ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

domenica, dicembre 16, 2012

Un anno di governo Monti

Doveva essere il salvatore.
Ma così non è stato.
I numeri parlano di:
- aumento della disoccupazione
- calo vertiginoso dei consumi
- aumento della pressione fiscale
- assenza di una minima politica industriale e di crescita per il paese.

Rimane un mistero l'apprezzamento mostrato da Obama & Merkel per Monti, probabilmente dovuto più ad un fattore estetico-istituzionale che di sostanza, ovviamente se il confronto lo si fa con il predecessore Berlusconi che rispetto a Monti aveva solo qualche barzelletta in più e qualche lifting di troppo.
Il fatto è che siamo sempre lì: nella stanza dei bottoni ci finiscono personaggi che poco e niente hanno a che fare con il quotidiano dei comuni mortali, facendo cassa facile con i soliti nuovi balzelli per decreto legge, alla faccia dello Statuto del Contribuente (per la precisione l'art. 4 della legge 212/2000).
Ma vediamo il bilancio di un anno.
06 dicembre 2011: il Prof esordisce col suo primo decreto legge  - il numero 201 - definito decreto "salva italia", il cui punto forte è l'introduzione in via anticipata dell'IMU, balzelli vari tipo bollo su auto di lusso, titoli, strumenti finanziari, aumento accise su carburanti, ennesima limitazione all'uso del contante e, tanto per non per non perdere l'abitudine a violare lo Statuto del Contribuente, anche una tassa per mantenere l'anonimato  sui capitali scudati ( e, come al solito,  vatti a fidare quando ti dicono due anni prima che l'anonimato è garantito).
Ci sono anche i tagli di spesa.
C'è l'eliminazione dell'INPDAP e ENPALS.
Ma solo sulla carta.
Infatti tutto il personale e dirigenti sono trasferiti all'INPS: di fatto non si è tagliata nessuna spesa.
Con il "salva Italia" gli italiani hanno quindi dovuto pagare più tasse su case, benzina ed auto.
Tanti soldi sottratti ai consumi.
Consumi  calati vertiginosamente: un termometro importante è stato  il minor gettito di IVA che a maggio 2012 indicava un -9% rispetto alle attese del governo
Per Monti si trattava ( e sempre si tratta!)  invece della solita storia della "grande evasione" i cui metodi di stima  -a dir poco in malafede basandosi esclusivamente sul concetto reddito = cassa spendibile - non possono che portare, in periodi di crisi, ad una dilatazione del dato stimato, un vero e proprio falso negativo.
Mi si permetta di aprire  una parentesi sull'IMU.
Ieri ho visto su La7 Castelli della Lega  imprecare contro Monti per la tassazione alta su imprese e persone.
A volte la faccia da culo di certi politici non ha limiti.
L'IMU, che  è la principale causa di maggiore tassazione,  è stata "inventata" proprio dai leghisti con il decreto sul federalismo fiscale (d. lgs 23/2011).
Monti non ha fatto altro che anticiparne i contenuti con il Dl 201/2011 art. 13.
Fa specie che proprio  i leghisti adesso abbaiano contro il governo gridando allo scandalo.
Chiusa perentesi su IMU.
E fino qui il primo decreto "salva Italia" che poi mi spieghino quale Italia hanno salvato perchè per quanto mi riguarda qui siamo più nella bratta di prima.
Ma si sa: basta un poco di zucchero e la pillola va giù, quindi si battezzi pure un decreto come "salvatore" anche se poi te lo mette sotto la coda.
E l'abitudine di battezzare le cose al contrario di come esattamente stanno non finisce qui.
A gennaio 2012 esce il decreto legge numero 1 meglio noto come decreto "cresci Italia".
Le novità più importanti:
- liberalizzazione delle attività economiche, ecc. bla, bla, il tutto rimandato al 2013, e vedremo come visto che poi saranno i Comuni e le Regioni a doversi adeguare: di fatto ad oggi aria fritta.
- tribunale delle imprese: ok, sono d'accordo. Si fanno i tribunali per le imprese per ridurre i tempi delle controversie. Nel mentre si tagliano i tribunali periferici e la corte costituzionale boccia la mediazione.
Visto in un quadro di insieme non pare scorgere qualcosa che abbia a che fare con il concetto di crescita, anzi il contrario.
- SRL per under 35: si riesce a vomitare anche uno sgorbio normativo come quello che prevede zero costi di costituzione e capitale sociale di almeno 1 euro, per gli under 35 che vogliono la Srl.
Nei fatti vai a chiedere garanzie in banca per un prestito o apertura di credito...con 1 euro di capitale non fai molta strada.
Poi devi adottare uno statuto standard, limitante per molti versi.
Compiuti 35 anni devi cedere le quote o trasformare/sciogliere la società: il notaio che non hai pagato alla costituzione lo paghi sicuramente dopo.
- abrogazione tariffe professionali: in un contesto di crisi come questi anni le tariffe sono di fatto già  estinte  da tempo....sancirne il funerale con decreto legge non fa la differenza sulla crescita del paese.
Di sicuro costituisce un ulteriore paletto alle professioni in tempi di ripresa.
