Lui non è "l'intelligente".

"E' una follia che la dichiarazione dei redditi in Italia venga presentata ad ottobre dell'anno dopo, mentre in altri Paesi si fa a marzo-aprile. Queste cose andranno cambiate e su questo si sta lavorando"

Queste le parole di Visco oggi alla stampa.

Egregio Sig. Vice Ministro mi permetta di contraddirla ricordandole che la follia è:

Il Ministero Finanze che a metà maggio rende noti i software per gli studi di settore per l'anno da dichiarare;
Le Regioni in deficit sanitario che al 16 di giugno impongono l'aumento IRAP : le ricordo che il 20 giugno è una scadenza importante per effettuare i versamenti da Unico senza oneri aggiuntivi;
I software di controllo per l'invio delle dichiarazioni sono disponibili nelle loro ultime versioni a settembre;
La mancanza di certezza non garantita ai cittadini: la normativa sul bollo , aliquote fiscali, la normativa IVA/Registro sugli immobili da questa estate ad oggi le ricordano qualcosa?
La violenza allo Statuto dei Contribuenti chiedendo nel 2006 (per fortuna senza riuscirci) l'IVA sugli immobili detratta sin dal 1998.
Il ritardo pazzesco che i contribuenti devono aspettare per un rimborso Iperf: se chiedono l'IVA devono anche pagare il "pizzo" sotto forma di fidejussione.
Considerare l'Italia alla stregua degli altri Paesi ove viene garantita la certezza della norma nella sua sostanza e nel tempo.
Un altra follia è che solo in Italia si consente di moralizzare il paese da una persona come Lei che ha sulle spalle una condanna per abuso edilizio passata in giudicato.

Pertanto concludo dicendo che il ritardo delle dichiarazioni dipende più dalle questioni di Palazzo che dai contribuenti.

Egregio Sig. Vice Ministro (F)Visco, prima di parlare di "follia" conti fino a 10 e poi stia zitto.