ZENER 1992

I CONSIGLI GIUSTI PER SBAGLIARE IN BORSA. Così se perdete i vostri soldi non venitemi a dire che non ve lo avevo detto. mail: zener.blog@gmail.com Sono su Skype: zener

martedì, ottobre 31, 2006

POLTRONA FRAU


Tempo di IPO ed anche Poltrona Frau, dopo Polynt, sbarca in borsa.

Il periodo di collocamento è partito ieri e terminerà il 10 novembre.

La quotazione esordirà il 15 novembre.

Ieri è stato fissato il prezzo pari a 2,20 euro per azione (mi permane qualche dubbio ma oggi non riesco ad accedere nella sezione investor).

Curiosando nel prospetto informativo si notano nomi altisonanti nel Consiglio di Amministrazione: Andrea Pininfarina e Montezemolo Senior e Junior.

Dopo l'IPO il capitale risulterà composto da 140 milioni di azioni di cui il 35,08%, pari a 49.112.000 azioni, al mercato.

Conti societari.
Non mi sembrano dei migliori ed al prezzo di 2,2 (parte alta della forchetta stabilita nel range tra 1,80 e appunto 2,2) l'azione non è assolutamente regalata.

Infatti se si assume l'utile 2005 - pari a 1,24 milioni - quale riferimento per il calcolo del PE avremmo un multiplo mostruosamente alto: 248 volte l'utile!

Assumendo il dato prospettico 2006 - 1,57 milioni - le cose non cambiano più di tanto: circa 196X l'utile prospettico per il 2006.

Osservando il passaggio dall'EBIT 2005 , pari a 11,5 milioni, all'utile 2005 pari a 1,24 milioni, si nota che la società "soffre" una leva finanziaria piuttosto pesante: gli oneri finanziari ammontano circa a 6 milioni di euro.

Altro macigno è la leva fiscale: dell'utile preimposte di circa 5,5 milioni ne rimangono solo 1,24 milioni : incidono i soliti effetti distorsivi dell'IRAP che penalizzano le società indebitate (Oneri finanziari non deducibili) e con del personale (i costi del personale in genere non sono deducibili): applusi per Frau che si trova "socializzati" buona parte degli utili....gli altri azionisti si accontentino pure delle briciole.

La posizione finanziaria a giugno è negativa per circa 108 milioni in deciso "sbilanciamento" rispetto al patrimonio della società (68 milioni) : qui siamo proprio "fuori" ed il rapporto debity /equity segna un dato negativo di 1,60: le risorse di terzi (banche & c) sono superiori alle proprie (patrimonio).

Ora mi viene da fare due conti: sul mercato finiscono 49 milioni di azioni X 2,2 = 108 milioni...che è l'importo dell'indebitamento a giugno.
Se tali risorse eliminassero l'indebitamento, FRAU potrebbe beneficiarne nei futuri bilanci.
Pensate: se nel 2005 non ci fossero stati oneri finanziari per circa 6 milioni l'utile sarebbe stato di 7,5 milioni con un PE 2005 di "solo" 41X....ben altra cosa rispetto i 248X!

Inoltre la società azzerando il debito potrebbe anche pensare a re- indebitarsi entro limiti ragionevoli (il patrimonio) per procedere ad acquisizioni volte a migliorare la redditività, come ha fatto l'anno passato rilevando la Cassina spa che ha portato benefici di redditività a livello consolidato.

Ma queste sono considerazioni personali condite anche da troppi "se".
Rimanendo ai dati attuali, cioè 248X gli utili 2005, starei semplicemente in osservazione.

lunedì, ottobre 30, 2006

FIAT



Trimestrale di Fiat: confrontando i dati con lo stesso periodo dell'anno precedente e guardando il conto economico nei suoi passaggi intermedi (MOL-ebit-utile) mi viene da dire che è meno bello ma più bello.

Non mi sono sbagliato: meno bello perchè l'utile è decisamente in flessione rispetto l'anno precedente cioè 613 milioni contro i 1.293 milioni.
Più bello perchè nonostante l'utile più basso si può dire che questo non è inficiato da componenti straordinarie come quello dell'anno scorso.

Infatti volgendo un'occhiata ai dati dell'anno passato si nota che, partendo da un MOL di 1 miliardo, l'ebit invece di diminuire aumenta per effetto di proventi straordinari ed atipici determinando un dato Ebit 2005 per 1.954 milioni contro i 1.409 milioni del 2006.

Ora se si analizza a quanto ammontavano l'anno passato questi proventi atipici e straordinari e si scopre che grazie alla loro somma di circa 2.500 milioni Fiat ha raggiunto l'utile nel 2005 oggi c'è da essere felici vedendo che l'utile dell'anno in corso è dovuto esclusivamente alla gestione ordinaria.
Solo una cosa: attualmente e prendendo i dati su base prospettica FIAT a 13,68 quota la bellezza di circa 20X gli utili 2006.
Non è proprio a sconto se si pensa che Renault è sotto i 9X gli utili attesi per il 2006 e la costosa Daimler Chrysler si attesa a circa 15X gli utili 2005.
Personalmente ritengo giusto "festeggiare" questo ritorno di FIAT ad un utile di connotazione "ordinaria" ma senza esagerare più di tanto....20X gli utili è una quotazione sopra le righe del comparto auto.
Nota critica: il ROS a settembre segna un 3,71% che vuol dire che per ogni 10.000 euro di fatturato FIAT produce utili operativo (EBIT) per 371,00 euro...un po troppo poco...si "viaggia" sul filo del rasoio...anche perchè poi rimane ancora da "pagare" gli interessi passivi e le imposte...e si arriva ad un misero 1,61% di margine finale cioè 161,00 euro ogni 10.000,00 euro di fatturato.
Vediamo a fine anno se raggiunge il miliardo di euro di utili che si attendono gli analisti.
E comunque "forza Marchionne".

APPLE AAPL



Apple, la società creatrice dell'Ipod, ha appena comunicato i dati dell'esercizio conclusosi a settembre.

Nel prospetto si può notare la crescita dei dati, sopratutto dei ricavi passati dai circa 14 miliardi dell'esercizio precedente ai 19,3 miliardi dell'ultimo bilancio.
L'utile è passato dai 1,33 miliardi ai 1,99 miliardi: circa il 50% in più.

La crescita sembra imputabile anche al fenomeno Ipod e personalmente mi chiedo quanto potrà andare avanti: il mercato è saturo o è ancora maturo?
Apple ha nel cilindro nuove proposte?

Nonostante i bei dati pubblicati a questi livelli, circa 80$, il titolo mi sembra già ben valutato: infatti quota circa 35X gli utili 2006 e non si pone certo a sconto con i suoi peers (Dell, Microsoft) che propongono quotazioni che rispecchiano PE più bassi (Dell circa 19X e Microsoft circa 24X).

Le quotazioni, nell'anno, hanno toccato il minimo a metà luglio a 50,16$ , valore a cui corrispondeva un PE di circa 22X.

Permane sulla società qualche incertezza dovuta sopratutto all'inchiesta su presunte irregolarità nei piani delle stock options stabiliti dalla società.

Nelle note all'ultima trimestrale approvata il 18 ottobre si legge che i dati "non sono definitivi e potrebbero essere soggetti a significative modifiche".