- società tra professionisti: altro sgorbio normativo che consente a chi ha più di denaro che di testa (il contrario di quanto invece auspicato dagli ordini professionali) di controllare giovani professionisti sprovvisti di mezzi finanziari: alla faccia della crescita.
- termini di pagamento nelle compravendite di prodotti agroalimentari ridotti a 30 giorni fine mese data ricevimento fattura (60 giorni per i prodotti non deperibili): di fatto le Coop che si autofinanziavano pagando a 120-180 giorni le forniture dovranno aumentare i prezzi con effetti sul consumatore finale.
Accenno appena al decreto 16/2012, meglio noto come decreto "semplificazioni": basta andare a vedere l'art. 3 - "facilitazioni per imprese e contribuenti" (!!) e guardate come hanno "facilitato e semplificato" il pagamento di beni e servizi in Italia da parte di cittadini extra ue oltre i 999,99 euro:
In pratica la boutique di via Montenapoleone quando arriva il cliente giapponese/americano deve:
- acquisire fotocopia del passaporto
- far firmare allo straniero un'autocertifcazione ai sensi del DPR tal de tali (445/2000) che è cittadino extraue...immaginate i problemi pratici a spiegargli che quello stronzo di Monti aveva fissato qualche mese prima il limite dei 999,99 euro ecc. ecc. (come si dice stronzo in giapponese?);
- nel primo giorno successivo non festivo versare il contante in banca consegnando copia della fotocopia del passaporto e dello scontrino/ricevuta;
- prima di tutto l'ambaradan di cui sopra comunicare telematicamente all'Agenzia delle Entrate che si intende aderire alla "semplificazione" di cui sopra.
NOTA per i commercianti: se l'acquisto del giapponese/americano superasse  i 999,99 euro battete due o più scontrini inferiori alla succitata soglia....non c'è evasione e vi semplificate veramente la vita.
Arriviamo così al "decreto sviluppo" di giugno, in numeri decreto legge 83/2012.
Le novità di spicco che ovviamente riguardano i comuni mortali (tralascio quindi i primi capi su infrastrutture ecc. che non interessano direttamente la Signora Maria):
- ripristino IVA su cessioni e locazioni immobiliari: la norma (art. 10 dell'IVA) è stata cambiata circa 4-5 volte dal 2006....forza dai che il prossimo decreto legge cambia ancora. A parte gli scherzi è una norma che consente alle imprese di applicare l'IVA sulle cessioni di fabbricati completati da oltre 5 anni in modo tale da evitare il pro rata sugli acquisti.
Il rovescio della medaglia consiste nel fatto che la Signora Maria se compra con IVA DEVE pagare il 10% in più calcolato sul prezzo (e non sul valore automatico determinato dalla  rendita catastale art. 52 DRP 181/86).
Ergo per il privato l'opzione per l'applicazione dell'IVA  rappresenterebbe  un maggior costo.
- detrazioni per interventi di ristrutturazione e risparmio energetico: ok, questo è stato un provvedimento da applaudire in tutti i sensi per dare stimolo ad un settore, quello dell'edilizia, di fatto bloccato dal crollo delle compravendite: vedi crisi del credito e terrorismo fiscale su immobili.
A proposito di terrorismo fiscale: avete visto le letterine di Befera? 
Se fate  delle ristrutturazioni occhio allo spesometro....i bonifici effettuati alle imprese sono comunicati dalle banche all'anagrafe tributaria che le assume quale elemento di spesa utile per eventuali accertamenti sintetici.
- responsabilità solidale dell'appaltatore: in parole povere se un'impresa affida in appalto (sono esclusi i contratti d'opera) una lavorazione, prima di pagare le fatture al subappaltatore, deve farsi rilasciare da costui una certificazione (o asseverazione del professionista) che ha provveduto a pagare le ritenute sui dipendenti e l'IVA sulle fatture emesse a fronte dell'esecuzione dell'opera.
Gran cagata: in pratica chi è in difficoltà perchè magari non incassa o incassa male (se gli incassi hanno tempi lunghi vai in difficoltà) succede che può lasciare indietro l'IVA e le ritenute per poi pagarle con ravvedimento operoso oppure a rate a seguito di avviso bonario: non si evade niente!
Invece no: se adesso sei in difficoltà e senza soldi devi morire!
Lavori e se non hai versato l'IVA non ti pago!
Ci voleva un bel decreto sviluppo ...si per sviluppare la crisi!
- strumenti di finanziamento alle imprese: si consente anche alle società non quotate di emettere "cambiali finanziarie" (titoli simili alle obbligazioni) purchè l'emissione sia:
-assistita da uno sponsor
- l'ultimo bilancio sia stato soggetto a revisione
- i titoli siano collocati solo presso investitori istituzionali.
- la durata non deve essere superiore a 18 mesi
- rendimento non inferire al tasso ufficiale di sconto
In tutto questo ci vedo solo tanta fuffa.
Intanto il rendimento minimo potrà anche essere una garanzia per l'impresa di non dover pagare tanto il capitale di terzi ma va da sè che specularmente non ci sarà la coda da parte degli istituzionali per prendersi queste cambiali finanziarie.
