ZENER 1992

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martedì, maggio 22, 2012

Terremoto Emilia....consorzio civile

L'Emilia è stata colpita dal terremoto.
La scossa l'ha percepita buona parte del nord Italia.
Anche io a Genova, alle 4,04 mi sono svegliato sentendo tremare il palazzo in cui abito con la mia famiglia.
Oltre alla tragicità della morte di alcune persone ci sono stati danni importanti a edifici civili ed industriali.
In questo caso ci si aspetta l'aiuto di mamma patria sotto le vesti di uno Stato che dovrebbe provvedere a dare sollievo in queste situazioni di estrema emergenza.
Con la riforma della della protezione civile pare che  lo Stato non interverrà per i danni causati da calamità naturali.
Forse l'Emilia (ripeto: forse) ne usufruirà ma solo perchè il decreto di riforma è recente - è del 15 maggio - e la sua attuazione è legata all'emanazione entro 90 giorni di un regolamento ministeriale.
Per le disgrazie che verranno (tocchiamo ferro) lo Stato non interverrà.
Fermiamoci e ragioniamo.
Facciamo parte di un consorzio civile.
Questo consorzio civile si manifesta attraverso lo Stato.
Uno Stato che adesso chiede e pretende tanto.
D'accordo: se chiede e pretende tanto sarà perchè in certe estreme situazioni dovrà intervenire a favore di chi ha perso il suo patrimonio.
Invece no, non è così in tante cose, non  sarà così per le emergenze da calamità naturali, quelle calamità naturali che in un attimo tolgono i sacrifici di una vita, di generazioni di famiglie.
Ma allora a cosa serve far parte di un consorzio civile, accettarne le regole, pagare sempre più tasse per sostenere chi, in teoria, dovrebbe farsi carico di chi è rimasto indietro?
A volte penso che stiamo mantenendo troppe persone chiamate "Stato".
Troppe non tutte: è ovvio che la macchina statale in tante cose funziona - sanità e scuola ce le abbiamo - ma in tante altre, troppe - enti inutili, cariche inutili, pensioni e stipendi d'oro, ecc. -  non funziona affatto.
E' assurda l'idea di riformare la protezione civile nel senso prospettato di non aiutare chi ha bisogno: il concetto di Stato viene svuotato.
L'altra idea balzana è stata quella di voler finanziare la protezione civile con gli aumenti delle accise nelle regioni colpite dalle calamità naturali.
Oltre al danno la beffa: rimani senza casa e per (non) aiutarti lo Stato /Regione aumenta i carburanti.
Senza parole.








1 Comments:

At 3:41 PM, Anonymous Anonimo said...

Da rimanere sgomenti. Anzi rimngo sgomento.

Verrà il tempo in cui cambierà tutto. Spero pacificamente...

IgTrader,
ciao!!

 

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