Devo dire la verità: rimango neutrale su questo titolo in quanto a 35X gli utili 2006 mi sembra un po' caro.
E pronto ad essere smentito dal mercato volgo lo sguardo con curiosità a DELL.

Arrivano le trimestrali

Inizia il balletto delle trimestrali di settembre.

Fiat, Banca Italease e Saes Getter hanno presentato dei conti in crescita.

Tempo di liberarmi la scrivania da qualche impegno e via con i soliti calcoli.

Nel frattempo un'occhiata a qualche titolo nei mercati USA mi ha portato a sbirciare i conti di APPLE, DELL e PALM.

Ho anche curiosato sui documenti della Uniland: c'è una relazione a firma dell'altisonante PriceWaterhouseCooper....oggi, chissà, il titolo potrebbe aprire con un bel rialzo.
Personalmente l'altisonanza di certi nomi non mi toglie comunque parecchi dubbi sul titolo.

venerdì, ottobre 27, 2006

Spionaggio Fiscale?

Che parolone che stanno girando!

Mi sembra di capire che qualcuno è andato a curiosare nei dati fiscali e patrimoniali di alcuni personaggi di spicco, politici e non, e ci sia stata una fuga di notizie tra le quali anche la donazione di Prodi fatta nel 2003, di cui ho parlato all' inizio mese di ottobre.

Sembra che siano coinvolti degli impiegati dell'amministrazione finanziaria i quali hanno accesso ai dati fiscali e patrimoniali di chiunque: basta il codice fiscale..... per calcolarlo basta sapere nome cognome, data e luogo di nascita (www.codicefiscale.com).
Dati che, per personaggi importanti, si possono facilmente reperire su internet.

Anche i professionisti possono accedere ai dati dei loro clienti ma solo previa autorizzazione del cliente stesso e convenzione con l'Agenzia delle Entrate: si chiama Cassetto fiscale.

In questo caso bisogna essere abilitati dalla stessa Agenzia e nulla serve sapere il codice fiscale: per i professionisti (ragionieri e commercialisti) è fortunatamente così...poi chiunque ne abusa è facilmente rintracciabile.

E' uno strumento utilissimo per accedere ai dati senza scomodare il cliente, riducendo al minimo anche l'impegno del professionista nella ricerca della documentazione fiscale.

Infatti si possono vedere dall'anno 1998 tutte le dichiarazioni, tutti i pagamenti effettuati con F24 e F23, i dati patrimoniali (non si possono vedere gli atti ma i loro estremi di registrazione e le parti), i dati delle rappresentanze in società ed enti: un archivio a portata di un click.

Uno strumento utile per il lavoro del professionista reso disponibile dal fisco in un rapporto di reciproca collaborazione.

Peccato che, come ogni cosa, se se ne abusa diventa uno strumento diabolico.

Altro che spionaggio: qui qualcuno si è solo tolto la curiosità, qualcun'altro è andato oltre lasciandosi andare in rivelazioni scomode.
E con la tracciabilità è stato beccato.

Assist

L'amico Volpino parla di Apple (AAPL), la famosa società USA mamma dell'Ipod.

E' un assist prezioso e ne parlerò: spero di poter preparare qualcosa questa sera e metterlo sul blog lunedì.

Se il tempo me lo permette, entro oggi, posterò qualcosa su Motorola: è pronta in "magazzino" da qualche giorno.

In questi giorni sono particolarmente impegnato sul lavoro, sempre "finanza" per carità, ma un genere diverso da quello dei mercati.

Polynt precisazioni e correzioni



Un lettore, MBA 72, che ringrazio, mi ha informato della "rivisitazione" del prezzo di IPO della Polynt.

Dalla forchetta di prezzo 2,15 - 2,65 si è passati alla fissazione del prezzo a 1,80.

E' successo ieri: mi sembra giusto apportare le modifiche del caso perchè da 2,15 a 1,80, ne converrete, ci sono delle belle differenze.....certo che sti cambiamenti in corso.....si sono resi conto che non regalavano nulla a 2,15 - 2,65?

Ricapitolando.

Capitalizzazione: n° azioni 103.200.000 x 1,80 = 186 milioni circa (non più 222 milioni - 273,5 milioni).

L'incasso della Lonza Europe Bv a questo punto si ridimensiona: dai 133 mil /164 mil previsti dal precedente range si passa ora a 112 milioni sempre che il prezzo venga confermato a 1,80.

Il PE, utilizzando il dato dell'utile del 2005 si attesterebbe a 13,22X rispetto al dato precedente di 15,75X (a 2,15) e 19,50 (a 2,65): personalmente la ritenevo "non regalata" a 2,15 quindi 1,80 è decisamente un valore più congruo che potrebbe anche dare qualche soddisfazione ai sottoscrittori.

Il condizionale è d'obbligo: rimangono quelle "zone d'ombra" accennate nel precedente post.

Grazie a MBA 72 per la segnalazione.

giovedì, ottobre 26, 2006

POLYNT

Niente prospetti.
Blogger fa le bizze con il caricamento delle immagini.
Ce la caveremo senza.
Polynt il gruppo chimico posseduto dalla olandese Lonza Europe BV si appresta ad esordire in borsa.
La forchetta di prezzo si colloca tra i 2,15 e i 2,65.
L'ultimo bilancio di Polynt, al 31/12/05, si è chiuso con un utile di 14 milioni.
Al prezzo di 2,15 Polynt capitalizzerebbe circa 222 milioni e varrebbe 15,75X il Pe 2005.
Al prezzo di 2,65 la capitalizzazione è di circa 273,5 milioni e varrebbe 19,50X il PE 2005.
Le attese del 2006 sono difficilmente decifrabili: prudenzialmente (o ottimisticamente) preferisco attenermi al dato dell'utile al 2005.
Infatti la società, nella semestrale a giugno 2006, dichiara che lo stabilimento produttivo di Ravenna ha subito un incidente tecnico che ha comportato un fermo della produzione fino a giugno con ripercussioni sull'attività di luglio ed agosto.
In questo stabilimento viene prodotta anidride maleica e suoi derivati (il 30% dei ricavi circa).

Ai valori proposti, e guardando oltre oceano negli USA (settore chemicals...se vi va fate un po di screening usando il link a destra) Polynt non è proprio regalata: a 2,15 rientrerebbe nella media mentre a 2,65 è decisamente cara.

Il suo attuale azionista, la olandese Lonza Europe BV, detiene tutte le 103.200.000 di azioni.
Sul mercato andrà il 60% ( il 69% se viene esercitata la green shoe): di fatto dopo l' IPO Polynt risulterebbe una società scalabile.

Lonza BV incasserà dall'IPO dai 133 milioni ai 164 milioni a seconda del prezzo.
Non male se si pensa che in questo ultimo anno la Lonza ha anche incassato dividendi per 28 milioni (di cui 12 straordinari) indebitando oltre modo la Polynt con le banche (la PFN a giugno è negativa per circa 51 milioni) .

Del ricavato dell'IPO niente andrà a Polynt che si troverà sul mercato indebitata come non lo era mai stata prima (a dicembre la PFN era negativa per circa 14 milioni).

