ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

giovedì, settembre 30, 2010

D'Amico Int Shipping


Non faccio prospetti, tanto sono basati su redditività e flussi di cassa generati.


Adesso su D'amico non lo ritengo il caso: l'ultima semestrale non mi piace.


La redditività ha da venire: nonostante maggiori ricavi la marginalità a livello di MOL (16,55 mln vs 24,55 mln) è diminuita al 11,50% rispetto ad un 19,10% "grazie" ad una maggiore incidenza dei costi diretti (i carburanti sono aumentati); a livello di EBIT si è in pareggio operativo (nel 2009 era positivo per 6,92 mln) e l'ultima riga del conto economico è in perdita di 8,94mln (utile di 7,80 nel 2009).


La cassa non è messa meglio: l'autofinanziamento (utile/perdita+ammortamenti ed accantonamenti) è divorato dal circolante e dalla gestione degli investimenti, più o meno costanti con gli ammortamenti...mancano cessioni di navi che negli anni passati hanno generato liquidità.


Adesso la gestione finanziaria non è quindi in grado, senza il ricorso a nuova finanza, a rimborsare i finanziamenti pregressi.


Adesso mettermi lì a fare i soliti multipli non ha senso: incontrano un limite naturale nell'assenza di reddito.


Idem considerazioni di cassa: con assenza di redditività, autofinanziamenti impiegati in investimenti, circolanti "bruciacassa" si arriva a niente, puro esercizio mentale e basta.


Domani, cambiasse il vento, e la visibilità futura offrisse delle prospettive migliori e magari un tantinello più stabili, ci si potrebbe anche investire più tempo per calcoli e dintorni.


Adesso si può stare di una valutazione sull'equity: tanto di patrimonio (343mln a giugno 2010) e tante azioni ed ecco lì il valore per azione di circa 2,30 euro.


Semplicistico?


Si, certo, infatti è quello che in questo momento verrebbe da fare.


Ma il mercato se ne sta di considerazioni anche future.


Adesso "il mercato", penso, vede che redditività non ce n'è: ci sono perdite, il settore trasporti marittimi è in una fase di tensione, le quotazioni dei noleggi sono tirate con costi diretti sempre più alti e quelli fissi che non tendono a diminuire, un termometro della situazione è l'indice Baltic Dry Index, circa a 2500 punti, lontano dai massimi di circa 2 anni fa, oltre 11.500 punti.

Le perdite erodono il patrimonio: non è solo un discorso contabile che si nota constatando le variazioni del patrimonio.

Probabilmente "il mercato" dice: adesso il patrimonio è 343 mln, di cui circa 150 mln sono capitale ed il resto riserve di utili e spiccioli di qualcosa di altro.

Se questi utili, domani, non ci saranno più, perchè erosi dalle perdite, e magari per un po non se ne vedranno, io "mercato" me ne sto su valori più prudenziali quali il solo capitale sociale, escludendo dal patrimonio quelle partite, come utili a nuovo, che adesso non si possono nemmeno distribuire perchè mancano i soldi, quindi faccio la tara ad un valore scomponendolo delle partite che adesso non sono, per così dire "vendibili" o usufruibili.

Ecco lì che arriviamo al valore di mercato: 1,10 euro.

Meno del book value, una volta, circa due anni fa, erano occasioni, oggi ne è pieno il mercato di situazioni come queste.

