ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

giovedì, marzo 12, 2009

BasicNet e Amplifon

Provo a fare due piccole analisi tecniche a seguito dell'analisi di bilancio fatte dall'amico Zener.

Basicnet
Basicnet ha creato un ampio range di trading tra 1,03€ e 1,30€. La fuoriuscita al ribasso sotto quota 1€ o al rialzo sopra gli 1.4€ darebbe un importate direzionalità al titolo. Al momento siamo lontani da una di queste condizioni. Interessante è la formazione di un triangolo disegnato dalla trendline rialzista generata dai minimi del 20 dicembre e dalla trendline ribassista che arriva da settembre 2008. Il recupero di una quota interna al triangolo potrebbe contenere e caricare i prezzi per una fuoriuscita di forza per il breve periodo quindi consiglio di monitorare l'ingresso del titolo nell'area del triangolo in formazione e acquistare sulla fuoriuscita rialzista, non è possibile al momento dare valori precisi visto che il triangolo è in formazione. Per il medio periodo la buona struttura finanziaria del titolo può essere una garanzia ma personalmente proverei un acquisto solo sopra area 1.41 in close con take profit a 1.75 e stop loss in close sotto gli 1.40.



Amplifon
Difficile analizzare un titolo che oggi (forse si sono accorti della valutazione di Zener !!) ha fatto un gain del +22% in un giorno !! Comunque ci provo.
Il titolo arriva da una pesantissima discesa partita dai 6.8€ di Agosto 2007 per toccare gli 0.63 di Dicembre 2008 perdendo circa il 90% del suo valore. Da area 0.60 si è creata una base di accumulo che ha lateralizzato in questi mesi anche se la tendenza è stata leggermente rialzista. L'esplosione rialzista di oggi potrebbe spingere il titolo nel breve ad un ambizioso rialzo sino in area 1.38/1.39 dove transita la media mobile a 200gg. Per il breve si potrebbe provare un BUY sopra i massimi di oggi a 1.080 con take profit a 1.38 e stop loss sotto gli 0.9850. Per il medio periodo proverei un buy al superamento in close di quota 1.58 che potrebbe aprire la strada al target primo dei 2 euro e successivo di 2.40.



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mercoledì, marzo 11, 2009

AMPLIFON bilancio 2008 e attese





Amplifon: 1,05.

Oggi dati di bilancio 2008.

Ha chiuso in perdita "grazie" a svalutazioni di avviamenti per circa 29mln di euro.

Senza queste svalutazioni il risultato sarebbe stato positivo, non come il 2007, ma positivo.

Ed i calcoli che vedete - qui il file excel su Esnips - sono stati fatti senza considerare i "non recurrent costs" della svalutazione: ho deciso di comportarmi come il mercato che ha festeggiato con un rialzo da sospensione di circa il 22%.

Come mai tanta euforia?

Eppure il 2008 ha chiuso con ricavi in flessione del 4%, Un MOL in flessione e con una marginalità ridotta, idem per l'EBIT che a cascata ne ha risentito; il risultato finale è stata appunto una perdita figlia di pesanti svalutazioni.

Nota positiva la posizione finanziaria è migliorata sensibilmente di 50mln passando dai -241mln del 2007 ai -191 mln di fine 2008: il risultato è frutto oltre che della capacità di generare cassa (utili/perdite + ammortamenti) ed anche da una buona gestione del circolante (crediti, debiti, rimanenze) e da una minore attività di investimenti da acquisizioni (gli investimenti operativi, cioè quelli destinati al miglioramento del prodotto sono invece costanti).

E 50 mln non sono pochi: se Amplifon dovesse replicare il prossimo potrebbe ulteriormente migliorare quel debiti /equity che adesso segna 1,03.

Teniamo anche conto che da oggi in poi non dovrebbero esserci più svalutazioni che generano perdite ed erodono il patrimonio passato dai 222mln del 2007 ai 184mln del 2008.

Da porre l'attenzione sul fatto che ad Amplifon basterebbe recuperare un 3% di fatturato per aumentare sensibilmente la sua marginalità.

Infatti osservando il 2007 ed il 2008 si nota che l'incidenza delle materie prime sul fatturato è pressochè identica; invece i costi fissi non sono variati: tra personale, servizi esterni ed altri costi sono stati spesi circa 405 mln sia nel 2007 che nel 2008.