Polynt è una società che nasce nel lontano 1955.
Arrivando ai tempi attuali Polynt ha sviluppato un'area di attività nella chimica che per l'80% si rivolge ai mercati della zona euro.
Gli stabilimenti sono 4: Scanzorosciate (BG) , San giovanni Valdarno, Ravenna e Brambate.

Prorpio gli impianti sopra citati sono stati oggetto di una perizia a maggio 2006.

Scopo della perizia era la valutazione degli impianti, terreni ed edifici dei siti industriali al 31/12/2002.
2002: non mi sono sbagliato.

Non si sbagliò nemmeno l'organo di controllo, il collegio sindacale, a dare in toto le dimissioni quando gli venne proposto di approvare il bilancio 2005, con i nuovi valori periziati a maggio 2006.
Ovviamente il nuovo collegio sindacale, nominato l'11/04/2006 approvò tali valori ed il bilancio 2005.
Nella stessa data è stata nominata anche la società di revisione: la KPGM.

Da notare come nella perizia (disponibile nella sezione investor della società) non si riportano valori contabili dei cespiti oggetto della perizia: la cosa genera inevitabilmete qualche cattivo pensiero sui valori peritati.
Non aiuta neanche il bilancio 2003, il più indietro col tempo, disponibile nella sezione investor: come detto per vedere se ci sono delle differenze sostanziali di valore bisognerrebbe ricorrerre al bilancio 2001: ricordo che la perizia ha per oggetto la valutazione dgeli asset al 31/12/2002.

Personalmente non so se questa IPO sarà un grande affare per i futuri possessori di azioni Polynt.
Sicuramente lo è per la Lonza Europe BV.

Ieri sera



Ieri sera allo stadio!
A vedere la Samp contro la Lazio.
Si..proprio la Samp dell'amico Luca di Rumors : ero con lui e vi garantisco che è un tifoso Doc.

Mi sono divertito come non facevo da tempo e trovarsi "lì in mezzo" con tutte le dinamiche di suoni e cori è una sensazione speciale.

E quando il gol arriva....non ci sono parole: provare per credere.

Ci "vediamo" più tardi: con due conti su Polynt.

mercoledì, ottobre 25, 2006

EAGLE MATERIAL - EXP



In questi giorni il tempo disposizione del blog non è molto.

Questo titolo USA era in "magazzino" da una settimana.

E' la Eagle Material (EXP) di cui avevo accennato qualche giorno fa parlando di Buzzi Unicem: Eagle infatti opera nel settore cementizio (si dice così?).

Peccato solo essere arrivato in ritardo: i calcol, come detto, i erano pronti da una settimana e solo ieri, Eagle, è volata del 6%.

La società chiude l'esercizio a fine marzo; i dati sono quelli di giugno quindi relativi al primo trimestre.
A breve dovrebbero esserci i dati del 2° trimestre, quello concluso a settembre.

Da notare nel prospetto come i dati del primo trimestre, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sono cresciuti a ritmi incredibili: il risultato operativo ha registrato un incremento dell'83% e l'utile quasi il 70%.

Presi prospetticamente i dati del primo trimestre sembrano battere le attese degli analisti: l'utile tendenziale prospettico si attesta intorno ai 237 mil $ ed alla quotazione di 36,29 (superata in questi giorni) valeva poco meno di 8X gli utili propettici.
La società non è indebitata: curiosando nei bilanci delle società USA le società hanno quasi sempre la PFN positiva.
Il contrario dell'Italia dove la maggior parte delle società sono indebitate e "vivono" sfruttando la misura del debito in rapporto al patrimonio.
Eagle vista così sembra una bella società, anche se ha oscillazioni forti.
A breve ci sarà la seconda trimestrale: vedremo come saranno i conti.
Per curiosare sul titolo cliccate a destra su NYSE e digitate il simbolo EXP.

martedì, ottobre 24, 2006

La Consob

Ecco cosa NON fa:
La Consob:
- non dirime controversie fra risparmiatori e soggetti vigilati, né condanna questi ultimi a risarcimenti nei confronti dei risparmiatori. Per questo, occorre rivolgersi all’autorità giudiziaria;
- non ammette a quotazione gli emittenti che ne facciano richiesta, né sospende o cancella le società dal listino.
Questi atti sono di competenza delle società autorizzate all’esercizio dei singoli mercati;
- non assicura la bontà di nessun investimento;
- non entra nel merito delle scelte operative delle società quotate, ma assicura loro la necessaria trasparenza in modo che siano conosciute e valutate dal mercato.

In compenso:

- vigila sulle società di gestione dei mercati e sulla trasparenza e l'ordinato svolgimento delle negoziazioni nonché sulla trasparenza e la correttezza dei comportamenti degli intermediari e dei promotori finanziari;
- sanziona i soggetti vigilati, direttamente o formulando una proposta al Ministero dell’economia e delle finanze;
- controlla le informazioni fornite al mercato dalle società quotate e da chi promuove offerte al pubblico di strumenti finanziari;

Combinate quello che NON fa e quello che fa.
In pratica la Consob: controlla MA non entra nel merito e nemmeno assicura la bontà dell'investimento: lascia che il tutto sia conosciuto e valutato dal mercato.

Quindi controllare certe società non è tra i suoi compiti...

Ed il piccolo risparmiatore?
Se non si fa un master in finanza sono affari suoi: imparerà di tasca sua a fare certe valutazioni.

Poco conta se valutazioni, bilanci e perizie sono discutibili ed opinabili: come detto la Consob "non entra nel merito" di certe questioni.

AAAAA: cercasi seria legge sul risparmio .

EXPRIVIA



Exprivia è una piccola società operante nel settore information technology rivolto a banche, industrie, strutture sanitarie ecc.

E' la ex AISOFTWARE.

Volevo solo farvi notare come nella semestrale la società è riuscita a raddrizzare i conti, registrando un MOL ed un risultato positivo, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente in cui questi dati erano negativi.

Sembra essere una storia di ristrutturazione aziendale e se i dati successivi dovessero confermarsi positivi (a novembre dovrebbe esserci la terza trimestrale) è meritevole di dedicarci ogni tanto un'occhiata.
Vi ricordate quando ad agosto parlai di Ducati?
Ecco: sembra una storia simile, con numeri più modesti, ma simile.
Appunto i numeri sono modesti: a giugno la società ha registrato un piccolo utile di circa 494 mila euro.
Non una grossa cifra ma se presa prospetticamente e confrontata con l'attuale capitalizzazione vuol dire un PE 2006 di circa 30X.
Certo, siamo lontani da una misura ottimale intorno ai 10-15X, ma se la società si sforzasse sulla redditività finale, e la strada sembra quella giusta, Exprivia potrebbe essere una sorpresa.
Una nota critica è l'esposizione a breve della società: 11 milioni di euro su un totale di 14 milioni di euro, contro disponibilità di solo 900 mila euro circa.
La società ha deliberato il 03 agosto 2006 un aumento di capitale sociale per 1,7 milioni: vista l'esiguità dell'aumento rispetto agli impegni di breve è probabile (almeno si spera) che il management ha già le soluzioni per far fronte agli impegni.
Personalmente ritengo che i dati economici sono sulla strada buona; non si può dire la stessa cosa per i dati finanziari su cui pesa un'esposizione a breve che a giugno 2006 non vedo coperta dal differenziale tra le attività correnti e passività correnti.
La trimestrale a settembre forse potrebbe essere più indicativa: il 13 novembre verranno diffusi i dati.

lunedì, ottobre 23, 2006

UNILAND perizia e relazione giugno 2006




Volevo parlare di Caselle Immobiliare, ma prima di ciò vi propongo le valutazioni peritali fatte dalla REMAX immobiliare - clicca qui....(uno "speciale lettore" mi ha fatto notare che la perizia è stata fatta da un agente immobiliare di...Monghidoro dove ha sede, guarda caso la Uniland)

Nel prospetto a sinistra trovate appunto tutte le valutazioni peritali dei terreni ed immobili di CEM SPA confluita in UNILAND.