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lunedì, settembre 27, 2010

case e politici

C'è caduto anche Fini nelle trappole immobiliari.
Non ho seguito nei minimi dettagli la nausebonda vicenda.
Certo è che:
- i nostri politici quando devono tassarci hanno ben presente la "questione casa" con i suoi annessi e connessi.
- gli stessi, beccati con le mani nella marmellata, si scordano addirittura se quella casa a Montecarlo è loro oppure no.
Molto probabilmente per loro è normale che si perda il conto di questa o quella residenza a Montecarlo o Saint Tropez.
Chissà, forse anche io, normalissimo cittadino, potrei essermi scordato di avere un attico a Nev e Iorke, ripeto: chissà, ciò può succedere sopratutto se l'attico lo intesti alla società Off Shore.
Peccato che se Voi comuni cittadini vi doveste scordare di una cosa del genere il culo è garantito.
Mi chiedo: ma Fini si ricorda che ha fatto parte di un Governicchio che ha vomitato una cosa chiamata scudo fiscale che, se non regolarizzavi/rimpatriavi i patrimoni, immobiliari e mobiliari, detenuti all'estero, anche tramite trust, rischiavi una sanzione dal 5% al 25% (raddoppiata per le operazioni dal 03/08/2009) e, che le attività detenute nei paradisi fiscali si intendevano come investimenti fatti con reddito sottratto a tassazione in Italia con sanzioni dal 240% al 480%, fino alla confisca?
Fai un discorso dicendo che, "forse si, forse no, non lo so" se la casetta nel principato è mia ma devo verificare consultando il ministro Vu Duu di questo o quel paradiso fiscale dove ha sede la società?
Ma siamo scemi?
Cribbio: starei attento a dirlo che sennò oltre a Silvio ti attiri le ire anche di Tremonti.
Furbi come campane.
Prova del nove è Scajola: ora va in giro alla ricerca degli atti di compravendita fatti nello stesso periodo in cui egli fece l'acquisto.
Ha scoperto che i valori di compravendita erano simili a quanto da lui dichiarato.
Ma va!
Però che detective.
Peccato che si scordi anche di dire che all'epoca, prima del 04 luglio 2006 - ante decreto Bersani - negli atti veniva sempre indicato il valore determinato catastalmente per evitare di pagare l'imposta di registro sul "prezzo-valore"all'epoca vigente.
E fin qui ho sparlato bene - quindi parlato male - dei politicanti di quella che è definita la "destra", ammesso che esista.
Se si guarda a "sinistra", ammesso che esista, basta vedere gli acquisti di Veltroni a prezzi di realizzo, o D'Alema che pagava affitti risibili all'Inps per residenze di un certo tipo, o perchè no il Mastella che si compra la sede del partito e se l'affitta, e perchè no il forcaiolo Di Pietro, se non ricordo male una inchiesta di Libero, che con tutti gli acquisti che ha fatto avrebbe dovuto guadagnare ben più di quanto dichiarato (occhio Peppino che ora c'è il nuovo redditometro).
Tutti esempi di come "lassù" si opera o con stupidità o con estrema arroganza in barba alle regole: credo più alla estrema arroganza.
Detto questo, loro rappresentano l'idea di "Stato".
Solo per questo, considerata l'importanza dell'Istituzione, andrebbero cacciati via calci nel sedere.

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venerdì, settembre 24, 2010

zener 1992: adesso ci ho l'inno

L'ho scoperto così: quando (da poco) cerco il mio blog lo faccio tramite Google.

Il motore di ricerca mi ha così proposto più risultati della ricerca tra i quali anche questo video di una ....non so se chiamarla musica... ma diciamo di si: fate girare il video e vedrete dopo pochi secondi il mio nome!

Il mio computer solitamente viaggia a casse spente.

Preso dalla curiosità di ascoltare tale composizione ho accesso le casse ed avviato il video: dopo un po' il tutto picchiava nelle parti basse peggio della voce della Rosa Russo Iervolino.

Deluso che tale composizione, portando cotanto nome, non ne fosse all'altezza ho spento le casse e ho quindi cambiato canale.

Certo è che chi l'ha tirata giù è meglio che cambi al più presto spacciatore.

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mercoledì, settembre 22, 2010

Cogeme set




Cogeme Set.
Quando mi è stato chiesto un parere su questa società credevo di affrontare una equity history meno articolata.

Così non è stato.
Fin dalla sua IPO la storia è densa di acquisizioni, finanziamenti, aumenti di capitale, alti e bassi che si rischia di perdere i punti di riferimento.
Io di punti di riferimento precisi non ne ho.
Inizio con accenni di asset ed equity history.
Cogeme è stata quotata nel dicembre 2006 ad un prezzo di 3,65 euro per azione.
Come la stragrande maggioranza dei casi dei processi di quotazione il risultato è stato:
- un aumento del capitale
- una diminuzione del debito pre esistente
- una maggiore possibilità dell'uso della leva finanziaria a servizio degli investimenti.
E così fu.
Fin dal primo anno di borsa, il 2007, sono stati attuati importanti investimenti in paesi a basso costo del lavoro:
- India: costruzione di uno stabilimento di produzione a Pune per un importo previsto di 16 mln; lo stabilimento dovrebbe essere operativo dal 2010; ad ottobre 2009 Cogeme ha stipulato un finanziamento di 16mln con Bnl per l'aumento di capitale di Cogeme India a sostegno degli investimenti prima citati.
- stabilimenti in Brasile e Romania, questi sono stati terminati nel 2008.
A ottobre 2008 viene acquisito il 50,988% della TTL per un importo di euro 21mln (pensate che adesso tutta la Cogeme compresa di TTL capitalizza 28mln) finanziati da Interbanca: il contratto di finanziamento prevedeva una scadenza a settembre 2013, inizio rimborso rate nel 2010, ed eventuale estinzione se la Cogeme Set avesse effettuato degli aumenti di capitale a pagamento.
L'aumento arrivò.
Nel dicembre 2008 l'assemblea straordinaria conferì delega al Consiglio di Amministrazione di aumentare fino ad un max di 65mln comprensivi di sovrapprezzo , entro 5 anni dalla delibera, il capitale, in parte eventualmente a servizio di obbligazioni e warrant.
A febbraio 2009 il CdA esercitò parzialmente tale delega; la società si procurò proventi lordi per 47,27 mln , tra emissione di nuove azioni (0,75 euro comprensive di sovrapprezzo) - euro 27,92 mln - ed obbligazioni convertibili ( 4 obbligazioni ogni 5 azioni - scadenza marzo 2013 - rendimento a scalare dal 10% fino al 6% del quinto ed ultimo anno) - per euro 19,35 mln .
Da notare che ben il 95,05% delle obbligazioni è stato sottoscritto dalla controllante TMS-Ekab in partecipazione con altre istituzioni finanziarie.

