ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

martedì, febbraio 26, 2013

parlare di borsa con un Paese ingovernabile?

Mi rispondo da solo: è da coglioni.
L'Italia, in questa situazione politica,  è un "titolo" da vendere a piene mani, è una "società" senza guida  e come ogni cosa che potenzialmente potrebbe andare male, è sgradita agli investitori.
I veri vincitori di queste elezioni sono stati i grillini, espressione di quello spirito popolare antipolitico, venuto a maturazione dopo anni di malapolitica.
Mi sento di dire che il successo di Grillo è l'insuccesso di quella  vecchia classe politica fatta di arroganza, incapacità, clientelarismo, ruberie, mignotte, finocchi e chi più ne ha più ne metta.
Tutti volevamo una bomba in Parlamento?
Quella bomba è Grillo: ben venga se dovesse servire ad eliminare qualche porcheria di palazzo, in questo senso spero che il M5S possa diventare un elemento equalizzatore.
Quello che fa paura di Grillo è la sua grettezza: "nazionalizziamo le banche!" non è certo uno bel biglietto da visita per chi ci guarda dall'estero.
Su questi cavalli di battaglia spero che  Grillo rinsavisca.
La colpa di tutto ciò di chi è?
Io ho due nomi: Bersani - Renzi.
Il primo non ha lasciato strada libera al secondo, più giovane e di idee più liberiste: non è difficile immaginare cosa sarebbe successo con Renzi alla guida del PD.
Di sicuro Renzi affascinava, e non poco, tanti elettori di destra e grillini dell'ultim'ora. sarebbe stato un successo di largo consenso che avrebbe consentito al Paese una governabilità stabile nel tempo.
Ma si sa: i dictat di stile sovietico sono ancora duri a morire in casa PD e poi lì i migliori sono sempre fatti fuori (Cacciari e Chiamparino per esempio) se poi sono troppo giovani non ne parliamo, meglio i solit figuranti polverosi e ragnatelati come la Bindi, Finocchiaro, Franceschini, veri brontosauri della politica.
L'altro vincitore è senza dubbio Berlusconi.
Un vero mago del marketing politico.
L'80% degli italiani ha una casa e  ha pagato l'odiosissima IMU  e lui che cosa promette?
Il rimborso dell'IMU: una vera manovra di targeting e segmentazione del mercato politico, fantastico non c'è che dire sotto questo punto di vista.
Storica la sua battuta: " Se Monti, Fini e Casini non saranno in parlamento mi ubriaco!": visti i risultati il coma etilico è garantito.
Rimane il fatto che Berlusconi rimane personaggio poco gradito all'estero ed il termometro dello spread (oramai sempre meno indicatore di perfomance) potrebbe esserne la cartina al tornasole.
Giannino: il programma del movimento di Oscar Giannino era fatto su misura per me, non mi dispiaceva ed è lì che è andato il mio voto.
Mi dispiace che il movimento si sia però frantumato ancora prima del voto per litigi di poco conto tra i padri fondatori, tra i quali il buon Zingales che accusava l'Oscar di appropriazioni indebite in merito a titoli  e dintorni: in economia saranno anche dei draghi mentre in politica hanno dimostrato di essere degli sprovveduti alle prime armi:potevano andare al voto e POI litigare, hanno rovinato tutto, peccato.
Ingoia non ce l'ha fatta: il vice dell'estinto Di Pietro non ha convinto.
E d'altra parte come fa un giudice - che dovrebbe, anzi deve  essere - superpartes a schierarsi per questo o quel colore e poi, a fallimento (politico) avvenuto dichiarare di voler rientrare nella magistratura da dove in verità non è mai uscito?
Roba indecente, da paese di sottosviluppati,  per fortuna è fuori da ogni gioco: rimane il pericolo che un uomo chiamato a giudicare è chiaramente schierato mettendo in serio dubbio la sua imparzialità.
BORSA E MERCATI: difficile parlare di borse e mercati con questo scenario politico che si aggiunge ad un contesto economico difficile, per via della crisi dei consumi e del credito, consigliare questo o quel titolo non mi pare opportuno.
Forse dopo che l'uragano è passato ed ha lasciato qualche ferito sul campo si potrà pensare se comprare o meno, ma con attenzione al futuro.
Di sicuro con tutte queste incertezze - che non aiutano ad avere una visibilità nel medio lungo termine - è impossibile fare delle valutazioni.



1 Comments:

At 8:37 PM, Blogger LL said...

tutto vero grande roby, solo un appunto: nei fatti la nazionalizzazione delle banche è già avvenuta sia in u.s.a. che in u.k., grillo dice semplicemente che se proprio dobbiamo salvarle (e con le banche capita di fare sto discorso perchè se fallisce una si tira dietro una marea di imprese e famiglie) allora tanto vale nazionalizzarle, cioè non salviamole per regalarne i profitti ai privati e succhiarci noi le perdite (vicenda alitalia docet).
ciao!

 

Posta un commento

<< Home