ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

martedì, febbraio 26, 2013

18 milioni Vs 42 milioni

Spiego meglio il titolo.
18 milioni sono gli addetti del settore privato: 4 milioni di imprese + 14 milioni di dipendenti.
42 milioni sono le persone da mantenere, così suddivise:
- 3,60 milioni di dipendenti pubblici
- 14 milioni di pensionati INPS
- 2 milioni di pensionati altri enti
- 22 milioni Welfare, ovvero  disoccupati, fannulloni, falsi invalidi ma anche casalingue,  ragazzi in età scolastica e via dicendo.

Domanda:
tenuto conto che la ricchezza prodotta in un paese deriva dall'economia privata (quella statale non è produzione di ricchezza ma trasferimento di essa) indovinate chi paga il conto del Welfare?
Le imprese ovviamente.
Meditate gente, meditate e non parlatemi di evasione fiscale a senso unico (classico l'esempio del finanziere che non chiede la fattura all'agente immobiliare per non pagare l'iva).
La ricchezza di questo Paese sono le imprese.
Quelle italiane hanno un qualcosa in più: sopravvivono nonostante tutto il peso che devono sopportare.
Peso che si manifesta in inutili adempimenti e tassazioni record: speriamo che qualche demente al governo lo capisca.
Vediamo un po' i nuovi arrivati che faranno di intelligente...

parlare di borsa con un Paese ingovernabile?

Mi rispondo da solo: è da coglioni.
L'Italia, in questa situazione politica,  è un "titolo" da vendere a piene mani, è una "società" senza guida  e come ogni cosa che potenzialmente potrebbe andare male, è sgradita agli investitori.
I veri vincitori di queste elezioni sono stati i grillini, espressione di quello spirito popolare antipolitico, venuto a maturazione dopo anni di malapolitica.
Mi sento di dire che il successo di Grillo è l'insuccesso di quella  vecchia classe politica fatta di arroganza, incapacità, clientelarismo, ruberie, mignotte, finocchi e chi più ne ha più ne metta.
Tutti volevamo una bomba in Parlamento?
Quella bomba è Grillo: ben venga se dovesse servire ad eliminare qualche porcheria di palazzo, in questo senso spero che il M5S possa diventare un elemento equalizzatore.
Quello che fa paura di Grillo è la sua grettezza: "nazionalizziamo le banche!" non è certo uno bel biglietto da visita per chi ci guarda dall'estero.
Su questi cavalli di battaglia spero che  Grillo rinsavisca.
La colpa di tutto ciò di chi è?
Io ho due nomi: Bersani - Renzi.
Il primo non ha lasciato strada libera al secondo, più giovane e di idee più liberiste: non è difficile immaginare cosa sarebbe successo con Renzi alla guida del PD.
Di sicuro Renzi affascinava, e non poco, tanti elettori di destra e grillini dell'ultim'ora. sarebbe stato un successo di largo consenso che avrebbe consentito al Paese una governabilità stabile nel tempo.
Ma si sa: i dictat di stile sovietico sono ancora duri a morire in casa PD e poi lì i migliori sono sempre fatti fuori (Cacciari e Chiamparino per esempio) se poi sono troppo giovani non ne parliamo, meglio i solit figuranti polverosi e ragnatelati come la Bindi, Finocchiaro, Franceschini, veri brontosauri della politica.
L'altro vincitore è senza dubbio Berlusconi.
Un vero mago del marketing politico.
L'80% degli italiani ha una casa e  ha pagato l'odiosissima IMU  e lui che cosa promette?
Il rimborso dell'IMU: una vera manovra di targeting e segmentazione del mercato politico, fantastico non c'è che dire sotto questo punto di vista.
Storica la sua battuta: " Se Monti, Fini e Casini non saranno in parlamento mi ubriaco!": visti i risultati il coma etilico è garantito.
Rimane il fatto che Berlusconi rimane personaggio poco gradito all'estero ed il termometro dello spread (oramai sempre meno indicatore di perfomance) potrebbe esserne la cartina al tornasole.
Giannino: il programma del movimento di Oscar Giannino era fatto su misura per me, non mi dispiaceva ed è lì che è andato il mio voto.
Mi dispiace che il movimento si sia però frantumato ancora prima del voto per litigi di poco conto tra i padri fondatori, tra i quali il buon Zingales che accusava l'Oscar di appropriazioni indebite in merito a titoli  e dintorni: in economia saranno anche dei draghi mentre in politica hanno dimostrato di essere degli sprovveduti alle prime armi:potevano andare al voto e POI litigare, hanno rovinato tutto, peccato.
Ingoia non ce l'ha fatta: il vice dell'estinto Di Pietro non ha convinto.
E d'altra parte come fa un giudice - che dovrebbe, anzi deve  essere - superpartes a schierarsi per questo o quel colore e poi, a fallimento (politico) avvenuto dichiarare di voler rientrare nella magistratura da dove in verità non è mai uscito?
Roba indecente, da paese di sottosviluppati,  per fortuna è fuori da ogni gioco: rimane il pericolo che un uomo chiamato a giudicare è chiaramente schierato mettendo in serio dubbio la sua imparzialità.
BORSA E MERCATI: difficile parlare di borse e mercati con questo scenario politico che si aggiunge ad un contesto economico difficile, per via della crisi dei consumi e del credito, consigliare questo o quel titolo non mi pare opportuno.
Forse dopo che l'uragano è passato ed ha lasciato qualche ferito sul campo si potrà pensare se comprare o meno, ma con attenzione al futuro.
Di sicuro con tutte queste incertezze - che non aiutano ad avere una visibilità nel medio lungo termine - è impossibile fare delle valutazioni.



