ZENER 1992

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venerdì, settembre 16, 2011

IVA 21% decorrenza


Da domani, sabato 17 settembre, IVA al 21%.
La decorrenza decorre dalle ore 24.00 del giorno in cui il provvedimento è pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Pubblicazione che solitamente avviene di sera...quindi si hanno a disposizione ben 5-6 ore per poter fare le seguenti operazioni:
- riprezzare la merce
- aggiornare i software
- adeguare i registratori di cassa
- informare i clienti che la nuova aliquota decorrerà per le operazioni effettuate e non fatturate da sabato 17.
Ormai la "vacatio legis" ha una durata di poche ore.
E la legge non ammette ignoranza.
E fosse un caso isolato quello dell'IVA...a ferragosto, con tutti gli addetti ai lavori, le soglie di utilizzo del contante sono state (nuovamente) abbassate da euro 5.000,00 ad euro 2.500,00: anche qui solito lavoraccio di leggere la norma pubblicata ed informare immediatamente i clienti, in quanto la decorrenza della nuova disposizione cadeva il giorno successivo la pubblicazione in GU del Decreto Legge.
Non parliamo delle altre norme fiscali.
Quest'anno tra nuovi adempimenti e studi di settore tardivi è stato un inferno.
La circolare sulla cedolare è stata emanata il 1 di giugno, a 3 mesi di distanza dalla sua "nascita" (D.lgs 23/2011 del 14 marzo 2011) ma a ridosso degli adempimenti fiscali di giugno necessari per esercitare l'opzione.
Gli studi sono stati pubblicati sul sito dell'Agenzia il 10 di giugno con adempimenti previsti al 5 luglio/5agosto.
Le circolari sugli studi sono state emanate a fine giugno.
Ciliegina sulla torta la manovra estiva (d.l. 98/2011 del 6 luglio) ti dice anche che se sbagli gli studi di settore rischi l'accertamento induttivo (tradotto si rischia una verifica) con sanzioni raddoppiate.
Piccola considerazione: gli studi di settore, per come sono fatti, sono viziati, sbagliati, all'origine.
Se però è il cittadino a sbagliare sullo sbagliato paga.
Tornerò in seguito sull'argomento studi di settore.
In parole povere: il cittadino, per tramite del suo professionista, ha poco tempo a disposizione per studiare ed applicare le norme tributarie.
L'amministrazione finanziaria, con ben altri mezzi a disposizione in termini di capitale umano, ha circa 5 anni per valutare e sanzionare quello che è stato fatto dal contribuente.
Non riesco a vedere un bilanciamento di posizioni.
E' ovvio che in un contesto simile è facile errare.
Ed il rapporto di buona fede e collaborazione tra Amministrazione finanziaria e cittadino/contribuente rimane lettera morta nell'art. 10 dello Statuto del Contribuente.

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1 Comments:

At 4:15 PM, Anonymous Piante e Vivai said...

Buongiorno, la redazione del nostro portale http://www.piantevivai.com/, come forma di protesta contro un provvedimento che, come al solito, penalizza sempre chi lavora, da oggi riduce il costo di iscrizione al portale di 20 Euro. In funzione di ciò, l'Iva versata, sarà addirittura inferiore a quella precedente. Basta far pagare sempre Pantalone!

 

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