ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

mercoledì, aprile 18, 2012

Ascoltami o Signore

A Genova la GDF ha avuto la fantastica idea di fare i controlli al di fuori dei ristoranti di un certo livello e chiedere il codice fiscale a chi usciva per i controlli sul reddito, per sapere se sei abbastanza ricco da poterti permettere una cena di un certo tipo.

Roba da chiodi.

Se pensano che così si aiuta l'economia dovranno rivedere un po' di cose li alla GDF e dintorni.

La notizia ha fatto il giro della città assumendo i contorni della leggenda urbana.

Leggenda urbana o no sono azioni che spaventano il consumatore in genere, anche quello che va a mangiare la pizza.

E se la gente non spende, addio consumi, addio massa imponibile, addio gettito: semplice.


E' inutile poi sfornare decreti "cresci Italia".

Va tutto a carte e 48.

Ma per carità: adesso a governarci ci sono i professoroni che ci dicono che la crisi è ormai alle spalle!

C'è la Guardia di Finanza che ti controlla la pizza che mangi!

C'è l'Agenzia delle Entrate che ti conta le volte che vai al cesso.

Tutta gente che, a fine mese, ha lo stipendio sicuro.

Tutta gente che dorme il sonno dei giusti, degli onesti.

Tutta gente che sta nel gradino più alto nel podio della moralità.

Tutta gente che la crisi è solo quella degli altri.


Dio, ti prego, ascoltami.


Ma perchè - per un anno non di più - tutta questa gente non la mandiamo a zappare la terra o a posare porfido nei marciapiedi?

Con la partita IVA però.

Perchè a stipendio avrebbero anche la certezza di prendere i soldi a fine mese.

Invece no.... a 180 giorni li devono prendere.

Sperando che al 179 giorno l'azienda committente fallisca.

Anzi no - se fallisce portebbero portare a perdite i loro crediti.

Invece no.

Devono patire di più: ascoltami o Signore!

Diciamo che invece di fallire l'azienda committente va in crisi e basta.

Solo per qualche anno!

Ascoltami o Signore!

Così dopo aver posato il porfido, dopo aver sudato, dopo aver chiesto i soldi, dopo aver bestemmiato, sul loro sudore e sulle loro bestemmie ci pagano ancora l'IVA, le imposte, i contributi.

Un bel 50% di quanto guadagnato (sulla carta) più gli acconti per l'anno dopo che così fa il 100% !

Ascoltami o Signore!
Se ce la fanno, ovviamente.

E se non ce la fanno aspettano la cartella di Equitalia.

Fanno la coda e chiedono le rate: ascotami o Signore!

E magari un finanziamento per pagarle.

Ma la banca glielo nega: "sa com'è....c'è Basilea trè...e poi guardi... ha l'ipoteca di Equitalia!"

Si, Ascoltami o Signore!

Fai che questi signorotti dal fine mese tranquillo, dallo stipendio sicuro pagato da Mamma Patria Puttana, possano vivere questa fantastica esperienza, siano messi lì in un angolino, a soffrire, a capire.

Finalmente potranno solo in parte comprendere quella enorme differenza tra chi il soldo se lo suda e chi c'è l'ha comunque garantito a fine mese.

Ascoltami o Signore!

Dammi questa piccola soddisfazione ed andrò al Santuario della Guardia in ginocchio, anzi no ci vado con la macchina a benzina che è peggio che andarci in ginocchio con quello che costa adesso la verde, ma ti prego, dammi questa soddisfazione!

Ascoltami o Signore!

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mercoledì, aprile 04, 2012

Trevi 2011

Rispondo a Luisa che mi ha chiesto cosa penso di Trevi.
Non c'e molto da dire: i dati pubblicati Sono quelli economici (ricavi, margini, ecc.) , poco, per ora e' dato da sapere su altro, in particolare le dinamiche del circolante ed investimenti, tanto utili per una valutazione cash.
Cosa rimane da dire?
Ricavi e portafoglio ordini in crescita, il resto non e' molto esaltante, in quanto i margini, a tutti i livelli - MOL, EBIT ed utile finale, sono sensibilmente calati.
Per dire se le correnti valutazioni sono "in line" con i fondamentali - sopratutto quelli attesi per il prossimo esercizio - sarebbe piu' opportuno, per piu' approfondite considerazioni, attendere il bilancio (ovvero il suo progetto) che dovrebbe essere disponibile a breve.
In attesa eviterei puntate sul titolo, in quanto pura scommessa.
Tecnicamente poi, anche se non sono un drago, mi sembra abbia toccato dei supporti che non si vedevano da tempo, quindi ragione in più, a mio parere, per attendere, almeno fino al progetto di bilancio per le eventuali indicazioni del management, con particolare riferimento alla marginalita' attesa nel prossimo futuro: infatti vada per l'impressionante crescita del backlog (ordini) ma se la marginalita' dovesse ancora ridursi, o rimanere agli attuali livelli, sara' difficile rivedere gli antichi (ma neanche tanto) fasti dei 10-15 euro.
Rimandata alla pubblicazione del bilancio.