L'immagine a destra è invece lo stato patrimoniale al 30/06/2006 di Uniland.

Il conto economico ve lo risparmio: con soli 26.000,00 (ventiseimila/00 euro) di ricavi non è degno di essere pubblicato (per la verità non è nemmeno degno di stare in borsa, ma questa è un'opinione personale).

Osservate bene i primi due terreni del propetto:

a) Ferrara - acquistato a giugno 2005 per circa 2 milioni e dopo 6 mesi viene valutato circa 160 milioni: 80 volte il suo valore! E pensare che questa valutazione è stata fatta, a quanto pare, sulla base del fatto che l'Assessore all'Urbanistica del comune di Ferrara ha dato delle "conferme nello sviluppo dei contenuti proposti da CEM spa"....ma quali sono i contenuti proposti? Nella perizia non se ne ha traccia.

b) San Lazzaro di Savena (BO) : il terreno è della Caselle Immobiliare. Acquistato a giugno 2002 per circa 6 milioni doveva essere venduto una volta costruito un edificio commerciale. Il corrispettivo pattuito era di circa 10 milioni ma Caselle srl non consegnò l'immobile nei tempi previsti e si ritrovo inadempiente con circa 3 milioni di euro da pagare tra penali ed accessori...oltre ai 6 milioni di debiti contratto per l'acquisto del terreno. Tale terreno è stato valutato 51,5 milioni. Ma non era più "prudenziale" attenersi ad una valutazione vicina al prezzo pattuito della cessione - 10 milioni - non andata a buon fine?

In totale solo questi due terreni sono stati valutati circa 210 milioni su un valore complessivo della perizia REMAX di circa 260 milioni: circa l'80% del valore periziato.

Altra cosa: nella perizia del professionista - clicca qui pagg. 70 - 71 -73 - tutte le valutazioni hanno trovato allocazione in varie poste: "rimanenze", "immobilizzazioni materiali" e "partecipazioni".

Nella semestrale a giugno (figura a destra) invece tali valori confluiscono tutti sotto un'unica posta: "immobilizzazioni materiali".

Che la società abbia silentemente cambiato idea ed i terreni non li vuole più vendere?

In questo caso non avrebbe senso stare ancora nel mercato.

Oppure si tratta di una svista?

Magari in questi primi 6 mesi di vita alla Uniland si sono distratti pensando più alla finanza che all'attività di "land banking".


Oggi rallentamento

Purtroppo non ho il tempo per scrivere ciò che avevo in mente in questi giorni: ho del lavoro da fare e questo fine settimana l'ho impegnato a trovare una autovettura per la mia compagna che ha avuto una disavventura nelle autostrade liguri il sabato mattina.
Volevo parlare di Caselle Immobiliare srl, società del gruppo Uniland di cui ho pronto un bel prospetto con le rivalutazioni peritali fatte sui terreni ed immobili del gruppo: c'è da meravigliarsi...

Intanto vi invito a curiosare su Exprivia: guardatevi la semestrale - clicca qui -
Con l'aiuto del prospetto (che potete chiedere per mail) guardate come questa società, fino a ieri "malato grave", sta uscendo dal coma: sembra una interessante storia di ristrutturazione aziendale.


A proposito di prospetti: a breve apporterò un restyling.
Infatti i calcoli si concentrano troppo sul dato economico e troppo poco sul dato patrimoniale.
Credo che a novembre inserirò i dati patrimoniali quali le attività (correnti e non) e le passività (correnti e non).
Per renderlo più esaustivo dovrei aggiungere qualche altro dato e qualche altro indice ma per esigenze "redazionali" i calcoli devono stare in una pagina : valuterò la cosa in seguito.

Penso sempre alle piccole nozioni sui bilanci che mi ero riproposto di fare sul blog con lo scopo di toccare l'argomento Basilea 2: una fonte inesauribile di indici, multipli, ratios ecc. che ci aiutano a capire il linguaggio di un bilancio.
Spero sempre di trovare il tempo per parlarne.
Anche perchè il prospetto su excel del bilancio e Basilea 2 è già pronto.

venerdì, ottobre 20, 2006

Peccato

Vi avevo parlato di Sirti pochi giorni fa - clicca qui.

Lo ritenevo un titolo buono di cui forse me sono liberato troppo in fretta consapevole che sarebbe stato distribuito un megadividendo.

Oggi ha segnato un bel +10% e si è portato a 2,90.

Danieli, che a 8,22 speravo in una ulteriore correzione, è volata anche lei a 9,00 euro: ha presentato i dati del 2006 di cui avevo già parlato tempo addietro - clicca qui.

Peccato anche per Brembo e per Engineering .

Dico la verità: io sono uno di quei "gufi" che si attendeva una bella correzione ad ottobre.
Vabbe...è la borsa.

Differenze

In Svezia se i Parlamentari non pagano il canone Tv si dimettono - clicca qui -

In Italia, sappiamo bene cosa succede tra cocaina, peculati, ed ignoranza dilagante dei nostri Onorevoli.

Ma scoprire che nelle poltrone del Palazzo siedono anche degli assassini non è molto edificante per chi si spende la parola "italiano".

Ovviamente tutti sono ben saldati nella loro poltrona.

NOKIA



Stanno arrivando le trimestrali a settembre.

Quella di Nokia era una delle più attese: l'amico Volpino ce ne parlò alcuni giorni fa.

Vi invito a dare un'occhiata alla sezione "investor" della Nokia: sarà che l'erba del vicino sembra più bella, però i dati sono lì subito a disposizione a differenza di certe società italiane per le quali è necessario aspettare più di un mese per vedere pubblicati i risultati.

Preliminarmente dico che i dati sono in miglioramento.

Ma tale miglioramento non era in linea con le attese dgli analisti.
Ci si aspettava un dato prospettico che rispecchiare un utile per azione più alto (EPS) : intorno a 1,28 al quale equivale un utile atteso di circa 5,1 miliardi di euro.

La trimestrale a settembre invece fotografa utili prospettici di 4,4 miliardi ed un EPS di solo 1,08 contro l'1,28 atteso.
Credo sia questa una ragione della bocciatura del titolo in questi giorni.

Alle attuali quotazioni di 15,38 euro il titolo quota 14X gli utili attesi (stavolta quelli da prospetto e non quelli attesi dagli analisti) per il 2006.
Non che sia un record quotare 14X nel settore in cui opera NOKIA: Motorola (di cui parlero più avanti) è più o meno sugli stessi livelli.

