ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

venerdì, aprile 20, 2007

si riapre il 30 aprile

Questa volta non centrano le seccature.
Andrò in vacanza una settimana anche perchè questa estate non potrò farne.
Ci si vede il 30 aprile.

risposta all'appello.

Grazie per la partecipazione a tutti quanti.
La risposta più esaustiva l'ha data Gain+.
La riporto
le società immobiliari inseriscono gli immobili e terreni in bilancio, non come immobilizzazioni, ma come beni-merce, quindi tra le rimanenze.
se tra l'altro gli immobili a fine esercizio non sono ultimati, deve essere inserito in bilancio l'avanzamento lavori, da calcolare analiticamente per cantiere.
Le rimanenze vengono però normalmente calcolate a valori di costo, senza quindi correlazione con il valore di vendita (compresivo quindi del ricarico), che verrà inserito in bilancio al solo momento del realizzo.
Questo in linea di principio.
Poi se proprio ti interessa, posso approfondire .

Che dire: bravo Gain+.
Aggiungo una cosa: la determinazione al costo delle rimanenze è subordinata ad una richiesta preventiva all'Agenzia delle Entrate: a seguito di silenzio assenso è possibile valutare le rimanenze (o rimanenze dei lavori in corso ) al costo.
Altrimenti il metodo più diffuso e suggerito dal Principio contabile italiano n° 23 nonchè dallo IAS 11 è quello della "percentuale di completamento (della commessa) sulla base del corrispettivo pattuito.

E' più facile spiegarlo:
Compro un terreno merce a 100;
sostengo costo per opere per 200:
a costi avrò 300 (e quindi il bilancio è in perdita di 300)
Il corrispettivo pattuito per la futura cessione dell'opera è 500.
L'avanzamento lavori è al 70%.

A fine anno dovrò determinare le rimanenze finali.

Se le valuto al costo metterò 300 a rimanenze finali con questa scrittura.
Rimanenze (attivo corrente) @ rimanenze finali (conto economico) 300,00.
Ed il bilancio pareggia.

Se le valuto in base alla percentuale di completamento sulla base del corrispettivo pattuito (500,00) il valore è questo :
500 x avanzamento lavori 70% = 350,00
ed inserirò tale valore con la scrittura di cui sopra.

Interessante vero?

giovedì, aprile 19, 2007

Coma profondo

Pensando al settore delle ceramiche non si può non pensare a Richard Ginori.

Ho visto il bilancio - qui - e sopratutto la relazione della società di revisione: qui potrete leggerla.

Nella già difficile situazione economica (perdite in aumento) e finanziaria (tanti debiti e niente cassa) la relazione dei revisori sembra girare il coltello nella piaga.

Mi dispiace veramente per questa società.
A volte è facile picconare ma quanto sarebbe bello proporre qualcosa di utile per questo malato in coma.
Delocalizzazione?
Forse: ma per delocalizzare servono soldi per le nuove strutture e poi rimarebbe comunque la tristezza per la perdita del lavoro di tanti persone.
Diversificazione?
Forse: i ricavi si abbassano; sono passati i tempi delle belle ceramiche Richard Ginori che - pensate - hanno contribuito in passato a rendere celebre anche la fastuosità del Titanic.
Cessione di Asset?
Non credo che bastino: guardando il bilancio gli immobili hanno un valore netto contabile di 3 mln...chissa quanto possono valere al valore corrente...e poi? servirebbero comunque altri soldi per avere almeno uno stabilimento.
vendere le partecipazioni?
Qui la società di revisione fa notare che gli amministratori non hanno effettutato alcun "impairement test"....cioè hanno lasciato inalterati i valori delle partecipazioni in società che sono in perdita senza adeguare - o meglio apportare le opportune svalutazioni - i valori iscritti in bilancio.
Servirebbe un aumento di capitale: ma senza parere positivo della società di revisione...

Fa male al cuore leggere le giuste contestazioni della società di revisione che rimprovera gli amministratori di Richard di aver redatto il bilancio come se ci fosse una speranza per il domani: sembra il verdetto di un dottore che non lascia spazio ad inutili speranze di vita .
L'affermazione degli stessi revisori secondo il quale il bilancio "non rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria, risultato economico ecc" di Richard suona come una ulteriore condanna senza appello.

In arrivo ed un appello.

In arrivo:
Ceramiche Ricchetti, IMA, Graniti Fiandre e Monti Ascensori.
La "famiglia" dei titoli trattati (ormai siamo a 141) si allarga grazie alle vostre segnalazioni.
Se ci riesco torno su Roncadin: i risultati dell'ultimo trimestre e la vendita del "fardello" surgelati ad Agria holding (ma non è sempre Di Dario?) sono stimolanti per fare due calcoli sul futuro della compagnia.

Appello:
mi rivolgo a chi mastica qualcosa di ragioneria o a chiunque abbia voglia di approfondire l'argomento.
il quesito è questo: una società che compra e vende terreni, ci costruisce sopra immobili e dichiara - a settembre -che ha stipulato compromessi di vendita per circa 11 mln di euro è giusto che in bilancio non indichi nemmeno un euro di rimanenze dopo aver effettuato - a fine anno - vendite per circa 4 mln degli 11 mln dichiarati a settembre?
Forse lo IAS 2 può aiutare.
definizione di Rimanenze:
"sono costituite da attività":
- destinate alla vendita
- in lavorazione nel corso del processo produttivo
- sotto forma di materiali o beni da utilizzare nel processo produttivo
Esse comprendono:
- merci aquistate e possedute per una sucessiva rivendita
- ecc
- terreni ed altri immobili posseduti per la rivendita.
kaiser!
E' questo il punto che mi interessava.
Aspetto conferme.
ovviamente non mi riferisco a nessuna società: è solo un quesito che volevo porre....se qualcuno mi fosse d'aiuto gliene sarei grato.
Così...solo per ragionare su certe cosine.

