due cose
Una: ho postato RDB qui...è finita in fondo perchè è un post rimasto in cantiere.
Seconda: la storiella inizierà ed andrà avanti anche grazie ai vostri suggerimenti...si parlerà di tutto, anche dell'evasione ma anche di tante altre cosine che ultimamente fanno venire la voglia di chiudere baracca e burattini nonostante per molti dire la parola "fine" è più difficile che iniziare un'attività.
A proposito che attività farà il protagonista?
Lo facciamo sudare con un'attività artigiana?
Lo facciamo sbizzarrire con il commercio?
O entrambe le cose facendogli fare - chessò - il panettiere?..così non dorme neanche la notte...
Oppure lo facciamo diventare professionista tipo architetto, avvocato o medico?
Ragioniere? no! studi tanto e poi ti trovi a fare gli F24 telematici.
Comunque non deve essere una storia triste.
ci sarà sudore, pazienza e sopportazione ma anche delle soddisfazioni.
8 Comments:
Il pane a La Spezia costa 3,50 euro al chilo. A Caserta 1,50 euro al chilo.
Perciò la tua storia deve iniziare da Napoli e poi trasferire il tuo protagonista a La Spezia.
Potresti anche utilizzare una piccola attività edile e poi (trova tu la trama) fargli avere la fortuna di Ricucci.
by Mat
A proposito di attività edile, c'è un grande personaggio in Italia, forse il cavaliere, che nasce da una casalinga e da un impiegato di banca. E poi diventa il personaggio che conosciamo, ricco, famoso e potente.
Tanto di cappello al Berlusca, lo invidiamo tutti, e ci sono sicuramente delle soddisfazioni.
OK.
una di quelle storie è finita con la messa al gabbio di Ricucci.
L'altra del Berlusca non saprei come elaborarla: bisognerebbe chiederlo al diretto interessato.
Forse un caso unico a tinte fosche.
la mano gliela hanno sicuramente data: chi non ci rinuncerebbe?
Zener
Anch'io quoterei panettiere, hanno studi di settori così filosofici...
Caro Zener,
eccomi tornato. Ho letto un po' i post seguiti al mio dell'altro giorno, compresa la tua affermazione che io sarei un... come dicevi? Un baro??? Ma baro di cosa???
Eppoi hai cominciato a sostenere che coinciderei con Roberto????
Eh gia', se uno non e' una pecora e non pensa solo al proprio tornaconto personale e fa parte della tua stessa categoria, ti senti un po' minato dall'interno!!! E' come essere tradito da un amico... un fratello che ti smentisce... E' come avere un tumore... ecco che subito la tua testa si affretta a pensare: e' un falso, una spia, un infiltrato... non puo' stare dalla mia parte e pensarla diversamente... non puo' essere un BUONO e un CATTIVO contemporaneamente!!!
Se poi ne esiste un secondo (Roberto), che ha idee analoghe al primo (non so se e' un imprenditore, pero' non si allinea al pensiero piuttosto comune di questo blog), allora il problema aumenta di misura: 2 nemici non li posso reggere! Allora, facciamo che e' la stessa persona, cosi' il "nemico" e' uno solo ed e' un nemico a tutti gli effetti, e' un baro, non puo' essere un imprenditore... forse.
A questo punto tutto torna, per convincere te stesso (in primis) e gli altri lettori del blog, facciamo questa esilarante storiellina di Roberto Fabio...
...tranquilli tutti, nessun tumore... ne sono convinto... forse!!!
I miei complimenti per la presunzione e l'oggettivita' che ti ha contraddistinto, almeno in questa circostanza!!!
Ti ripeto cio' che ti scrissi in un precedente post, ricevendo peraltro le tue scuse, tieniti pure i tuoi paraocchi: non ho alcun bisogno di convincere nessuno del fatto che io sono un imprenditore, ne' di altro che scrivo. Chi mi crede, bene, chi non mi crede, affari suoi!
Grazie al cielo sto bene, vivo bene, ho un figliolo piccolo che adoro e non ho bisogno di convincere nessuno delle mie idee, fingendo di essere cio' che non sono...
