ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

giovedì, maggio 31, 2012

Lettere da Befera

"Roma, 28 maggio 2012
Gentile contribuente......"
Così inizia la la comunicazione dell'Agenzia delle Entrate firmata direttamente dal suo Mega Direttore Attilio Befera.
La comunicazione ha solo finalità informativa: l'Agenzia informa che nell'anno 2010 hai sostenuto spese superiori al tuo reddito e pertanto si è a rischio di accertamento.
Le "spese" incriminate sono ad esempio l'acquisto di autovetture, imbarcazioni da diporto e per l'acquisto di immobili, in molti casi l'abitazione.
C'è qualcosa di sbagliato, di distorto in questa comunicazione.
1) Si considerano "spese" ciò che invece sono investimenti: è come confondere il bianco con il nero (parola che fa sussultare il buon Befera).
2) si chiede conto di come mai le spese, sorry,  gli investimenti, non sono stati "coperti" dal reddito conseguito nell'anno in cui sono stati sostenuti.
3) in parole povere si è cancellato il concetto di risparmio.
Risparmio che in Italia è pari al 175% del PIL e che viene tirato in ballo per dire ai contabili di Maastricht che non siamo poi messi così male:  se si fa la tara al debito pubblico siamo decisamente messi meglio di tanti altri Paesi UE.
Risparmio che viene invece viene ignorato quando si tratta di fare cassa con accertamenti sintetici.
Quindi se compri casa, secondo l'Amministrazione finanziaria, per non avere problemi devi dichiarare un reddito pari all'investimento...il tutto nell'anno in cui lo hai effettuato!!!
Come se comprare casa  fosse una cosa di routine, non un investimento ma appunto una spesa corrente.
Roba da chiodi ragionare così: e questi vorrebbero fare il conto alle tasche degli italiani.
Ma siamo nel mondo fatato delle Agenzie delle Entrate dove la natura  è governata da studi di settore, redditometri, spesometri, e via dicendo e dove la comune esperienza - per esempio il ricorso al risparmio/mutuo  per acquistare casa - è qualcosa di sconosciuto, anche se spesso, quando viene bene,  è invocata a torto.
Altra idiozia contenuta nella lettera è il richiamo alla privacy: ti dico che hai speso di più del tuo reddito dichiarato ma per motivi di privacy non ti dico quanto: roba da manicomio.
Altra cosa: attenzione perchè contestano anche il fatto di essere aventi causa in contratti di locazione per uso commerciale, il cui costo è già compreso nella determinazione del reddito di impresa e/o professionale: trattasi di una evidente duplicazione, un errore da matita rossa.
Ora tenuto conto di quanto sopra verrebbe voglia di rispondere a queste lettere con degli insulti piuttosto pesanti.
Ma vuoi perchè siamo un Paese civile (tranne il sottoscritto) e vuoi perchè si ha paura ad insultare un idiota che ha un minimo di potere è meglio rispondere con gentilezza.
Quindi risposte semplici a richieste idiote, fatelo, in questo caso non date retta al proverbio "le domande idiote non necessitano di risposta", sforzatevi e rispondete.
Ma perchè rispondere se nella comunicazione c'è scritto in grassetto e sottolineato che "non è necessaria .....alcuna risposta?".
Semplice: perchè di queste comunicazione ne partiranno circa 300 mila e da queste si partirà per eventuali selezioni per accertamenti sintetici.
E per avere minori possibilità di essere selezionati è meglio rispondere per mail (all'indirizzo dc.acc.commsint@agenziaentrate.it).
Mi raccomando, fatelo da persone civili, ricordategli che esistono anche i salvadanai e le banche dove depositiamo i nostri risparmi.
E che col risparmio si può - udite udite - anche comprare casa.
Sennò ci sono i fidi (che non sono cani),prestiti e mutui.
Forza: insegniamo a Befera questi nuovi concetti.






giovedì, maggio 24, 2012

siamo salvi

Lo ha detto la Marcegaglia terminando il suo mandato in Confindustria: "torno in azienda con l'Italia salva".
Lo dice Monti nelle sue missioni all'estero.
Insomma siamo salvi.
Siamo talmente salvi che falliscono 1000 imprese al mese, che siamo un paese sempre più di precari, con una pressione fiscale sempre più alta, ed un sempre maggior numero di persone disperate ed esasperate dallo Stato, tanto che molti di questi decidono di farla finita.
Ma siamo salvi, ci hanno salvato!
Grazie.
Chissà cosa sarebbe successo se non ci avessero salvato.