martedì, febbraio 19, 2013

Tribuna politica: Oscar Giannino

Sono assente dalle urne da ormai 12 anni.
Ho letto il programma di "Fare per non disfare" di Giannino ed è quello più vicino alla mia sensibilità politica: credo che voterò per il buon Oscar.
Un pensiero l'ho fatto anche anche al MIR di Samorì ma  non posso votare due volte.
Eviterò i grandi correntoni politici: mi sanno di dozzinale, la loro offerta è troppo generalizzata, troppo soggetta a compromessi, l'interesse che rappresentano è fin troppo mediato.
Grillo è invece lo spauracchio per i politici di professioni.
Personalmente il suo programma non mi piace ma lo rispetto come voto di protesta: molti volevano una bomba a palazzo? Grillo è quella bomba.
L'ampio consenso per le sue proposte porterà comunque ad un risultato, speriamo positivo.
Berlusconi è il solito abile maestro in politica, pur essendo per i più un'impresentabile, riesce comunque a proporre, anzi a promettere, argomenti interessanti che colpiscono nel vivere  quotidiano: la recente salassata IMU è il suo cavallo di battaglia.
Bersani lo vedo fin troppo generalista nei suoi proclami, sempre troppo vaghi, mai ben definiti, quando lo senti di primo acchitto lo apprezzi, poi se ragioni su ciò che propone ti rendi conti che è un bravo oratore, un professionista dei proclami,  ma niente di più.
Ingroia ha invece sostituito Di Pietro, pare anche nei congiuntivi.
Personalmente gli ex giudici che si candidano non mi piacciono: da uno spirito superpartes che prima rappresentavano passano ad uno schieramento ben preciso, lo vedo come un comportamento revisionista e di conseguenza negazionista di quello stesso spirito superpartes che in genere i magistrati rappresentano...lascia qualche ragionevole dubbio sul loro passato giudicatore.
Non cito altri partitelli minori che non rappresentano un kaiser, tipo quei cosi con la falce ed il martello che nemmeno la Fiom se li fila...
VOTA OSCAR GIANNINO
(se non lo voti non trombi più)

domenica, febbraio 17, 2013

sempre i soliti comunisti....

Taglio ed incollo dal programma del PCL
Blocco dei licenziamenti, nell'industria e nei servizi pubblici. 
Ripartizione fra tutti del lavoro esistente attraverso la riduzione progressiva dell'orario di lavoro a parità di paga ( 30 o 32 ore settimanali). 
Nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che licenziano, che inquinano, che colpiscono i diritti sindacali: a partire da Fiat, Ilva, Alcoa. 

COMMENTO
cambiate spacciatore.

Mantenimento del salario contrattuale ai lavoratori in mobilità senza limiti di tempo. Un vero salario sociale di almeno 1200 euro netti ai giovani in cerca di prima occupazione e ai disoccupati che cercano lavoro sino all'ottenimento del lavoro a tempo indeterminato. Un forte recupero salariale, tramite aumenti e detassazione del salario contrattuale. 
COMMENTO
Con un provvedimento del genere chi si metterebbe a cercare lavoro?
andate a lavorare pelandroni..a posare porfido nei marciapiedi 12 ore di fila e senza pausa pranzo.