Ogni tanto, essendo io un investitore di borsa, mi diletto a leggere questo ed altri blog e talvolta, quando leggo grosse cazzate, non riesco a trattenermi e scrivo 2 righe su quel che e' il mio pensiero! La risposta ai miei argomenti e' quella che avete potuto osservare: sono un BARO!!!
D'altronde siamo in Italia...
Un saluto a tutti
Fabio
Fabio
Ok: non sarai la stessa persona di Roberto.
Però una cosa: non riesco a crederti.
Non riesco a credere ad una persona che dice di essere contento di pagare un assurdo di tasse.
Forse tu riesci a vedere le cose che funzionano.
sei l'unico.
Il discorso NON è solo nelle tasse: ci sono..paghiamole.
Ma quando si inizia a sobillare l'impresa con assurdi adempimenti più pretestuosi che sostanziali per la lotta all'evasione (spero tu sappia di cosa si sta parlando visto che eserciti un'impresa) questo non lo sopporto.
Nel mio lavoro ne vedo più di te: elaboro dati assurdi (studi di settore revisionati da Don Vincenzo) che chiedono sovra redditi impossibili.
Per impossibile intendo con ritorni assurdi sui ricavi in termini di utili ed altri indicatori.
Non voglio per forza imporre le mie affermazioni.
Ma le tue in questo contesto di discontento proprio non le capisco.
Fossi un dipendente forse potrei anche darti addosso ma capirei la tua estraneità a queste nuove pretese del fisco.
Ma dici di essere imprenditore ed anche nell'informatica (che non ha notoriamente dei grandi margini) ...o sei cieco e sordo oppure scusami ma non la racconti proprio giusta.
Probabilmente ti difendi molto bene da certi tax rate.
Abbi pazienza ma i tuoi passati esempi con gioiellieri ecc. non ti rendono molto credibile per quanto mi riguarda.
Ti chiedo di nuovo scusa per averti assimilato a certe persone.
Ma non ti posso chiedere scusa perchè non ti credo.
Come imprenditore nell'informatica no non sei affatto credibile.
Oppure sei un inguaribile ed unico idealista.
Ma sei anche cieco di fronte all'evidenza.
Un consiglio: scaricati ilprogramma degli studi di settore (è gratis ed è su finanze.it)...prova a farne uno..ti consiglio una ferramenta o anche la tua attività (poi ci proverò io perchè voglio anche sapere con chi ho a che fare)...poi caso mai fattene altri.
Risultato: siamo tutti ladri per il fisco.
Poi e dico poi - se vedi del rosa -ma non credo proprio potrai anche venire qui a fare l'idealista del cazzo.
e mi fermo qui perchè mi sto già incazzando pensando alle assurdità affrontate oggi con gli studi di settore e sapere che c'è gente come te che la pensa con ottimismo e viene a fare le prediche del cazzo segna cognizione di causa: dai l'impressione di parlare così perchè hai aria in bocca.
Porca madosca vatteli a vedere sti studi e più di uno per favore.
E guardati il calcolo dell'IRAP:
Non è fantasia...è pura realtà.
Ripeto: vatteli a vedere.
ma fallo.
Poi potremmo anche parlarne e confrontarci ....ma farmi attaccare da uno come te che non sa nemmeno di cosa si sta parlando mi fa incazzare perchè pretende di imporre la sua in un argomento che non conosce per niente.
e' una cosa irritante.
Lo sarebbe anche per te: informati e poi parla.
Altrimenti ne va della tua credibilità.
Zener
Zener,
e' vero che non ne so molto: delego il mio commercialista e poi pago. Il mio commercialista mi da' il questionario da compilare sugli studi di settore e io glie lo compilo. Pago molto ma non ho nulla da nascondere...
Riguardo al resto, non ho mai detto che il fisco funziona bene, non dedurre cio' che non penso!!!
Penso che, nei panni del fisco, vedo dove sono aree di evasione fiscale e agisco per diminuirla... probabilmente esistono metodi migliori di quello degli studi di settore, ma non li ho ancora sentiti... certo far finta che l'evasione fiscale non esista non mi pare un buon metodo...
Riguardo ai gioiellieri rimango fermamente della mia tesi: 10000 euro di imponibile non per un caso, ma di media, mi spiace ma e' impossibile: nessuno farebbe il gioielliere con tutti i rischi connessi all'attivita', compreso gli investimenti elevati e il continuo rischio di rapina, per poi guadagnare come un bidello o poco +... 10000 euro di media, tu mi insegni, che per uno che ne dichiara 30000, ce ne sono 4 che ne dichiarano 5000...
