Quando le cose vanno male spunta sempre il colpevole: l'evasore fiscale.
E' un ritornello che dura da anni.
Sono scettico sul metodo di calcolo utilizzato per stimare l'evasione nel nostro paese (metodo di Franz), metodo che ha, per dirla con molto eufemismo, le gambe di argilla e che , secondo me sovrastima il fenomeno dell'evasione in quanto non tiene conto di multeplici variabili che incidono sulla determinazione del reddito di impresa e per lo stesso fatto che, in comune ad altri metodi di stima dell'evasione, si basa esclusivamente sul concetto "reddito" quale elemento per stimare la capacità di sostenimento delle spese e del tenore di vita degli autonomi.
Ovvio che incardinare ogni ragionamento sul concetto di reddito non mi trova per niente d'accordo.
Faccio un esempio.
Tizio acquista da Caio un'azienda per 1,80 milioni di euro.
Questa azienda procurava a Caio un reddito di circa 100mila euro l'anno.
Roba da poter giustificare la Bmw X6, le vacanze alle Seychelles ed altro ancora alla faccia di redditometro e spesometro.
Ora Tizio ha lo stesso reddito, a livello di operativo lordo, ma ammortizza il costo dell'acquisto dell'azienda.
Avrà degli ammortamenti per 100mila euro l'anno che gli abbatteranno il reddito tassabile a ZERO.
Questo succederà per 18 anni.
Per 18 anni Tizio avrà
ZERO reddito, ma avrà
100mila euro di autofinanziamento (utili/perdite+ammortamenti).
Ergo: potrà permettersi lo stesso tenore di vita di Caio che gli ha venduto l'azienda.
Anzi di più, perchè con gli ammortamenti non pagherà - lecitamente - le tasse.
Quindi vai con il Bmw X6 e con le Seychelles anche per Tizio che lecitamente dichiara ZERO e lecitamente può permettersi un certo tenore di vita.
E' per questo che sono contrario a forme di misurazione dell'onestà incentrate ed incardinate esclusivamente sul concetto di reddito, che per gli autonomi, è il caso di dirlo, non corrisponde alla liquidità spendibile ma è solo un risultato di derivazione contabile.
Non si può certo dire la stessa cosa per i dipendenti: quanto in busta paga è spendibile e da qui non si scappa.
Ora si parla di controllo sociale.
Cosa è?
Vuol dire pubblicare le dichiarazioni dei redditi, quindi renderle note a tutti.
Anche al vicino invidioso di Tizio che non sopporta vedere quel Suv (ormai in questi ultimi tempi assiomatizzato al concetto di evasore) e le valigie pronte per le Seychelles.
Ora il vicino invidioso, con la dichiarazione sottomano di Tizio si può fare un'idea sbagliata vedendo quello "ZERO" stampato sull'odioso modello fiscale.
Vagli a spiegare che Tizio, pur dichiarando ZERO può fare le vacanze esotiche e viaggiare sul Suv.
Il problema è che i vicini invidiosi non sono tutti "imparati" di questioni fiscali/contabili.
Il problema è che se si approverà il "controllo sociale" si rischia, a torto, di dare in pasto ai leoni anche degli onesti contribuenti.
E' ovvio che l'esempio sopra riportato è solo uno dei tantissimi esempi che possono giustifcare un reddito ZERO, o basso, rispetto a tenori di vita alti.
Tantissimi esempi dietro i quali vi sono ragioni fiscali/contabili di cui tanti, direi tantissimi cittadini, non sono in grado di valutare il perchè dietro quello ZERO si può avere un alto tenore di vita.
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