che fa, controlla solo l'ortografia dei prospetti?
questi "errorini" non dovrebbero essere oggetto di maggiore severità da parte della Consob?
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