Se la società, sopratutto in America dove sono stati conseguiti i peggiori risultati, dovesse provvedere ad un taglio dei costi si otterrebbe, assieme ad un eventuale leggero recupero del fatturato, un aumento sensibile della marginalità a livello operativo lordo (MOL) e netto (EBIT).
Se poi la PFN dovesse diminuire togliamo anche un po di oneri finanziari e vai che la redditività passata potrebbe essere recuperata o addirittura migliorata.

Forse sto viaggiando un po troppo con la mente ma sono le prime conclusioni che mi sono venute in mente curiosando tra i dati del bilancio 2008...non sarà uno dei migliori ma si presta a qualche spiraglio di ottimismo.

I calcoli li vedete: DCF mi dice circa 2,00.

Poi la borsa è quel che è in questi ultimi mesi....

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Basicnet 3 trimestre 2008




Basicnet: 1,19 euro.
Il prospetto excel lo trovate qui su Esnips.
L'occhiata l'ho data ieri su richiesta di Archi che saluto.
Dopo aver dato l'occhiata all'ultima trimestrale ed aver fatto i soliti conti mi sono accorto di averla già vista in occasione della seconda trimestrale..vabbè, unica consolazione è che, a grandi linee, sono giunto alle medesime conclusioni di questo post di agosto 2008, quando quotava 1,75 e mi piaceva..poi venne il Grande Massacro e tutto finì a troie, anche la bella Basicnet del bravo AD Boglione.
Che dire...i conti li vedete sui prospetti: il DCF con dati di crescita prudenziali mi da un TP di circa 2,25 euro, cioè una capitalizzazione di circa 137 mln alla quale corrispondono ottimi indicatori di reddito assoluti cioè PE a circa 8,60X, Ev/ebitda 6,64X..quest'ultimo forse non tanto di moda coi tempi che corrono ma a 1,19 euro l'Ev/ebitda sarebbe di 4,40X, quindi ottimo.
Gli indicatori di redditività relativi direbbero questo ROE al 23% e ROI al 18%, quindi ottimi.
Adesso a 1,19 euro capitalizza 72mln ed è ai valori di libro: il PE segnerebbe 4,50X gli utili attesi per il 2008 - circa 15,50 -16,00 mln secondo mie attese - non male.
Perchè non va?
Semplice: poco considerata, volumi bassi , questo è evidente.
Non resta che aspettare tempi migliori per la borsa e per questo genere di titoli.
Occhio al 27 marzo che vengono diffusi i dati di bilancio del 2008.