PREMUDA



Tocca a Premuda.
Prima di parlare di numeri date un'occhiata a questo screening di società USA che operano nel settore Shipping per farsi un'idea del PE oltreoceano: non siamo altissimi ed è raro vedere una società che quota oltre 20X i suoi utili.
Diciamo anche che Premuda, Navigazione e la futura quotanda (si dice così?) D'Amico non sono proprio dei colossi del settore disponendo in media di circa 30 unità navali tra quelle in proprietà e quelle a noleggio.
Numeri.
Premuda, al 31/12/2006, dispone di una flotta di:
- 9 unità tanker (petrolio) per un totale di 776.500 TPL (tonnellate di portata lorda) o DWT (dead weight Tonn); vita media 10 anni.
- 1 unità FPSO (navi che orbitano intorno a piattaforme e lavorano l'oro nero) per un totale di 94.000 TPL; rinnovata nel 2003 (la nave è del 1993).
- 7 unità Bulk (trasporti non liquidi) per un totale di 310.700 TPL; vita media 16,86 anni.
- 7 unità a noleggio per le diverse tipologie per un totale di 634.200 TPL.
Totale TPL 1.815.500 (1.181.300 in proprietà).
La società ha in cantiere 12 unità che entreranno in servizio entro il 2009 per un totale di 551.000 TPL.
Dalle statistiche (Clarkson Reserach) la vita media delle navi circolanti è di 11,50 anni.
La speranza di vita di una nave è stimata intorno ai 30 anni.
Numeri 2006:
Ricavi a 142,42 mln (-1,64% a/a); MOL 58,45 mln (-10%); Ebit 34,31 mln (-3,53%); utile finale a 24,11 mln (-5%).
Sul MOL (e a cascata sugli altri indicatori) incide un utile di alienazione navi per 14,60 mln; nel 2005 tale voce ammontava a 8,60 mln: se ne deduce che la gestione commerciale, senza questa voce, è peggiorata rispetto al 2005 (vedi prospetto a destra con rielaborazioni al netto).
Come detto nel precedente post il settore in cui opera Premuda annualmente ha un risultato da alienazione navi e pertanto non è da considerarsi a tutti gli effetti un evento straordinario: la flotta va rinnovata.
Alle attuali quotazioni di 1,67 euro vale un PE 2006 di 9,77X ed un Ev/Ebitda di 6,32X.
Il ROE si attesta al 13%; il ROI al 10,76%; ROS al 24%.
La società distribuirà un dividendo sempre di 0,06 euro per azione con yeld del 3,60% e pay out ratio di circa il 33% (il residuo utile pari al 67% va ad ingrassare il patrimonio).
Per i confronti con Navigazione rimando a questo post.
Dico solo che la marginalità favorisce Navigazione Montanari : ROS al 31% contro il 24% di Premuda; il Profit margin è del 29% per Navigazione contro il 17% di Premuda.
Navigazione Montanari pur disponendo attualmente di una flotta inferiore a Premuda (19 unità contro 24 unità) ha dalla sua che la vita media è all'incirca sui 4 anni contro una vita media della flotta Premuda più alta (vedi in particolare il settore Bulk che supera i 16 anni ma in cantiere sembrano esserci pronti i "freschi").
Chi scegliere?
Questo è un dilemma: Premuda ha in cantiere 12 nuove navi ma ha margini più bassi.
Ma anche Navigazione ha 14 navi da mettere in acqua tra qui ed il 2010 (in costruzione e acquisizione con investimenti da 700 mln) e la flotta attuale non è vecchia e soggetta nel futuro a continue dismissioni...dalla sua ha anche margini più elevati che al termine degli investimenti le potrebbero consentire utili più cospicui di quelli di Premuda (vedi qui nel post mie previsioni per il 2010 ma occhio ai multipli...).
A parte i corsi azionari delle società personalmente mi è piaciuto vedere questi bilanci: credo che per farmi migliori cognizioni sarà il caso di approfondire quali unità navali consentono una migliore marginalità.
Sarà un obiettivo per il futuro: su internet gli argomenti per approfondire non mancano.
A dopo con D'amico.
Ma perchè Ignazio Messina spa non si quota?

mercoledì, aprile 18, 2007

Navi

Dopo aver parlato di Navigazione e prima di parlare di Premuda è necessario fare delle premesse su questo settore.
La cessione di navi - che sono immobilizzazioni - sono episodi frequenti nella vita di queste società che rinnovano la flotta.
I proventi vengono evidenziati in bilancio prima della determinazione del MOL (gestione ordinaria) con la voce "utili da alienzione navi".
Normalmente la cessione di una immobilizzazione è inserita nei bilanci dopo l'EBIT come provento (o onere) straordinario.
La cessione di navi è anche un evento necessario in quanto funzionale al rinnovo della flotta.
Rinnovo della flotta che trova fondamento oltre che negli investimenti (nei bilanci "flotta in costruzione) anche nella normativa del settore (vedi anche IMO) in materia di sicurezza della navigazione commerciale: dopo l'affondamento delle navi Erika (1999) e Prestige (2002) la normativa impone la progessiva sostituzione delle navi che non soddisfano determinati requisiti di sicurezza (come il doppio scafo); entro il 2010 (la Comunità Europea ha anticipato il termine dal precedente 2015 dopo il disastro della Prestige) le società di armamento dovranno adeguarsi mandando in pensione (phasing out) le unità navali che non soddisfano i requisiti di sicurezza (singolo scafo) e che hanno una certa età (23 anni).
Altra peculiarità del settore è la tassazione degli utili.
Se vedete in fondo ai bilanci delle società che operano nel settore marittimo si nota una voce "imposte dell'esercizio" che incide in maniera leggera rispetto a quanto siamo abituati a vedere in altre società.
Questo grazie alla "tonnage tax" che rappresenta un sistema di imposizione favorevole per le imprese marittime.
Che altro dire?
Ah si: tutte queste imprese marittime (e/o loro società controllate) hanno sede in paradisi fiscali...quindi non meravigliamoci troppo se si vede tanto Lussemburgo, Madeira, Monaco, ecc.
Dopo Premuda parlerò della D'amico Shipping.