Il costo dell'operazione poi potrebbe salire stante la necessità di avere il supporto di uno sponsor e della certificazione dei bilanci.
- SRL a capitale ridotto: altra cagatina normativa dopo quella del decreto cresci italia. La differenza, in parole povere, è che la srlcr può essere costituita anche da over 35 ed il capitale minimo richiesto è di 1 euro (fino a 9.999,99). Il costo del notaio è però lo stesso di una srl normale e lo statuto non è standard.
Considerato che la srl normale la costituisci versando almeno  il 25% del capitale (2500 euro se con capitale minimo) e paghi lo stesso che per la srlcr, che di garanzie ne offre poche in ottica finanziamenti & c., è meglio senza dubbio ricorrere alla srl normale.
Diciamo che l'inserimento di tale siffatta norma era dovuto visto che il nostro Paese nella classifica "Doing business" avrebbe guadagnato circa 6 posizioni, scollandosi dalle posizione terzomondiste...
- misure per il turismo e lo sport: messa a disposizione la somma di 23milioni per la realizzazione di nuovi impianti sportivi o costruzione di nuovi.
23milioni diviso 8100 comuni = 2839 euro.
Tutta fuffa ma almeno si potrà dire che si è fatto qualcosa per lo sport.
Ultima menzione sulla legge Fornero, anche questa fatta passare come legge sulla "flessibilità" in entrata sul lavoro.
In parole povere assumere qualcuno è peggio che sposarselo e le imprese prima di fare tale passo ci pensano due volte: un bell'assist alla disoccupazione.
Interessante poi la norma sulle partite iva fittizzie: i soggetti che fatturano più dell'80% ad un  unico centro di interesse, che hanno un rapporto  per oltre 8 mesi e che usufruiscono di una postazione di lavoro presso un committente si considerano dipendenti a tempo indeterminato.
Quando Monti ha pubblicato la sua dichiarazione su internet i suoi proventi provenivano per il 98% da un unico committente.....memoria corta?
In parole povere in tutto il periodo in cui Monti ha governato non si è vista l'ombra di un provvedimento che stimolasse veramente la crescita, lo sviluppo e la salvezza del Paese e degli italiani.
Per questo il governo  Monti non può essere considerato la cura del Paese ma il primo male da estirpare.
A CASA.
E ora che ho criticato passiamo ad aclune proposte cura:
- rideterminare gli scaglioni irpef: quello da 28mila a 55mila tassato al 38% è un'esagerazione; riproporre il meccanismo della no tax area ante 2007.
- aumentare la tassazione sulla cessione delle  partecipazioni in regime pex ora esenti al 95%: pazzesco non aver toccato questa norma!
- variare la normativa sull'accertamento sintetico così come variata recentemente dal dl 78/2010: crea solo terrorismo fiscale, spaventa i consumatori, soffoca i consumi.
- eliminazione o sensibile riduzione dei crediti di imposta a favore delle imprese a favore di una tassazione più soft: inutile prevedere 30 miliardi di crediti a macchia di leopardo e poi chiedere a tutti un conto salato.
- prevedere la cedolare secca anche sulle locazioni in cui intervengono le imprese: la tassazione degli immobili è giunta a livelli tali da sterilizzare il mercato immobiliare, volano fondamentale per l'economia.
- abbassare le aliquote IMU diminuendo  la quota di gettito statale.
- IRAP: riguardare il tributo consentendo a tutte le  imprese di determinare la base imponibile come le società di capitali, con la deducibilità delle perdite su crediti e di tutti i costi del personale.
Esenzione per i soggetti marginali con volume di affari sotto i 50mila euro e comunque non dotati di autonoma organizzazione e con beni strumentali non eccedenti il minimo indispensabile.
- anticipare la riforma fiscale che preveda la tassazione degli emolumenti effettivamente prelevati (vedi IRI), in via opzionale se più favorevole;
- imporre ai partiti ed ai gruppi consiliari delle Regioni  la certificazione e pubblicità dei bilanci e delle spese, certificazione che dovrà essere anche nel merito delle spese effettuate.
- decadenza della carica di parlamentare, senatore e consigliere regionale se le assenze superano il 15% delle sedute annuali (adesso il tasso di assenza media è del 30%).
- riduzione dei parlamentari: c'è un disegno di legge ma mai che si faccia per decreto legge...
- Eliminazione della figura del Presidente della Repubblica: non rende e non serve ad  un cazzo, costa troppo ed è il primo cittadino a non dichiarare a consuntivo le sue spese...
- cambiamento urgente della legge elettorale: ad oggi nulla è stato fatto e i padroni della politica sono rimasti quei 4-5 segretari di partito.
- obbligare gli enti pubblici a pubblicare in bella vista (tipo la trasparency di Brunetta) i rapporti con parti correlate di partiti politici  & c: vediamo un po quante mogli, figli, nipoti ed amici di politici occupano quali poltrone e poltroncine...
- sbarramento al 10%: i partiti politici sotto questa soglia se ne possono pure andare a casa.
 Di sicuro dimentico qualcosa, ma c'è tempo per tornare sull'argomento.