Ma posso andare oltre: conosci un idraulico che emette fattura?
Dentisti? Meccanici?
Certo, qualcuno c'e', ma quanti non lo fanno? quanti non lo facevano e hanno iniziato grazie agli studi di settore?
Il problema non e' nelle categorie, ma nelle persone, nella cultura di un paese e nelle opportunita' che hanno di farla franca.
Un lavoratore dipendente non e' + onesto di un commerciante, semplicemente non ha la possibilita' di evadere, ma poi magari si trova un secondo lavoro in nero...
In Italia andrebbe cambiata la cultura (il che e' difficilissimo)!
E' chiaro che chi fa parte di una categoria dove l'evasione e' possibile (noi), pur essendo onesto, "paga" il sospetto di essere uno di quelli che evadono... a me ogni tanto qualche amico la battuta la fa e mi da pure fastidio, ma la colpa non e' ne' mia, ne' del mio amico...
Riguardo a me, sei liberissimo di non credermi, ma un conto e' dire che sono un baro, altra cosa e' dire che ai tuoi occhi non risulto credibile. So di non essere nella "norma" con il mio pensiero, quindi la seconda la accetto... la prima no!
Riguardo al SW sugli studi di settore, scarichero' il programma come mi dici tu, quando ho tempo, ma qualunque sia l'esito, non modifichera' il mio modo di pensare: se uno e' a posto, non ha nulla da temere, anche se gli studi di settore sono fatti male...
A presto
Fabio
ciao Fabio
la mia arrabbiatura - comune a molti altri imprenditori - non deriva dal fatto che non si vogliono pagare le imposte.
Molti antipatici adempimenti del passato li abbiamo metabolizzati perchè non eccessivamente punitivi e bloccanti come gli attuali.
Non credere che io sia pro evasori.
Sono per un fisco giusto: quello attuale e del recente passato (parlo anche dell'epoca Berlusconi) non lo è stato.
Va bene la lotta agli evasori: ma ritengo sbagliato punirne 100 per educarne 10.
I nuovi studi di settore sono decisamente in questa direzione: mai visto pretese cos' assurde.
E non solo gli studi: l'elenco clienti/ fornitori è un adempimento assurdo.
Creco di spiegarmi meglio: serve per "beccare" chi NON presenta le dichiarazioni fiscali.
Questo si sà già: basta consultare l'anagrafe tributaria.
Non serve invece a beccare chi la fattura non la fa: imprese e doppiolavoristi.
In pratica un adempimento pesante costoso ed inutile.
Come anche l'F24 telematico che ingolfa parecchio l'operatività di noi piccoli ragionieri.
Come anche la futura trasmissione degli incassi: non vedo come la cognizione in tempo reale dei corrispettivi (semprechè questa mole di dati venga consultata) possa servire a combattere l'evasione.
Vedi: nella mia decennale esperienza ho constatato che tutti questi dati messi a disposizioni all'amm. finanziaria NON vengono utilizzati.
Quando c'è una verifica ti chiedono copia della dichirazione e la ricevuta di trasmissione.
L'assurdo è che sono dati che possono rilevare dai loro uffici.
Capirai che il malumore quindi non deriva da maggiori imposte ma da come te le impongono.
Dico io: fammi pagare anche 1000 euro di più ma lasciami lavorare.
E' assurdo - e lo dico contro il mio interesse - cheper fare impresa bisogna lavorare " a fianco" di un ragioniere vita natural durante.
Facciamo impresa e basta.
Si chiede di non "ingolfare" il lavoro com mille adempimenti che richiedono necessariamente la consulenza di terzi e costano.
Solo questo.
Poi verrà il tempo delle dichiarazioni.
Poi verrò il tempo delle verifiche fiscali.
Si becca l'evasore?
Lo si punisce.
Ma non chiediamo preventivamente tassazioni alte e punitive derivanti da redditi ricavati da strumenti grezzi come gli Studi di settore.
Non rappresentano - e mai potranno farlo - la situazione reale soggettiva di una impresa.
Ciao
Zener
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