Etichette:

eccomi

Le seccature vanno sempre affrontate.
Questo porta inevitabilmente via del tempo e indispone per le normali attività, sopratutto quelle extra lavorative come il blog.
Ma tiriamo innanzi.
Cosa vedo!
Crespi in questi giorni ha superato il suo Book value di 1,39 ed adesso orbita lì intorno: era mezzo scritto nei suoi bilanci fin da settembre....poteva essere una storia come CSP e Montefibre ...rubando le parole a G.B. Vico direi che si tratta di "corsi e ricorsi storici", in questo caso storie di finanza , e se quel valore di libro è stato raggiunto anche grazie agli ultimi bilanci - almeno così mi piace pensarla - ne sono contento: vuol dire che a monte c'era un ragionamento sui fondamentali che ha portato a dei risultati.

La vicenda Telecom di cui hanno parlato i blog friend Rumorsrisparmio, Fuorimercato, Volpino, Imprenditor, a me non interessa più di tanto: solita storia di chi entra ed esce...cambiano solo i commedianti e a questi si aggiunge Beppe Grillo.

Ora dico io: la gente ha bisogno di un Beppe Grillo?
Ma costui cosa è o cosa si propone di essere?
Un esperto di finanza? non lo so e non lo credo neanche; oltre a chiedere le dimissioni di un Consiglio di amministrazione cosa propone di buono per l'azienda? Come ha detto Steve di Fuorimercato è facile picconare; più difficile proporre qualcosa di costruttivo.
e' un comico? si e anche divertente. sarebbe bello si limitasse a questo come dice Duca di Finanzapolitica.

Telecom è un grosso bersaglio sul quale è facile - giustamente o ingiustamente - parlarne male, anche senza precisa cognizione di causa, ma ci sono tante altre storielle molto più interessanti e scabrose di Telecom che danno la misura di come il nostro mercato sia poco vigilitato da enti che sembrano esserci ma che con la loro inerzialità consentono molto e troppo.
Se ci fosse una disciplina seria volta alla tutela del risparmiatore saremmo tutti più contenti e tranquilli.
Quale disciplina seria?
Io una mia idea ce l'avrei ma la proporrò a puntate più avanti: adesso sarei logorroico.
A dopo.
Mi è tornata la voglia di bilanci.

lunedì, aprile 16, 2007

problemi

Non so cosa scrivere e non sono bravo a fare discorsi.

Se non mi "vedete" sappiate che c'è una ragione che non posso rendere pubblica.

Spero di farmi vivo al più presto.

giornate calde

Nel senso che inizia a fare caldo col lavoro.
Si entra nel vivo delle dichiarazioni con bilanci e studi di settore.
Il tutto non senza qualche incertezza normativa.
L'attività del blog ne risentirà non poco.
Il brutto sono gli studi di settore.
Il famigerato questionario che chiede notizie (quasi a senso unico) per il fisco.
Un esempio?
nel quadro A - dipendenti, collaboratori e soci - vengono chieste alcune notizie che incidono sul risultato finale in termini di congruità e coerenza con quanto dichiarato.
Perchè a senso unico?
Perchè si chiede di indicare le giornate retribuite dei collaboratori e non quelle effettivamente lavorate.
C'è una bella differenza: un collaboratore sensibile al raffreddore può costare caro all'impresa.

Alcune informazioni a favore del contribuente non vengono chieste ...ad esempio ho avuto un cliente che non ha potuto lavorare perchè sottoposto a chemioterapia....lo sfortunato contribuente - in quanto lavoratore autonomo - non ha potuto indicare negli studi questa "incresciosa" situazione al fisco ...la malattia quindi per gli autonomi non esiste...almeno per il fisco: o ti adegui ai maggiori ricavi (pagandoci sopra i relativi tributi) o te ne vai in commissione a spiegare che il cancro ti stava mangiando.....alla fine si è adeguato agli studi di settore...in queste situazioni non sei certo del domani e non sia mai che rischi di lasciare delle eredità scomode ai tuoi cari.

In compenso si chiede al panettiere / pasticcere quante uova ha utilizzato in un anno (?!); si chiede al barista la tipologia della clientela (?!)
Per fortuna la prostituzione non è ancora annoverata nei codici attività Atecofin....mi immagino come sarebbero eventuali studi di settore per questa attività professionale....ai professionisti in genere è chiesta la tipologia della clientela e delle prestazioni...

Mi immagino le domande: "Signora...mi sa dire in che percentuale sui compensi quanti derivano da rapporti orali?"...." altra cosa: mi sa dire la composizione della clientela?...professionisti, artigiani, privati, enti pubblici..portavoce del governo?".

A dopo: oggi sono di "sportello" con gli ultimi F24 telematici...un giorno o l'altro ci obbligheranno a fare anche le ricariche telefoniche e le giocate al lotto.

venerdì, aprile 13, 2007

NAVIGAZIONE MONTANARI





Navigazione Montanari è d'obbligo se mi voglio fare un'idea dell'IPO di D'Amico.

I dati del bilancio 2006 e 2005 li ho depurati delle voci straordinarie derivanti dalla cessione di asset per vedere il risultato della gestione corrente: nel 2005 i proventi straodinari ammontavano a 83,82 mln mentre i proventi straordinari del 2006 ammontavano a 6,52 mln.

Il 2006 si chiude con un utile netto (della gestione corrente) di 37,54 mln (44 mln con la gestione straordinaria) tendenzialmente in linea con l'utile netto (della gestione corrente) del 2005 pari a 38,63 mln (era di 122,18 mln con la gestione straordinaria).

Alle attuali quotazioni di 4,20 euro corrisponde un PE 2006 di 13,74X ed un Ev/ebitda di 9,46X.

Il ROE si attesta al 10,84% (in diminuzione rispetto al 2005 pari al 12,19%); ROI al 9,78% (in diminuzione rispetto al 2005 pari al 13,59%).....per vedere se tale livello fosse sufficiente dovrei fare un calcolo del Wacc....non l'ho fatto ma direi che siamo sopra la sufficienza.

Il rapporto debiti/equity è ottimale e si attesta a 0,20 (PFN 67,62 mln / Patrimonio 346,25 mln); il leverage (PFN 67,62 / MOL 61,69 mln) si attesta a livelli di eccellenza pari a 1,10.

La società dispone di 19 navi (17 di proprietà e 2 in leasing) con vita media di circa 4 anni ed una portata complessiva di circa 765.000 TPL.