Se però si pensa che c'è anche una ERICSSON che quota a livelli molto più alti non disdegnerei NOKIA e MOTOROLA, magari una volta che è passata questa "buriana" che, forse, porterà ad ulteriori correzioni.
Insomma: credo che NOKIA sia stata eccessivamente punita.
Prossimo giro con Motorola.

Casini

Questi cambiamenti di norme, questi tira e molla del Governo, stanno facendo perdere le staffe ai miei clienti.

Nell'edilizia è un caos totale di nuovi adempimenti imposti e poi ritirati o modificati.

Squilla il telefono e le richieste di chiarezza non sono poche.

Ed alla fine la colpa di chi è?

Anche del ragioniere sprovvisto della sfera di cristallo.

Difficile fargli capire che quello che hai letto (e detto) la settimana scorsa non è più valido.

Peccato che molti imprenditori preferiscono al Sole 24 Ore la Gazzetta dello Sport.

giovedì, ottobre 19, 2006

PRATICAMENTE IDENTICHE


Quanto vedete qui a sinistra è uno studio su Buongiorno fatto da RAS Bank il 12 ottobre: una settimana fa - clicca qui .


Vi invito a guardare il post su Buongiorno fatto da Zener il 15 settembre - clicca qui -: cliccate sui prospetti (attese 2006 ed attese 2007) poi guardatevi bene i valori, sopratutto gli utili attesi 2006 e 2007.

I dati sono identici.

Ras Bank, quando scrissi il post a settembre, aveva già fatto uno studio e riteneva "in line" le quotazioni di Buongiorno a 4,00.

Con questo suo nuovo studio promuove Buongiorno a 4,60.

Non sono un mago: presi semplicemente le attese degli analisti su Yahoo finanza: se ne può trovare una media, ed è facile, giungere a certe conclusioni usando un semplice "fai da te":
1) si tirano giù i dati dalle trimestrali/semstrali
2) si fa un calcolo prospettico
3) si apportano variazioni in aumento o diminuzione (qui entra in gioco Yahoo)
4) si confrontano i dati attesi per l'anno xxxx con l'ultimo bilancio.
5) questo punto può essere eventuale per alcuni. Però è meglio si guarda anche nei bilanci più indietro, nelle note delle trimestrali, l'azionariato attuale, il flottante, ed altre cosine utili che si trovano tra le righe (sperando che sia tutto vero....i falsi in bilancio dall'esterno è difficile valutarli...anche se qualche "nota critica" o "zona d'ombra" la si può sempre citare nei post).

Semplice no?

Questo è il mio "iter" da "scappato di casa".

Ora sappiamo che è anche l'iter di certi analisti, che non sono considerati degli scappati di casa.

Eppure siamo arrivati alle stesse conclusioni ....io però più di un mese prima di loro!

BUZZI UNICEM




Continuerà a crescere?

I dati di Buzzi a giugno, se presi in ottica prospettica "battono" di gran lunga le attese degli analisti.

Guardate le variazioni che ho apportato sul prospetto - evidenziate in giallo - e confrontatele con i dati prospettici: non sono variazioni da poco, come di solito mi tocca effettuare: l'utile è stato "ritoccato" - in meno -di circa 72 milioni.

Quindi poniamo particolare attenzione ai dati della prossima trimestrale in uscita per metà novembre per vedere se la crescita dei dati sarà tendenzialemte confermata o meno.

Infatti il titolo, se si prendono i dati prospettici, alle attuali quotazioni di 20,00 euro vale circa 10X gli utili prospettici; a ragion del vero c'è da dire che il "10X" del Pe nel settore cementifero è piuttosto diffuso ed in Italia abbiamo Cementir che quota a 10X gli utili attesi per il 2006 (che secondo me è penalizzata dalla leva fiscale che sterilizza la crescita di questo ultimo anno).

Negli USA ho dato un'occhiata a Eagle Materials (EXP) che quota intorno ai 10X l'utile atteso per il 2006.

Altro discorso se gli analisti avessero ragione: il titolo varrebbe 14X gli utili attesi e non sarebbe una chiara occasione da "gol".

Con questo non voglio dire che non è buono: rimane da appurare quanto e ancora crescerà Buzzi e se le attese saranno superate dai dati di bilancio.

Per ora rimango "neutral" in attesa dei dati a novembre.

Nuovo blog firiend

Si chiama Oltrefinanza.

L'ho pescato dagli amici di Geroniscalper.
E' "nato" in questo mese di ottobre.

Mese, che l'anno passato, diede i lumi anche a Zener (il blog nacque con altri intenti: seguire i fallimenti calcistici della mia squadra del cuore: lo Zener appunto).
La grafica, inutile dirlo, è eccezionale:)!

CALTAGIRONE



Finalmente si riprende a postare con immagini.
I prospetti qui pubblicati si riferiscono a Caltagiorne, di cui avevamo parlato ieri - clicca qui.

Notare nel prospetto a sinistra l'ammontare della capitalizzazione alle attuali quotazioni: è subito in alto a sinistra ed è di 886.913.000
Notare nel prospetto a sinistra l'ammontare del patrimonio di Caltagiorne: si aggira intorno ai 929.480.000.

Avevamo anche parlato di PBV.

Un accenno a questo concetto.

COSA E': è l'acronimo di Price to Book Value.
COSA SIGNIFICA: misura la valutazione espressa dal mercato di una società.
Essendo una valutazione espressa dal mercato si rapportano due valori di importanza assoluta.
Uno è la capitalizzazione che è il valore del mercato (la quotazione in Borsa )
L'altro è il Patrimonio Netto che viene assunto come valore intriseco, reale in quanto come abbiamo già detto "incorpora" i risultati consolidati nel tempo di una società ...
Quindi si confronta un valore di mercato con uno ritenuto intriseco...opinabilissimo si intende.
COME SI CALCOLA: CAPITALIZZAZIONE / PATRIMONIO NETTO
Quando questo valore si avvicina all'unità o va sotto di essa (non è frequente nel mercato) può segnalare una buona occasione di investimento.
Tenete d'occhio i dati economici: se questi sono negativi e persistono nella loro negatività è probabile che la società sia in crisi ed il PBV sia sotto l'unità.
In questo caso potrebbe esserci un dissesto latente.
Quindi è un dato che NON deve essere preso a se stante ma va considerato con la positività costante degli indicatori di reddito quali MOL, EBIT ed UTILE.
Ci si "vede" tra un po con Buzzi Unicem.

