ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

martedì, novembre 30, 2010

sfogo professionale

Comunica
Sistri
Entratel
durc
Intrastat
Antiriciclaggio
Privacy
Sicurezza sul lavoro
Stress da lavoro correlato
e, perdonatemi chi ho scordato
....andate tutti a fare in c...o.
1) Va bene la telematica, d'altra parte siamo nel futuro, ma un conto è imporla, manetenendo quel patrimonio di esperienza in capo ai colleghi più anziani ma meno esperti con le nuove tecnologie, un altro conto è proporla, dando la possibilità, anche al singolo cittadino, di poter fare da soli.
2) se poi anche i software cambiano come le leggi qui invece di lavorare finiamo per diventare degli esperti di telematica snaturando la professione che impone un costante aggiornamento ...come dice il nostro Presidente "la conoscenza ha breve scadenza", sopratutto nel campo fiscale.
3) riesce difficile "formare ed informare" il personale su tutto, ergo si finisce di diventare paranoici ad attribuire quel minimo di delega sintomatico in studi appena appena strutturati.
4) vendere le caldearroste potrebbe diventare una buona alternativa per una qualità della vita migliore.




Etichette:

mercoledì, novembre 17, 2010

Geox


Mi è caduto l'occhio sulla sua quotazione: 3,48 euro.
Guardando un grafico è il minimo da 5 anni a questa parte.
Guardando sempre un grafico con volumi e candele credo (non sono esperto di analisi tecnica) che i segnali siano pessimi, segnali manifestati dal 12 novembre, comunicazione della trimestrale.
Guardando la trimestrale, con la quale ho più familiarità, c'è da constatare il calo dei ricavi ed ancor più dei margini, nonchè un innalzamento del circolante, anche se il terzo trimestre per il settore in cui opera Geox è sintomatico un innalzamento del circolante.
Guardo i dati e tiro giù un Dcf alla solita maniera: risultato?
3,48 euro ci possono stare tutti, se poi ci si mette il quadro macro di mezzo potrebbe non essere finita lì.
La mia valutazione "dice" 3,30 tenendo conto di un recupero del fatturato nel 2011 del 2% (come indicano gli ordini raccolti per la prossima primavera) e recuperi successivi del 8%, mica poco.
Ho poi considerato un recupero dei margini a livello di Ebit dal 13,5% del 2011 ad un 14% nel 2012 ed un 19% costante sino a fine periodo previsionale.
Non sono segnali da urlo ma sempre impostati sulla crescita, e rimaniamo a 3,30 euro.
Se poi nella prossima trimestrale dovesse esserci ancora il segno meno...mah, chi vivrà vedrà.
Ovvio che se il quadro macro girasse in positivo anche Geox, quale titolo indicatore, potrebbe girare in su anche in assenza di propri segnali confortanti.
Stando all'attualità: nessuna meraviglia per il minimo storico, con quei dati in ottica cash ci può stare.
In fondo c'è la crisi.
A dopo con Safilo

Etichette:

giovedì, novembre 11, 2010

maternità


I figli, sarà anche una frase inflazionata, sono la cosa più bella ed importante del mondo.
Fino a quando non arrivano si è sintonizzati su frequenze più egositiche: non lo voglio dire con senso di condanna ma solo di constatazione, in fondo è normale pensare a noi stessi se non siamo circondati da qualcuno più importante del nostro io.
Ma quando arriva il figlio/figli quanto è bello essere scaraventati in quelle altre frequenze in cui "io" passa piacevolmente in secondo in secondo piano.
E' un meccanismo - io lo chiamo così - che può capire solo chi è diventato genitore.
Poi c'è addirittura chi si prodiga per un'adozione: personalmente lo ritengo un campione di generosità ben più eccezionale del fatto di diventare un genitore biologico, vuol dire andare oltre il fatto naturale, qui giocano anche considerazioni proattivamente etiche.
Ora cambio punto di vista.
Dal punto di vista imprenditoriale la maternità non è vissuta bene dalle parti coinvolte.
Faccio una premessa: la "colpa" non è della madre lavoratrice ma della legge che di fatto tutela poco le parti coinvolte, madre dipendente e datore.
La madre dipendente ha a disposizione poco tempo per l'evento nascita: lasciamo perdere il periodo di astensione obbligatoria pre nascita - 2 mesi - ma il periodo post nascita - 3 mesi - è davvero scarso: sappiamo tutti che il neonato ha una fondamentale necessità della mamma per almeno il primo anno di vita.
Fatta questa considerazione molte potenziali mamme rinunciano alla maternità per non perdere il lavoro, pena una vita di inferno in cui sono poco supportate, sia materialmente, sia psicologicamente in un periodo molto critico, anche perchè a volte si pensa che il tutto può essere affidato all'istinto materno e la donna, di questo, ne soffre in silenzio , per timore di non essere all'altezza della parola "mamma".
Parlando da datore di lavoro mi girano perdere collaboratori nei quali ho investito tempo per la loro formazione.
La maternità è un diritto e, parere personale, la legge sul congedo per la maternità dovrebbe cambiare concedendo maggiori tutele alle madri ma anche guardando alle necessità di chi da il lavoro.
Come?
a) Fatemi assumere - a spese dell'INPS - almeno 2 mesi prima del congedo obbligatorio della futura mamma, il sostituto/a, in modo tale da affiancarlo e formarlo, almeno minimamente, per le mansioni che gli/le verranno affidate.
b) concedere un maggior periodo di astensione alla madre - almeno 1 anno dalla nascita del bambino - senza dover obbligare giovani donne a drastiche riduzioni di stipendio che in alcuni casi di difficoltà - vedi mamme single - potrebbero, anzi portano, a casi di disperazione umana.
In ultima analisi colui/colei che si è trovato a sostituire una maternità maturerebbe delle conoscenze - almeno nel mio campo - che gli consentirebbero di avere maggiori chance nel mercato del lavoro.
Il datore, da parte sua, limiterebbe l'impatto sull' organizzazione del capitale umano a sua disposizione a fronte di un evento che andrebbe maggiormente tutelato: spesso si rinuncia a sostituire la mamma lavoratrice perchè non si ha il tempo per formare il sostituto in quei 5 mesi di astensione obbligatoria - periodo insufficiente in tante attività - facendo ricadere il maggior peso lavorativo sulla rimanente forza lavoro, datore compreso.
L'attuale legge - è inutile nasconderlo - ha poco di sociale e solidale verso le parti coinvolte e, non dimentichiamolo, l'Italia, anagraficamente parlando è vecchia.
Ed una nazione vecchia è destinata al declino, sia economico che sociale.
Un aiuto alla maternità potrebbe invertire la rotta.
Sempre che i governi attuali e futuri abbiano voglia di fare Politica per il Paese, le Famiglie e per gli Elettori.