Controllo operaio e popolare sul fisco che colpisca alla radice l'evasione fiscale, a partire dall'abolizione completa del segreto bancario e dall'apertura dei libri contabili delle aziende. 
Per una somma complessiva di risorse che ammonta a circa 200 miliardi.
COMMENTO
iniziate ad aprirli voi i libri contabili, magari quelli del vostro partito.
Si lo so: non è obbligato a tenere nessuna contabilità (fossi io ministro modificherei gli artt. da 143 a 148 del TUIR solo per il PCL), chissà che maneggi operate nella vostra finanza...predicate bene e ruzzolate peggio (vedere alla voce "Caro Leader capitalista che guadagna 14mila euro l'anno ma con 3 abitazioni di lusso in riviera: un'utile spunto per il redditometro e la lotta all'evasione").
Risorse 200 miliardi: cifra buttata lì a muzzo, conti fatti col pallottoliere.

Abolizione di ogni forma di privilegio connesso alla rappresentanza politica, sul piano nazionale e locale: nessun privilegio degli eletti rispetto agli elettori. Equiparazione dello stipendio di Deputato o di consigliere regionale allo stipendio medio di un impiegato. Revocabilità permanente degli eletti da parte degli elettori. 
COMMENTO
Caro camerata concordo, ma ormai è uno slogan di tutti.

Esproprio dello IOR e commissione popolare d'inchiesta sui crimini finanziari vaticani. 
Esproprio delle grandi proprietà immobiliari ecclesiastiche e loro destinazione ai servizi sociali e alla realizzazione del diritto alla casa
COMMENTO
Cambiate spacciatore: io non mi drogo e manco ci penso lontanamente ma prima di scrivere un programma la roba compratela di qualità altrimenti i risultati sono quelli visibili agli occhi di tutti...

INFINE
Valete tanto poco che nemmeno Landini della Fiom ritiene utile consultarvi.....questa la fonte (il vostro sito!)
Siete giusto buoni a fare i punkabestia nei vicoli: siete simpatici, un solo appunto... ogni tanto lavatevi, chessò magari inserite nel vostro programma l'espropriazione popolare di un bagno con doccia (acqua fredda che quella calda la usano i capitalisti).




giovedì, febbraio 14, 2013

caro comunista: ti spiego quello che pensi

Tra gli ormai pochi messaggi in risposta al precedente post sulle proprietà del compagno Ferrando  ho ricevuto questo.
"pensa che coerenza: ha tre case e propone l'esproprio della terza casa! 
E chi lo conosce sa che sarebbe il primo a rinunciare alla sua terza casa! 
Comunque faccio presente che le case gli sono arrivate da recenti eredità, in una ci vive la mamma e nell'altra lui con la compagna, comunque una sarà presto venduta per sostenere l'attività del partito!"

E' doveroso intervenire per spiegare al lettore quello che pensa.
Partiamo con i concetti "esproprio" e "vendita".
Il primo  - copio ed incollo da Wikipedia -  è un istituto giuridico in virtù del quale la pubblica amministrazione può, con un provvedimento, acquisire o far acquisire ad un altro soggetto, per esigenze di interesse pubblico, la proprietà o altro diritto reale su di un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario, previo pagamento di un indennizzo.
Non è il caso del compagno Ferrando a meno che per fare la TAV l'ente pubblico preposto non decida di passare  attraverso il salotto di casa sua.
Vi è poi il cosi detto esproprio proletario che - anche qui copio ed incollo da Wikipedia - è una espressione che indica la sottrazione di merci agli esercizi commerciali per motivi politici
Giuridicamente, l'esproprio proletario è un reato comune, configurabile, a seconda delle modalità di esecuzione, come furtorapina o saccheggio.
Anche questo non è il caso di Ferrando: sarebbe però interessante vedere i propri compagni all'opera contro il (proprio) Caro Leader... sarebbe come vedere una creatura che si ribella al suo creatore: divertente e coerente con le tante utopie di sinistra, troppo spesso coerenti con il concetto di incoerenza.
La vendita è un contratto col quale io cedo un diritto reale a fronte di un corrispettivo.
In questo caso il patrimonio del cedente si trasforma: l'attivo immobilizzato diviene liquidità immediata, ma sempre capitale resta.
Quindi il Caro Leader - vendendo - non diventerebbe nè più ricco nè più povero.
Contabilmente avrebbe + banca @ - casa ma il totale attivo non cambia.
Ora mi si viene a dire - ma solo ora, DOPO che si è fatto notare quanto il Caro Leader sia così poco proletario e decisamente molto capitalista - che:
1) l'esproprio - inteso come lo intendono i compagni - riguarderà giusto la terza casa ...però che precisazione puntuale!
2) che in (un imprecisato)  futuro questa terza casa verrà venduta: anche qui mi viene da dubitare sul timing di questa precisazione.
I fatti rimangono che :
- il Caro Leader ha tuttora il suo bel Capitale
- il Caro Leader continua a prendere lo stipendio da disoccupati, lavoratori, precari  e probabilmente senza casa, magari che (non)  lavorano all'ILVA, che faticano a pagare un affitto a Cornigliano (non a Finale Ligure!)  ...tanto di cappello per queste Persone, veri rappresentanti del Proletariato, magari contro voglia.
Comunque sia, qui su Zener ben disposti a dare la lieta notizia della futura vendita della TERZA casa e della donazione al partito.
Fatemelo sapere: ne darò ampia risonanza.
I fatti attuali però raccontano di una persona che fa il proletario senza esserlo.