mercoledì, ottobre 18, 2006

Salotto virtuale CALTAGIRONE

Oggi la piattaforma i Blogger fa le bizze: prima un black out, adesso non ha voglia di caricare le immagini.
E senza immagini è meno agevole spiegare il titolo Caltagirone Holding.
La società, holding omonima posseduta per l'88% dalla famiglia Caltagirone, me l'ha suggerita l'amico Prudencio nel salotto virtuale del blog: i commenti.
Prudencio mi ha parlato di Caltagiorne accennando al fatto che capitalizzava meno dei mezzi propri.
Cosa vuole dire?
Guardate la capitalizzazione del titolo e date un'occhiata al patrimonio netto.
La capitalizzazione è di circa 887 milioni oggi a 8,03 le ordinarie e 8,35 le risparmio.
Il patrimonio è di circa, al 30/06/06, 929 milioni.
Il numero azioni totali è di 109.200.000, divise tra ordinarie (108.290.000) e risparmio (910.000).
Vista l'esiguità delle azioni di risparmio e la loro quotazione poco superiore alle ordinarie consideriamo il numero totale delle azioni senza sperticarci in inutili calcoli.
Prendete il patrimonio netto: 929 milioni
Dividetelo per il numero azioni.
Il risultato è : 929 milioni / 109.200.000 = 8,50
Adesso l'azione quota 8,03.
Teoricamente vuol dire che a 8,03 potreste comprare una cosa che ne vale, adesso, 8,50.
Poi considerate gli utili non distribuiti che andranno ad incrementare il valore del patrimonio alla fine dell'esercizio: il valore può salire ancora e di conseguenza anche lo sconto sull'acquisto.
Il rapporto si chiama PBV cioè Price to Book Value e si calcola appunto rapportanto la capitalizzazione (numeratore) con il Patrimonio netto (denominatore): se questo dato è sotto l'unità e la società è in utile con tutti conti a posto (sennò potrebbe segnalare anche un deprezzamento per crisi aziendale) è un buon segnale di acquisto.
Sono considerazioni da un lato pratiche e da un lato teoriche in quanto il mercato non è fatto solo di meri calcoli.
Però era una cosa che volevo farvi notare.
Peccato per le immagini che al più presto spero di pubblicare.
Sul titolo c'è qualche zona d'ombra: tanta liquidità e niente acquisizioni: non ho indagato più di tanto...mi interessava evidenziare solo il concetto espresso da Prudencio.

martedì, ottobre 17, 2006

SIRTI



E' dura parlare di azioni quando nel mercato appare un pesante segno rosso.
Però volevo parlarvi di Sirti che io ritengo un buon titolo.

Fino a pochi giorni fa ce l'avevo in portafoglio, poi a 2,59, raggiunto un discreto guadagno, l'ho venduto...sbagliando: il mio amico LUCA di Rumors me l'aveva detto che avevo fatto una cavolata.
Ma io di analisi tecnica ne capisco ZERO, e per ottobre, come ho scritto in precedenza, volevo essere fuori: attendevo quel ribasso che oggi forse si manifesta in maniera decisa ed opportuna.
Non ve ne ho parlato prima perchè ritenevo più importanti le altre società trattate.
Peccato.
Se guardate il prospetto i dati sono in crescita: tutto bello quindi, in particolare il PE atteso per il 2006 che si attesta a circa 17X gli utili.
Non una cosa eccezionale ma se si considera il megadividendo di 1,00 che dovrebbe staccare a novembre e una prospettiva di crescita ulteriore il titolo non è malaccio.
Con la prospettiva di un ottobre rosso forse me ne sono liberato con troppa fretta.
Vabbè...il guadagno c'è stato e coi "se" e coi "ma" siamo tutti buoni a fare guadagni virtuali.

Nella speranza che il rosso imperversi ancora un po' tengo d'occhio i seguenti titoli, sperando in una loro ulteriore correzione:
- Danieli 8,22
- Esprinet 14,45
- Targetti 5,86
- Cir 2,36
- Tenaris 14,30
e perchè no la stessa Sirti...ritornasse ai 2,40 in breve un pensierino potrei farcelo.

Ribasso

Finalmente un ribasso.

Non prendetemi per pazzo: secondo me ci voleva.

Sarà più facile pescare qualche buona occasione ad un prezzo migliore.

UNILAND - La CEM SPA



Continua la saga Uniland.
Nel primo post - clicca qui - ho fatto notare come una persona fisica, l'amministratore Unico Mezzini Alberto, è in pratica l'unico soggetto che opera dietro tutte le società del gruppo, mascherandosi dietro lo schermo fornito dalla personalità giuridica delle stesse società.

Quando si parla di Uniland si deve tenere a mente che si parla di una persona fisica: l'Ing. Mezzini Alberto.
Scordatevi il concetto società: queste sono solo dei veicoli ad hoc.

La pagina a destra - estratta dalla perizia - (clicca qui) chiarisce senza ombra di dubbio il concetto appena espresso.

Nella pagina a sinistra viene spiegato come è stato fatto l'aumento di Capitale della CEM SPA a 35 milioni senza tirare fuori un euro: La CEM LUX sa (la società lussemburghese del Mezzini) ha compensato un credito derivante dalla cessione di un'altra società alla CEM SPA: si tratta della Caselle Immobiliare srl, piccola società appartenente alla CEM LUX SA, cioè a Mezzini.

Torniamo al punto: cosa era la CEM SPA?
Intanto è opportuno sapere cosa è adesso: essa rappresenta il "valore"di quanto è attualmente quotato in borsa con Uniland.
In seguito vedremo come tali "valori" sono usciti fuori.

CEM SPA è nata nel 1986 sotto la denominazione di EDIT MARK SRL, con capitale sociale di 20 milioni delle vecchie lire.
Nel 1998 ha cambiato nome in SPORTMARK SRL.
Nel 2000 ha di nuovo cambiato nome in CEM SRL (Costruzioni Edili Monghidoro) ed aumenta il capitale a 190 milioni di vecchie lire.
Infine il 15/06/2004 si trasforma in SPA ed aumenta il capitale a ben 35 milioni di euro.
L'aumento avviene da parte dei soci CEM LUX SA per 34 milioni ed il residuo da parte dei fratelli Mezzini.
Non girano soldi: per l'aumento, come detto prima, si procede a compensazioni di crediti e debiti fra le società infragruppo (cioè tra lo stesso Mezzini per intenderci).
Perchè questa cifra di 34 milioni?
Semplice: avere in bilancio un capitale sociale da 35 milioni è un buon "biglietto da visita" se ci si deve presentare in borsa.
Poi ci saranno anche le perizie a fare il resto: i valori di bilancio sono troppo bassi e più consoni ad una piccola e modesta realtà di impresa.

Come detto, nel gioco dei valori, entra in gioco la Caselle Immobiliare, piccola srl con solo 10.000,00 euro di capitale e posseduta esclusivamente dalla lussemburghese CEM LUX SA, cioè Mezzini Alberto.

Ne parlerò in seguito.

lunedì, ottobre 16, 2006

Sportello Informazioni

Saranno anche le novità, proposte, ritirate e poi riproposte sotto altre vesti, ma in questi giorni il lavoro è esclusivamente da sportello informazioni.

Dalla mattina alla sera ci si impegna a sciorinare le novità della Bersani (l.248/2006) e della nascente finanziaria con successive modificazioni.

Poi c'è il lavoro.
Ma per quello, da giorni, c'è tempo dalle 19,00 in poi.
Poi a casa a leggere il Sole sperando di non trovare novità e modifiche al giorno prima.
Poi c'è anche il blog.
Per fortuna ho ancora un po di "magazzino".

QUANEX - NX



Dopo Valero Energy ho curiosato un po' sul NYSE.
Cercavo qualche dato su ALCOA, il colosso dell'alluminio americano ed invece mi sono soffermato su un QUANEX (NX).

