ZENER 1992

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mercoledì, settembre 19, 2007

ASCOPIAVE



Ascopiave: 1,838 euro
Grafico gentilmente offerto da Borsanalisi.

Ascopiave è un' utilities attiva nella produzione e distribuzione del gas prevalentemente in Veneto
Presente anche in Friuli, Emilia e Lombardia.
Decisamente deludenti i risultati del semestre:
Pessimo il mix “calo ricavi ed aumento dei costi” che porta come ovvio risultato a margini più ridotti rispetto al 2006 (ancora più negativo il confronto con il 2005).
Peccato: una delusione; personalmente ai tempi dell'IPO – 1,80 euro quasi i corsi attuali – credevo potesse fare meglio.
Una nota positiva è data dalla presenza di cassa (grazie ai proventi dell'IPO) che potrebbe lasciare immaginare una politica di investimenti che si spera possa portare più lustro ai volumi ed alla marginalità della società.
Il semestre
Ricavi
a 183,84 mln: in flessione di circa il 2%...forse ha concorso una stagione più calda del previsto.
MOL a 21,98 mln in flessione del 31% rispetto ai 31,76 mln di giugno 2006: oltre ad una maggiore incidenza della materia prima hanno inciso maggiori costi del personale (+13%) e per servizi (+76%)
Tolti ammortamenti per circa 5,60 mln (sostanzialmente simile a giugno 2006) si giunge ad un EBIT di 16,31 mln: in flessione del 38% rispetto ai 26,24 mln dello stesso periodo dell'anno precedente.
La gestione finanziaria è positiva (i proventi sono superiori agli oneri) per un importo netto di 961mila euro ed il tax rate del periodo è del 40%: l'utile del periodo è di 10,41 mln anche questo dato in decisa flessione ( -32%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari a 15,32 mln.
Le mie attese per il 2007
Ho considerato
a) ricavi tipici per 323 mln (oltre a 4 mln di non tipici) anche se i dati di giugno non fanno sperare bene: il dato tendenziale dice
Circa 310 mln (oltre a ricavi non tipici per circa 4 mln)
b) una migliore (cioè meno pesante) incidenza del costo delle materie prime... come l'anno scorso....ma anche qui la “fotografia” di giugno non fa sperare bene.
Ammesso e concesso che anche per il 2007 lo sviluppo delle altre voci di costo sia costante come
nel periodo giugno – dicembre 2006 si dovrebbe giungere ad un MOL di 37 -38 mln in calo
(nonostante abbia considerato più ricavi e meno incidenza della materia prima) rispetto ai 40,40 mln del 2006 e quindi con una minore marginalità sui ricavi (11,41% contro il 12,70% del 2006).
Tolti ammortamenti per circa 11 mln (come nel 2006) si giunge ad un EBIT di 26 -27 mln in calo rispetto ai 29 mln del 2006; anche qui marginalità sui ricavi in calo: il ROS si attesterebbe intorno ad un 7,50 -8,00% contro il 9,16% del 2006.
Considerando un saldo positivo della gestione finanziaria per 1,50 mln ed un tax rate del 40% l'utile potrebbe aggirarsi intorno ai 16-17 mln...come nel 2006 ma con minore marginalità sui ricavi.
Se così fosse
PE 2007
a 26X sopra le medie del 18X del 2006 delle utilities e quindi quotazioni attualmente a premio se si considerano le attese nel breve....poi lo scenario potrebbe cambiare dal 2008 in poi...non arrivo a tanto, anzi è già difficile immaginare come sarà il 2007, certo ci fosse un piano industriale per il futuro si potrebbe giocare.
Ev/Ebita a 11X: sopra di circa 3 punti dalla media del settore del 2006 (8X)....
ROE al 4,60%: qui siamo quasi agli stessi livelli di un investimento a rischio zero e pertanto la misura non è sufficiente per soddisfare le ragioni degli stakeholder.
ROI al 8,30%: idem come sopra ma il confronto va fatto col costo medio dei capitali impiegati che attualmente per Asco sono costituiti unicamente dal patrimonio (la PFN è positiva)...
Provando a calcolare il Wacc con Free risk rate al 4,50%, + Risk market 5,5% ed un beta 1,15 abbiamo un costo dei capitali impiegati (ripeto: limitato ai mezzi propri) di circa 11,50%..ergo il ROI al 8,30% è una misura insufficiente in quanto a livello operativo - per adesso – non vi è sufficiente sovrareddito per remunerare al meglio i capitali investiti oltre un loro ipotetico (ma manco tanto) costo.
Rimandata a settembre e forse oltre.
Peccato perchè ai tempi dell'IPO sembrava essere una società più promettente.
Sia mai: vediamo il management cosa farà in termini di investimenti e ovviamente in termini di recupero di marginalità.

2 Comments:

At 11:33 AM, Anonymous Anonimo said...

Le Asco rappresentano il 50% del mio portafoglio titoli, erano una scommessa. In effetti lo scenario che hai prospettato è veritiero e, anche facendo appello al mio innato ottimismo, non penso che il problema siano solo gli inverni miti. Speriamo che le cose cambino con le nuove acquisizioni. Parte della liquidità è stata infatti (finalmente) impiegata. Hanno acquisito il 49% di Estenergy e sono entrati in Vesta3. Se non erro anche in un'altra utility di Rovigo. Insomma stanno provando ad essere una presenza importante nel "ricco" Nord-Est. Mi auguro che questo possa far cambiare le cose, ma al momento mi preoccupa anche la scarsa attenzione che viene riservata a questo titolo (i volumi scambiati sono ridicoli).
Un saluto. GAStone.

 
At 1:02 PM, Anonymous Anonimo said...

ciao Gastone.
Non ti nascondo che ai tempi dell'IPO le Asco mi piacevano e tanto.
Peccato che le perfomance del 2005 (bilancio utilizzato nel prospetto informativo) non sono state nè replicate, nè migliorate (come spesso invece succede a chi ricorre al mercato dei capitali) anzi sono peggiorate in termini di volumi e di margini.
Insomma: per ora una delusione.
Si spera per chi le ha che le acquisizioni facciano il loro dovere per gli azionisti.
zener

 

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