ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

venerdì, dicembre 11, 2009

andare al buio

Sto constatando che per tanti autoimpiegati (mi guardo bene dal chiamarli imprenditori) tenere una contabilità di magazzino sembra essere più una rottura di scatole cheuna buona abitudine commerciale.
Alla fine della giornata, tirato l'incasso, si limitano alla semplice conta del cassetto.
Poi, se gli fai certe domandine stupide, tipo quanto hanno marginalizzato, cadono dalle nuvole.
Alla meno peggio rispondono che hanno tutto in testa.
Se poi il ragionerucolo fa un minimo di indagine, o qualcosa che assomiglia vagamente ad un controllo di gestione, si scopre che nella testa di quegli autoimpiegati c'è tutto tranne che una precisa idea di quello che vendono.
Poi ci si lamenta che il magazzino cresce, magari con referenze che, l'agente di turno riesce a rifilare all'intelligentone che in testa tutto ha, meno una vaga idea di quello che vende (e che non vende) per prodotto e referenza.
E non credo siano tanti gli autoimpiegato che possono snocciolare qualche numero sulle vendite dei prodotti proposti dai loro fornitori.
Non ci vuole un mago per scoprirlo e nemmeno delle ore per gestire quei dati che con un discreto database (access ma meglio filemaker) consente di constatare cosa va e cosa non va.
In una creazione ideale di gestione del magazzino ritengo utili questi dati:
- descrizione del prodotto
- nome prodotto
- fornitore
- listino pubblico (quindi Iva inclusa)
- sconto
- listino pubblico scontato
- listino pubblico scontato netto IVA
- costo di acquisto
- ricarico percentuale
- ricarico assoluto
- data di acquisto
- data di vendita (comunque in default mettere fine anno per vedere la giacenza)
- giorni di giacenza (utile per vari confronti, per esempio oltre i 365 sarebbe da tentare per certi settori la via delle vendite promozionale, utile il confronto anche con i tempi medi di pagamento)
Questa potrebbe essere la base minima di dati di un - appunto - database; personalmente ritengo che più dati ci sono è meglio è, anche perchè permettono la possibile correlazione con altri database, quali la gestione delle vendite.
Magazzino + gestione delle vendite = polso dell'azienda.
Ma a certi autoimpiegati è dura spiegarlo.
Poi per carità: c'è l'agente e magari anche il ragioniere commercialista a cui dare una colpa se in magazzino la merce prende polvere.

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3 Comments:

At 5:46 PM, Blogger Faustino said...

Non sai quanto sei vicino alla verità.

 
At 6:11 PM, Blogger LL said...

con un titolo così pensavo ad altro... ;-)

comq se chiedi ai ministri scajola o matteoli o bondi rispettivamente:
i conti del nuclere;
del ponte sullo stretto;
dei beni culturali;
sarei curioso di sapere quali calcoli stiano facendo...
se il vertice fa acqua figuriamoci la base...

inoltre mi sembra si stia insegnando alla gente a non fare i calcoli.
pensa alle carte di credito, è un ottimo modo per non sapere/dimenticarsi di quanto si è speso! idem per gli acquisti a rate!

 
At 6:59 PM, Anonymous Anonimo said...

E'la verità
Ed è drammatico dirlo,ma lo è anche per la media impresa italiana,direttori di stabilimento ed affini che non hanno la minima idea di quali siano le basi gestionali..................lo sto vivendo sulla mia pella...un'assurdità

 

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