La società entro il 2009 prevede investimenti per 700 mln che porteranno in dote altre 14 navi aumentando l'attuale portata da 765mila TPL a 1.750 TPL per il 2010.

Io ho giocato a fare le mie previsioni per il 2010: ricavi a 300 mln, Mol a 141 mln, Ebit a 93 mln ed utile finale a 70 mln....alle attuali quotazioni PE 2010 a 7,64X ROI al 10,50 % (con capitale investito di circa 900 mln), ROE al 13% .

Vedremo nel 2010.

Etichette:

solo borsa?

Macchè!
L'avevo promesso ora lo faccio: pubblicherò in forma anonima qualche bilancio di piccolissime aziende...in versione "società quotate" con tanto di multipli, indici redditività, solidità, liquidità.
Finora bilanci belli: se fossero quotati comprerei a piene mani.

A dopo

Con Navigazione Montanari e Premuda.
Prepariamo il campo per l'IPO di D'Amico Shipping.

giovedì, aprile 12, 2007

ENGINEERING



La borsa va giu?
Ci può stare: è il mercato.
Ma se è vero che a maggio negli ultimi anni qualche correzione c'è stata occhio a certi titoli.
Tra questi (oltre Biesse, Danieli, Eni almeno quelle che mi ricordo adesso) secondo me c'è anche Engineering che adesso quota a 35,50 euro che euqivalogono ad un PE 2006 di 18,35X ed un Ev/ebitda 2006 di 7,26X.
La società ha presentato conti in crescita: eccoli qui.
Ricavi a 410 mln (+9,74% a/a), MOL a 63,94 mln (+16%), Ebit a 52,26 mln (+15%) ed utile finale a 24,20 mln (+23%).
La società ha proposto un dividendo di 0,48 euro per azione che corrisponde ad uno yeld del 1,35%.
Il Pay out ratio è del 25% (N° azioni 12,5 mln x 0,48 euro = 6 mln di dividendi su 24,20 mln di utili......6mln/24,20 mln X 100 = 25%) il 75% di residuo utile - 18 mln - viene portato a nuovo ingrassando il patrimonio asservendo nuovi investimenti.
Su livelli di eccellenza il ROI (ebit/ capitale investito netto x 100) che si attesta al 22%.
Il ROE (utile / patrimonio X 100) si attesta al 11%.
Solito gioco delle previsioni 2007:
ricavi a 440 mln; Mol 73 mln, Ebit a 58 mln ed utile finale a 27 mln.
Se poi sarà meno pace...se sarà di più meglio: è un gioco che seguiremo durante l'anno con le trimestrali e semestrali.
Comunque se si chiudessero così i conti vuol dire un PE 2007 di 16,30X ed un Ev/Ebitda di 6,60X.
Da inizio anno - guardando qui le internal dealing - si notano vendite di azioni degli amministratori a circa 35,00 euro...ma poi è ripresa dagli stessi amministratori l'attività di acquisti.
In questo recente studio societario ci sono delle previsioni e valutazioni fatte anche col Dcf Model: si parla di cosine come Free risk market, Beta, ecc.
A dopo con qualcosa di altro.

Etichette:

mercoledì, aprile 11, 2007

NICE : la valutazione che vuoi tu!



Che bello!
Due valutazioni col DCF model sulla stessa società: la NICE.
A sinistra la valutazione mi porta ad un risultato di 5,80 euro per azione.
A destra la valutazione porta a 7,80 euro.
Che differenza.
E pensare che non ho cambiato molto...i dati economici previsionali dal 2006 al 2015 sono identici.
Ho giocato un po coi tassi e con la PFN ideale.
Nella valutazione da 5,80 ho inserito questi dati:
- PFN negativa ideale di 40 mln
- costo lordo imposte del capitale di terzi del 6,50% ...netto 4,03 (6,50 * (1-tax rate0,38))
- risk market al 5,00%
- free risk rate al 3,70%
- beta 1,20
- costo del capitale proprio (risk market x beta + free risk rate) del 9,70%
- tax rate 38%
- tasso di crescita perpetua 2,50% (è alto e andrebbe sempre giustificato oltre lo ZERO...nessuno lo fa)
Ne è uscito un Wacc del 8,18%.
Ma basta poco per cambiare scenario e portare la valutazione a 7,80.
- PFN negativa ideale di 60 mln
- free risk rate al 3,50% (0,20 in meno)
- risk market al 4,00% (1,00 in meno)
- beta al 1,10 (0,10 in meno)
- costo del capitale proprio del 7,90%
- costo lordo imposte del capitale di terzi del 7,00%...netto 4,34 (7,00* (1- tax rate 0,38))...0,31 in più
- tax rate sempre al 38%.
- tasso di crescita perpetua sempre 2,50% (è alto ...oltre lo zero andrebbe sempre giustificato ampiamente...ma di solito nessuno lo fa).
Ne è uscito un Wacc del 6,64%
Stesso analista - io - stessi dati economici diverse valutazioni.
Basta giocare un po coi tassi per ottenere un risultato piuttosto che un altro.
Ecco perchè negli studi societari spesso si vede la la frase "secondo il nostro DCF model".
E' un metodo valutativo che cambia risultato da analista ad analista...dipende dove si vuole tirare il carro.
Se volete una valuatzione compiacente ditemelo.

NICE e DANIELI

a dopo.
NICE ci provo con un DCF model ed un EVA.
Il solito prospetto coi multipli e mie attese 2007 sono qui.

DANIELI ne avevo parlato qui il 16 marzo prevedendo utili dell'esercizio per 65 mln: il 30 marzo nell'incontro con gli investitori - clicca qui - la società ha confermato che l'esercizio in corso (si chiude a giugno) vedrà un utile proprio di 65 mln....uguale alle mie attese!
L'utile previsto per il 2007-2008 dovrebbe attestarsi - secondo le dichiarazioni della società - a 75-80 mln.
Ci ritornerò sopra.

martedì, aprile 10, 2007

PERIZIE e PARERI VERY FAST

In questi giorni mi è caduto l'occhio su certe perizie e pareri.
ovviamente mi astengo dal fare dei nomi.
E' solo per dimostrare che sono un tipo dubbioso e che non ritengo giusto credere a tutto senza ragionare su niente.
A parte questo vi propongo questa storia che secondo me ha dell'incredibile vista la tempistica adottata da certi periti e società di revisione.