A vederla da fuori, finiti gli impegni per investimenti, con India+Brasile+Romania a regime, con gli stipendi che girano lì, idealmente si dovrebbe ottenere una maggiore marginalità.

Certo, la crisi del settore automotive, intervenuta tra capo e collo a fine 2008, e tuttora in corso, potrebbe, (nel breve? nel medio? nel lungo?), nonostante le operazioni di riorganizzazione delle big dell'automobilismo, far venire meno gli effetti economici sperati.

Chi vivrà vedrà.

Numeri.

Quanto erano belli quelli del 2007.

Il 2007 è stato per molte società un anno irripetibile, una buona annata.

Poi venne la crisi verso la fine del 2008: Lehman, credit crunch, subprime, fallimenti, General Motor, Chrysler, ecc. botte da orbi che sembrano (o sono, boh?) placate dall'attuale grigia lateralità dei mercati finanziari.

Dicevo il 2007 : la "piccola" Cogeme aveva un valore della produzione di circa 33 mln di euro e ne sfornava 3,80 di utile dopo le tasse: una marginalità dell'ultima riga di bilancio del 11,50%!

Non è roba da poco: la grande e matura Brembo, alla stessa epoca, marginalizzava tanto a livello di reddito operativo, cioè prima degli oneri finanziari e prima delle tasse.

Mettiamoci anche che l'indebitamento - circa 24mln - era ben al di sotto del patrimonio - circa 35 mln, dopo investimenti per 21 mln.

Ma in borsa ci si va (anche) per crescere.

Ovvio: tutti sperano in una crescita cosidetta per linee interne: tradotto vuol dire vendere di più il proprio prodotto ad un mercato obiettivo più ampio.

In parte con gli stabilimenti esteri dovrebbe essere un obiettivo raggiungibile.

Strada percorribile anche con l'innovazione, strada difficile, riservata a pochi genii tipo Apple, Sony e così via che sfornano idee di prodotto belle e gradite.

L'innovazione nell'automotive, immagino, comporta investimenti notevoli , anche in capitale umano, che solo pochi big player possono permettere: Cogeme fatturerà a fine 2010 circa 90 mln, le spese di R&D in aziende come FIAT sono parecchio superiori.

Quindi alla piccola Cogeme non rimane che la crescita per linee esterne, ovvero acquisizioni, ovvero indebitamento.


belin..no ...non è possibile: avevo scritto un kilometro di post e non me l'ha salvato....'rca vacca....'zzo di blogger con sto salvataggio di password...

Comunque sia: prima di perdere tempo a scrivere Divine Commedie ed andando al dunque.

Per il 2010 (prospetto a sx), con tanti se e ma, immaginazione, domande e quant'altro avevo descritto nel post che probabilmente non vedrete mai più per il disguido di cui sopra, mi viene fuori un utile prima delle minoranze di 3,6 mln (Pe 8X) al netto minoranze Pe 10X. Interessanti. Roe al 3,60% e ROI al 6,30%: scarsetti.

Valutazione Cash (prospetto a dx), anche qui con tante ipotesi - top line a regime nel 2015-2016 sui 130-140 mln, marginalità ebit 20%, minor costo del debito, tax rate classico del 33%, migliore gestione del circolante, minori investimenti a regime, ecc. il tutto dava 1,00 euro, pur considerando il debito come è adesso che poi nel 2013 dovrebbe invece calare con la conversione delle obbligazioni.

Nel pezzo di post non salvato e perso miserabilmente ed irrimediabilmente nel nulla avevo riportato tutto con divizia di particolari e più o meno avevo scritto:

"Ci si può scommettere, magari mettendoci anche quella immaginazione riportata in questo post"

Essendo andata persa la parte del post con il capitolo "immaginazione" vi manca un pezzo.

Ed io che volevo fare una rentree alla grande...