Il titolo quota a multipli invitanti ed i dati sembrano in leggero miglioramento: l'utile previsto per il 2006 è di 166 mil $ conto i 155 milioni $ dell'anno precedente.

Alle attuali quotazioni di $ 33,34 vale solo 7,64 il PE atteso per il 2006.

Per gli amici chartisti ho messo anche il grafico.

A proposito: come per tanti altri titoli quotati sul NYSE, QUANEX termina il suo esercizio in data diversa dal solito 31/12: "chiude" infatti al 31/10/2006...tra poco dovremmo esserci.
Il prospetto riporta i dati della trimestrale al 31 agosto: siamo già al terzo trimestre.

Adesso con il dollaro che viaggia a 1,24-1,25 non sarà certo il momento ideale per andare nei mercati USA.

Però vi invito ogni tanto a darci un'occhiata ai titoli USA che posterò sul blog.

Solo per dare una sbirciatina anche a qualche titolo del mercato finanziario più importante del mondo.
Cliccate su NYSE, oppure su MARKE TRAC e digitate il simbolo NX.

Vediamo che farà da qui alla fine del "suo" esercizio.

DADA



Eccola qua la DADA.
La società opera nella produzione di contenuti multimediali per cellulari etc.

Un altro competitor italiano è Buongiorno di cui avevo parlato a settembre (clicca qui).

Entrambe le società, nella semestrale a giugno, hanno registrato dei notevoli progressi dei conti, sopratutto in termini di fatturato.

Dada rispetto a Buongiorno può contare sull'appoggio di RCS - che la controlla con circa il 41% del capitale - con la quale ha in essere delle intese commerciali che dovrebbero garantire a DADA il raggiungimemto dei target previsti per il 2006 e 2007.

Per Buongiorno non si può dire la stessa cosa: è vero che la società ha allargato la sua area di attività nel mondo ma è pur vero che non può contare sull'appoggio di un cliente fisso e fedele: gli analisti temono che i clienti delle società possano a breve termine provvedere da sole alla produzione dei servizi multimediali senza doverne affidare a terzi la produzione.

Il pericolo per DADA sembra meno tangibile.

Per il 2006 e 2007 gli analisti prevedono per DADA una crescita degli utili, rispettivamente a 11,5 milioni (prospetto a sinistra) e 16 milioni (prospetto a destra).
Alle attuali quotazioni di 16,20 vuol dire per il 2006 un PE di circa 22,60X e per il 2007 un PE di circa 16X.

La società ha toccato il massimo delle quotazioni ad inizio maggio:20,43 euro.
Il minimo è stato segnato a fine settembre: euro 13,34.
Da lì - 20 gironi fa circa - il titolo ha segnato un progresso di circa il 21%.
Quindi di corsa ne ha già fatta: peccato non essersene accorti prima.
A 13,34 infatti valeva solo 13X il PE atteso per il 2007.

Potrebbe ancora correre ma, personalmente, ai valori attuali mi da tanto l'idea di prendere un treno in corsa.
Attendo la trimestrale a settembre (per metà novembre dovrebbe esserci) e semmai ci fosse una correzione importante facciamo sempre in tempo a fare i dovuti calcoli: col treno fermo.

New entry e varie

Vi segnalo una nuova entrata nella lista dei blog firends: si chiama El Diego.
Tratta l'analisi tecnica di titoli ed indici con grafici e figure anche alla portata dei meno esperti.
Benvenuto El Diego!

Vi segnalo inoltre un messaggio arrivato nei giorni scorsi da Marshall:

"Abbiamo capito che sei oberato di lavoro.
Ma se hai qualcosa "in magazzino" su DADA, caccialo fuori perchè è il momento di riacciuffarlo! "

Profetico Marshall!
Oggi DADA sta prendendo circa il 4% : non avendolo in "magazzino" andrò subito ad "ordinarlo".
Spero di averlo in "negozio" oggi pomeriggio!

venerdì, ottobre 13, 2006

VALERO ENERGY - VLO -



Se tratto questo titolo devo solo dire grazie al Blog Friend INTERMARKET.
Nel suo ultimo post ha parlato di alcuni titoli OIL tra cui l'americano VALERO ENERGY.

Il grafico a sinistra me lo ha fornito Intermarket che ringrazio qui sul blog non avendolo potuto fare direttamente.

Solo due cose.

Valero non ha gli strabilianti numeri dei grossi titoli OIL USA ma si difende comunque bene.
Di veramente attraente ha un PE molto appettibile (6X).

QuandoRibo ne ha parlato la settimana scorsa quotava 50,00$, oggi ha superato il 53,20$.
Tenetelo d'occhio .
Cliccate su NYSE o sul divertente MARKET TRAC ed indicate come simbolo VLO.
Buon divertimento e grazie ancora Ribo.

adempimenti

Fino al 18 sono oberrato di impegni.
Le serate in ufficio si prolungano oltre le 22,00.

Ai soliti adempimenti del mese (invii telematici, IVA, bilanci a settembre, ecc) si aggiugnono quelli nuovi (legge 248/2006 ex decreto Bersani) e quelli urgenti ed imprevisti (che stanno diventando la regola in questi giorni).

Insomma se l'attività del blog va avanti è anche grazie al lavoro di qualche tempo fa che è lì "in magazzino".

La storia di Uniland, per esempio, è pronta da un pezzo.
Ma ve la potrò dare a spizzichi e sprazzi.

Le analisi ci sono: si tratta però di titoli minori ed un paio di titoli USA.
In futuro qualche cenno sui bilanci e Basilea 2: ho già pronto un po di materiale.
A dopo.

UNILAND: il gruppo


Avevo promesso di approfondire il discorso "Uniland" ed ora eccomi qui.
Sarà un percorso a puntate perchè spiegare tutto in un solo post è impossibile.

Partiamo dal gruppo.

Come vedete nel prospetto qui a sinistra la filiera parte da una persona fisica: l'Ing Mezzini Alberto.

Mezzini è anche l'amministatore e socio (a volte unico) di quasi tutte le società del gruppo.

In parole povere lo stesso soggetto si "scherma" dietro la personalità giuridica delle società, apparentemente distinte ed autonome l'una dall'altra.

Nei fatti è tutto riconducibile al Mezzini.

Infatti Mezzini possiede la quasi totalità - il 99,92% - di CEM LUX SA, società Lussemburghese.
A sua volta la CEM LUX SA possedeva la CEM SPA al 97,14%.
La CEM SPA è stata, a gennaio di quest'anno e dopo le perizie del caso, apportata in UNILAND, posseduta a sua volta sempre dalla CEM LUX SA.

E' chiaro adesso che il gruppo UNILAND è fondamentalmente riconducibile ad una unica persona fisica che nei libri verrebbe definita come socio tiranno.

Questa è la premessa: nel prossimo post parlerò di CEM SPA, una ex piccola srl....

Per chi volesse iniziare ad approfondire legga la perizia disponibile su Borsa Italia - clicca qui -.

giovedì, ottobre 12, 2006

FASTWEB o TELECOM?



Fastweb o Telecom?
Questo è il dilemma.
Entrambi i titoli in questi giorni stanno correndo.

Fastweb si è risollevata dai minimi toccati ad agosto, euro 28,75: da lì ha segnato una perfomance di quasi il 35% attestandosi agli attuali 38,80 euro.