Premetto una cosa: ma nella mia esperienza professionale - e per quanto ho visto in giro - non ho mai riscontrato che un bene si potesse valutare esaustivamente in circa 2 ore....o per lo meno si potesse stravolgere la certezza del suo valore di acquisto sostenuto pochi mesi prima.

Ebbene: c'è chi in soli 7 giorni di sopralluoghi sparsi per l'Italia è riuscito a fare la valutazione di 36 terreni.
Il mio dubbio: un giorno è composto da 24 ore; togliamone 8 per dormire, altre 2 ore per mangiare, cagare, farsi la barba, cambiarsi, bersi un caffe'; altre 2 per spostarsi da un sito all'altro alla velocità di un razzo.
Ergo: 12 ore utili per sette giorni vuol dire 84 ore a disposizione per valutare 36 terreni.
2 ore e mezzo per terreno: sopralluogo, verifica area, edificabilità, vincoli, piani regolatori, particolareggiati, avanzamento opere ecc.....valutazione di massima, calcoli, dubbi, ripensamenti, calcoli definitivi....il tutto in solo 2 ore e mezzo.
beh...complimenti...c'è però da dire che il perito si è risparmiato la verifica dei titoli di provenienza dei beni perchè non gli è stata fornita.
Il 15 dicembre questa perizia stata giurata in Tribunale.

Ma non è finita qui.
La perizia di cui sopra è stata utilizzata da un altro professionista che la ha esaminata attentamente e, come prescritto dalla legge, ne ha fatto proprie le valutazioni in essa contenute.
Questo stesso professionista ha quindi giurato la sua perizia..... sempre il 15 dicembre ma in un Tribunale diverso.
Ora i giuramenti si fanno in mattinata....entrambe le perizie sono state giurate nella stessa mattinata in Tribunali diversi distanti circa 200 km...un professionista ha dovuto avallare le scelte dell'altro in meno di una mattinata!
Direi che la cosa ha dell'incredibile...fossi maligno e guardando la data dei bolli (11 dicembre... per carità...uno può farsi la scorta giorni prima) direi che la perizia era già bella confezionata ad hoc giorni prima del giuramento e della perizia a supporto del primo consulente.

Ma non è finita qui.
Sempre lo stesso giorno - il 15 dicembre - la società di revisione riceve le perizie giurate nella mattinata a Milano e Bologna, le analizza attentamente e, ritenuti congrui i valori delle stesse, redige ed approva un parere di congruità per un aumento di capitale con conferimento....fossi maligno direi che anche questo parere era già pronto giorni prima....

Ri -complimenti veramente.

Ultima cosa che non centra niente ma la dico lo stesso: l'amministrazione finanziaria è vincolata dalla perizia di stima e NON HA facoltà di provare la sua inadeguatezza.....questo non lo dico io ma lo dice la Legge (ex artt. 50 e 79 DPR 131//86 e Cass. 12 aprile 1994 n. 3404) ....pertanto chi sostiene che a seguito di ispezione della GDF quest'ultima non ha rilevato discrepanze equivale ad affermare una mezza verità (che non so cosa sia peggio del falso).

Ultima cosa: asseverare, giurare una perizia non significa che c'è qualcuno in Tribunale che le legge e le contesta.....niente di tutto ciò: lì appongono solo i timbri del caso.
Poi delle perizie uno ne fa l'uso che meglio gli conviene col placet della Consob che non entra nel merito delle cose: tocca al mercato fare le sue valutazioni.
Ed il mercato è anche fatto di gente che compra azioni di società in cui crede.
Ma è anche fatto da investitori istituzionali i quali, fino adesso, non si limitano a credere ma ragionano anche.

Ultimissima cosa che non centra niente ma la dico lo stesso: il "fair value" è il corrispettivo al quale un'attività può essere scambiata o una passività può essere estinta in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili......giusto!...ancora più giusto ed ineccepibile quando le parti (chi conferisce e chi riceve) si identificano nella stessa persona....a meno di distrubi della personalità è difficile che "una parte" contesti "all'altra parte" il valore delle cose conferite.

scusate

ma oggi è stata una giornata un po così.
Verifica della Agenzia Entrate sui miei studi di settore anno imposta 2005 che mi ha portato via la mattinata fino quasi alle 14.
Poi carrellata di clienti fino a 5 minuti fa.

Ora sono dietro a qualche pratica urgente.

Due parole su quanto accaduto a Pasqua.

Interprete / collega Mastrogiacomo: quel povero uomo alla fine è stato ucciso dai talebani.
Con questo atto barbarico i codardi Taliban hanno confermato la loro natura violenta per niente incline al dialogo....spero che quegli idioti che prorponevano un tavolo di trattative con questi vermi adesso abbiano il quadro preciso della situazione.

E a proposito di idioti: a Genova sono apparse delle scritte dei soliti coglioni a firma di "falce e martello" inneggianti morte al Papa e a Bagnasco.
Ulteriore conferma di come certa gente - quella dei 10-100-1000 Nassyria - che ha la pretesa di stare dalla parte degli oppressi diventi a sua volta oppressore nei confronti di chi non la pensa come loro.

venerdì, aprile 06, 2007

MARAZZI ...il MIO DCF Model e BUONA PASQUA



Eccolo qui!

Il Dcf Model determina il valore di una azienda in base alla sua capacità di generare flussi finanziari adeguati a soddisfare le aspettative di remunerazione dell'investitore (qui lo spiegano molto meglio)....questo metodo parte dal reddito operativo depurato dalle imposte, considera gli + ammortamenti, +accantonamenti, -investimenti e +/-variazioni del capitale circolante...una volta determinato di flusso di cassa per l'anno x questo viene scontato ad un tasso (il Wacc) ...fatta la stessa operazione per tutti gli altri anni della previsione (10 anni) si procede alla somma dei flussi scontati e si sommano al "valore finale"...valore finale che...e qui ci vorrebbe un capitolo a parte...

Comunque eccomi qui col mio Dcf Model su Marazzi!