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martedì, settembre 21, 2010

arrivo

Grazie per il "benvenuto".
Dopo tanta assenza, dovuta ad un aumento dei carichi lavorativi e familiari, spero di essere più presente e non potete immaginare quanto piacere mi faccia sapere che c'è è ritornato sulle pagine di questo blog verdeggiante!
Un Grazie di cuore!
Come da titolo vedrò di fare questa benedetta analisi su Cogeme: sarà veloce, anche se sono tornato il tempo a disposizione, putroppo, è sempre poco.

In questo periodo di silenzio bloggistico, complici letture quali Marketing e Management del buon Kotler (preciso: ho letto due libri ma l'opera maxima non l'ho ancora finita e quel tot l'ho letto senza continuità temporale) e qualche altro autore (Legrenzi mi è piaciuto in questo libro), ho riflettuto su quanto fatto e scritto in passato su questo blog in tema di società.
Ho sempre parlato di numeri, mai di strategia: non vuole essere un pentimento o rinnegazione di quanto fatto - rifarei e rifarò il tutto seguendo quella linea - ma vuole essere una semplice constatazione.
Bilanci e management, per quanto parenti - il primo è uno dei misuratori di perfomance del secondo - non possono andare a braccetto.
Il bilancio è un freddo statement: non fa trasparire una strategia, ne da solo una misurazione.
Non fa percepire la fantasia frutto di questa o quella idea di mercato che viene, bene o male, rappresentata in un insieme di numeri.
Il management è invece un turbinio di idee, programmi, strategie, scelte e pensieri e quant'altro di chi organizza questi fattori anche quando dorme: l'imprenditore.
I bilanci, le trimestrali non aiutano a comprenderne la portata: bisognerebbe essere dentro l'impresa e dentro la testa dell'imprenditore.
Da qui: la parola "analisi" la vorrei mitigare ad "opinione" trattandosi di elaborazioni personali, ovvero a "constatazione" se si parla fotografando una situazione senza spingersi in elaborazioni di dati attesi.
A dopo, con la "constatazione" ovvero opinione su Cogeme.
A proposito di ritorni: questo è davvero eccellente, è il blog di Nicola Borzi, di cui ammiro le pennellate giornalistiche alla Giotto.

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giovedì, settembre 16, 2010

rieccomi

Scusate l'assenza.

Mi è stata chiesta una analisi su Cogeme due giorni fa da un lettore, credo ormai l'unico o uno dei pochi.

Vedrò di farla, visto che questo titolo è giusto due giorni che schizza in alto.

Come finisco coi soliti impegni - ormai sempre più preponderanti - tirerò due mie conclusioni.

Mi si permetta di dire che averi voluto scrivere più spesso, piccoli pensieri su vari eventi quotidiani ma tra una cosa e l'altra ho sempre lasciato perdere.

Mi tolgo qualche sassolino.
Politica: lo scontro Berlusca Vs Fini non mi piace come è nato e come è gestito dal Pdl.
Sui giornali del Silvio non si fa altro che parlare di Fini come il peggiore degli avversari, il tutto dall'oggi al domani, cercando di dissacrare quanto successo ieri a botte di sputtanamenti.
E fatto dal Silvio che parlava male di cose come il bispensiero comunista fa specie.
Religione: da poco è stato ricordato l'infelice evento dell'11 settembre. C'era chi voleva ricordarlo bruciando il Corano per protestare contro la costruzione di una moschea a Ground Zero.
Non simpatizzo per certe forme di protesta ma pensadoci bene trovo poco opportuno costruire una moschea in un luogo distrutto al grido di "Allah è grande".
Calcio: i giocatori fanno sciopero, anche loro hanno un sindacato. Bisognerebbe insegnarli il significato delle parole "ritegno" e "decenza".
Ma la colpa non è solo del loro unico neurone: il problema è che ci sono presidenti disposti a coprire d'oro mercenari come Ibrahimovic, per il loro divertimento personale.
Fisco: la materia è già "bizantina" se poi Tremonti si mette a fare il Visco, apriti cielo! Ultimamente sono un poco stanco di dover seguire, in tempo reale, questa materia che, secondo me, da luglio 2006, è diventata freneticamente variabile, roba da mal di pancia, per esempio ho da sistemare un quadro RW (monitoraggio fiscale) e a due settimane dall'invio ecco l'ultima circolare esplicativa (45E) ..meglio tardi che mai.
Certo, se poi vai a vedere che all'IRS (Internal Revenue Service) le istruzioni per l'Income Tax Return, form 1040, sono già pronte a fine gennaio, ti viene ancora di piu' il nervoso.
Se poi da italianuzzo medio te le leggi, scopri che anche con scarsissime cognizioni della lingua inglese, sono piu' chiare delle nostre istruzioni.
Io quasi quasi vado a vendere le caldarroste a Milano: un fornello ed una carrozzina, possibilmente non motorizzata, e sono autorizzato a non emettere nemmeno lo scontrino fiscale..
a dopo