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martedì, aprile 03, 2012

semplificazioni (?)

Quando mi parlano di semplificazioni mi metto sempre una mano davanti ed una di dietro.
Anche perchè semplificare vuol dire cambiare.
E cambiare significa spesso stravolgere quello che si è appena imparato.
Sono anni che in questo paese si semplifica.
Lascio perdere per ora le questioni fiscali e mi trasferisco in quelle amministrative.
La descrizione la faccio breve.
Devo comunicare una aggiunta di attività di un piccolo panificio.
Quindi oltre all'attività principale, quella appunto di panificio e vendita di prodotti derivati della farina, il cliente vuole vendere del latte e suoi derivati e qualche altro prodotto alimentare confezionato.
NIENTE ALTRO.
Trattasi di tre righe tre da comunicare.
Bene.
Anzi male.
E si, perchè non è così semplice nonostante i recenti proclami di semplificazione nell'esercizio di attività economiche ( e quelli tuttora in corso).
Ti devi dimenare tra comunicazioni al Comune, alla ASL di competenza, CCIAA e Agenzia Entrate.
ISTRUZIONI COMUNE
Vai sul sito SEAP.
Tra qualche buona decina di modelli devi beccare quello giusto.
Lo trovi, lo scarichi, lo compili.
In totale fanno circa 10 pagine + allegati come piantina dei locali e copia documento (cose che hanno quando è stato fatto l'avvio dell'attività principale...)
Fin qui sembra semplice, ma non lo è.
Il modello chiede addirittura se hai fatto il corso REC o hai esercitato per vendere .....altri prodotti alimentari: assurdo, se sto già vendendo pane secondo loro fino ad oggi l'ho fatto senza i requisiti? .. e me li (ri) chiedono se aggiungo la vendita dello stracchino?
Compili il foglietto (inutile) e vai avanti: meglio abbondare che deficere.
Ma di foglietti con ripetizioni di informazioni già in possesso ce ne sono almeno 4-5 sui 10 totali.
Fai il versamento che richiedono - 59,00 euro.
Fai firmare la cliente.
Scannerizzi, firmi digitalmente i documenti ed invii per PEC al Comune.
Anzi non ancora.
PRIMA DEVI FARE LA NOTIFICA ANCHE ALLA ASL...(art. 6 Regolamento CE 852/2004)
Ma come?
Prima non si faceva tutto con il Comune?
E no!
Adesso no!
Telefonando ti fanno sapere che hanno diviso gli straccetti: quindi due pratiche!
Altre 6 pagine: cose già risapute dalla richiedente ASL, ripetizioni.
Vogliono anche la "relazione Tecnica 852/2004": devi relazionare cose non banali, tipo quali sono gli impianti utilizzati per latte and stracchino & c. (il frigo!), il ciclo di lavorazione (lo compro e lo metto nel frigo!), come è l'approvigionamento idrico (dal rubinetto!) come avviene lo smaltimento dei rifiuti (nei normali bidoni della rumenta).
Ovviamente il linguaggio è quello solenne del burocatrese..eh eh attenzione sennò i burocratini delle ASL rompono.
Anche qui paghi i diritti - 30 euro.
Fai firmare la fuffa al cliente.
Scannerizzi ed invii per PEC alla ASL.
Fatto questo puoi inviare anche al Comune.
ENTRO 30 GIORNI devi fare la COMUNICA cioè la comunicazione alla CCIAA e all'Agenzia delle Entrate.
Quiper fortuna non c'è un macello di carta: solo procura da compilare il resto se è salvato digitalmente lo puoi riutilizzare risparmiando tanta carta con buona pace delle foreste amazzoniche.
Paghi i diritti e tariffe (persone fisiche 37,50 euro - società 161,50 euro) e finalmente....


PUOI VENDERE IL LATTE!


Dopo però devi anche pagare il commercialista, il quale, spesso, visto che il cliente è già stato disossato dalla Pubblica Amministrazione (126,50 euro persone fisiche - 250.50 società!) si ritrova a dover ridurre il suo compenso.

Spesso in queste occasioni ti trovi a chiedere compensi che, per le ore che ci hai impiegato, dovrebbero essere almeno intorno ai 300-400 euro.

Va bene se riesci a farne la metà, poi toglie le spese di ufficio, le tasse e ti accorgi di aver lavorato per una pizza il sabato sera.

Semplificazioni: dipende per chi.

Sicuramente è una bella semplificazione per il Comune, ASL, CCIAA e Agenzia delle Entrate ricevere tutto comodomente senza muovere un dito.

Dall'altra parte di questa semplificazione invece c'è sempre qualcuno che impreca.

Vi invito a leggere questo esilarante e simpatico post, credo divenuto famoso per la divertente (per chi la vede da fuori) ma altrettanto triste (per chi la subisce quotidianamente) realta italiana: "se Steve Jobs fosse nato a Napoli".

Ingrandite queste piccole storielle e forse troveremmo una risposta perchè gli investitori esteri spesso preferiscono altre mete.


Coraggio che stanno arrivando nuove semplificazioni...




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