Non è stato mica facile...per carità...questa è una valutazione fatta "a muzzo".. così per farla: ciò non toglie che il bilancio bisogna scannerizzarlo ed aggiungo che è necessario dare un'occhiata anche al passato e ad eventuali piani industriali per il futuro.

Coi multipli non ci sono problemi di sorta: i dati sono quelli e lasciano poco spazio a considerazioni personali....caso mai se problemi devono esserci questi sono legati alle previsioni future ma non al loro calcolo coi multipli.

Col Dcf le cose cambiano.

Che tassi metto? e qui se uno è innamorato del titolo o lo vuole sponsorizzare può fare in modo e maniera che la valutazione vada più per un verso che per l'altro.

Che ammortamenti, accantonamenti, investimenti, variazioni del capitale circolante metto da qui a 10 anni? idem come sopra...però vedere i bilanci passati una mano la può dare...poi se ci fosse il piano industriale...

"Idem come sopra" vale anche per tante altre variabili che possono modificare la valutazione finale: ecco perchè negli studi societari si vede spesso la frase "nel nostro Dcf Model..." proprio così: è una valutazione che può cambiare da analista ad analista e addirittura lo stesso analista se non ha buona memoria degli input oggi ne fa una diversa da quella di ieri

Tale valutazione viene confrontata con un'analisi sui multipli.

Comunque la mia valutazione col metodo "Dcf Model a muzzo" mi porta un valore per azione di 12,70 euro (PE 2007 20,50X; PE 2008 18,70X; Ev/Ebitda 2007 7,70X ; Ev/Ebitda 2008 7,20X).

BUONA PASQUA.

azionariato e DCF Model

Saluti a tutti e scusate l'assenza: tra impegni di lavoro (sempre piacevoli bilanci) e fisioterapia (sono sempre in manutenzione per delle cazzatine che danno fastidio....) non sono riuscito a fare ciò che mi ero proposto.
Lo farò in giornata proponendovi oltre il solito prospetto coi multipli di una società anche una MIA valutazione col DCF Model.
Il "MIA" è d'obbligo.
I grandi analisti dicono "il nostro" Dcf Model...c'è una ragione che poi spiegherò.

Azionariato: ho messo un link "azionariato" lo trovate a destra sotto "analisi fondamentale"...una volta cliccato in fondo alla pagina trovate un elenco alfabetico...andate sulla società che vi interessa e cliccate su "capitale sociale"..troverete il numero delle azioni che compongono il capitale....moltiplicando questo numero per la quotazione corrente otterrete la capitalizzazione.
Visto che siete lì non mancate di dare un'occhiata a chi detiene le azioni (azionariato)...è sempre interessante.

giovedì, aprile 05, 2007

A dopo con Ceramiche Ricchetti

E' un titolo che mi è stato segnalato da un lettore, Luigi, che ringrazio.

Farò due analisi:
1) la solita coi multipli sui dati 2006 e mi azzardo a previsioni per il 2007.
2) EVA (tm) più che altro per sondare (col Wacc) se la reddività della società è sufficiente a remunerare il rischio di impresa.

Potrei azzardare un DCF model...qui in "redazione" abbiamo anche questo... ma senza piano industriale ed un po di fantasia (sono previsioni a largo raggio....10 anni) mi sa che è dura...caso mai userò solo la fantasia...eppoi non bastano 5 minuti per tirare giù con ragion di causa i dati da qui a 10 anni....a meno che non lo facciamo a muzzo...sono cose serie!

Non tutto oggi: è impossibile...io non ho software specifici...carta, penna e calcolatrice...e dimenticavo il cervello: la mission non è tanto vedere se tale titolo vale un tot...è vedere come e quali sono gli strumenti utilizzati dai grandi analisti.

Tanto poi non servono a niente: arriva un rumors o un pompino al Presidente degli Stati Uniti per mandare tutto a carte e 48 (vedi agosto 1998....a me costò anche qualcosa).

Chi volesse proporsi per dire la sua è graditissimo.

mercoledì, aprile 04, 2007

Nuovi link

Ho aggiunto dei nuovi link.

Teletrading di Luca Discacciati ci offre lezioni video su vari ed importanti concetti anche quelli che io amo particolarmente: quelli dell'analisi fondamentale.

Borsatrend è il sito di Emanuele che si occupa di investimenti azionari ed obbligazionari sul mercato italiano ed estero.

PetSalvatore ci offre una scarrellata di opinioni con riferimenti a concetti cari dell'analisi fondamentale.

A dopo.

BASICNET



Ecco di due soliti prospetti.
A sinistra - vestito di verde - Mister gestione Straordinaria: dalla sua può contare un peso di utili per 26,76 mln...grazie ad una plusvalenza di 26,87 mln!
A destra - vestito di arancione - Mister gestione ordinaria: purtoppo per lui non ci sono plusvalenze e conta su una perdita di 106mila euro.
Questo post lo faccio solo a scopo dimostrativo: voglio dimostrare come e perchè l'anno passato i corsi azionari si sono adeguati subito alla consistenza del patrimonio a seguito della plusvalenza sopra citata...anche se i riferimenti delle quotazioni non sono precisi non ha importanza...conta il concetto.
Torniamo indietro nel periodo Pre - Plusvalenza.
La società quotava 0,515 euro per azione e capitalizzava 31 mln di euro.
Il patrimonio era di 25 mln.
La PFN era negativa di 70 mln.
Il rapporto debiti /equity era bruttino: 2,80 (PFN / patrimonio).
Lasciamo perdere ROE, ROI, ROS, PE che erano tutti un po bruttini in quanto negativi.
Concentriamoci sul PBV e BVPS.
Il PBV (rapporto tra capitalizzazione e patrimonio) era pari a 1,24 cioè: capitalizzazione 31 mln / patrimonio 24 mln = 1,24...una cosa normale.
Il BVPS (valore intriseco..cioè il patrimonio / n° azioni) era pari a a 0,42...contro una quotazione di 0,515.
Piccola parentesi:provate a fare questa operazione PBV 1,24 X BVPS 0,42 = 0,515 è la quotazione corrente.
Insomma le quotazioni a 0,515 non erano a sconto rispetto alla consistenza del patrimonio: una situazione normale come se ne vedono tante.
Ma arriva la Plusvalenza...e anche grossa pari a 26,87 mln.
Una plusvalenza che produce un utile più o meno dello stesso importo.
Questo utile viene interamente "portato a nuovo" aumentando di conseguenza il patrimonio.
Quindi :
Patrimonio Pre Plusvalenza 25 mln + Plusvalenza 27 mln = patrimonio Post Plus: 52 mln.
Il BVPS era quindi di : patrimonio 52 mln / N° azioni 61 mln = 0,850 euro...dai 0,515 euro ..
In più: con i soldi incassati la PFN da - 70 mln è migliorata a -44 mln...e quindi il rapporto debiti/equity è passato dal terribile 2,80 ad un sufficiente 0,86 (PFN 44 mln / patrimonio 52 mln).
Il resto sopra 0,850 euro ci può stare anche in ottica del fatto che senza la plusvalenza i dati economici un qualche miglioramento lo avevavo conseguito (vedi prospetto a destra).
Tutto questo per dire cosa.
Attenzione alle società che sono in procinto di conseguire delle plusvalenze importanti e si trovano in una situazione simile a quella di Basicnet.
A volte queste cose le si possono leggere nelle trimestrali.
A dopo con qualcos'altro.