Lotta all'evasione

Bisogna combattere l'evasione.
Assieme alle caste ed agli sprechi della pubblica amministrazione è un freno allo sviluppo del paese.
Per farlo c'è bisogno di personale esperto,  molto preparato nelle materie fiscali.
Come un'azienda privata  cerca di assumere personale qualificato anche l'amministrazione finanziaria farà lo stesso nella lotta all'evasione.
E' una questione di efficienza: se nel privato assumi "ad capocchiam" ne paghi le conseguenze (anche fiscalmente parlando).
Stessa efficienza dovrebbe pretendersi nella Pubblica Amministrazione sennò ci si ritrova con l'ennesima struttura dispendiosa che si traduce in uno dei tanti stipendifici pubblici a carico - più che a servizio - della collettività.
Queste sono le domande per il concorso in GDF:  quando i futuri finanzieri chiederanno lo scontrino non sbaglieranno i congiuntivi.
Sperando che riescano anche a  riconoscere che cosa è uno scontrino.



monday mail

Leggo di rado la mail del blog.
Ne ricevo poche ma di qualità.
Lunedì 7 maggio mi hanno scritto dalla Cina.
Ve la propongo


Dear sir or madam
(sono uomo)
Hope you have a good day
(grazie, lo spero anche io)
Glad to learn your company from Internet.
(società? è un blog!)
As one of the fastest growing companies of chemical line in China, we are willing to enter into business relations with your firm
(ok, volete entrare in affari con me, anzi con la mia azienda che poi è un blog...blog e industria chimica..non riesco a trovarci delle sinergie..ma se pagate bene, magari in nero, qualcosa mi invento)
So could you kindly please let us know,do you demand EPS?
(qui non capisco ..vi devo far sapere se ci sto e quanto è il mio EPS , utile per azione? sono quotato e non lo sapevo..è proprio vero che a volte le cose le sanno prima gli altri di te)
We will be pleased to offer you as per your actual requirements asap
(mandatemi un acconto, ripeto in nero per favore, estero su estero che qui ci abbiamo l'antiriciclaggio, grazie, poi ne parliamo)
if you can send us the detail specification.
(il mio IBAN estero è..................)
 Thanks and best regards
(grazie altrettanto)
Wendy
Zener

mercoledì, maggio 23, 2012

facebook quanto vale...10 dollari?

Questo è anche un blog finanziario.
L'Ipo di FB ha fatto un certo scalpore: è andata sul mercato a 38 dollari, che equivalgono ad una capitalizzazione record di 104 miliardi di dollari.
Cifra notevole.
La domanda è: li vale?
Adesso no.
Forse - con tanti se e tanti ma - un domani si.
Come è oggi.
Il fatturato del 2011 è stato pari a circa 3,8 mld di $, l'utile operativo è stato di 1,80 mld, con una marginalità sulle vendite del 47%, l'utile finale è stato un tondo tondo 1 mld di dollarazzi.
E' ovvio che la capitalizzazione post Ipo di 104 mld non trova fondamento nei dati del 2011: significherebbe che la società di Zucchenbergh o come si chiama lui, varrebbe circa 27 volte le sue vendite (oggi Fiat non arriva ad una volta!), e ben 104 volte gli utili (normalmente si è intorno ai 10-15X).
Nonostante tutto questo c'è stata la corsa ad acquistare, almeno solo in fase di IPO.
Non appena sono iniziate le quotazioni il titolo è schizzato ad un +13 per poi chiudere in sostanziale pareggio.
I due giorni successivi sono arrivati i pesanti ribassi di circa un 20%: classica fotografia di una delusione.
Vi è di più: la Sec indaga su FB e sui suoi advisor.
Forse non è stato detto proprio tutto nel prospetto informativo.
Di sicuro mediaticamente non si è fatto cenno ai dati di marzo, già noti nell'area investor di FB.
Ricavi del trimestre in aumento del 44%, ok, bel dato.
Ma se confrontato con lo sviluppo percentuale del periodo 2010 - 2011, pari ad un 88% di crescita dei ricavi, la cosa stona, e non poco.
Il fatto è anche un altro: è si aumentato il fatturato ma la redditività è calata.
A livello operativo il primo trimestre 2012 si chiude con una redditività che in percentuale è del 36%, ben al di sotto di quel 47% registrato nel 2011.
Per infierire ulteriormente la generazione di cassa, sia nel 2011 che nel 2012 presenta delle criticità.
Il circolante - quel gioco di variazioni di crediti/debiti/rimanenze - non presenta variazioni positive, diciamo che la generazione di cassa è pari a zero: non è cosa positiva in ottica di valutazione cash.
Gli investimenti riguardano "marketable securities" - nel 2011 pari a ben 3mld di $, e nel corso del primo trimestre 2012 pari a circa 1 mld - ovvero titoli, ovvero non si investe in asset produttivi che possano garantire una crescita per linee interne (una crescita per linea esterne prevederebbe acquisizioni in aziende concorrenti che per ora sono lontane dal modello di FB).
Simulando una crescita costante dei ricavi a tassi annui del 50% fino al 2019, e con una marginalità operativa del 40% - zero variazioni del circolante e zero impegni per investimenti - mi viene una valutazione intorno ai 10 dollari, ripeto considerando ritmi di crescita molto importanti.
Calcoli fatti alla speedy Gonzales, per carità, ma indicativi: FB deve crescere e tanto.
Ci sono i margini in un periodo in cui imprese come General Motors tolgono la pubblicità (82% dei ricavi di FB) sul network perchè non da ritorni?
Penso anche al fatto che FB è una news in borsa ma non lo è come network: un dato importante è la tendenza ad eliminare il profilo sullo stesso  network.
Rimane il dubbio che quanto la società sia una new dot com tanto il business sia già maturo: il sospetto è che si sia venduto a caro prezzo finchè si era in tempo.
Queste le criticità di una crescita per linee interne: serviranno idee molto  innovative ed invitanti, diverse da quella rottura di palle che è "Farmville" et cazzate simili (io sono su FB ed i messaggi di invito a 'ste cazzate mi inducono a togliere il profilo dal network).
Magari la sinergia con altre imprese notoriamente  creative - Apple e Google - potrebbe offrire lo spunto a nuove idee per l'utenza.
Adocchiando eventuali competitors nemmeno la crescita per linee esterne ha basi solide.
C'è Twitter, c'è Linkedin (quotato con delusione dei subscribers) c'è poco e non è il modello di business del network eppoi l'eventuale  somma di questo "poco"  non è detto che faccia risultato positivo.
Insomma per ora sono negativo su FB.
Dai che arriva a 10 dollari.





martedì, maggio 22, 2012

Terremoto Emilia....consorzio civile

L'Emilia è stata colpita dal terremoto.
La scossa l'ha percepita buona parte del nord Italia.
Anche io a Genova, alle 4,04 mi sono svegliato sentendo tremare il palazzo in cui abito con la mia famiglia.
Oltre alla tragicità della morte di alcune persone ci sono stati danni importanti a edifici civili ed industriali.
In questo caso ci si aspetta l'aiuto di mamma patria sotto le vesti di uno Stato che dovrebbe provvedere a dare sollievo in queste situazioni di estrema emergenza.
Con la riforma della della protezione civile pare che  lo Stato non interverrà per i danni causati da calamità naturali.
Forse l'Emilia (ripeto: forse) ne usufruirà ma solo perchè il decreto di riforma è recente - è del 15 maggio - e la sua attuazione è legata all'emanazione entro 90 giorni di un regolamento ministeriale.
Per le disgrazie che verranno (tocchiamo ferro) lo Stato non interverrà.
Fermiamoci e ragioniamo.
Facciamo parte di un consorzio civile.
Questo consorzio civile si manifesta attraverso lo Stato.
Uno Stato che adesso chiede e pretende tanto.
D'accordo: se chiede e pretende tanto sarà perchè in certe estreme situazioni dovrà intervenire a favore di chi ha perso il suo patrimonio.
Invece no, non è così in tante cose, non  sarà così per le emergenze da calamità naturali, quelle calamità naturali che in un attimo tolgono i sacrifici di una vita, di generazioni di famiglie.
Ma allora a cosa serve far parte di un consorzio civile, accettarne le regole, pagare sempre più tasse per sostenere chi, in teoria, dovrebbe farsi carico di chi è rimasto indietro?
A volte penso che stiamo mantenendo troppe persone chiamate "Stato".
Troppe non tutte: è ovvio che la macchina statale in tante cose funziona - sanità e scuola ce le abbiamo - ma in tante altre, troppe - enti inutili, cariche inutili, pensioni e stipendi d'oro, ecc. -  non funziona affatto.
E' assurda l'idea di riformare la protezione civile nel senso prospettato di non aiutare chi ha bisogno: il concetto di Stato viene svuotato.
L'altra idea balzana è stata quella di voler finanziare la protezione civile con gli aumenti delle accise nelle regioni colpite dalle calamità naturali.
Oltre al danno la beffa: rimani senza casa e per (non) aiutarti lo Stato /Regione aumenta i carburanti.
Senza parole.








lunedì, maggio 14, 2012

Lavori usuranti

Calcio: Pep Guardiola allenatore del Barcellona ha annunciato che l'anno prossimo non allenerà piu' la squadra catalana. Pep e' un vincente e come tale viene pagato 7 milioni di euro l' anno. Ma e' stanco! Decide quindi di prendersi qualche pausa alla veneranda eta' di 41 anni. Guidolin allena l'Udinese. Gran campionato: all'ultima giornata ha conquistato l' accesso alla Champion league. "e' stato stressante" dichiara. Anche lui vuole prendersi una pausa. Tutta gente che con queste dichiarazioni guadagna anche l'applauso del pubblico. Bisogna capirli poverini: fanno un lavoro faticoso, tutti i giorni al campo di pallone, mica come quei privilegiati che vanno in fabbrica tutti i giorni! Grandi, mitici: persone di rara intelligenza e sensibilità! E che onesta', che coraggio, che generosità! (tutti termini che vengono spesso scomodati per questi "fenomeni"). A zappare la terra...e gli stipendi lasciamoglieli pure da qualche milione in su...si ma di calci nel culo. A proposito la Giuventus ha stravinto il campionato. In borsa e' invece arrivata la bocciatura scientifica: e' infatti noto che chi vince paga i premi che incidono sulla gia' precaria redditività dei campioni. Domanda: ma cosa ci stanno ma fare in borsa?

giovedì, maggio 10, 2012

Geox 1 trimestre 2012

Geox: 1,96 euro.
Oggi -14%.
Il responso del mercato - a prima vista - sembrerebbe esagerato: in fondo nonostante la contrazione dei ricavi per circa 15mln (circa -4,50%) l'utile del periodo "ha retto" abbastanza attestandosi a circa 41,50 mln contro i 43,50 del medesimo periodo: una contrazione di "soli" 2 mln che in percentuale fanno -4,80%..circa, più o meno la contrazione dei ricavi del periodo.
La domanda sorge spontanea: perchè  la capitalizzazione ha invece perso (anzi sta perdendo) in un unica seduta il 14%?.
Ieri Geox valeva circa 12 volte gli utili del 2011, pari a circa 50mln.
Oggi varrebbe circa 10 volte quegli stessi utili.
Ma li replicherà?
Sembrerebbe di no
Guardando il conto economico trimestrale e facendo delle semplici proiezioni degli aggregati di ricavi, costo venduto ed altri costi si arriva ad una erosione dell'utile atteso ben superiore al 4,80% di questa trimestrale.
Io ci ho provato: i conti li vedete nell'immagine, conti veloci e direi anche "benevoli".
Risultato?
Dico ovviamente la mia: ricavi a circa 840 mln (-47mln / -5,5%) ed utile finale circa 34mln che rispetto l'anno passato vorrebbe dire un bel -47% in termini percentuali (in termini assoluti -16mln).
Guardate i costi "di mezzo" in particolare quelli generali e di pubblicità, e vedrete che sono aumentati: se fate le dovute proiezioni (io le ho fatte benevole) la loro incidenza potrebbe essere più alta dell'anno precedente tanto da erodere in misura ben superiore la redditività rispetto al calo dei ricavi, sia in termini assoluti che percentuali.
Sarà cura del management contenere questi costi e mantenere a livelli decenti la redditività di Geox.
Per ora il titolo è da lasciare perdere sui fondamentali, almeno fino alla semestrale;  in ottica di trading il discorso è ben diverso, magari qualche (eventuale!) rimbalzo lo potrà anche fare; in ottica macro è uno di quei titoli che fa da termometro all'economica (luxury/fashion)...sapete tutti come sta andando.

giovedì, maggio 03, 2012

Ricetta per una crisi perfetta

I governi di questi ultimi mesi hanno spesso battezzato i loro decreti e leggi con nomi  quali "Salva Italia", "sviluppo", "stabilità", "cresci Italia", "semplificazioni" ed altre cazzate simili.
Nomi che richiamano, invocano determinati intenti.
Intenti che purtroppo rimangono solo nei titoli dei decreti.
Adesso c'è una crisi da superare.
E stando a certi provvedimenti normativi sembra che la crisi la vogliamo, correggo, sembra che la crisi i governi di questi ultimi tempi la vogliano a tutti i costi.
Faccio un esempio su tutti.
Se si fanno acquisti oltre i 3600 euro si rischia l'accertamento sintetico.
Non è automatico: il fisco provvederà ad un contraddittorio preventivo.
Ma sono tecnicismi che non tutti conoscono.
Quel che si sa - non tutti sono esperti di materia tributaria - è che si è segnalati al fisco.
Compri un Rolex?
Compri un'auto nuova?
Cambi cucina?
Sei segnalato al fisco.
E anche se non hai nulla da nascondere non fa piacere finire negli archivi di un fisco sempre più affamato, volubile e bizantino.
Le garanzie che puoi avere oggi domani potrebbero non valere più: scudo fiscale  e condono docet.
Effetti: il consumatore non spende, spende meno, oppure se spende cerca di farlo in nero sottraendo materia imponibile per "tutelarsi" da eventuali seccature con lo Zio Sam.
A rimetterci saranno tutte le filiere di questo o quel determinato settore.
Pensiamo all'auto.
Si demonizzano i SUV: si iconizza il ricco (o il più abbiente) come il colpevole della crisi.
Roba da chiodi: lo facevano nell'URSS con i Kulaki, sappiamo come è andata a finire.
Ma sapete cosa c'è di materia imponibile dietro uno di questi bestioni da circa 50mila euro (se va bene)?
Solo di IVA  parliamo di circa 10mila euro: minor gettito per le casse dello Stato.
Non riesco a quantificare il resto tra bolli, tasse su assicurazioni, imposte dirette e quant'altro.
Per non parlare del fatto che si tratta di industria pesante: se si ferma o se rallenta gli effetti su indotto ed occupazione sono devastanti.
Meno stipendiati = meno ricchezza = meno consumi= meno gettito = maggiore crisi.
Altro che cresci Italia, direi Povera Italia!
Siamo passati da un governo che incitava i consumi  con spot tipo  "l'economia ti ringrazia!"  ad un governo che se spendi ti terrorizza con accertamenti & c.
Credo che la verità stia nel mezzo.
Nel frattempo tutto questo rigore preteso da Monti ho idea che costituisca un freno alla crescita del Paese.
A meno che non pensiamo che liberalizzare qualche taxi, o qualche aspirina possa cambiare le sorti dell'Italia.
Idem se ci concentriamo su dogmi come l'art. 18 et simili.
Se ne siamo convinti vuol dire che siamo nella direzione sbagliata.
Aggiungo: finiamola di chiamare i decreti con nomi illusionistici.