ZENER 1992

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martedì, luglio 10, 2007

FMR ART'E




FMR ART'E mi da l'occasione di divertirmi col Dcf Model.
A sinistra ho replicato i calcoli di questo studio di Abaxbank.
A destra c'è il mio Dcf Model.
Le differenze?
Solo nei tassi.
Abax ha inserito un free risk rate del 5% (sono gli investimenti a rischio zero); io ho messo un 3,70% ...il 5% secondo me per titoli come BOT o BTP mi sembra un dato alto.
Ho cambiato anche il beta: Abax dice 0,89 (degno di una ENI che ha un rischio bassissimo) io ho messo un 1,10...e non sono stato nemmeno tanto cattivo visto che nell'editoria i tassi beta si arrivano anche fino a 1,30 influenzando negativamente la valutazione finale.
Per il coefficiente di rischio atteso dal mercato Abax dice 4,00 (2,00 +2,00 tra rischio specifico e rischio del settore); io dico un magnanimo 5,00 (2,50 + 2,50) quando prudenzialmente si può anche indicare 6,00 - 6,50....(la valutazione cambia in negativo).
Ne consegue che il Wacc calcolato da Abax è del 8,56% mentre il mio è del 9,20% ..solo 0,64 punti percentuali in più!
Ovviamente la valutazione finale cambia (vedi il box in violetto): Abax dice 14,40 euro io dico 13,20 euro...una differenza di ben il 9% solo con uno 0,64% in più o in meno sul Wacc.
E non ho toccato i dati previsionali quali ammortamenti, investimenti, variazioni del capitale circolante, ecc.
Questo per dire come col Dcf Model le cose possono diventare molto opinabili.
Con questo non voglio dimostrare che ho ragione io o Abax: non è assolutamente questo il punto nemmeno se le quotazioni scendono o salgono oltre i livelli indicati da Abax o da me...FMR in questo caso fa da cavia sull'argomentazione Dcf Model.
Voglio soltanto dire che la via dei multipli è la meno opinabile.
Qui il file excel della mia elaborazione: nei campi in rosso potete cambiare i tassi...
Qui il file nel quale ho replicato la valutazione Abax.
Tornando invece a FMR senza farle fare la parte di cavia.
Punti di favore
..ovviamente secondo me...la società è nel settore delle opere editoriali d'arte di pregio e nel corso di questi ultimi anni ha diversificato la sua attività cercando di operare non più sulle opere a tiratura limitata ma rivolgendosi ad un mercato più vasto.
I conti in deciso miglioramento del primo trimestre mostrano un progresso nei ricavi e nei margini: ciò dimostra che la diversificazione dell'attività ha portato maggiori ricavi "sfruttando" gli stessi costi (non è stato necessario ampliare il personale ed affrontare ulteriori spese) e quindi aumentando i margini.
La società quota sotto il suo valore di libro: il patrimonio è di circa 50,50 mln mentre la capitalizzazione - a 11,40 euro per azione - è di 40,81 mln....sotto questo punto di vista è a sconto del 24%....la parità verrebbe raggiunta a circa 14,10 euro per azione e questo livello è il suo Book Value Per Share.
Punti negativi
...sempre inteso "secondo me"...il ROI è decisamente basso: stimando nel 2007 un utile operativo (o EBIT) di 3,10 mln a fronte di capitali investiti per circa 50 mln (solo il patrimonio visto che la PFN è di poco positiva) si attesta al 6,20%.
Se consideriamo che il costo del capitale investito - Wacc - potrebbe aggirarsi intorno all'8,56% (misura indicata da Abax) o peggio del mio 9,20% vuol dire che a livello operativo non si produce abbastanza ricchezza (l'economic value added...EVA) per "andare oltre" il costo dei capitali investiti.
Ergo: quando avremo un reddito operativo sopra i 5,50 - 6,00 mln si è sulla strada della sufficienza.
Per il ROE valgono le stesse considerazioni del ROI.
Sembra comunque che il piano industriale per il 2007 -2010 preveda un miglioramento dei ricavi e dei margini e quindi dell'utile sia operativo che finale......
Un'altra storia da seguire?
Io sicuramente lo farò.
A prescindere dai corsi azionari.