a dopo

Con Basicnet di cui ho già pronti i due prospetti nel quale mi è caro evidenziare cosa è stato con la plusvalenza e cosa sarebbe stato senza.

Poi devo fare i complimenti a Luigi.
Mi ha mandato una mail con tutti i calcoli su Ricchetti Ceramiche: la società quota sotto i mezzi i propri.
Con Ricchetti vorrei proporre un argomento quasi nuovo: l'EVA che va a braccetto col Wacc di cui ho accennato poco tempo fa sul blog.
Affiliamo le armi.

martedì, aprile 03, 2007

CHL


E viene il turno di CHL.
La società è attiva nelle vendite on line (www.chl.it) con una vasta gamma di prodotti che vanno dall'elettronica ai prodotti di cosmetica, fitness e via dicendo garantendo un buon risparmio su molti prodotti ed una consegna veloce grazie ad una rete capillare di corrieri che consente di raggiungere in tempi brevi il cliente.
CHL produce e fornisce anche computer "su misura".
Gli addetti totali - al 31/12/2006 - sono 51.
Prima di parlare del bilancio anticipo che la società esce da un brutto periodo (che dura dal 2001) ed il bilancio 2006 per quanto possa sembrare modesto rispetto a quello degli anni precedenti è quasi un successo.
Il bilancio si è chiuso con un fatturato di circa 42 mln (di poco superiore al 2005) ed un MOL negativo per 242 mila euro (+524mila nel 2005) una perdita finale di 749mila euro in miglioramento rispetto alla perdita 2005 pari a 2,98 mln sulla quale incombevano oneri straordinari per 1,9 mln.
La posizione finanziaria è positiva per 3mln di euro grazie anche all'aumento di capitale (il quinto in 5 anni) che ha portato in dote 5,45 mln alle casse sociali.
Il 25 luglio 2006 ha deliberato per il futuro ulteriori aumenti di capitale per max 12,90 mln di azioni da effettuarsi entro 48 mesi dalla delibera.
CHL ha presentato un bilancio modesto ma sostanzialmente migliore degli anni passati nonostante un margine sul venduto del 16% (ricavi tipici 41,70 mln / costo del venduto 36 mln = 1,16 -1 = 16%) in dimuzione di 4 punti percentuali rispetto al 2005.
La società ha dichiarato che per il 2007 si attende risultati migliori del 2006 grazie - oltre alla collaborazione consolidata con Microsoft - all'offerta di prodotti con più alta marginalità.
Esprinet ha un margine sul venduto dell'8-9% ma CHL fornisce anche prodotti propri (e diversi dalla pura elettronica) sui quali riesce ad ottenere margini migliori....Esprinet però può contare su un fatturato monster che gli consente di coprire i costi fissi ed ottenere risultati ampiamente positivi.
Guardando il bilancio CHL la società ha costi fissi per circa 6,70 mln (2005 e 2006).
Le mie attese 2007:
Immaginando un aumento dei ricavi del 10% -cioè pari a 46,7 mln -(pari all'aumento degli utenti registrati che hanno effettuato acquisti) e considerando un recupero di marginalità al 20% dei tempi migliori - cioè costo del venduto per 39 mln - togliendo poi i costi fissi per 6,70 mln - il MOL di CHL nel 2007 potrebbe aggirarsi intorno 1 mln di euro.
Togliendo da quel 1 mln ammortamenti per circa 540 mila euro abbiamo un EBIT che si attesterebbe a 460mila (considerata l'attuale consistenza del patrimonio senza aumenti e l'attuale di capitale e l'attuale PFN ) il ROI sarebbe del 2% ed il ROS al 1%.
Senza considerare oneri o proventi di natura finanziaria (interessi passivi e attivi) e di natura straordinaria (minusvalenze o plusvalenze) togliamo le imposte di circa 80mila euro (solo IRAP...no IRES perchè le perdite degli anni precedenti possono essere compensate con utili futuri) si arriverebbe finalmente ad un utile finale (ed al turnaround) che potrebbe attestarsi intorno ai 380mila euro.
Migliaia di euro in più o in meno alle attuali quotazioni di 0,95 euro corrisponderebbe un PE 2007 di circa 300X ed un EV/Ebitda di circa 100X.
Ho giocato col 2007 : credo che la società deve trovare la maniera di aumentare i ricavi: il margine del 20% sul venduto come detto non è male...ma l'ostacolo dei costi fissi con gli attuali livelli di fatturato rende molto modesti o nulli i risultati.
Personalmente credo sia un titolo da tenere sotto osservazione in caso di rumors su intese commerciali dirette in questo senso.
Ci fosse un piano industriale ci si potrebbe anche giocare sopra.
A dopo con Basicnet.

a dopo

Con Basicnet e CHL.

Basicnet è interessante da vedere perchè con una plusvalenza ha sistemato il rapporto tra la PFN ed il patrimonio; per la prevedibile evoluzione della gestione nel 2007 non sono riuscito a trovare notizie di sorta ma un lettore mi ha suggerito che coi prossimi giochi in Cina il titolo potrebbe avere un appeal particolare.