mercoledì, febbraio 13, 2013

Comunisti col culo degli altri

Tempo di elezioni, tempo di rassegna elettorale.
Ieri sera è stato il turno di Marco Ferrando.
Il tipo è noto: comunista sfegatato.
Nei suoi discorsi i termini "esproprio" "proletario",  "rivoluzione", "nazionalizzazione" sono abusati.
Inutile dire che il richiamo, ovviamente con incipit decisamente negativo su altri concetti quali "capitale" "proprietà", "imprese", "banche", "speculatori", "logica del profitto", "padrone" e compagnia bella è utilizzato dal buon Marco per fare la solita retorica sui poveri lavoratori sfruttati e schiavizzati dai cattivissimi datori capitalisti che, udite udite, pretendono persino di ottenere un margine dalla loro attività: MA CHE BASTARDI!
Ciò che mi ha colpito di più del buon Ferrando è stata la risposta ad una domanda di un giornalista
"ma lei di cosa vive?"
Risposta: "il partito mi passa uno stipendio di euro 1200 mensili, soldi donati al partito da lavoratori, disoccupati, precari, schiavi, ecc. ecc."
Sti cazzi ho pensato io: dura vivere oggi con soli 1200 euro al mese, ovvero 40 euro al giorno.
Con questo appannaggio non puoi pretendere tanto: purtroppo è la triste realtà di tante famiglie.
Io che sono un bastardo sono andato a verificare se possiede qualcosa un comunista duro e puro come Ferrando.
Ricerca su google, digitare "ferrando marco"
Wikipedia: escono data e luogo di nascita.
Perfetto.
codicefiscale.com: con i dati anagrafici calcolo il codice fiscale
Agenzia entrate: effettuo la ricerca catastale.
Ed ecco il risultato.
Il duro e puro Ferrando, quello che odia il capitale, le proprietà, la ricchezza,  ha tutto quello di cui un compagno comunista non dovrebbe disporre.
Trattasi di:
- Arenzano, esclusiva località balneare,  casetta categoria A/2 (non certo l'A/5 proletario)  con posto auto, possesso al 100%, valore commerciale (vedere quotazioni OMI) circa 400mila euro.
- Pietra Ligure, esclusiva località balneare, casetta sempre categoria A/2 con cantina, possesso al 100%, valore commerciale circa 300mila euro.
- Finale Ligure, ovviamente trattasi sempre di esclusiva località balneare, casetta categoria A/3 (poverino...) usufruttario al 100% (proprietà al 75%); valore commerciale circa 300mila euro.
Quindi il patrimonio (altra brutta parola) immobiliare del Ferrando ammonta a circa 1 milione di euro.
Un capitale (uh che parola!) tutto nella riviera ligure, ben distante dalla proletaria Cornigliano.
Un capitale  che, diciamolo francamente, è alla portata di tutti i compagni proletari, disoccupati, precari che, con i contributi al PCL, pagano lo stipendio al compagno Ferrando.
Altra domanda, che girerei all'Agenzia delle Entrate: come fa un soggetto con soli 14.400 di reddito annui a giustificare il possesso di tutte  quelle proprietà balneari?
E questo è un soggetto che si definisce "duro e puro?"
Per me - rubando l'espressione ad un noto comico savonese - è solo uno che fa il finocchio con il culo degli altri.
Chissà come la pensano i suoi "compagni" precari e disoccupati che gli pagano lo stipendio....