Etichette:

mercoledì, novembre 03, 2010

blog economy day


Importantissima iniziativa che si terrà in quel di Acqui Terme il 20 novembre.
Al blog economy day saranno presenti le migliori "penne" del weblog economico, per il ruolo dei moderatori sono stati scelti grandi protagonisti del giornalismo politico ed economico quali Oscar Giannino e Claudio Antonelli.
L'evento avrà luogo nel Grand Hotel Acqui Terme.
Per saperne di più cliccare qui.

Etichette:

martedì, novembre 02, 2010

Trevi




Da scommessa.
Guardando i dati semestrali che registrano flessioni a tutti i livelli (valore della produzione - 27%, MOL -41%, utile -56%) viene da pensare che il mercato la stia valutando quello che vale, anzi forse qualcosa di più.
Ma il management sembra essere ottimista: nella semestrale, pur constatando le flessioni già accennate, dichiara che i ricavi attesi per fine esercizio saranno intorno al miliardo di euro (pag.22).
Quindi, più o meno, come l'anno passato.
Insomma: è da scommessa, 50 e 50.
Dico la mia.
Versione 1: di strada ne deve fare per arrivare al traguardo del miliardo di ricavi, quindi per chi crede a questa versione farà bene a scommetterci fin dalla prossima trimestrale che verrà pubblicata il 12 novembre.
Versione 2: se dovesse confermare l'andamento del primo semestre è da lasciare perdere.
Certo, se non vi fosse quella indicazione del management verso il miliardo di ricavi (la chiamano guidance?) non avrei avuto dubbi sulla seconda versione.
Di positivo nei primi sei mesi c'è da registrare una gestione del circolante migliore degli anni passati, e per migliore intendo che non ha assorbito cassa.
Gli investimenti poi sono stati al passo degli ammortamenti.
Due "perle" che però si innestano in quadro economico fosco con quelle flessioni già citate di ricavi e margini.
Questo quadro, è ovvio, crea indecisione, sopratutto per chi se ne sta di considerazioni reddituali e cash.
Ora a 10 e dintorni - oggi a 9,50 euro - sembra appetibile.
Ripeto: la mia impressione è 50 e 50.
Potrebbe essere da shortare se la trimestrale:
- confermasse l'emoraggia dei ricavi, quindi dei margini
- occhio al portafoglio che da due anni a questa parte è sempre in diminuzione e ciò equivale ad una minore visibilità nel medio periodo
- occhio alle aree di mercato che hanno perso di più - Medio Oriente ed Africa in particolare - una conferma del dato non sarebbe bella.
Potrebbe essere long se:
- aumentassero i ricavi verso l'obiettivo indicato dal management
- aumentassero i margini
- portafoglio ordini in crescita
- se poi la gestione del circolante dovesse confermarsi ottimale come nei primi sei mesi, ancora meglio.
I miei conti li ho fatti, sono basati su uno scenario mezzo brutto e mezzo bello.
Al mezzo brutto appartiene la flessione dei ricavi - attesi a circa 835 mln - e dei margini: non credo alla versione del management del "circa un milardo di ricavi".
Al mezzo bello appartengono una gestione del circolante e degli investimenti da manuale.
Ho ipotizzato una crescita (come al solito la mente ci porta a voler vedere in meglio le cose) dei ricavi dal 2011 e margini costanti a livello di reddito operativo al 10,50%.
Risultato: 9,00 euro.
Se poi dovesse avere ragione il management è un altro discorso.
Occhio alla prossima trimestrale: si avranno indicazioni più precise su come finirà l'anno.

Etichette: