ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

venerdì, giugno 30, 2006

sono tornato

Un poco di buriana se ne è andata ed ora sono più "allegerito" dai vari adempimenti che mi tenevano in ufficio solo fino alle 21,00.
Nel frattempo qualche occhiatina veloce ai mercati mi ha fatto capire che siamo in una fase laterale e che c'è ancora qualche muretto da abbattere per vedere un deciso segnale di rialzo..comunque più esperti di me sono i soliti PROFSTE e RUMORS ai quali rimando per consigli più eccellenti dei miei.
Per quanto mi riguarda adesso ho un occhio di attenzione per UNICREDIT: come già detto il 5 luglio ci sarà la presentazione dei risultati e quindi occhio a questo titolo che ai livelli attuali è a sconto rispetto a buona parte di altri titoli del settore.
Personalmente non mi aspetto grossi strappi perchè il mercato, probabilmente, ha già scontato il rumors dei buoni risultati: manca l'ufficialità ma non credo che porterà a dei rialzi clamorosi, visti anche i volumi enormi che Unicredit normalmente tratta: è un titolo per il quale bisogna avere pazienza.
Io che di pazienza ne ho tanta come un detonatore starò ad aspettare il suddetto 5 luglio: poi vedrò perchè ce l'ho in portafoglio dal lontanissimo 9 maggio.
Altro settore è quello degli energetici: il petrolio WTI a 73$ ha favorito il rialzo dei big italiani e cioè ERG (su tutte), Saipem ed Eni (lenta ma coi volumi alti che tratta è difficile spostarla).
E proprio Eni è quella che io considero la regina italiana degli energetici: rispetto a tutti gli altri titoli del settore è decisamente a sconto oltre al fatto di presentare dei "signori" conti nel suo bilancio.
Insomma il classico titolo da cassettista da tenere lì e scordaserlo per un po di tempo (oltre frontiera c'è la Repsoil che è, a mio parere, a sconto).
Occhio però: sono titoli che vanno a braccetto con le quotazioni del petrolio e se è vero che l'oro nero può anche arrivare a 80$ è anche vero che può correggere decisamente in virtù di equilibri geopolitici.
A proposito di energetici: hanno rinviato l'ipo di API .
Saras, ed un po l'attuale fase dei mercati, hanno fatto riflettere sull'opportunità di mettere sul mercato un titolo che ai valori proposti ha tanti concorrenti, se visto sui fondamentali: ERG è uno di questi concorrenti.
Una considerazione: quando una società va sul mercato lo fa solitamente al picco di risultati importanti da pubblicare nel prospetto informativo, unico documento a disposizione del risparmiatore (a volte eccessivamente dispersivo e poco chiaro).
Sta al risparmiatore scommettere se questi risultati, dopo l'IPO, sono ripetibili.
Il più delle volte non è così e basta vedere cosa è successo a buona parte delle matricole collocate ultimamente sul mercato: troppo alti i prezzi delle offerte che inglobavano già scomesse (azzardate?) di crescite future.

Un esempio del passato lo abbiamo avuto da PROCOMAC: prospettive di crescita esilaranti e poi nei fatti seguirono risultanti deludenti.
Qui però successe qualcosa di unico e straordinario.
Il management corse ai ripari riacquistando tutte le azioni sul mercato - al prezzo di collocamento - e delistò la società.
Un chiaro esempio di onestà e di rispetto verso i risparmiatori che erano stati indotti a credere in quella società.
Se Procomac avesse deciso di restare sul mercato nessuno glielo avrebbe vietato: è stato un gesto volontario di responsabilità.

E qui voglio fare una provocazione ricollegandomi alla inutile legge sul risparmio.
Ci pensate se un comportamento come quello di Procomac fosse imposto per legge alle società quotate?
Questa sì sarebbe una bella tutela da chi in fase di collocamento sventola promesse di crescita difficilmente raggiungibili o da chi trucca i bilanci!
Se dopo un congruo periodo temporale la società non raggiungesse i risultati promessi ed in aggiunta si trovasse poi in uno stato decisamente critico dovrebbe riacquistarsi le azioni senza lasciare il cerino in mano ai gabbati di turno ai quali spesso viene chiesto di intervenire economicamente con i soliti aumenti di capitale.
Casi come questi ce ne sono a bizzeffe.
Ma di esempi "riparatori" come Procomac ce n'è stato UNO solo.

martedì, giugno 27, 2006

tempo di bilanci

è tempo di bilanci....dei miei clienti.
E visto che il cliente, per me, è la cosa più sacra e rispettabile del mondo non mi vedrete postare con la consueta frequenza perchè mi dedicherò anima e mente ai bilanci altrui.
In verità non è che il bilancio "si fa" adesso: diciamo che si tirano le dovute conclusioni da inserire nella nota integrativa, preparare i verbali, deliberare, prevedere ecc. ecc..ed intanto si vede come è andato il semestre in corso.
Parlo di piccole realtà ma sono quelle che, ricordiamocelo, sostengono il paese (e la sua sanità....anche se non capisco il nesso tra fabbisogno Sanita - imposizione ad imprese...) con il 37,25 % di tributi e spesso MOLTO di più se si considera il meccanismo perverso dell'Irap che non consente la deduzione del costo del personale (alla faccia di chi chiede alle imprese di assumere), gli interessi passivi (alla faccia di chi chiede alle imprese di investire) e le perdite su crediti (in c...o alle imprese che ci hanno già pagato l'IVA ecc. ecc.).
A proposito di Irap: questo anno il conto che pago è salato ed il mio pensiero, visto che con l'irap che pago ci mantengo la sanità altrui, è stato quello di chiedere al mio assicuratore se con gli stessi soldi di Irap facessi un'assicurazione malattia/infortuni ecc. a cosa avrei diritto....il risultato è questo: se tiro uno starnuto un'elicottero mi viene a prendere e mi soffiano il naso in una clinica a Montecarlo con le infermiere in giarettiera.
Ora ho un po esagerato (però mi piacerebbe l'idea delle infermierine) : non pago certo le tasse di Berlusconi (anche se mi piacerebbe)...ma pago due volte la sanità: quella degli altri con l'IRAP e la mia con l'assicurazione.. che non mi garantisce certo le belle infermierine ....al massimo una rinsecchita madre superiora della clinica Serena.

venerdì, giugno 23, 2006

Unicredit & c.

...l'& c. sta per gli altri titolini che ho in pancia.
Partendo da Unicredit la banca di Profumo il prossimo 5 luglio annuncerà i risultati che sembrano addirittura migliori di quelli del primo trimestre.
Il titolo, dal punto di vista dei fondamentali sembra ben impostato (per l'analisi tecnica rinvio all'amico IG TRADER che l'ha fatta qualche giorno fa) e chissà che agli attuali livelli - euro 6,07 - non regali qualche soddisfazione (detto chiaramente: farci guadagnare qualcosa in più di un BOT e possibilmente in un termine molto - ma molto - più breve di un anno...- non facciamo gli ingordi!).
RDM Realty: finalmente ho impostato l'ordine di vendita e con queste mi vendo anche la mamma di RDM, Reno de Medici, che oggi sta perdendo un bel po': con le due azioni rimango comunque in un eccellente guadagno, considerando il tempo ed il denaro investito....unico rammarico è non aver potuto vendere ieri per i noti problemi tecnici.
SAIPEM: segue l'andazzo rialzista degli altri energetici (ERG, ENI, TENARIS) . qui non sono in guadagno: sono decisamente in perdita quindi il percorso è in salita...speriamo di raggiungere (o avvicinare) la vetta...poi si vedrà.
A proposito di energetici ed affini: qualcuno ha notato PREMUDA?
Oggi a 1,50: gran bel salto dai 1,35 di qualche giorno fa....se fossi un mago dell'analisi tecnica me la andrei a vedere, ma visto che non lo sono starò qui ad assistere e ad aspettare le trimestrali.....per chi vuol capire STO CHIEDENDO UN AIUTO...: Mi serve l'analisi tecnica!

giovedì, giugno 22, 2006

da grande farò ....

Vi invito a vedere Ghizolfo cosa ha scritto....per farsi un po di risate...

CSP - settore TAC

Settore TAC (Tessile Abbigliamento Calzature). e qui è crisi (scrissi qualcosa a marzo...)
le nostre aziende quotate hanno, in questi ultimi 5 anni, visto un calo pauroso dei ricavi, e quindi anche dei margini, dovuto alla preponderante concorrenza dei paesi asiatici con India e Cina maggiori "imputati".
Una di queste società, la CSP, ne è il classico esempio.
Qui di sotto elenco, per anno, il calo ricavi (dato in milioni)
2001 - ricavi 163 mil - perdita 0,40 mil
2002 - ricavi 160 mil - perdita 4,20 mil
2003 - ricavi 142 mil - perdita 9,93 mil
2004 - ricavi 127 mil - perdita 8,64 mil
2005 - ricavi 105 mil - perdita 7,20 mil.
E le quotazioni, ovviamente hanno seguito il passo: da 3,40 euro del 2001 oggi si attestano a 0,883.
Purtroppo l'azienda posseduta dai Bertone è in buona compagnia con Montefibre, Ciccolella (ex Coats Cucirini) e Ratti.
Quest'ultima, Ratti, ha avviato quest'anno un piano di riorganizzazione che prevede la delocalizzazione in Romania e gli effetti, si spera, dovrebbereo presentarsi nel bilancio di quest'anno.
CSP dal canto suo non è stata a guardare: riduzione del personale (dal 2002 che riduce...), delocalizzazione in outsourcing (che tradotto vuol dire affidare le lavorazioni ad imprese estere ad un minor costo), lancio di nuovi prodotti e dismissioni: tutti i soliti interventi dolorosi citati in precedenti occasioni per società in crisi...
I risultati si sono fatti vedere in questa prima trimestrale, che continua sì a fotografare una diminuzione dei ricavi (da 31,3 mil a 26 mil stesso periodo ) ma con un leggero miglioramento del risultato operativo che passa in positivo a 0,8 mil dai -0,8 mil stesso periodo, grazie ad una diminuzione dei costi operativi che seguono il calo delle vendite.
la sorpresa, per questo trimestre è il MOL (margine operativo lordo - se vi piace l'inglese EBITDA significa Earning Before Interex Tax Depreciations and ammortization...è la medesima cosa...) : a ben 2,9 milioni ...basta pensare che tale risultato fu raggiunto in tutto l'anno 2005.
Anche la Posizione Finanziaria Netta è migliorata passando dai - 51,3 milioni a - 31,8 milioni, grazie anche alla dismissione dello stabilimento di Rivarolo.
La società sembra essere sulla buona strada ma, attenzione: prima ho parlato di interventi dolorosi che non toccano (le tasche) gli azionisti....ma questo li interessa direttamente ed economicamente:
entro settembre, CSP, chiederà un sacrificio ai soci con un aumento di capitale sociale di 15 milioni già deliberato il 28 aprile.
Attualmente è difficile fare dei paragoni con le società sopra citate adottando i "soliti" multipli, parlo dell'Ev/ebitda e PE: i numeri che escono sono inattendibili e per nulla indicativi essendo sia il MOL e l'utile negativi o di scarsissima rilevanza.
Sicuramente un titolo "rimandato" : non lo boccio definitivamente perchè la trimestrale qualche segnale di "risveglio" lo ha dato (vedi il Mol), ma per vederci più chiaro, se proprio lo si volesse tenere in portafoglio, aspetterei la trimestrale al 30 settembre per vedere se i provvedimenti sopra citati hanno sortito i loro effetti.
E' logico che aspettare tale termine significa aderire all'aumento di capitale sociale e quindi costa.
Nel frattempo se proprio ci si è innamorati del titolo , si può, dolorosamente, switchare (emigrare, trasferire) le posizioni, rimettendoci le commissioni, su altri titoli ed eventulmente rientrare dopo l'aumento che consentirà alla società un migliore equilibrio finanziario, magari associato a migliori risultati...
Il titolo non ha dei volumi altissimi quindi è facile che strappi al rialzo o al ribasso quando i volumi si fanno leggermente più importanti.
Tecnicamente parlando (cioè analisi tecnica) non saprei cosa dire: non me ne intendo ma a vedere il grafico da qui a tre anni non mi sembra ben impostato....per l'analisi tecnica passo "la palla" agli amici del network!

RENO DE MEDICI

Gioia e gaudio mi dà questa azione che oggi ha partorito la RDM Realty spa, quotata nel mercato Expandi.
Bene benissimo, perchè in soli due giorni fare circa il 6% mi dà una grassa soddisfazione, ma c'è qualche problema operativo.
RDM non la posso vendere perchè la banca, mi ha detto (un operatore - non la banca!), che potrò impostare eventuali ordini da domani (che non sarò in ufficio)...
Ora la RDM sta prendendo circa il 35% e non vorrei che domani si sgonfiasse...nel caso deciderò se adottare una di quelle piattaforme da vero trader dove è anche possibile operare al ribasso (short) cosa che fa, come avrete notato, l'amico Luca di Rumorsrisparmio che tante volte esulta quando i mercati sono, appunto, in ribasso....così avete scoperto che Luca non è un pazzo o autolesionista quando la borsa scende...:)))...sa cogliere le occasioni in entrambi in sensi di marcia del mercato....furrrbbbo!

si parte bene

Con l'indice S&P sopra di mezzo punto.
In carica gli energetici che guadagnano circa un punto percentuale.

Oggi è anche giornata di appuntamenti

ore 9,30 - italia - Fiducia comsumatori giugno - stime 107,60 dal prec 107,6
ore 11,00 - italia - vendite al dettaglio aprile - stime +,1,4% dal prec. -1,8%
ore 14,30 - USA - disoccupazione giugno - stime 306 mila dal prec. 295 mila
ore 16,00 - USA - leading indicator maggio - stima -0,5% dal prec. -0,1%

I conti li tireremo alla fine della seduta.
Come al solito guardatevi il "faro" dell'operatività : PROFSTE.

mercoledì, giugno 21, 2006

solite manovre


Mi ricollego a quanto detto, con la solita simpatia, dagli amici di finanzainutile
Cambiano i governi ma i provvedimenti sono sempre gli stessi!
Le casse piangono?
Aumentiamo le sigarette!
Ora le mie "bionde" preferite (che sono poi quelle fumate dall'80% di noi fumatori) costano ben 4,00 euro!
Ora io propongo una cosina: invece di aumentarle le sigarette bisognerebbe accorciarle del 10%.
Te ne danno di meno ma costano uguale e così fanno meno male!
Belin! Con questa proposta così "intelligente" dovrebbero farmi almeno ministro...non sfigurerei certo in mezzo a quella massa di "intelligentoni".
Comunque fumare fa male alla salute (ed al portafoglio) ed io sto cercando di smettere.

Ducati e Negri Bossi

Argomento comune del network blog finanziari.
Parto dall'invito fatto da Buddy per poi avallare la futura analisi tecnica di IG TRADER
Si parla di due titoli: DUCATI e NEGRI BOSSI.
Guardando i bilanci si tratta di due "malati" e facendo una diagnosi personale per ora starei lì ad osservare eventuali sviluppi di miglioramento, magari nella prossime trimestrali in uscita a luglio....anche se il mercato, come dice Buddy, anticipa gli eventi.
Comunque, stando ai dati della prima trimestrale 2006 ecco cosa esce fuori.
DUCATI: ricavi in leggera flessione (da 82 mil a 78 mil) ma risultato operativo in miglioramento (da 2 mil a 6 mil) con conseguente miglioramento dell'utile (+ 1,5 mil da -2,6 mil).
In miglioramento anche la posizione finanziaria (da -160 mil a -141 mil)
ma quello che preoccupa è che la gestione di cassa è scarsa (4 milioni) e far fronte a 140 milioni di debiti diventa dura se non si fanno aumenti di capitale sociale (fatto nel secondo semestre 2006 i cui effetti benefici si vedranno nella prossima trimestrale) a condizione che questi aumenti non diventino qualcosa di endemico come per la nostra ALITALIA.
Comunque queste sono analisi su dati poco prospettivi e quindi poco indicativi: per avere un'idea più precisa, per un titolo come Ducati, è meglio attendere la trimestrale di settembre vista la stagionalità estiva che premia il settore in cui opera il mitico marchio motociclistico.
NEGRI BOSSI: Non sto qui ad analizzare ricavi, mol ed utili: sono sostanzialmente uguali a quelli fotografati l'anno precedente (1 trimestre con ricavi 23 mil, perdite 2 milioni..) : qui il miglioramento si vede solo nella posizione finanziaria che è passata da un - 87 milioni a - 51 milioni.... soprattutto grazie al supporto della controllante Sacmi Imola s.c. (col 60%) che caccia il grano quindi non certo per la generazione di cassa prodotta dalla Negri Bossi.
Qui l'impressione è che : o si mette mano al portafoglio (aumento di capitale) o si prendono provvedimenti strutturali (p.es. riduzione del personale e / o delocalizzazioni, dismissioni) atti diminuire i costi fissi di produzione.
Chi sceglierei tra le due?
Ducati sicuramente perchè ha riportato il MOL (o EBITDA se preferite l'acronimo inglese) in positivo mentre NEGRI BOSSI, che continua ad avere il MOL negativo la lascerei perdere.
Ricordo per l'ennesima volta che un MOL negativo non è una bella cosa: vuol dire che la gestione ordinaria non è ottimale: in parole povere significa che vendo a 10 ma spendo 11...senza contare che poi vengono altri costi (o proventi) quali gli ammortamenti, gli interessi passivi (o attivi: è raro vederne), eventuali minusvalenze o plusvalenze ed infine le immancabili tasse...(quindi finalmente ho l'utile o la perdita): poi guardo quanto rimane o quanto ne devo mettere (cosa che sta facendo la controllante di Negri Bossi) per continuare ad esistere.

Un giorno o l'altro mi devo decidere a mettere sul blog due spiegazioni su MOL, UTILE ecc. e come si calcolano certi multipli (ev/ebita - PE , Ev/sales, ROE ecc.) di una società quotata...abbiate pazienza: ce l'ho in testa e quindi datela come cosa fatta...così potrete fare, con i mezzi e notizie a disposizione e le dovute proporzioni, quello che fanno gli analisti...sarà poco ma vi farete un'idea personale (ed indipendente!) che confronterete con quella dei professionisti del settore (che spesso indipendenti non sono) ..ma non adesso: sono incasinato col lavoro...(ovvero coi bilanci dei miei clienti)!

colloqui di lavoro...

spassoso, divertente ma tristemente reale...
L'imprenditore ci offre uno spaccato delle aspettative dei giovani alla ricerca di un lavoro...

martedì, giugno 20, 2006

Reno de Medici

storia di ristrutturazione.
Tra due giorni si quoterà la Reno de Medici Realty società che gestirà lo sviluppo della aree industriali dismesse.
La società capitalizza una miseria ma le prospettive del mercato in cui opera (il cartoncino!!) sembrano avere delle ottime chances (si dice scians) di rilancio!
Ci faccio un giretto e pregate per me.

oggi in borsa

Giornata senza spunti particolari...calcisticamente parlando oggi per me è come una giornata in cui tutte le partite sono finite 0-0.....
Comunque diamo fiato alle trombe e dopo un po' di sacrosanata polemica sulla nostrana politica mi sembra giusto parlare anche del mercato anche se oggi di spunti ce ne sono proprio pochini per il sottoscritto e non tutti i giorni si riesce a fare il Del Noce (grande col suo bluuuuuuueee chiiiiipsss!) della situazione....
In mattinata l'indice S&P era bruttino, sotto di mezzo punto, - adesso - sembra voler recuperare verso la parità.
Comunque "il faro" dell'operatività rimane sempre quanto detto dal blog di Profste: soglia di supporto 35000 e soglia di resistenza 37000 - perforate o superate queste soglie sapremo dove se si finirà negli inferi o si andrà in paradiso!
Gli energetici oggi faticano perdendo quasi tutti un punto e passa tranne ERG che guadagna oltre i due punti percentuali.
Sempre nel settore energetico interessante la vicenda CAMFIN con il nostrano Tronchetti che tenta di arrivare là dove non è riuscita l'ENEL: per maggiore informazione vi rinvio al più informato di me fuorimercato.
L'unica performance positiva di spicco, tra i grandi del S&P è Unicredit che si avvicina alla soglia dei 6 euro...e qui faccio un appello:qualcuno sa dirmi tecnicamente come è impostata?
Magari lo chiedo a IG TRADER che ha rifatto il look al suo blog!
Ah! dimenticavo.
Notizia di un'ora fa: la Regione LIGURIA ha escluso la maggiore IRAP....
bene, non male come timing...oggi è l'ultimo giorno per pagare le imposte senza maggiorazione dello 0,40....
...e come direbbe Galeazzi , imitato dal grande Nicola Savino, ..MIITTIICCCOOO...........mavaff......

SANITA e IRAP

Questa è veramente grossa!
Come anticipatomi da Ghizolfo, in un commento al mio post infuriato sull'aumento dell'IRAP per sanare i conti della sanità ho scoperto che la Regione Liguria, guidata dal grandissimo Claudio Burlando, in preda ad un feroce attacco di autoreferenzialità, il 5 maggio 2006 ha deliberato (la delibera è la 416) di premiare i direttori regionali per "il raggiungimento degli obiettivi....tenuto conto delle capacità manageriali, riguardo all'ottimizzazione dell'impegno delle risorse umane, finanziarie e strumentali..." .
Ovviamente il premio per il raggiungimento degli obiettivi (??!) è andato anche a Domenico Crupi, direttore della Sanità Ligure!!!
In cosa consiste il "premio"?
Soldi! cioè un aumento della retribuzione annua fissa del 23%!
Non male.
Peccato che appena un mese dopo da quella delibera, appena insediatosi, il Governo Prodi, con ottima tecnica da bispensiero Orwelliano, ha stabilito che i conti non vanno bene, anzi, sono da collasso!

Cosa si fa?
Sicuramente i premi non si possono chiedere indietro...che gaffe...cambiare idea in neanche un mese!!!
Il Parrtittto non approverebbbbbe.
E allora si tassino gli imprenditori.

In Francia, 'ste cosine quà, intorno all'anno 1790, fecero cadere un bel po' di teste...
Comunque se volete saperne di più cliccate qui

nuovo link : GHIZOLFO

Ho aggiunto un nuovo link molto interessante che parla del "sistema politica" o "politica spa" in maniera schietta ed efficace ...un po come piace a me!
GHIZOLFO non le manda certo a dire....sappiate che una volta ha risposto ai gesti sconsiderati del Sig. Adel Smith, lo staccacrocifissi musulmano per niente moderato,....vabbè lì son volate denunce a gogò (da parte di Adel che le denunce le ama molto e sono il suo sport preferito..) andatelo a vedere: si chiama Ghizolfo....un giorno vi svelerò chi è!

lunedì, giugno 19, 2006

RECORDATI

E' notizia di oggi che 3 manager della società farmaceutica sono stati arrestati per la corruzione di alcuni medici al fine di "spingere" i prodotti della società farmaceutica.
Il risultato è stato uno spassoso tracollo delle quotazioni di ben il 14%!!!
La società ha emesso un comunicato nel quale spiega che si tratta di "fatti di entità economica marginale rispetto al complesso delle proprie attività".
Io lo spero perchè Recordati è uno di quei titoli che mi piace.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere: la società aveva deliberato l'acquisto di 66 milioni di azioni proprie e diciamo che con il -14% odierno le compreranno a buon prezzo!
Scherzi a parte ritengo Recordati una bella realtà del mercato italiano, non certo come la orribile CELL THERAPEUTIC (poveraccio chi ce l'ha) i cui ultimi bilanci (del 2004!!) fotografavano una situazione da coma vigile!!
A questi prezzi - euro 5,65 - per i più pavidi potrebbe essere un'opportunità visto che la società ha sempre avuto ottimi apprezzamenti dagli analisti;
Per i più accorti si consiglia di aspettare l'esito delle indagini ma con i tempi della giustizia italiana viene da dire "campa cavallo che l'erba cresce!"
Staremo a vedere gli sviluppi.

oggi stacco dividendi....

....che potrebbero portare l'S&P a "perdere" un punticino.
AEM, ENI, ENEL e FINMECCANICA hanno infatti il loro peso sul listino.

Alle prime "battute" vedo un bel recupero di BUONGIORNO e RISANAMENTO: quest'ultima nonostante lo stacco odierno del dividendo sta correndo molto...
Non conosco benissino Risanamento ma andrò a darci un'occhiata al più presto possibile e vi farò sapere.
Per quanto riguarda alcune storie di ristrutturazione accennate in passato in questo blog, parlo di PAGNOSSIN e RICHARD GINORI , devo assolutamente avvertirvi che in questi ultimi giorni è cambiato lo scenario:
la società di revisione non ha certificato il bilancio di Richard e ciò è di ostacolo all'aumento di capitale sociale - e quindi anche ad un suo salvataggio - che la società aveva riservato al potenziale nuovo socio ROCCO BORMIOLI.
Si consiglia di lasciar perdere questi titoli fino a che le acque (certificazione + aumento capitale) non si saranno calmate.
Per ora fuori assolutamente.
Nel frattempo, il risparmiatore che li possiede, se proprio è appassionato del settore ceramiche, potrebbe "spostare" il denaro su un titolo più solido quale PANARIA con conti in crescita ed espansione delle attività anche oltre oceano.
Per quanto riguarda un'altra storia di ristrutturazione accennata dall'amico VOLPINO, sto parlando di NEGRI BOSSI, farò degli approfondimenti in quanto il bilancio l'ho già visto (in netto miglioramento i conti ma il "malato" è sempre in coma): da approfondire eventuali delocalizzazioni o interventi atti a riequilibrare i conti della società.
Per l'analisi della giornata odierna si rimana al solito grande PROSTE.

sabato, giugno 17, 2006

FARE ed ESSERE

Ieri il Sig. Ciampi, ex Presidente della Repubblica ed ora stipendiato dal Senato, ha avuto una paurosa caduta di stile.
Rilasciando un intervista ha dichiarato apertamente che andrà a votare no per il referendum costituzionale.
Ora che abbia detto "no" o "si" il Sig. Ciampi, vista la carica istituzionale che ha rivestito neanche due mesi fa, cambia poco: non doveva dire niente visto la sua funzione "superpartes" appena conclusasi.
Perchè se si diventa Presidenti della Repubblica si DEVE ESSERE persone portatrici di valori morali assoluti che vanno proprio per quella direzione di equilibrio del paese e questi valori non devono certo "estinguersi" in soli due mesi, in una persona per un semplice cambio di ruolo.
Personalmente tutto ciò mi ha dato l'impressione che per il Sig. Ciampi fare il Pres. della Repubblica ha significato NON ESSERE ciò che ha fatto , ma AVER FATTO ciò che è stato ...e la differenza è notevole.
....disattendendo la propria persona ed i "pretesi" valori di equità che il paese, fino a ieri, ha creduto di riporre lui.
Un conto è ESSERE un altro è FARE....è una questione di coerenza ed onestà.

venerdì, giugno 16, 2006

Grazie

Un sincero Grazie lo devo tributare a Profste e all'amico Luca di Rumorsrisparmio per le "avvertenze" date nei giorni passati che mi sono state di fondamentale aiuto nella mia acerba operatività.
Operatività che ha reso al massimo grazie ai loro "warning" sulla giornata odierna (scadenze tecniche) e sulla possibile evoluzione degli scenari finanziari.
Rinnovo pertanto l'invito a seguire quanto scritto dall'amico Luca e quanto di fatto dal grande Profste, questa volta veramente ecccezziunale...
ue' raga! fatelo...questi due sono il dizionario dell'analisi tecnica!

IRAP e deficit sanitario

Oggi sono come il Visconte dimezzato: mezzo contento (ottimo il gain su ERG e TENARIS vendute con buona scelta di tempo) e mezzo arrabbiato.
Perchè arrabbiato?
Vivo in Ligura e la Regione è una di quelle con il deficit sanitario fuori controllo (250 milioni - la terza peggiore regione).
Il conto chi lo paga?
Per adesso SOLO le IMPRESE .
Vi ricordate qualche mio post sull'IRAP (imposta REGIONALE attività produttive)?
Un'imposta giudicata dalla UE illegittima, per la sua somiglianza con l'IVA, che ha posto il nostro Paese sotto procedura d'infrazione.
Ed i nostri politici?
Ovviamente se ne fregano di essere sotto infrazione.
Certo: non la pagano mica loro.
La cosa che fa arrabbiare, e non poco per gli addetti al lavoro come me, è che IERI, 15 giugno 2006, i politici hanno deciso di aumentare l'aliquota (dal 4,25 al 5,25%) sugli acconti dovuti per il 2006 e, SENZA POSSIBIITA' DI RAVVEDIMENTO che vuol dire che se non pago entro i termini mi becco la sanzione del 30% ( e poi parlano male degli usurai...).
Ora la situazione è questa: io, come tanti colleghi, ho già fatto tante dichiarazioni ed ho consegnato le deleghe con l'IRAP - vuoi perchè il cliente rimane più tranquillo e vuoi perchè il lavoro se te lo fai accumulare son dolori.
Adesso mi ritrovo, per le indicazioni del Governo "sempre molto puntuali"
a dover rifare tutto in pochi giorni (5 con sabato e domenica di mezzo e l'IVA ed altre cosucce di maggio da finire di calcolare che scadono oggi).
Ma è questo il modo di trattare i cittadini...o meglio una parte di essi, gli imprenditori, ai quali si chiedono sforzi di competitività, investimenti, coraggio di assumere e compagnia bella?
Questa è PRETESA di SUDDITANZA!
Eh si! SUDDITI .....quelli con la PARTITA IVA additati, come ai tempi della Cina di MAO con i contadini, il male del paese...che "evadono le tasse" ma che se non le evadono pagano il 60% del loro lavoro (e questo nessuno lo dice! un giorno ve lo dimostrerò chiaramente e sfido chiunque, politici esperti di fisco, bastian contrari, sindacalisti contro le imprese e ministri delle finanze a provare il contrario - VI SFIDO cazzo! ditemi dove e quando!)
La sanità va male? e paghino gli imprenditori!
Imprenditori che 9 volte su 10 DEVONO avere un'assicurazione privata perchè il "diritto" ad ammalarsi non esiste e se succede sono cavoli amari.
Imprenditori che in questo paese sono SOLO 6 milioni: molto meno dei 42 milioni di elettori totali del paese.
Ultimo appunto: la sanità attuale, a livello organico, è composta da circa il 40% di dirigenti e 60% di personale operativo.
E' come se un esercito fosse fatto, nelle stesse percentuali di Generali e Soldati: non si vincerebbe una battaglia!
E poi parlano di tagliare le spese?
A casa! anzi a Marzano a raccogliere pomodori 12 ore inchinati sui campi con la schiena che vi si deve spezzare ed io dietro, assieme a tanti negri con la frusta che vi prendono a calci in culo!!
altro che macchina, aereo e viaggi gratis!
Siete solo dei vili affamatori del paese strapagati, che si fanno scudo della bugia più grande di questa repubblica con la "r" rigorosamente minuscola: la sovranità popolare!
e denunciatemi pure!
VAFFANCULO.

vendute ERG & TENARIS

Buonissimo e bello grasso il gain, in tre giorni, su ERG e TENARIS.
Ora sono attendista.
Oggi è giornata di scadenze tecniche....
Vediamo che succede e poi si faranno le solite debite personali considerazioni.

giovedì, giugno 15, 2006

API collocamento

Sbirciationa al prospetto informativo di API OIL (www.apioil.com), bilancio 2005 e trimestrale 2006.
Le pagine più significative del prospetto inf. sono le 261 - 468 -487 - 514 e 520.
L'ultima trimestrale, marzo 2006, evidenzia un aumento dei ricavi ma un abbassamento del MOL ed azzeramento dell'utile: tutto previsto gli impianti di raffinazione e gassificazione sono rimasti fermi per un certo periodo in vista delle manutenzioni periodiche.
API verrebbe offerta nel range di 5,25 / 7,25 euro.
A 5,25 avrebbe multipli decenti (Ev/EBITDA 6,10X e PE 12,20) cioè a buon prezzo (molto simili agli attuali di ERG ma più alti del cane "lento" ENI) .
A 7,25 i multipli non sono proprio da grande affare soprattutto per il PE 17,20...un po alto rispetto ad altri competitor ,ERG ed ENI, ma più basso rispetto a SARAS e SAIPEM
Se al collocamento di Saras c'è stata la calca per API ci dovrebbero essere maggiori ragioni di acquisto - petrolio permettendo.
Per i dovuti confronti sui multipli vi rinvio ad un post di aprile su Saras (bisogna cliccare sull'immagine per ingrandirla!)

assolutamente da guardare e sentire

In video (servono le casse) l'analisi operativa di Profste.
Da non perderne nemmeno un secondo.

Impresa e burocrazia

Tanto si parla da varie componenti politiche di invogliare imprenditori a fare innovazione, investimenti e compagnia bella.
Ma prima di tutto ciò bisogna creare l'impresa.
Creare, fondare, costituire l' impresa - scusate il bisticcio - è un impresa!
A volte facile quando si tratta di imprese individuali a volte più complicato quando per fare "l'impresa" si sceglie un modello societario e si stabilisce il luogo dove esercitarlo e ci si deve scontrare con "l'efficienza" degli uffici pubblici preposti e degli adempimenti tipici da perfetto "azzeccagarbugli".
Vi racconto una piccola esperienza.
Giovanni, questo è il nome, costituisce una società con altre due persone.
Per la sua attività ha preso in affitto un capannonne.
Per attivare la società alla CCIAA è necessario il certificato di agibilità dei locali rilasciato dalla USL.
I locali, ufficialmente non hanno di numero civico (ma in realtà esiste) e pertanto per la USL competente NON ESISTONO.
E qui iniziano i problemi.
Il Comune di G....... ben 20 ANNI FA ha ricevuto domanda di condono edilizio e con tutta grazia l'ha accettata incassando anche i graditi oneri.
Ma in 20 ANNI nell'efficientissimo Comune di G......l'ufficio dell'edilizia privata NON HA MAI COMUNICATO all'ufficio della toponomastica il numero civico e pertanto quel capannone non esiste.
E visto che l'immobile, ufficialmente, NON ESISTE = niente attivazione alla CCIAA.
Senza l'attivazione alla CCIAA la società, ufficialmente, NON PUO' LAVORARE.
SE lavora e la USL se ne accorge sono cazzi: multe dai 2.500,00 euro ai 15.000,00....passando - ufficialmente - dalla parte del "delinquente".
Se poi devi fare investimenti in attrezzature ecc. senza la VISURA della CCIAA te lo scordi proprio perchè ufficialmente non esisti.
Per la cronaca, ai fini della tassa sui rifiuti, per il Comune di G.....quell'immobile esiste: infatti incassa regolarmente il tributo....
Vado alla fine della storiella, evitando di raccontarvi le argomentazioni degli uffici citati nel merito della questione (immaginateveli: non è colpa loro "ma di quello che ora non c'è più" e poi oggi "tizio è malato quindi ritorni la prossima volta" , ma la prossima volta "caio è andato in ferie"...io a calci in culo li prenderei!) dicendovi che DOPO UN ANNO dalla costituzione dell'impresa (e ben dopo 21 ANNI dal CONDONO) sono riusciti a mettere a posto tutto quanto.
E' inutile dire che come "premio" questa nuova realtà imprenditoriale, essendo il primo anno di attività, ha tirato fuori tanta liquidità per imposte e loro acconti di quasi il 100% del reddito prodotto (hanno la "gravissima colpa" di avere del personale che ai fini IRAP non ti "scarichi").
Quando i nostri politici invocano più coraggio e più investimenti da parte delle imprese vorrei averli sotto mano e menarli a sangue.

rimbalzino

Oggi si pare in territorio positivo.
Bene i titoli energetici in primis Saipem, Tenaris e poi Erg.
Ma attenzione.
Domani giornata di scadenze tecniche quindi Vi invito caldamente a leggere il post dell'esimio e puntualissimo Profste e dell'amico (anche lui molto mattiniero) Intermarket.

mercoledì, giugno 14, 2006

beati gli ultimi...

..perchè saranno i primi!
A me questo detto, oltre a rievocarmi altissimi sentimenti religiosi, mi ricorda anche un metodo di valutazione delle rimanenze finali: il LIFO che appunto vuol dire gli ultimi entrati sono i primi a uscire...
Ma questo non c'entra niente con quello che volevo dire: deformazione professionale.
Cosa c'entra allora il "beati gli ultimi che....ecc. ecc."?
Ieri ho fatto una sorta di classifica sugli energetici, in ordine di podio : ENI, ERG e SAIPEM ultima in classifica!
Ovviamente "la classifica" era basata sui fondamentali che sono un dato certo: i numeri sono quelli e si fanno presto a tirare le somme!
Ed io che mi sono accoppiato con una calcolatrice in queste cose ci vado a nozze! vero Luca? :))))
Ma è anche vero che il mercato, a volte, non ne tiene conto e questo, per onore della verità, il buon Luca e Buddy me l'avevano anche detto.
A volte appunto, e oggi è una di queste "a volte"!
Quindi oltre ad essere stato disatteso dal mercato devo constatare che oggi il mercato premia in primis SAIPEM e boccia in ordine di grandezza ENI ed ERG, titoli nei quali comunque ancora credo ...ovvio: lo scenario delle materie prime (vedi il Volpino e Fuorimercato), in primis l'oro nero, può fare il bello ed il cattivo tempo.

TENARIS

ieri ha lanciato l'Opa su Maverick (mercato USA) società operante nel settore di Tenaris: dalla fusione nascerebbe un gruppo in grado di fatturare 9 miliardi di $.
Gran bel salto per Tenaris che ai valori attuali di euro 13,10 rimane uno dei titoli più appetibili del settore (mi sono andato a vedere i dati - grazie Marcof!) : con rettifiche di fatturato, Mol, ebit, ecc. dove arriverà?
Il mercato apprezzerà l'operazione?
Tenaris ha utilizzato, per parte dell'operazione, la liquidità che aveva in cassa: infatti è una delle pochissime società che ha (aveva dopo l'operazione) la posizione finanziaria netta positiva!
Coi bilanci che corrono una vera mosca bianca!

martedì, giugno 13, 2006

Petrolio e dintorni

Il rame scende ed altre materie prime fanno altrettanto.
Il petrolio invece non ne vuole a che sapere: sotto i 70 $ il WTI proprio non ci vuole andare.
E per il futuro sembra che dovremmo abituarci a convivere con il prezzo del petrolio anche più caro dei livelli attuali.
I motivi ci sono: riserve in calo, maggiore domanda e qualche squilibrio politico con qualche paese arabo che fa le bizze.
Tra le società maggiormente interessate in Italia dall'andamento del prezzo del petrolio vedo bene impostata ENI.
Il cane a sei zampe ha presentato risultati di tutto rispetto ed in base a previsioni prudenziali per il 2006 alle attuali quotazioni ENI ha dei multipli in assoluto tra i più convenienti del mercato nostrano (alle attuali quotazioni di euro 22,57 ha un ev/ebitda a 3,70X e PE 9,5X).
Seconda in graduatoria ERG.
La società guidata da Garrone ha presentato una trimestrale in ribasso rispetto al precedente periodo ma secondo le rosee (forse troppo?) previsioni dovrebbe recuperare nei prossimi trimestri una buona redditività che stando alle attuali quotazioni di euro 16,90 la porterebbe a multipli più elevati di ENI ma più bassi di altri competitor (ev/ebitda 6X e PE 13,70X).
Nel gradino più basso ci va SAIPEM.
La società partecipata da Eni alle attuali quotazioni di euro 16,00 e secondo previsioni più che ottimistiche (che ingloberrebero risultati di Snamprogetti) ha i multipli più elevati del settore Ev/ebitda a ben 14,8X e PE 19X! Insomma è molto a premio rispetto ai suoi competitor.
Ma è anche vero, in parte, che i mercati a volte non fanno considerazioni sui fondamentali: basta un rialzo del petrolio e via! si parte.
Però è molto importante non dimenticare che dietro a delle quotazioni c'è sempre un'azienda con bilanci e compagnia bella.
Discorso a parte meritano due società che operano nel campo della logistica legata al petrolio: trivellazioni, tubature e compagnia bella che ha a che fare con la domanda di investimenti negli impianti legati alla produzione dell'oro nero.
Parlo di TREVI e SOCOTHERM.
Dal punto di vista dei fondamentali si assomigliano molto (forse troppo) ed essendo società che operano in un settore dove la stagionalità delle opere la fa da padrona è quasi impossibile fare previsioni con una certa precisione.
Tra le due TREVI è a sconto rispetto a SOCOTHERM (TREVI ev/ebitda 6,7X e PE 18,5X - SOCO ev/ebitda a 8X e PE a 29X) ma ripeto: qui conta la stagionalità: basta una commessa importante o al contrario un rallentamneto nei lavori (sopratutto in quei paesi arabi) che le considerazioni vanno a carte e quarantotto.
All'appello manca SARAS per insufficienza di dati (per la verità non sono neanche andato vedere se hanno sul sito una sezione "investor"...se ho notizie ve le faccio sapere) ma rimando al post scritto prima dell'IPO per farsi due idee sui multipli dell'azienda Morattiana pre ipo.

giornataccia

Oggi indici in picchiata.
Una correzione o trend ribassista?
Che fare?
Entrare o restare ancora un poco in osservazione?
Una bella l'analisi è data dall'amico di Intermarketandmore : consiglio vivamente di darci un'occhiata.

lunedì, giugno 12, 2006

Tenaris & c.

Grazie a Marcof che mi ha dato una dritta su dove trovare notizie di TENARIS.
Alla fine erano proprio su Tenaris.com e c'era anche la sezione "Investor": quindi niente di grave, anzi , di gravisssimo!
La sbirciata NON ha risolto la mia curiosità: anzi mi ha fatto venire dei dubbi.
La Tenaris è quotata in ben 4 mercati (New York, Milano, Buenos Aires e ....ah si Mexico!).
ora io per fare due misere valutazioni mi prendo a base la capitalizzazione, il Mol (eventualmente anche con l'utile ma l'indicatore più interessante è quello col MOL) e via!
si fanno due calcoli (magari prospettici se i dati sono trimestrali) guardando anche "la prevedibile evoluzione" et voilà: escono fuori i tanti agognati multipli che poi si confronteranno con le altre società quotate e si faranno le debite conclusioni (QUASI sempre mi coincidono con quei 2 -3 studi societari...il quasi è d'obbligo viste le variazioni di quotazioni ecc.).
WHERE IS THE PROBLEM?: è che la capitalizzaione di Tenaris è mostruosamente alta! e credo che ciò sia dovuto al fatto che quota in 4 diverse nazioni complicandomi dannatamente le cose.
se dovessi attenermi a "quella capitalizzazione" (circa 16 miliardi di euro) altro che TOP PICK...è un TOP PACK nel senso di pacco...ma sicuramente non è così...devo approfondire, tempo permettendo...quindi, per adesso, lasciamo in pace Tenaris.
Ho già tirato giù due somme su ERG vs SAIPEM: Vi anticipo che per ora il vincente, sulla base dei multilpli, è ERG, ma Saipem....ve lo dico dopo.

energetici e dintorni

Una nuova settimana è iniziata e con un nuovo inizio ci sono anche i buoni propositi.
Il mio era quella di sbirciare i bilanci della TENARIS visto che nella serata di venerdì ho visto un giudizio da "TOP PICK".
benissimo! vediamo i bilanci e facciamo i dovuti paragoni con gli altri competitor!
visto che è una Top Pick con i bilanci alla mano sapremo anche le altre se valgono più o meno qualcosa.
E qui nascono i problemi: dove si trovano i bilanci e relazioni trimestrali recenti?
Su Borsa Italia neanche l'ombra (l'ultimo bilancio dipsonibile è del 2004!!!) e sul sito Tenaris (se è quello che ho visto io: Tenaris.com) idem...non c'è neanche una sezione "Investor relation": GRAVISSSSSIMO.
Non mi rimane che fare la ricerchina su altri titoli del settore...
Pensavo allo scontro ERG vs SAIPEM: due colossi che tanto hanno corso ma che col petrolio ballerino potrebbero dare ancora delle soddisfazioni o cocenti delusioni...vediamo: mi metto a fare il compitino e da ignorante INDIPENDENTE quale sono vi dirò, secondo me, chi ha i numeri più belli.
Ci sentiamo dopo....
p.s. : se qualcuno avesse "notizie" su Tenaris gliene sarei grato!

venerdì, giugno 09, 2006

Telepatia






Oggi io e l'amico di Fuorimercato siamo proprio telepatici: l'argomento è sempre il Mortadellone Prodi.

Le prime mosse del Governo Prodi

mi preme evidenziarie le proposte in materia fiscale del Governo Prodi.
E' giusto tirare le somme dopo tutte le promesse della campagna elettorale.
e scoprire che molti dei provvedimenti vanno contro l'elettorato del Mortadellone.

INNALZAMENTO dell'ICI: solo 3 Comuni (su 8.1032) hanno abbassato le aliquote ICI.

Se non ricordo male il sig. Prodi in una trasmissione condotta dalla Annunziata (quella in cui Berlusconi perse le staffe e la mandò a cagare) fece anche lui la promessa di abbassare l'ICI ritenendola un'imposta troppo costosa (pur non sapendo quanto era costosa..)
Anche se fece questa promessa in maniera molto confusa (come confuso fu anche sulle successioni :"svariati milioni" disse...) i fatti dicono il contrario: molti i Comuni che hanno innalzato l'aliquota ai massimi e abbassato la detrazione ai minimi.
In futuro con la revisione delle categorie e classi catastali l'ICI aumenterà ulteriormente.

AUMENTO DELL'IVA di un punto percentuale.
La proposta di Visco (potevano battezzarlo direttamente Fisco) è quella di aumentare l'IVA di un punto, prendendo esempio da quanto fatto dalla Merkel in Germania.
Sicuramente ciò produrrà i suoi effetti per le casse dell'erario ma non per quelle dei consumatori/cittadini: l'aumento dell'IVA infatti porta generalmente ad un aumento del costo dei prodotti e servizi che viene traslato dall'impresa (per la quale l'IVA è neutrale: tanta ne addebita e tanta ne versa) al consumatore generando di fatto un minor potere di acquisto ed una contrazione nei consumi, limitando la crescita che tanto serve al paese.
Poveri noi, sopratutto chi vive di stipendio fisso (moltissimi che putroppo hanno votato Prodi e &).

AUMENTO DELLA TASSAZIONE SUI CO. CO. PRO
Si parla di aumentare il prelievo dei contributi INPS previsti dalla legge DINI che nel 1995 inventò la GESTIONE PREVIDENZIALE SEPARATA.
Qui vanno a prendere a calci nel sedere proprio coloro che più credevano in loro: per fortuna che questa gente prima di essere degli elettori sono dei tifosi e pertanto sarà difficile vedere manifestazioni in piazza con sventolio di bandiere rosse a gogo': non capiscono un kaiser -vedi art. 18: forse un manifestante su 20 sapeva cosa voleva dire...forse.
Se questo provvedimento lo avesse preso un Governo di destra adesso avremmo manifestazioni un giorno sì e l'altro pure: vi ricordate proprio il 1995? ebbene folle di persone in piazza contro la riforma pensionistica di Berlusconi...Poi DINI fece sua questa riforma (uguale identica) ma in piazza a protestare non si presentò nessuno....silenzio di tomba ...e poi dicono che i sindacati non sono politicizzati...

AUMENTO DELLE TASSE UNIVERSITARIE e RIDUZIONE BONUS LIBRI
Orwell diceva, nel suo 1984, "L'ignoranza è forza".
Mai dire gol prendeva in giro il Parlamento con "dove si nasconde l'intelligente"...di sicuro non è difficile trovare molti idioti.
Questa è una manovra a discapito di chi ha l'ambizione a crescere intellettualmente.
Non è che hanno voluto eliminare la fuga di cervelli all'estero?
E' logico: con queste tasse universitarie mi sa che in futuro di cervelli ce ne saranno pochi.

LEGGE BIAGI
In campagna elettorale l'ordine per fare voti era quello di eliminarla.
Con Prodi al Governo si è passati dall'eliminazione alla modifica.
Il bis pensiero Orwelliano torna di moda.
Un esempio su tutti: Bonanni, nuovo capoccia della Cisl, ha proposto a CGIL e UIL di non battere troppo sull'argomento Biagi perchè di imbarazzo per il nuovo Governo Prodi.
Alla faccia della coerenza.

giovedì, giugno 08, 2006

Aumento dei tassi - calo materie prime

Bel Mix!
aumento dei tassi ed il calo delle materie prime stanno facendo sconquassi nel mercato.
A parte un generale andamento negativo i titoli che soffrono (e soffriranno?) di più sono quelli con maggiori esposizioni finanziarie (mi sembra che la galassia Tronchetti Provera ci sia dentro) e gli energetici in generale sopratutto quelli legati al petrolio (Erg, Tenaris, Socotherm, Saipem, Saras, Trevi e guardando anche l'indotto credo che bisognerebbe ricomprendere anche Navigazione e Premuda).
Ma il petrolio lo sappiamo come è: basta una notizia o un evento legato ad un "turbante arabo" che questo si alza o si abbassa e questo l'abbiamo visto spesso in questi ultimi tempi .

ci godo


normalmente quando muore una persona si prova dispiacere.
Ma quando a crepare è un bastardo di nome Al Zarqawi sono felice e radioso come l'amico di fuorimercato
VAI ALL'INFERNO BASTARDO

brutta giornata

Se il buongiorno si vede dal mattino questa è una giornata escrementizia.
Esco di buon mattino ed il portiere di casa mi consegna una cartella della Gest Line: multe ...e per altro non mie.

Arrivo in ufficio e inizio a constatare che, complice l'innalzamento dei tassi, le mie posizioni in Unicredit e Saipem fanno cagare.

Saipem è incontrollabile: perde al primo secondo di contrattazioni un bel 3,45% in aggiunta alle pessime performance dei giorni precedenti dove ha pisciato in lungo ed in largo.
Non è nel mio credo ma vista la situazione credo che farò un pensiero a mediare il titolo.
Unicredit è lì: niente di grave e qui di mediare non se ne parla neanche.

Passando oltre frontiera dai cugini stronzi francesi le notizie di un UFFICIALE interessamento di ENEL per SUEZ potrebbero portare giovamento alle quotazioni di quest'ultima che peraltro ha ricevuto anche l'interesse di GENERAL ELETRIC per altri importanti asset.
Insomma un bel flusso di notizie per SUEZ!
Tenetela sotto osservazione.

Scusate il linguaggio ma questo blog è un puro e semplice diario personale ed io parlo come mangio ( ho sempre mangiato nella carta del gatto....)

mercoledì, giugno 07, 2006

Amnistie per processi finanziari

Nel nuovo Governo si parla tanto di Amnistia.
Essendo un provvedimento che per essere concesso necessita del consenso dei 2/3 del Parlamento è difficile per l'attuale Governo procedere a questo suo piano di perdono senza fare concessioni all'opposizione che in merito all'amnistia ha le idee chiare su chi e per cosa concedere il perdono.

Ieri, 06/06/06, sul Sole 24 Ore a pag. 10, ho letto che il rappresentante della Giustiza dell'opposizione, in cambio del consenso, vorrebbe un perdono più ampio che ricomprenda ANCHE I REATI FINANZIARI tipo PARMALAT, CIRIO, FIORANI-RICUCCI-RCS, e così via fino ad arrivare al perdono anche per BILLE' che si è fottuto svariati milioni da Confcommercio.

Considerazione: si pagano le tasse anche (dico anche perchè sembra che le tasse servano sopratutto a mantenere certi vizi e sprechi politici) per avere dei servizi decenti tipo la GIUSTIZIA.
E' tempo di dichiarazioni dei redditi: se penso a queste cose mi viene il voltastomaco ogni qualvolta che consegno ad un cliente /contribuente il famigerato F24 per pagare i tributi...questa è una rapina.
Questa è anche l'Italia.
Se mai ciò dovesse avvenire al posto della carta igienica userò il tricolore.

FINMECCANICA

La nostrana Finmeccanica opera nel settore militare e parteciperà all'asta USA per la costruzione di aerei per il trasporto tattico - il valore della commessa si aggira intorno ai 4 - 5 miliarducci.
Mi viene voglia di farci un pensierino...
si spera in un guadagnino entro i due mesi dagli attuali livelli di quotazione.

martedì, giugno 06, 2006

AUTO BLU

Parlo di UNO spreco: le AUTO BLU
A quanto sembra, da un'inchiesta dell'Espresso, ce ne sono ben 150.000 a disposizione dei troppi Re e Reucci strapagati di questa Oligarchia truccata da Repubblica (parola che significa: cosa di tutti...ma è così?).
QUANTO COSTANO: 10,5 MILIARDI l'anno.
Considerazioni: la BCE ci invita a fare una manovra correttiva di 7 miliardi e non è bello scoprire, che il conto delle SOLE auto blu ci costa ben più della stessa manovra correttiva.

E se scoprissimo anche il conto di tutti gli altri sprechi oltre le auto blu?
Facile immaginare che siano ben superiori al costo delle auto blu.

Il nuovo Ministro delle Finanze ha detto che questi prossimi mesi saranno lacrime e sangue per tutti (cioè noi: il popolino che paga il conto).
Insomma la POLITICA SPA spende e spande a suo piacimento, e poi, tragicamente, ci presenta una situazione dei conti "disastrosa"!
Ma siamo in un paese democratico e, come dicono i nostri politici, la democrazia costa.
Peccato che altri paesi europei la conquista della democrazia la fanno pagare meno cara ai loro cittadini....a noi ce la fanno pesare come un macigno.
Piccola liason col referendum: se votando SI posso mandare aff. ... a casa un bel po' di Parlamentari & c. è fuori dubbio che andrò a votare.

rassegna titoli

oggi giornata di rosso su quasi tutti i titoli del listino.
Gli energetici, che ieri hanno guidato il listino in territorio positivo si rimangiano quanto recuperato ieri lasciando sul terreno un 2 - 3%: poco male e nulla di tragico .
Le SARAS, ieri, sono riuscito a venderle a 5,30 rimettendoci i soldi delle commissioni ma va bene così: mi sembra che attualmente di più non riesca a fare: la resistenza di 5,30 sembra un muro invalicabile e tanto vale allora fare un eventuale pensierino a rientrarci solo se testa i supporti toccati i giorni precedenti.
UNICREDIT è indecifrabile: a 6 la vendo me la tolgo dagli zebbidei che non ne possono più: il mese scade il 9 giugno ed intorno a quella data - giorno più o meno cambia niente - deciderò il da farsi.
ENERTAD, che non ho avuto il coraggio di prendere, ha raggiunto il non impossibile traguardo dei 3 euro (leggi qui) : sembra che intorno alla società ci sia un interesse paventato da varie parti (ERG?) per l'acquisto della società operante nel campo delle energie alternative.
Avendo raggiunto l'obiettivo dei 3 euro intorno al quale si gioca anche la battaglia Agarini/banche è difficile stabilire se l'azione salirà o si stabilizzerà ...non mi sento di dare consigli.
CEMBRE è da tentazione: è ritornata a livelli che io consideravo di acquisto: bei bilanci e crescita in progresso dall'ultima trimestrale: c'è da vedere se questa crescita sarà sostenibile anche nel futuro.

lunedì, giugno 05, 2006

ITALIA = PARMALAT


ANCHE LA REPUBBLICA ITALIANA E' IN CLASS ACTION!!!

Vi invito a leggere questo articolo a firma di Pietro Adami, avvocato di Verona.

La Repubblica Italiana, insieme a una decina tra le maggiori banche mondiali, è stata fatta oggetto di un'azione legale ( Class Action ) negli U.S.A.
L'azione, vede come convenuti oltre alla Repubblica Italiana, istituti del calibro di Lehman Brothers, Goldman Sachs International, Merryl Lynch International, Citigroup Global Markets Inc., UBS, Deutsche Bank, Credit Suisse First Boston, JP Morgan, Morgan Stanley, Nomura International, BNP Paribas.
Oggetto della domanda è il risarcimento dei danni subiti da tutti coloro che hanno acquistato titoli di debito pubblico italiano in dollari statunitensi nel periodo compreso tra il 03 Settembre 2002 ed il 28 Aprile 2005 e che ancora li detengano o, avendoli rivenduti, abbiano avuto una perdita.
Secondo la ricostruzione fornita dai legali che hanno avviato l'azione, le dichiarazioni rese dalla Repubblica Italiana sul proprio debito pubblico, poi rivelatesi inesatte, avrebbero infatti causato un artificioso incremento dei prezzi di mercato dei titoli, costringendo quindi di fatto gli investitori a pagare per detti titoli un prezzo non corrispondente al loro valore effettivo.

Andiamo bene...ecco perchè il Calisto non andrà in galera.

PROCESSO PARMALAT


Oggi a Parma si tiene la prima udienza preliminare per l'ormai celebre crack della Parmalat del dicembre 2003.
Nessuno dei 64 imputati sarà presente al processo.

Non voglio parlare di questo argomento sotto il punto di vista processuale.
Non me ne frega un kaiser.

Faccio solo delle considerazioni in merito alla attuale normativa che NON tutela per niente coloro che investono in azioni : non posso chiamarli risparmiatori in quanto tale locuzione sembra essere stata riservata esclusivamente a coloro che posseggono le obbligazioni.
Negli USA per scandali simili (Enron, Worldcomm su tutti) esiste la Class Action uno strumento legale che consente ai risparmiatori (vi rientrano anche gli azionisti) di agire collegialmente, senza anticipare soldi per la causa legale, contro quelle società (o enti, anche sovrani) che hanno "bruciato" i loro risparmi.
Non è necessario che le società o enti imputati siano falliti.
Sempre negli USA le pene previste per i reati "tipo Parmalat" prevedono pene pesantissime: vi basti pensare che Kenneth Lay e Jeffrey Skilling, amministratori di Enron, rischiano fino a 45 anni di carcere: probabilmente se la pena dovesse essergli comminata solo per la metà moriranno in galera.
Per Worldcomm ed Enron, quindi sempre negli USA, le banche di affari che si sono rese partecipi a questi crack sono state già condannate al risarcimento dei danni ad azionisti ed obbligazionisti.
In Italia le cose vanno diversamente.
La Class action è prevista solo nel caso in cui, il crack di una società, provochi un grave nocumento al risparmio: tradotto vuol dire un danno pari a 15 miliardi di euro (cioè 1% del PIL): ma neanche Parmalat ha fatto tanto danno!
Sembra quasi che con la legge sul Risparmio si voglia evitare di affrontare nuovamente questioni importanti lasciando la possibilità ai gabbati di usufruire di uno strumento come la Class Action nel solo caso in cui a fallire siano società come la Telecom ( e questo la ritengo una eventualità remota) : negli altri casi (p. es. Cirio, Bipop, Finmatica, Giacomelli e direi la stessa Parmalat) i risparmiatori lo prendono "in cassetta" e al massimo possono sperare in una legge "Marzano" creata in due giorni copiando la Legge Prodi ma modificandone solo alcuni aspetti dimensionali e procedurali.
Questa è la tutela che i nostri governanti ci hanno lasciato: il NIENTE.
Ma non c'è da meravigliarsi: sul banco degli imputati mancano i colpevoli ISTITUZIONALI e quelli guai a toccarli...facciamo qualche nome.
FAZIO: costui sapeva. Nel C.I.C.R. dell'8 luglio 2003 (comitato interministeriale credito e risparmio) a precisa domanda di Tremonti sulla situazione debitoria di Parmalat decise di non rispondere adducendo motivi legali piuttosto che dire la verità sui suoi rapporti con l'ex ministro delle finanze che non erano rose e fiori.
CARDIA (Consob): è notizia dell'altro ieri sul Sole 24 ore che fin dal 10 dicembre 2003 il presidente della Consob SAPEVA che i soldi in Parmalat non c'erano. Oltre a questo è colpevole del fatto che i controlli non sono stati eseguiti a dovere dall'istituto da lui presieduto.
Solo il 18 dicembre le azioni furono sospese definitivamente.
LA GUARDIA DI FINANZA: l'ex direttore finanziario di Parmalat Fausto Tonna ha detto che il patron del gruppo Calisto Tanzi riceveva in anticipo notizie su imminenti ispezioni della Guardia di Finanza e riusciva a pilotarle.
SENZA PAROLE.
Finisco: Tanzi & C. per tutto ciò rischiano neanche 10 anni di galera che probabilmente non faranno mai.
Aggiungo anche che la vita per Tanzi non è cambiata: vive sempre nella sua villa a Vigatto, via delle Chiaviche, e viaggia sempre in mercedes: azni adesso si è persino liberato totalmente dal peso dei debiti che ha scaricato sui risparmiatori.
Finora ha scontato in galera solo 105 giorni di pena.
Facendo due conti, visto che ha bruciato 14 miliardi, ha fatto un giorno di carcere per ogni 14 milioni di euro che ha sottratto ai risparmiatori.
Questa mattina sul SECOLO XIX ho letto che il Sig. Tanzi ha detto: "Io perdono tutti"
Grazie Tanzi: ci mancava il tuo perdono ai risparmiatori.
Ma chi è la vittima?

sabato, giugno 03, 2006

SARAS

questa azione qui, la SARAS, il cui nome mi sembra una malattia tipo l'Ebola, mi fa un po tribolare.
nel precedente post ho detto che non appena avrebbe raggiunto i 5,30 l'avrei venduta.
Devo convenire, essendo richiamato a maggior ragione, di rifletterci sopra una volta raggiunta quella soglia..poi vedrò il da farsi.
Un solo appunto: non mi è possibile approfondire bilanci & c. della Saras: per ora mi devo solo accontentare del prolisso e noioso prospetto informativo, tra le altre cose già visto.
Ora torniamo al lavoro...di sabato.

venerdì, giugno 02, 2006

rassegnina di titolini simpatici

Oggi la borsa era aperta: il mercato non si ferma neanche di fronte alle celebrazioni del 60 anno della Repubblica.
Ed anche io sarei andato a lavorare onorando una Repubblica che, sulla carta, è fondata sul lavoro...ci andrò domani che è sabato per recuperare questa giornata di festa forzata.
Ovviamente è immancabile l'occhiata ai titoli della Borsa ed in particolare alcuni che ritengo "simpatici".
BASICNET è pazzesca: alti e bassi da scalpisti più assatanati...si invita a vedere il grafico.
FINNAT sembra risorgere anche se a dire il vero da parte mia c'è stata una piccola disaffezione: non mi è piaciuta la trimestrale che vede quasi tutti i dati in calo.
UNICREDIT: questa mi fa solo incazzare..altro che simpatica: bei risultati ma quotazioni tanto ferme che tra un po mettono le radici.
SARAS: questa la odio ancora di più: sul SOLE 24 ORE hanno spiegato il perchè delle quotazioni in ribasso proprio la prima giornata di borsa: lo chiamano FLIPPING e vale a dire il fenomeno secondo il quale i fondi che ne hanno chieste un tot alla fine ne hanno ricevute un tot + x, e la x l'hanno subito riversata sul mercato facendo crollare le quotazione: io, che parlo come mangio, dico che è un FLOP e appena mi arriva a 5,30 la vendo...può anche salire fino a 100 ma non me ne frega niente: è il principio: in questo collocamento io ci percepisco un non so che di presa per i fondelli.
Occhiatina simpatica la darò a PREMAFIN, CARRARO e CEMBRE: vi farò sapere cosa ne penso.
CELL THERAPEUTICS che proprio non capisco cosa sta a fare a Piazza Affari mi attizza dal punto di vista dei bilanci: gli ultimi che ho visto, riferiti all'anno 2004, erano una vera schifezza e per questo andrò a curiosare tra le sue disgrazie del 2005 e 2006, sempre che ciò mi sia consentito da documenti aggiornati messi gentilmente a disposizione sul sito di Borsa Italia.
Sia chiara una cosa : CELL, a quanto mi ricordo, è un titolo molto rischioso. I bilanci me li guardo per pura curiosità : se ci fossero delle belle o brutte cose non mancherò di comunicarle.
E con questo post Vi saluto e vi auguro un buon week end.

giovedì, giugno 01, 2006

BASICNET: ve la devo dire

Non mi era mai successo: comprata oggi a 1,20 ho infornato l'ordine di vendita a 1,25 senza riporci tante speranze.
ho guardato adesso lo stato degli ordini: eseguito!!! +4% in un solo giorno.
con l'egoismo del poi dico:
a) peccato di aver comprato solo 6000 azioni
b) la Basicnet ha toccato anche 1,38!
Non è la prima volta che fa questi "alti e bassi" in giornata (vedi post precedenti).
Vi saluto e Vi auguro un buon week end: ora vado felice a lavorare.
P.s. Maledette Saras e Unicredit: sono inchiodatissime.