CHL: è una piccola società con 51 dipendenti; nel 2006 i conti - sopratutto quelli finanziari - sono migliorati. Per quanto riguarda il risultato finale il management ha dichiarato che nel 2007 si attende un risultato migliore del 2006 che si è chiuso con una perdita di 749mila euro in miglioramento rispetto alla perdita 2005 pari a 2,98 mln.

A dopo.

lunedì, aprile 02, 2007

mi si chiede

Di Finarte Semenzato e Schiapparelli.
Finarte non sono riuscito a trovare i dati della trimestrale che dovevano uscire il 30 marzo: sul loro sito la pagina investor delle trimestrali è in allestimento e sul sito di BorsaItalia siamo ancora fermi a coi dati di giugno....
Schiapparelli: ho dato un'occhiata veloce ai bilanci..ricavi modesti e..continue perdite che nel tempo hanno eroso il capitale sociale da 30 mln a 11 mln...non sono riuscito a trovare provvedimenti relativi ad aumenti di capitale sociale (il codice civile lo impone in queste situazioni) ...in compenso in questa società gli amministratori ed i componenti del Collegio Sindacale dopo pochi mesi dall'incarico danno le dimissioni in massa....mah....

CRESPI



All'appuntamento col bilancio arriva anche Crespi.
Il bilancio consolidato del 2006 fotografa il ritorno all'utile: il turnaround quindi c'è stato.
Buono anche il flusso di notizie: la società investirà 13 milioni con lo scopo di migliorare la gamma dei prodotti e sopratutto per concentrare la produzione in un unico sito produttivo che porterà una riduzione dei costi fissi di produzione ed un miglioramento dei margini che già si è visto nel bilancio 2006.
L'attuale area produttiva di Legnano è stata messa in vendita: l'operazione avrà probabili effetti positivi sia sulla posizione finanziaria - attualmente negativa per 117,70 mln a fronte di un patrimonio di circa 84 mln - che sul bilancio che fotograferà la plusvalenza: l'utile portato a nuovo sistemerebbe il rapporto debiti /equity entro livelli più accettabili.
In miglioramento il ROE : da negativo che era nel 2005 passa a positivo e si attesta a un piccolo 0,53%: è basso ma accettabile visto che parliamo di aziende che "escono dal tunnel".
Stesse considerazioni valgono per il ROI: si attesta al 2,50% dal 1,14% del 2005.
Le notizie - come detto - sono buone: se la concentrazione della produzione in un unico sito darà le sperate sinergie in termini di marginalità questi indici sono destinati a crescere.
Per il futuro mi limito a dire che se la società dovesse migliorare - anche di pochissimo - il ROS - intorno al 3,30% ed il margine finale a nemmeno l'1% di ritorno sui ricavi, gli utili che si presenterebbero - neanche 2mln di euro - offrirebbero multipli interessanti ( PE 33X ed Ev/Ebitda a 10X).
Chissà con ROS ed E-margin migliori di quelli sopra citati cosa succederà?...non mi sembra una missione impossibile nel medio/ lungo termine.
La società quota sotto i mezzi propri: il BVPS (cioè il patrimonio diviso il numero delle azioni) è pari a 1,39 euro per azione.
E' una storia di turn...simile a Montefibre (Crespi è migliore dal punto di vista consolidato) e quasi come CSP (che però ha usufruito di aumento di capitale).
C'è ancora tutto un anno di trimestrali e bilanci: vediamo come andrà.
A dopo con Basicnet.

BEGHELLI



Tempo di bilanci ed anche Beghelli taglia il nastro dei dati 2006.
Ricavi a 133,92 mln in flessione del 4% rispetto al 2005: tale flessione è riconducibile principalmente al deconsolidamento dei dati della partecipata cinese Jiangsu Shifute che a seguito di contenzioso non ha reso disponibili i dati alla controllante Beghelli; il contenzioso è terminato a febbraio 2007 con l'acquisto totale delle partecipazioni.
MOL a 13,95 mln in aumento del 6,68% rispetto al 2005; il dato va però letto considerando che in esso incidono positivamente 6,39 mln per rivalutazioni al fair value delle azioni BYD ltd detenute dalla società e quotate ad Hong Kong...negativamente incidono oneri industriali straodinari a seguito dell'interruzione dei rapporti e forniture con la cinese Jiangsu Shifute.
EBIT a 5,82 mln in progresso del 12% ma che risente a cascata degli eventi sopra descritti.
L'Utile finale si attesta a 5,09 mln in progresso del 18,90% ma anche su questo dato valgono le considerazioni "a cascata" dell'EBIT.
PFN negativa per 48,59 mln in miglioramento del 10% rispetto al 2005.
Insomma: un bilancio da leggere anche in chiave finanziaria (rivalutazione azioni BYD ltd) oltre che in chiave puramente industriale.
La società ha deliberato un dividendo di 0,015 euro per azione che corrisponde ad uno Yeld del 1,645% ed un pay out ratio del 59%.
Alle attuali quotazioni di 0,912 euro corrisponde un PE 2006 di 35X ed un Ev/ebitda di 15X.
ROE al 4,92%: poco al di sopra di un titolo di Stato a rischio zero...il rischio impresa è poco remunerato.
ROI idem come ROE...si attesta al 3,83% al di sotto di un ottimistico costo medio del capitale (o Wacc).
I valori sono bassi.... accettabili se trattasi di start up o imprese in turnaround: qualità che Beghelli non ha.
Personalmente per il 2007 non mi azzardo più di tanto: ci sarà il riconsolidamento della cinese Jiangsu Shifute che porterà maggiori ricavi e migliori sinergie (fornisce a minori costi Beghelli) ma non so se ci saranno altre rivalutazioni (6 mln nel 2006) delle azioni detenute per la negoziazione relative a Byd ltd.
Io il giochetto l'ho fatto lo stesso concentrandomi solo sul riconsolidamento della società cinese e senza considerare rivalutazioni di sorta ... si vede sul prospetto...
A dopo con Basicnet e Crespi...per quest'ultima il Turn - a livello di consolidato - c'è stato...a dopo con i dettagli.