Telecom ha avuto quasi lo stesso andamento ma in misura inferiore: dai minimi di agosto ad euro 2,085, ad oggi, euro 2,35, ha segnato un progresso di quasi il 12%.

E' forse tornato l'ottimismo sul settore delle telecomunicazioni?
Di sicuro le notizie di questi ultimi tempi hanno determinato l'andamento delle quotazioni più degli stessi risultati proposti dalle società (a destra Fastweb a sinistra Telecom).

Per Telecom la questione è ben nota: la volontà della società di ritornare sui suoi passi in tema di struttura societaria ha scatenato il pandemonio anche nel mondo della politica ed ha indotto il suo Presidente , Tronchetti, alle dimissioni.
Ieri la notizia che ha infiammato il titolo e di cui ha parlato anche l'amico Volpino -clicca qui -: il finanziere Zaleski ha deciso di incrementare la sua quota in Telecom.
Personalmente penso che se le stategie societarie si concentrassero sulla gestione del debito piuttosto che ad una buona (e forzata) remunerazione degli azionisti il titolo potrebbe anche usufruirne in tempi medi: attualmente il debito Telecom è di circa 41 miliardi contro un patrimonio di 26 miliardi (debiti/equity 1,60)
Se poi si migliorasse l'offerta (in questo Fastweb è avvantaggiata) ci sarebbero gli ingredienti per ridare appeal al titolo.

Per Fastweb ha contribuito la notizia dell'intesa con Sky per far salire il titolo.
I dati di bilancio non sono confortanti: la società continua a produrre perdite anche se gli analisti prevedono l'utile per il 2007 (vedi prospetto): forse le previsioni sono rosee ma oggi su Borsa Italia c'è un comunicato - clicca qui - che conferma il miglioramento dei conti nel trimestre appena concluso: staremo a vedere se in futuro si avrà una ulteriore conferma .
Al contrario di Telecom, Fastweb a giugno, ha un debito di circa 687 milioni, inferiore al suo patrimonio di 1,4 miliardi (debiti/equity 0,50).

A proposito di analisti, in questi giorni su Fastweb si sono visti vari target ambiziosi.
Essendo Fastweb una società in perdita non si sono potuti fare confronti sul classico PE il quale prevede per forza un utile.
Ci si è concentarti su altri multipli: l' EV/EBITDA e l'EV/SALES.
Personalmente non ritengo tali multipli affidabili: come sappiamo l'EV (Enterprise value) è un concetto del tutto convenzionale il cui calcolo si esprime attraverso la somma della capitalizzazione e del debito.
Per assurdo se una società fosse meno indebitata avrebbe multipli più alti di una società indebitata.
L'assurdità viene meno se si considera che l'EV, confrontato col MOL, è un multiplo che esprime anche l'esposizione al rischio e la remunerazione dei terzi finanziatori.
Per quanto riguarda l'EV/SALES personalmente lo ritengo poco importante: serve esclusivamente da paragone per società nuove ed in perdita, che sono in fase di investimento e di crescita.
Nei prospetti ho evidenziato questi multilpli in giallo (per Fastweb attese 2007 con utile - per Telecom attese 2006).
Non troverete grosse differenze tra i due titoli.

Personalmente rimango in osservazione dei due titoli fino alla pubblicazione dei dati annuali.

mercoledì, ottobre 11, 2006

NYSE

L'amico di Intermarket nella sua ultima analisi ha accennato ad un titolo OIL americano.
Si tratta di Valero Energy.

Il simbolo è VLO e lo potete trovare sul listino del NYSE cliccando in cima su "get quote".

Non ha i grandi numeri dei colossi OIL USA ma di interessante ha un bel PE (intorno a 6X) ed un tasso di crescita ritenuto superiore ai suoi peers.
Ogni tanto ci darò un'occhiata e mi è sembrato giusto rendervi partecipi.
Non sia mai detto che su Zener, in futuro, non appaiano analisi su titoli USA: hanno un PE decisamente più appettibile del mercato nostrano.

Altro titolo USA, richiamato dall'amico Volpino, è ALCOA (simbolo AA - NYSE) : il colosso dell'alluminio che oggi ha aperto la stagione delle trimestrali USA e di solito fa da termometro a quello che sarà l'andamento dei mercati USA.
In questo momento sta perdendo circa il 4,5%.....

E' forse iniziato il periodo short accennato dagli amici Steve di Fuorimercato, da Luca di Rumors, da GeronimoScalper, e Borsablog.?

Personalmente ho già dichiarato di aspettarmi una correzione non tanto per le mie capacità tecniche (che sono zero) ma perchè ritengo che una correzione al mercato non faccia male: potrà solo creare delle migliori opportunità di acquisto.
Vediamo cosa succede.

Idea

In attesa delle trimestrali a settembre pensavo di dedicarmi ad una rielaborazione del bilancio UNILAND al 30/06/2006, visto che alla fine dopo tanta attesa è arrivata la semestrale.

Solo per vedere , riportando al costo storico il valore dei terreni conferiti e modificando il valore delle partecipazioni e del capitale sociale di CEM SPA (aumentato a 35 milioni con il "giochino" della Caselle immobiliare srl società "venduta" dal gruppo Mezzini allo stesso gruppo Mezzini) cosa ne esce fuori.

Lo so: ci sono tante società nel mercato italiano ed io mi fisso con Uniland.

Però questa società è l'unica che riesce ad incrementare i suoi valori con perizie e vendite infragruppo!

AMPLIFON



A volte lo spunto per le ricerche su titoli & c. mi viene dato dagli amici blogger.
In questo caso l'ispirazione mi è venuta andando a leggere il blog di Geronimoscalper che ha trattato in maniera approfondita il titolo Amplifon.

Premetto che nei prospetti ho indicato l'utile 2005 per 47,25 milioni anzichè i 72 milioni indicati in bilancio: ho ritenuto opportuno modificare tale dato in quanto riporta gli effetti di operazioni non ricorrenti quale nel caso la rivalutazione del marchio.

A seguito di questa operazione e considerando l'utile a 72 milioni il titolo nel 2005 quotava a multipli eccellenti , circa 16X l'utile prodotto.

Con la variazione dell'utile 2005 a 47,25 milioni il PE 2005 si è attestato a circa 24X.
Il picco massimo delle quotazioni si è registrato a maggio 2006: Amplifon quotava 8,50
Il minimo, a gennaio 2006, è stato di 5,32 (da ricordare che la società ha splittato le azioni nel 2006 in rapporto 10:1).
Oggi il titolo quota intorno a 5,90 euro: guardando il grafico, pur essendo poco esperto di analisi tecnica, mi sembra che il trend sia negativo.

Le previsioni degli analisti per il 2006 tendono ad un utile di 52 milioni circa: alle attuali quotazioni vuol dire circa 22X l'utile atteso.
Per il 2007 l'utile atteso è di circa 63 milioni: alle attuali quotazioni circa 18X l'utile atteso.

Personalmente è un titolo che terrei sotto osservazione almeno fino alla prossima trimestrale di settembre in uscita per la metà di novembre.

Consiglio di leggere le precise osservazioni fatte dal blog friend Geronimoscalper.