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lunedì, marzo 09, 2009

DMT

75,82 euro: tanto è arrivata a quotare – nell'aprile 2007 - la società impegnata nell'attività di servizi tecnologici e digitali rivolti ai media.
Si era all'indomani del bilancio 2006 che fotografa ricavi per 97,70 mln, ebitda per 30mln (30,70% sui ricavi), EBIT di 19,40mln (19,90%) ed utili di 6,90 mln.
L'indebitamento era di 85,90 mln entro i limiti del patrimonio che ammontava a 119,20.
La capitalizzazione di allora di 857 mln e gli indicatori economici richiamavano valori e multipli da piena bolla in stile new economy dell'inizio del nuovo millennio: PE 124x, Ev/ebitda 32x, ROE 5,80%, ROI al 9,30%.
Attualmente valori del genere sarebbero da massacro, non il massimo della convenienza, ma all'epoca - anche se si parla di soli due anni fa, visti gli scenari attuali - era ancora lecito attendersi un futuro migliore, confortato dai numeri di allora: uno studio di Kepler datato marzo 2007 con target price di 106,90 euro ne è la prova.
Oggi DMT vale 2,50 euro a cui corrisponde una capitalizzazione di circa 28,30 mln: 30 volte meno della capitalizzazione di quell'aprile 2007.
Attualmente è sospesa dalle contrattazioni: il prezzo in lettera segna 1,00 euro che corrisponderebbe a circa 11,30 mln di capitalizzazione.
Le attività gestite sono principalmente due: la divisione Tower e la divisione System.
Nel bilancio al 31/12/2008 la divisione Tower ha la solita eccellente marginalità: l'EBITDA è pari a 27,51 mln pari al 51,40% dei ricavi (53% nel 2006); a livello operativo l'EBIT registra una marginalità del 28,82% (31,70% nel 2006).
I dolori vengono dalla divisione System: a fronte di 26,70mln di ricavi l'EBITDA è negativo per 7,75 mln: segnale pessimo, si brucia anche cassa utile per sostenere gli investimenti per la divisione Tower.
A prima vista, date le perdite, anche un profano avrebbe il desiderio di “far fuori” la divisione System.
Ed infatti nel corso del 2008 la società aveva messo in vendita la divisione System deconsolidando i dati nell'informativa semestrale.
A metà settembre i corsi azionari, all'indomani della semestrale, segnano circa 24 euro.
A novembre – constatate le difficoltà da parte della società di vendita della divisione System – inizia la discesa: dai circa 20 euro si arriva così agli attuali 2,50 euro, discesa “aiutata” anche dalla vendita di 401mila azioni (il 3,54% del capitale) da parte di Millenium Partecipazioni Srl, azionista di riferimento, avvenuta tra fine febbraio ed inizio marzo ad un prezzo medio di 3,52 euro per azione; vendita che ha sorpreso il mercato visto che la promessa in sede di IPO è stata quella di non procedere alla vendita di titoli: sarà un sintomo di malessere finanziario dell'azionista di riferimento?
Ulteriore timore è che se non si vende la divisione System che brucia cassa sarà necessario un aumento di capitale per sostenere gli investimenti della divisione Tower i cui obiettivi sono le 1600 torrette entro il 2010 (al 31/12/2008 erano 1471) e che consenta anche un riequilibrio tra il patrimonio e l'indebitamento netto, a dicembre rispettivamente di 99,18mln e 147,45 mln.; riequilibrio necessario anche per il rispetto dei covenants: l'indebitamento netto è pari a circa 7,60 volte il MOL: un leverage alto se pensiamo che di questi tempi le “pretese” del sistema creditizio sono per leverage intorno a 4,50 -5,00.
Un risultato che – se la divisione System fosse venduta – sarebbe tranquillamente a portata di mano grazie ad una riduzione del debito di circa 25mln riferibile alla divisione in perdita e grazie al deconsolidamento delle perdite a livello di MOL pari a 7,75 mln: considerando quindi un indebitamento riferito alla divisione Tower per circa 122 mln ed il MOL rispettivo pari a 27,51mln il leverage si attesterebbe a 4,40 volte.
Il problema, personalmente, sembra essere – oltre al fatto che non si riesce a vendere la divisione System – l'indebitamento raggiunto; ad occhio per ottenere un riequilibrio finanziario sembrano necessarie risorse per circa 25mln di euro: all'incirca l'attuale capitalizzazione.
Associando a questa ragione anche le vendite di titoli del principale azionista il mercato si è adeguato seguendo i timori di una mancata ricapitalizzazione (se millenium vende...).
Ma quanto varrebbe DMT con la sola divisione Tower?
Lasciamo perdere il PE.
Adesso capitalizza circa 28,30 mln, con un indebitamento netto riferibile alla sola divisione Tower, pari a circa 122mln, si otterrebbe un valore di impresa di circa 150mln.
Considerando il MOL del 2008 pari a 27,51 mln (al netto degli oneri Eiffel) si otterrebbe un Ev/ebitda di 5,45: ora non riesco a fare confronti ma fino a novembre un multiplo di 12X era considerato normale; è però necessario considerare che da novembre ad oggi le capitalizzazioni si sono ridotte; attualmente la misura “in voga” è un Ev/ebitda di 4,50X...ma il dato per DMT andrebbe rivisto in chiave futura sulla sua ottima capacità di produrre cassa.
Insomma: se non vendono la divisione System sono problemi: è anche vero che la società ha dichiarato un piano di riduzione delle spese e previsto maggiori ricavi per il 2009 ma questo sembra non aver rassicurato il mercato.
La notizia della vendita della divisione System potrebbe dare lustro ai corsi azionari; per ora visto il livello di indebitamento -debiti/equity pari 1,49 – e l'impossibilità a vendere la divisione System che produce debito meglio assistere a quanto sta succedendo marcando stretti eventuali sviluppi sulla cessione della divisione System.
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