competitività economica
A volte penso che il nostro "legislatore" usa dei termini inappropriati con il solo scopo di indorare la pillola.
Non mi va giù che si battezza un decreto legge, sempre il 78 del 31/05/2010, con termini come "competitività economica" e poi ci si infila dentro tutta una serie di provvedimenti che, per l'economia e le imprese, sanno tanto di zavorra.
Parlo dell'art. 21 "comunicazioni telematiche all'agenzia delle entrate".
In pratica si chiede di comunicare telematicamente le operazioni rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a 3.000,00 euro.
Si resuscita un mostro simile all'elenco clienti fornitori riproposto da Visco (d.l. 223/2006) e soppresso subito dopo da Tremonti (d.l. 112/2008) in quanto ritenuto da quest'ultimo un adempimento vessatorio per le imprese.
Fa specie in questi giorni leggere Il Sole 24 Ore.
Nelle prime pagine si leggono le buone intenzioni di Tremonti per una deburocratizzazione del sistema impresa.
Dopo qualche pagina, sulla rubrica - ormai sempre più dai mal di pancia - "norme e tributi" ti ritrovi lo stesso Tremonti che propina un adempimento inutile e costoso sia in termini di tempo che di denaro che potrebbero invece essere impiegati diversamente, chessò...magari in qualcosa di effettivamente competitivo per il sistema impresa e quindi Italia.
Ma ci sono le scuse preventive: nello stesso articolo 21 si rinvia ad un provvedimento del Direttore delle Entrate per individuare termini e modalità che, dicono, limiterà al massimo l'aggravio dell'adempimento ai contribuenti.
Almeno ce lo dicono che ci renderanno meno difficile la vita: grazie, come siete umani.
Ma occhio a non sbagliare: la sanzione va da 258 a 2065 euro.
Visco o Tremonti, non importa: punirne 1000 per (tentare) di educarne 1.
Che tanto poi questo qui - nemmeno tanto sconosciuto all'anagrafe tributaria - continuerà ad evadere lo stesso.
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